impianto elettrico del 1974: rifacimento totale o...?

carax

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Sto capendo che tipo di intervento di ristrutturazione fare su un immobile del 1974. Davo per scontato di rifare interamente l'impianto elettrico. Un amico invece mi ha consigliato di farlo prima visionare ad un elettricista - sostiene non sia detto che occorra per forza rifarlo tutto (parliamo di un appartamento di 150mq, quindi non sarebbe una spesa piccolissima). Che ne pensate? Qualcuno ha esperienza in merito?
 
Sto capendo che tipo di intervento di ristrutturazione fare su un immobile del 1974. Davo per scontato di rifare interamente l'impianto elettrico. Un amico invece mi ha consigliato di farlo prima visionare ad un elettricista - sostiene non sia detto che occorra per forza rifarlo tutto (parliamo di un appartamento di 150mq, quindi non sarebbe una spesa piccolissima). Che ne pensate? Qualcuno ha esperienza in merito?


farei senz'altro controllare all'elettricista scrupolosamente la sezione minima dei cavi e le condizioni dell'isolante (che dopo quasi quarant'anni potrebbe essere "cotto" e aver perso molte delle sue caratteristiche originarie) e imporrei un sezionamento capillare con adeguati megnetotermici e magnetotermici -differenziali.

la messa a massa? magari non c'è neppure o è inadeguata (controllare fino ai dispersori di terra e le misurazioni ohmmiche)



Se fosse casa mia , rifarei ex novo l'impianto a norma senza se e senza ma: in tutto questo tempo non solo la normativa è cambiata ma anche i cavi (in particolare gli isolanti sono cambiati in meglio, nella formulazione e nella durata, nonchè le condizioni di posa )
 
farei senz'altro controllare all'elettricista scrupolosamente la sezione minima dei cavi e le condizioni dell'isolante (che dopo quasi quarant'anni potrebbe essere "cotto" e aver perso molte delle sue caratteristiche originarie) e imporrei un sezionamento capillare con adeguati megnetotermici e magnetotermici -differenziali.

la messa a massa? magari non c'è neppure o è inadeguata (controllare fino ai dispersori di terra e le misurazioni ohmmiche)



Se fosse casa mia , rifarei ex novo l'impianto a norma senza se e senza ma: in tutto questo tempo non solo la normativa è cambiata ma anche i cavi (in particolare gli isolanti sono cambiati in meglio, nella formulazione e nella durata, nonchè le condizioni di posa )

in effetti, era un po' quello che pensavo io... ossia: magari l'impianto può resistere ancora, ma nella prospettiva di voler stare tranquilli in quella casa per almeno 10-20 anni, direi che è meglio rifarlo interamente...
 
Senza pensarci neanche 30 secondi,ma se hai impianto sfilabile non e' spesa grandissima,se devi fare le tracce molto piu' invasivo
 
Senza pensarci neanche 30 secondi,ma se hai impianto sfilabile non e' spesa grandissima,se devi fare le tracce molto piu' invasivo

cosa intendi con "impianto sfilabile"? Cioè, se posso usare le tracce vecchie e limitarmi a cambiare i fili? E come posso fare a capirlo? (Intendo: a parte le tracce nuove che sceglierò io di aggiungere per magari fare nuove prese e nuovi punti luce...). Scusa l'ignoranza...
 
Sto capendo che tipo di intervento di ristrutturazione fare su un immobile del 1974. Davo per scontato di rifare interamente l'impianto elettrico. Un amico invece mi ha consigliato di farlo prima visionare ad un elettricista - sostiene non sia detto che occorra per forza rifarlo tutto (parliamo di un appartamento di 150mq, quindi non sarebbe una spesa piccolissima). Che ne pensate? Qualcuno ha esperienza in merito?



Non buttare via soldi inutilmente e metti il "salvavita " se non c'è , dove vivo io ci sono i fili rigidi e andrebbero sostituiti , ma mio cugino che sono 40 anni che fà l'elettricista mi dice sempre che sono ancora i migliori...
 
cosa intendi con "impianto sfilabile"? Cioè, se posso usare le tracce vecchie e limitarmi a cambiare i fili? E come posso fare a capirlo? (Intendo: a parte le tracce nuove che sceglierò io di aggiungere per magari fare nuove prese e nuovi punti luce...). Scusa l'ignoranza...

Intende le canaline dove passano i fili , se non sono ostruite o rotte ci vuole poco tempo a far passare i fili nuovi.
 
cosa intendi con "impianto sfilabile"? Cioè, se posso usare le tracce vecchie e limitarmi a cambiare i fili? E come posso fare a capirlo? (Intendo: a parte le tracce nuove che sceglierò io di aggiungere per magari fare nuove prese e nuovi punti luce...). Scusa l'ignoranza...

Se ci sono i corrugati,cioe' le tubature dove sono i fili,puoi vedere se si sfilano cosi da sostituirli se ce ne fosse bisogno perche' sicuramente di sezione piccola rispetto alle normative attuali,cmq lo devi far vedere all'elettricista.

Non buttare via soldi inutilmente e metti il "salvavita " se non c'è , dove vivo io ci sono i fili rigidi e andrebbero sostituiti , ma mio cugino che sono 40 anni che fà l'elettricista mi dice sempre che sono ancora i migliori...

Fili rigidi magari murati direttamente nel muro....KO!
 
Intende le canaline dove passano i fili , se non sono ostruite o rotte ci vuole poco tempo a far passare i fili nuovi.

Quoto :)
Da figlio di elettricista , avendolo fatto come lavoro nei mesi estivi ti posso dire che se l'impianto è sfilabile (tubi in cui passano i cavi elettrici) il tempo cala drasticamente, ed è la manodopera che incide + di tutto.
Quindi io proverei a vedere se si riesce a rifare tutto con una spesa accettabile. Sarebbe senz'altro meglio, dato che le normative sono completamente diverse oggi. Immagino anche che la sezione dei cavi sia misera, fossi in te lo rifarei senza pensarci 2 volte.
 
Se ci sono i corrugati,cioe' le tubature dove sono i fili,puoi vedere se si sfilano cosi da sostituirli se ce ne fosse bisogno perche' sicuramente di sezione piccola rispetto alle normative attuali,cmq lo devi far vedere all'elettricista.



Fili rigidi magari murati direttamente nel muro....KO!


No ... i fili scorrono bene meglio che in quelle nuove dove le canaline non sono liscie ... sono tutte frastagliate ...chiamiamole cosi dai..
 
se fosse...sfilabile

cambi cavi..prese..interruttori....

e vai.....
 
occhio gioviale: non basta montare il "salvavita" (tra l'altro questo è un nome commerciale di una nota marca per pure questioni di marketing, entrato nell'uso comune, ma è estremamente opinabile e sviante:))

l'impianto elettrico deve essere ben curato e progettato: avere il montante dal contatore al centralino di sezione superiore (comunque adeguata, oggi è di 6mmq se parliamo di una utenza da 3Kwh) l'interruttore magnetotermico differenziale (anche più di uno e coordinati fra di loro , in maniera che non scattino intempestivamente o tutti insieme) vari magnetotermici a protezione delle linee principali (linea luci, linea prese o/e zona giorno zona notte), una messa a massa a regola d'arte e di sezione coordinata con la fase, la auspicabile separazione delle linee elettriche da quelle dati (segnali d'antenna, segnali informatici, ma soprattutto le linee telefoniche)
 
occhio gioviale: non basta montare il "salvavita" (tra l'altro questo è un nome commerciale di una nota marca per pure questioni di marketing, entrato nell'uso comune, ma è estremamente opinabile e sviante:))

l'impianto elettrico deve essere ben curato e progettato: avere il montante dal contatore al centralino di sezione superiore (comunque adeguata, oggi è di 6mmq se parliamo di una utenza da 3Kwh) l'interruttore magnetotermico differenziale (anche più di uno e coordinati fra di loro , in maniera che non scattino intempestivamente o tutti insieme) vari magnetotermici a protezione delle linee principali (linea luci, linea prese o/e zona giorno zona notte), una messa a massa a regola d'arte e di sezione coordinata con la fase, la auspicabile separazione delle linee elettriche da quelle dati (segnali d'antenna, segnali informatici, ma soprattutto le linee telefoniche)


Se vogliamo stare a norma si ci sono regole da rispettare , ma per la messa a terra in tanti condomini non c'è neanche , e quindi che fai ? .
 
Se vogliamo stare a norma si ci sono regole da rispettare , ma per la messa a terra in tanti condomini non c'è neanche , e quindi che fai ? .


il mio intervento verteva sul fatto che non basta il "salvavita" per essere a posto, indipendentemente dalle norme : come minimo ci vogliono più sezionamenti

quanto all'impianto di terra credo che sia comunque obbligatorio anche per i più vetusti condomini, in caso di ristrutturazione: la messa a massa è sempre esperibile... magari non sarà dotata di tanti dispersori quanti quelli auspicabili, ma almeno uno è sempre possibile metterlo )
 
Se vogliamo stare a norma si ci sono regole da rispettare , ma per la messa a terra in tanti condomini non c'è neanche , e quindi che fai ? .

Se succede un sinistro,anche ad un condomino,i propietari pagano.....e come se pagano.....
 
Ultima modifica:
Io amo l'Italia ma meno gl'italiani.Gl'impianti tecnologici non sono un opinione.Sottovalure la sicurezza degl'impianti è pericoloso e sopratutto espone i propietari a pagare pegno.
Un impianto elettrico eseguito nel 1974 e non adeguato alle normative recenti è un arma impropia.
Poi,fate vobis.....
 
occhio gioviale: non basta montare il "salvavita" (tra l'altro questo è un nome commerciale di una nota marca per pure questioni di marketing, entrato nell'uso comune, ma è estremamente opinabile e sviante:))

l'impianto elettrico deve essere ben curato e progettato: avere il montante dal contatore al centralino di sezione superiore (comunque adeguata, oggi è di 6mmq se parliamo di una utenza da 3Kwh) l'interruttore magnetotermico differenziale (anche più di uno e coordinati fra di loro , in maniera che non scattino intempestivamente o tutti insieme) vari magnetotermici a protezione delle linee principali (linea luci, linea prese o/e zona giorno zona notte), una messa a massa a regola d'arte e di sezione coordinata con la fase, la auspicabile separazione delle linee elettriche da quelle dati (segnali d'antenna, segnali informatici, ma soprattutto le linee telefoniche)

La sezione della montante potrebbe essere anche oltre i 6 mm...
Che io sappia la normativa non prescrive di separare le luci dalle prese.Magari è opportuno proteggere le linee con interruttori addatti alla sezione dei fili ed in più,da settembre ,credo che nei nuovi impianti occorrerebbero installare due differenziali di cui uno in classe A per le componte in cc....
 
io ho venduto a dicembre 2011 un immobile ristrutturato negli anni 80, quindi prima della legge 46/90. i requisiti che deve avere il tuo impianto sono: la messa a terra, il salvavita e gli interruttori nel quadro per le varie prese.

se hai i requisiti è sufficiente che cerchi un tecnico abilitato (contatta una ditta che fa impianti elettrici) per farti fare la dichiarazione di rispondenza che è esattamente equivalente alla certificazione per gli immobili di nuova costruzione.

la dichiarazione è un modello semplicissimo (che ti metto in allegato) a cui va unita una relazione tecnica di 2 paginette su come è fatto l'impianto.

non fidarti di chi ti propone di cambiare tutti i conduttori o di chi ti dice che deve certificarti l'impianto secondo la normativa attuale...sono modi per fregarti i soldi.

come cifra dovresti stare sui 100-250 euro visto che la certificazione attuale costa sui 300-500 ed è più complessa.
 

Allegati

  • Dichiarazione di rispondenza(1).pdf
    91,5 KB · Visite: 267
  • Linee guida_DM37-08.pdf
    104,7 KB · Visite: 225
La parte più antipatica è quella delle assistenze murarie per le tracce delle canaline.
Io mi sono ritrovato un tubo corrugato piegato all'interno di una canalina, sai che gioia.
Per il resto la mia piccola esperienza dice che al momento di affrontare una ristrutturazione ci sono spese da tutte le parti e giustamente si cerca di contenere.
Poi a lavori quasi ultimati, quando si scopre un inghippo, sono dolori!!
A me è successo con le cassette murate dei WC, per risparmiare qualche euro non le ho sostituite ed ora sto maledicendo quella decisione...
 
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