Cremona

Troppe zanzare e caldo bestia a Cremona.....:no:
 
Edilizia al collasso: 1500 case invendute

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L'utente Gioviale56 è di Cremona,i prezzi diceva già essere a portata di mano...evidentemente non esiste un tetto al ribasso come molti pensano...
 
L'utente Gioviale56 è di Cremona,i prezzi diceva già essere a portata di mano...evidentemente non esiste un tetto al ribasso come molti pensano...





Qui il mercato peggiora sempre di piu , tra poco sarà il venditore a pagare per vendere l'immobile , tra l'altro chiudono un sacco di negozi , e siamo nel cuore della Padania , regione tra le più ricche del pianeta , figuriamoci altrove...poi le banche sembra che non diano più soldi a nessuno.
 
Qui il mercato peggiora sempre di piu , tra poco sarà il venditore a pagare per vendere l'immobile , tra l'altro chiudono un sacco di negozi , e siamo nel cuore della Padania , regione tra le più ricche del pianeta , figuriamoci altrove...poi le banche sembra che non diano più soldi a nessuno.

per forza nn li hanno.....devono fare raccolta, tra un pò daranno il 20% di interessi pur di fare raccolta.....per carità....:rolleyes:
 
Qui il mercato peggiora sempre di piu , tra poco sarà il venditore a pagare per vendere l'immobile , tra l'altro chiudono un sacco di negozi , e siamo nel cuore della Padania , regione tra le più ricche del pianeta , figuriamoci altrove...poi le banche sembra che non diano più soldi a nessuno.
Ehi, per te a Cremona quanto viene al mq un appartamento in un palazzo storico di pregio, recentemente ristrutturato completamente a 100 metri dal Duomo?
 
ultimo aggiornamento: lunedì 19 marzo 2012
Osservatorio immobiliare a Cremona.

Cremona è il capoluogo della provincia di Cremona.
Ha una popolazione di 71.998 abitanti.
Dal punto di vista immobiliare le zone più significative in cui può essere suddivisa sono le seguenti: Boschetto, Corso Garibaldi, Cremona Centro, Maristella, Piazza Castello, San Felice, Via Giuseppina, Via del Giordano, Viale Po.
E' una città molto importante dal punto di vista immobiliare e rappresenta circa il 26% di tutte le transazioni immobiliari della provincia.

In città le quotazioni immobiliari più economiche per gli appartamenti sono relative alla zona San Felice (1450 €/mq), mentre raggiunge le quotazioni più elevate la zona Maristella (1750 €/mq).

Mercato-Immobiliare.info: l'osservatorio immobiliare a Cremona.
 
Cremona, città delle case fantasma 1800 appartamenti vuoti Mercato fermo, edilizia allo stremo
A quando incentivi al restauro?

Milleottocento appartamenti vuoti in città. Buona parte sul mercato per la vendita, diversi per l’affitto e circa trecento “non in buono stato” quindi per il momento non abitabili. La stima viene da un gruppo di professionisti che sta analizzando le difficoltà del mercato immobiliare cremonese. Una stima soltanto ma, ci assicurano, i valori sono quelli e forse sono addirittura sottostimati. Per conoscere l’esatta entità del “vuoto” cremonese bisognerà attendere le elaborazioni del censimento 2011 ma già l’indicazione di 1800 appartamenti sottolinea a sufficienza l’entità della crisi. Sempre gli stessi professionisti stimano altre mille-millecinquecento abitazioni in arrivo sul mercato nei prossimi due anni con le realizzazioni e le progettazioni in corso: lottizzazione Incrociatello, ex Piacenza Rimorchi, ex Snum di via Cadore, ex Consorzio Agrario, ex casette di via Mosa, via Trebbia-parco del Morbasco, via San Rocco ecc. Le difficoltà dell’edilizia in città sono evidenti. I numeri forniti dalla Cassa Edile di Cremona, alla quale sono iscritte le imprese che lavorano nel settore con dipendenti a carico, sono impressionanti: in due anni, nella nostra provincia, 113 imprese hanno cessato la loro attività. Sempre in due anni, 503 operai iscritti hanno terminato il loro rapporto di lavoro e non hanno più posizione. Nel settore le ore di cassa integrazione (sempre riferito a due soli anni di crisi) hanno avuto un aumento del 213% e le ore lavorate degli operai (esclusi impiegati e lavoratori autonomi) si sono ridotte del 22%. I dati si riferiscono alle sole imprese edili con dipendenti. Restano esclusi, quindi, tutti i lavoratori autonomi (artigiani, molti ormai al collasso) e le figure degli impiegati e dei tecnici di cantiere.

Purtroppo in Comune si prosegue con l’idea di costruire ex novo. Anche i progetti per l’hub di Cremona, nelle aree di accesso alla città da via Mantova (ex foto boario, ex Magazzini Generali, ex macello), si sta pensando ad aree residenziali. Ma chi comporterà altre case in una simile situazione? Sempre gli stessi tecnici delle stime ci segnalavano come in altre città vi siano incentivi al restauro, al recupero degli alloggi in centro, degli immobili degradati. Qui no. Forse questi interventi servirebbero a muovere il mercato piuttosto che cercare altre aree per costruire, come invece continua a fare l’Amministrazione.

Sta poi verificandosi un altro fenomeno: il tentativo di inserire terziario avanzato (uffici soprattutto) nelle nuove progettazioni. Una scelta difficilmente spiegabile (come ad esempio l’idea di uffici nell’ex Scac) con la situazione economica. A Milano, ad esempio, il nuovo Pgt ne consente – proprio per cercare di togliere i “vuoti” degli uffici – la trasformazione in residenze. A Cremona, anni fa, ci fu qualcosa di simile – ad esempio – per l’ex area Lucchini dove si erano progettate ampie aree a terziario, poi diventate residenziali (mentre in origine erano una quota molto bassa).


Cremona, città delle case fantasma 1800 appartamenti vuoti Mercato fermo, edilizia allo stremo A quando incentivi al restauro? | Cremonaoggi
 
I risparmi su sprechi e disfunzioni vengano impiegati per ridurre l’IMU “prima casa” | Cremonaoggi

I risparmi su sprechi e disfunzioni
vengano impiegati per ridurre
l’IMU “prima casa”

Il 2012 segna il ritorno della tassazione sull’abitazione principale delle famiglie, definita con un certo eufemismo IMU Imposta Municipale. In effetti non è proprio così, infatti metà di tale imposta dovrà essere versata allo Stato, vanificando così le buone intenzioni previste nella norma in materia di Federalismo Fiscale Municipale, indispensabile ai Sindaci per avviare, con i propri cittadini, una nuova stagione improntata alla correttezza e trasparenza.

La Manovra Monti stabilisce l’aliquota dello 0,4 % per la prima casa e lo 0,76 per seconde case e commerciali. Il Comune può modificare di 0,2 punti in più o meno la prima e di 0,3 la seconda. Dalle varie notizie apparse sulla stampa locale sembra che il Comune di Cremona intenda aumentare allo 0,5% l’aliquota prima casa, abbassando quella delle seconde case allo 0,7%.

L’Assessore al Bilancio, nell’incontro tenuto al teatro Monteverdi, ha dichiarato che il Consiglio comunale non ha ancora deliberato. Inoltre ha precisato che il Comune incasserà 25,4 milioni. Metà andrà allo Stato e 12,7 milioni al Comune, che, pertanto, accuserà una riduzione di 600mila € rispetto al 2011.

Per l’IMU prima casa si prevede un gettito di 5.990 mila/€, che andranno totalmente allo Stato, poiché lo Stato ridurrà i trasferimenti al Comune per la stessa cifra. Mentre sugli altri immobili allo Stato andra solo una percentuale. Allora ci poniamo una domanda se il Comune non ci guadagnerà perché tenere così alta l’IMU prima casa?

Ma il dubbio maggiore è di carattere politico. Questa Amministrazione, in campagna elettorale, aveva condiviso le linee nazionali, che esentavano la prima casa, mentre adesso decide di tassarla in misura maggiore rispetto alla Manovra Monti. Forse dimenticando che la “prima casa” non produce reddito, è un bene primario della famiglia, conquistato con grandi sacrifici e non sempre finiti.

L’Amministrazione comunale ha esordito, all’inizio dell’anno, con l’intenzione di dare la caccia agli sprechi e disfunzioni della macchina comunale per ottimizzare la spesa. Tale obiettivo, già previsto nel programma elettorale del 2009, produrrà risparmi fino a 5 milioni/€. Allora si propone di destinare tali risparmi, in abbinamento ad uno stretto controllo sulle proprietà immobiliari, alla riduzione dell’IMU “prima casa”
 
I grandi immobili restano invenduti:
dalla Banca d’Italia al palazzo dell’Inps, dalla ex caserma Lamarmora alla Bnl di corso Campi

25 marzo, 2012

Mentre in città si contano 1800 appartamenti vuoti ma in vendita, in affitto o malmessi, Cremona fa il conto con l’invenduto dei grandi “immobiliaristi”: banche, assicurazioni, enti pubblici. Enormi palazzi, grandi proprietà immobiliari che restano in mano ai proprietari perché a Cremona non hanno trovato mercato. Cominciamo da quello più evidente: il palazzo della Banca d’Italia in via Verdi-piazza Stradivari, chiusa ormai da cinque anni. L’immobile è vuoto da quando l’Istituto ha deciso di abbandonare molte sedi periferiche (Cremona, Piacenza, Mantova, Pavia solo per ricordare quelle vicine a noi). L’immobile che si affaccia su piazza Stradivari occupa una superficie di cinquemila metri. Inserito nel piano delle alienazioni dell’Istituto, per l’immobile finora non è stata indetta la gara d’asta, così per come molti stabili abbandonati da Bankitalia in questi anni. Sono in corso le stime e il bando di alienazione dovrebbe essere pubblico intorno al mese di aprile. Per l’immobile cremonese si parla di una base d’asta di dodici milioni di euro. A quanto risulta pare non ci siano state finora manifestazioni d’interesse da parte degli operatori immobiliari. Oltre alla parte visibile, esiste un piano interrato, un autentico bunker di cemento e acciaio dove aveva sede il caveau dell’Istituto. Un altro palazzo in vendita con la formula dell’affitto assicurato da chi lo opera parzialmente, è il palazzo dell’Inps di piazza Cadorna-via del Vasto-via Bissolati. L’immobile è sul mercato ormai da due anni nel quadro di dismissioni immobiliari dell’ente di previdenza in quanto il personale della sede cremonese è stato drasticamente ridotto. L’Inps si impegnerebbe con l’acquirente al pagamento dell’affitto per diversi anni.Per ora l’immobile rimane sul mercato. La base di vendita pare si aggiri intorno ai dieci milioni di euro. L’ex Caserma Lamarmora di via Villa Glori da tempo è finito nell’elenco dei beni da “vendere” da parte dello Stato con il criterio di “federalismo demaniale”, cioè i comuni hanno la possibilità di acquisire, rivalutare ed eventualmente rivendere il bene. L’immobile – ex seminario Vida – è stato completamente risanato e sistemato una decina di anni fa, quando doveva diventare la sede dell’Archivio di Stato di Cremona. Poi tutto si fermò ed ora la splendida struttura è tra i beni alienabili dal demanio statale: il valore stimato è di 2.837.384 euro. Le ex carceri giudiziarie di via Jacini, attualmente sede della Procura della Repubblica, sono state messe a disposizione del Comune che dovrebbe esercitarne la prelazione. Il Comune infatti paga un affitto molto consistente per l’immobile e potrebbe acquistarlo al prezzo di poco più di due milioni di euro. La caserma Manfredini di via Bissolati è stata chiusa lo scorso 2 settembre, figura nell’elenco dei beni che il demanio militare vuole porre in vendita, perciò passerà nelle disponibilità del demanio civile. Il primo gruppo del IV reggimento è stato trasferito a Mantova. Ferme anche le vendite annunciate del palazzo della Banca Nazionale del Lavoro su corso Campi-via Cavallotti e dell’ex sede della Telecom in via Anguissola- via Cadolini.

I grandi immobili restano invenduti: dalla Banca d’Italia al palazzo dell’Inps, dalla ex caserma Lamarmora alla Bnl di corso Campi | Cremonaoggi
 
Il patrimonio pubblico non se lo inqula nessuno...
 
Il patrimonio pubblico non se lo inqula nessuno...





Ma neanche il privato , comunque sembra che ci siano 3000-3500 immobili in vendita in città , sono tanti per una città piccola come Cremona , poi le donne qui non fan piu figli , le poche che ci sono pensono solo a fare shopping...
 
Ehi, per te a Cremona quanto viene al mq un appartamento in un palazzo storico di pregio, recentemente ristrutturato completamente a 100 metri dal Duomo?





Viene poco in confronto a Milano , boh direi max 200000 euro in centro ....
 
Ma non credo proprio! Casa mia in Italia se l'affittassi potrei prendere un 1800/2000 euro al mese e di IMU pagherò circa 2000 euro. Avete delle stime IMU decisamente eccessive. Anche se dipende dalla rendite catastali. E per di più il mio comune sembra applicare non l'aliquota massima, ma quasi.

:eek:

Io non sono assolutamente rialzista ;) Per me ci sarà un calo fino al 30% reale nelle grandi città. Nelle città medie e piccole dipende, nella mia non ci sarà nessun calo dei prezzi non essendoci nessuna bolla.

:eek:

La mia città con prezzo medio a 1600 euro al metro e rendimento lordo al 4-5% la reputo al sicuro. ;)

:rolleyes:

Abbiamo prezzi simili. Anche qui in campagna puoi fare affari del genere: ci sono dei paesi in cui compri anche a 900-950 euro al metro in condizioni normali. E io sono in bassa lombarda (dal nick potete indovinare da dove). ;)

E l'iper-lusso (cioè il top) non ha mai superato i 5mila euro al metro quadro con vista cattedrale. Oggi si attesta su un 4mila euro al metro quadro. Ma son proprio casi sporadici, anche perchè son tutti immobili bloccati (sede di banche, famiglie benestanti locali, sedi di associazioni di categoria etc).

:clap:


esattamente il contrario di quello che descrivono i quotidiani...
 
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