Vorrei avere dei chiarimenti riguardo una situazione.
Padre e madre hanno due figli, A e B.
Il padre ha un immobile intestato solo a lui, e, tenendosi l'usufrutto (disponendo che l'usufrutto, alla sua morte, spetti alla moglie), dona la nuda proprietà al figlio B. Nell'atto viene dichiarato che la donazione è da imputarsi sulla quota di disponibile dell'eredità che sarà dismessa dal donante, mentre la eventuale eccedenza sarà da imputarsi sulla quota di legittima, con espressa dispensa dalla collazione.
In seguito, tramite scrittura privata, si dichiara che:
il figlio A ha acquistato la sua casa con il denaro che gli è stato donato dal padre, e che il fratello (B), riconosce di dover versare nei confronti del fratello A un conguaglio, in quanto l'immobile del fratello A vale meno dell'immobile del fratello B.
Domanda:
poniamo che l'immobile del fratello B vale 100 e quello del fratello A vale 50, quanto spetta al fratello A?
Padre e madre hanno due figli, A e B.
Il padre ha un immobile intestato solo a lui, e, tenendosi l'usufrutto (disponendo che l'usufrutto, alla sua morte, spetti alla moglie), dona la nuda proprietà al figlio B. Nell'atto viene dichiarato che la donazione è da imputarsi sulla quota di disponibile dell'eredità che sarà dismessa dal donante, mentre la eventuale eccedenza sarà da imputarsi sulla quota di legittima, con espressa dispensa dalla collazione.
In seguito, tramite scrittura privata, si dichiara che:
il figlio A ha acquistato la sua casa con il denaro che gli è stato donato dal padre, e che il fratello (B), riconosce di dover versare nei confronti del fratello A un conguaglio, in quanto l'immobile del fratello A vale meno dell'immobile del fratello B.
Domanda:
poniamo che l'immobile del fratello B vale 100 e quello del fratello A vale 50, quanto spetta al fratello A?