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(ASCA) - Roma, 17 mar - Anche nel 2009 il mercato immobiliare ha segnato il passo, anche se negli ultimi mesi sono state registrate indicazioni di ripresa. Lo scorso anno le compravendite nel loro complesso sono state 1.347.368 con una flessione dell'11,3% rispetto al 2008, periodo gia' decisamente critico con un calo delle compravendite del 13,7%. Tuttavia, nell'ultimo trimestre del 2009 la flessione delle compravendite e' stata pari al 4% (in termini assoluti si tratta di 16327 transazioni in meno). I dati sono stati resi noti oggi dall'Agenzia del Territorio che ha pubblicato la nota trimestrale sul mercato immobiliare riferita al 4* trimestre 2009 e la sintesi dell'intero anno.
Tuttavia, a fronte del calo pronunciato del numero delle compravendite, le quotazioni tengono. Nel 2009 il prezzo medio delle case si e' ridotto soltanto dello 0,7%.
Considerando il secondo semetre del 2009 la quotazione media e' scesa a 1.578 euro al mq, con una riduzione dello 0,2% rispetto al primo semestre dell'anno. Una variazione negativa che, ha spiegato il direttore dell'Agenzia del Territorio, Gabriella Alemanno, ''appare assai lieve e fronte della forte contrazione delle compravendite delle abitazioni ormai in atto da piu' di tre anni. Dal 2006 al 2009, infatti, il calo e' stato complessivamente del 28%''.
Quanto ai mutui ipotecari, nel 2009 il livello di compravendite di abitazioni acquistate mediante l'accensione di un mutuo diminuisce del 10,8%. E' probabile che la riduzione dei tassi di interesse abbia contributo al contenimento della discesa degli acquisti con mutuo. I tassi di interesse medi sulla prima rata sono infatti calati di due punti percentuali passando dal 5,55% a 3,68% del 2009.
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(Teleborsa) - Roma, 17 mar - Il mercato immobiliare, nel 2009, ha registrato un calo dell'11,3% rispetto al 2008, per un totale di 1.347.368 compravendite. A fine anno, comunque, il calo si è decisamente ridotto, con un -4% negli ultimi tre mesi rispetto a un anno prima, contro cali di oltre il 10% nei trimestri precedenti. I dati sono stati resi noti oggi dall'Agenzia del Territorio che ha pubblicato la sintesi dell'intero anno sul mercato immobiliare.
Il calo è stato più pronunciato per il settore produttivo, con -20,2% (12.281 Il calo è stato più pronunciato per il settore produttivo, con -20,2% (12.281 transazioni); per il residenziale la flessione è stata dell'11,3%, con 609.145 transazioni; per il terziario -10,1% (16.163); per il commerciale -17% (37.577 compravendite); le pertinenze hanno registrato -10,3% (483.539 transazioni).
L'andamento delle transazioni mostra un trend nettamente in calo dal 2007 per tutti i settori, con la performance meno negativa per le pertinenze e quella peggiore per il commerciale.
I prezzi delle case hanno continuato a scendere, seppure leggermente, nella seconda metà dell'anno: -0,2% sul semestre precedente e -0,7% su anno (a 1.578 euro al metro quadro). Nel 2009, la contrazione delle vendite di case è stata più ampia a Nord (-13,30% su anno), con 308.858 transazioni; segue il Centro, che con un calo del 9,5% si assesta a 126.441 operazioni; infine, il Sud, dove la flessione è stata dell'8,8% e le transazioni 173.847.
Il mercato mostra ancora andamenti migliori nei capoluoghi, dopo un lungo periodo di crescita nei comuni minori: nei primi il calo è dell'8,1% (180.248 transazioni), nei secondi del 12,6% (428.897 transazioni). Tra le grandi città, Bologna mette a segno il calo minore (-1,2%), seguita da Napoli (-1,7%) e Roma (-2,6%, 29.426 Ntn); a Firenze e Torino le flessioni maggiori con -13,1% per entrambe.
Tuttavia, a fronte del calo pronunciato del numero delle compravendite, le quotazioni tengono. Nel 2009 il prezzo medio delle case si e' ridotto soltanto dello 0,7%.
Considerando il secondo semetre del 2009 la quotazione media e' scesa a 1.578 euro al mq, con una riduzione dello 0,2% rispetto al primo semestre dell'anno. Una variazione negativa che, ha spiegato il direttore dell'Agenzia del Territorio, Gabriella Alemanno, ''appare assai lieve e fronte della forte contrazione delle compravendite delle abitazioni ormai in atto da piu' di tre anni. Dal 2006 al 2009, infatti, il calo e' stato complessivamente del 28%''.
Quanto ai mutui ipotecari, nel 2009 il livello di compravendite di abitazioni acquistate mediante l'accensione di un mutuo diminuisce del 10,8%. E' probabile che la riduzione dei tassi di interesse abbia contributo al contenimento della discesa degli acquisti con mutuo. I tassi di interesse medi sulla prima rata sono infatti calati di due punti percentuali passando dal 5,55% a 3,68% del 2009.
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(Teleborsa) - Roma, 17 mar - Il mercato immobiliare, nel 2009, ha registrato un calo dell'11,3% rispetto al 2008, per un totale di 1.347.368 compravendite. A fine anno, comunque, il calo si è decisamente ridotto, con un -4% negli ultimi tre mesi rispetto a un anno prima, contro cali di oltre il 10% nei trimestri precedenti. I dati sono stati resi noti oggi dall'Agenzia del Territorio che ha pubblicato la sintesi dell'intero anno sul mercato immobiliare.
Il calo è stato più pronunciato per il settore produttivo, con -20,2% (12.281 Il calo è stato più pronunciato per il settore produttivo, con -20,2% (12.281 transazioni); per il residenziale la flessione è stata dell'11,3%, con 609.145 transazioni; per il terziario -10,1% (16.163); per il commerciale -17% (37.577 compravendite); le pertinenze hanno registrato -10,3% (483.539 transazioni).
L'andamento delle transazioni mostra un trend nettamente in calo dal 2007 per tutti i settori, con la performance meno negativa per le pertinenze e quella peggiore per il commerciale.
I prezzi delle case hanno continuato a scendere, seppure leggermente, nella seconda metà dell'anno: -0,2% sul semestre precedente e -0,7% su anno (a 1.578 euro al metro quadro). Nel 2009, la contrazione delle vendite di case è stata più ampia a Nord (-13,30% su anno), con 308.858 transazioni; segue il Centro, che con un calo del 9,5% si assesta a 126.441 operazioni; infine, il Sud, dove la flessione è stata dell'8,8% e le transazioni 173.847.
Il mercato mostra ancora andamenti migliori nei capoluoghi, dopo un lungo periodo di crescita nei comuni minori: nei primi il calo è dell'8,1% (180.248 transazioni), nei secondi del 12,6% (428.897 transazioni). Tra le grandi città, Bologna mette a segno il calo minore (-1,2%), seguita da Napoli (-1,7%) e Roma (-2,6%, 29.426 Ntn); a Firenze e Torino le flessioni maggiori con -13,1% per entrambe.