younggotti
Still Ballin
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Scenari immobiliari ha pubblicato uno studio sui prezzi nominali e reali delle abitazioni nei semicentri delle città in Italia dal 1958 al 2007 (http://www.scenari-immobiliari.it/ITPublic/download_free.aspx?IdArt=383) dal quale si evince che, fatto 100 il valore degli immobili nel 1958, nel 2007 il valore reale sarebbe di 301,89.
Quest'altro studio (http://www.dm.unito.it/personalpages/scienza/documenti/Borsa-dal-1928-commento.pdf) analizza i rendimenti nel lungo periodo del mercato azionario italiano e dei BOT.
Utilizzando un periodo di confronto omogeneo (1958-2004) risultano i seguenti rendimenti annui reali (al netto dell'inflazione):
- immobiliare: 2,12%
- azioni: 2,5%
- BOT: 1,3%
Il problema è che, mentre il rendimento delle azioni è da intendersi come total return (incasso e reinvestimento dei dividendi), il rendimento dell'immobiliare si riferisce al solo valore delle abitazioni e non tiene quindi conto degli affitti. Nel lungo periodo sembrerebbe, quindi, che almeno in Italia l'investimento immobiliare abbia sovraperformato gli altri.
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Quest'altro studio (http://www.dm.unito.it/personalpages/scienza/documenti/Borsa-dal-1928-commento.pdf) analizza i rendimenti nel lungo periodo del mercato azionario italiano e dei BOT.
Utilizzando un periodo di confronto omogeneo (1958-2004) risultano i seguenti rendimenti annui reali (al netto dell'inflazione):
- immobiliare: 2,12%
- azioni: 2,5%
- BOT: 1,3%
Il problema è che, mentre il rendimento delle azioni è da intendersi come total return (incasso e reinvestimento dei dividendi), il rendimento dell'immobiliare si riferisce al solo valore delle abitazioni e non tiene quindi conto degli affitti. Nel lungo periodo sembrerebbe, quindi, che almeno in Italia l'investimento immobiliare abbia sovraperformato gli altri.
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