Successione deposito titoli

Gabriele01

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Chiedo qui magari qualcuno ci è passato:
È vero che in caso di successione ( da padre a figlio per esempio ) non si paga capital gain sulla posizione? Se ad esempio mio padre ha investito 15 anni fa’ 200 k in un etf obbligazionario high yeld Acc, e ad oggi si trova 300 k di controvalore, alla sua morte, andando il deposito titoli in successione, non andrei a pagare 26 k di tasse?
 
Chiedo qui magari qualcuno ci è passato:
È vero che in caso di successione ( da padre a figlio per esempio ) non si paga capital gain sulla posizione? Se ad esempio mio padre ha investito 15 anni fa’ 200 k in un etf obbligazionario high yeld Acc, e ad oggi si trova 300 k di controvalore, alla sua morte, andando il deposito titoli in successione, non andrei a pagare 26 k di tasse?

Non vorrei rovinarti la serata, l’unico caso che mi viene in mente che non paga imposte è: l’etf all’interno del deposito è intestato al figlio e questo lo trasferisce su altro deposito all’interno della stessa banca. (Comunque ci vorrebbe un bancario) :)

Se l’etf è intestato al de cuius o se viene venduto o se viene trasferito in altra banca, in tutti questi casi si paga.
 
Se i due conti sono diversamente intestati il trasferimento comporta l'applicazione dell'imposta sul capital gain o la registrazione della minusvalenza.
 
Se i due conti sono diversamente intestati il trasferimento comporta l'applicazione dell'imposta sul capital gain o la registrazione della minusvalenza.

Si diciamo trasferimento di etf da deposito cointestato col padre (etf intestato al figlio) al deposito intestato esclusivamente al figlio all’interno della stessa banca.
 
In caso di successione dovrebbe essere come scritto da Gabriele01. In seguito alla successione i titoli verranno intestati al figlio ed il prezzo di carico sarà quello risultante dalla successione. Se la massa ereditaria ha un valore inferiore ad 1 milione ( esclusi titoli di stato et simili) non si paga nulla , oltre si paga l’imposta di successione.
 
In caso di successione dovrebbe essere come scritto da Gabriele01. In seguito alla successione i titoli verranno intestati al figlio ed il prezzo di carico sarà quello risultante dalla successione. Se la massa ereditaria ha un valore inferiore ad 1 milione ( esclusi titoli di stato et simili) non si paga nulla , oltre si paga l’imposta di successione.

Confondi tassa sulla successione con quella sul capital gain, sulla successione è come hai scritto ma sul capital gain no.

Il nuovo prezzo di carico sarà quello del giorno della morte, l’erede dovrà chiudere il deposito e lo stato vorrà la tassa sulla differenza tra 200 k e 300 k (come nel l’esempio), lo stato non ti da un nuovo prezzo di carico maggiore senza prendersi le tasse.
 
Confondi tassa sulla successione con quella sul capital gain, sulla successione è come hai scritto ma sul capital gain no.

Il nuovo prezzo di carico sarà quello del giorno della morte, l’erede dovrà chiudere il deposito e lo stato vorrà la tassa sulla differenza tra 200 k e 300 k (come nel l’esempio), lo stato non ti da un nuovo prezzo di carico maggiore senza prendersi le tasse.

Grazie non avevo valutato il problema sotto questo punto di vista, ma giusto per capire… nel caso proposto, facciamo finta che non ci sia la franchigia, l’erede pagherebbe la tassa di successione, in questo caso il 4% sui 300 k, e poi pagherebbe il 26% sui 100 k di plusvalenza ? Ma in questo caso, non si tasserebbero con la tassa di successione anche le tasse dovute allo stato come plusvalenza ?
In ottica successione , ante riforma Renzi, quanto erano comode le polizze. Grazie
 
Grazie non avevo valutato il problema sotto questo punto di vista, ma giusto per capire… nel caso proposto, facciamo finta che non ci sia la franchigia, l’erede pagherebbe la tassa di successione, in questo caso il 4% sui 300 k, e poi pagherebbe il 26% sui 100 k di plusvalenza ? Ma in questo caso, non si tasserebbero con la tassa di successione anche le tasse dovute allo stato come plusvalenza ?
In ottica successione , ante riforma Renzi, quanto erano comode le polizze. Grazie

Non penso, il 26% riguarda la posizione fiscale del de cuius, una volta chiusa quella l’erede paga su 274. (IMHO)
 
Da una breve ricerca sul punto sono arrivato a questa personale conclusione:
1) Azioni, obbligazioni e fondi domiciliati in Italia , vanno in successione al prezzo rilevato il giorno del decesso che diventa anche il prezzo di carico per l’erede; pagano eventuale imposta di successione ma non pagano capital gain per gli utili generati nel periodo in cui i titoli erano di proprietà del de cuius;
2) fondi di diritto estero, vanno in successione al prezzo rilevato il giorno del decesso e pagano imposta di successione, il prezzo di carico per l’erede sarà sempre
quello dell’originario acquisto fatto dal de cuius. L’erede pagherà il capital gain quando venderà le quote del fondo;
3) etf e fondi immobiliari , come sopra, ma si fa riferimento al NAV e non al prezzo di acquisto.

Nei casi 2 e 3 , nell’ipotesi in cui venga pagata imposta di successione, portando in banca il giustificativo del pagamento, verrà aumentato di pari importo il prezzo di acquisto dei fondi, questo per non applicare una doppia tassazione.

Ad ogni buon conto tutte queste operazioni vengono svolte in automatico dalla banca presso cui è aperto il rapporto.

Ribadisco che quanto sopra è frutto di mie personali considerazioni ed invito chi interessato a richiedere le opportune informazioni a persona di sua fiducia.
 
Da una breve ricerca sul punto sono arrivato a questa personale conclusione:
1) Azioni, obbligazioni e fondi domiciliati in Italia , vanno in successione al prezzo rilevato il giorno del decesso che diventa anche il prezzo di carico per l’erede; pagano eventuale imposta di successione ma non pagano capital gain per gli utili generati nel periodo in cui i titoli erano di proprietà del de cuius;
2) fondi di diritto estero, vanno in successione al prezzo rilevato il giorno del decesso e pagano imposta di successione, il prezzo di carico per l’erede sarà sempre
quello dell’originario acquisto fatto dal de cuius. L’erede pagherà il capital gain quando venderà le quote del fondo;
3) etf e fondi immobiliari , come sopra, ma si fa riferimento al NAV e non al prezzo di acquisto.

Nei casi 2 e 3 , nell’ipotesi in cui venga pagata imposta di successione, portando in banca il giustificativo del pagamento, verrà aumentato di pari importo il prezzo di acquisto dei fondi, questo per non applicare una doppia tassazione.

Ad ogni buon conto tutte queste operazioni vengono svolte in automatico dalla banca presso cui è aperto il rapporto.

Ribadisco che quanto sopra è frutto di mie personali considerazioni ed invito chi interessato a richiedere le opportune informazioni a persona di sua fiducia.

Quindi se non vende si può scampare il capital gain anche l'erede???
 
Da una breve ricerca sul punto sono arrivato a questa personale conclusione:
1) Azioni, obbligazioni e fondi domiciliati in Italia , vanno in successione al prezzo rilevato il giorno del decesso che diventa anche il prezzo di carico per l’erede; pagano eventuale imposta di successione ma non pagano capital gain per gli utili generati nel periodo in cui i titoli erano di proprietà del de cuius;
2) fondi di diritto estero, vanno in successione al prezzo rilevato il giorno del decesso e pagano imposta di successione, il prezzo di carico per l’erede sarà sempre
quello dell’originario acquisto fatto dal de cuius. L’erede pagherà il capital gain quando venderà le quote del fondo;
3) etf e fondi immobiliari , come sopra, ma si fa riferimento al NAV e non al prezzo di acquisto.

Nei casi 2 e 3 , nell’ipotesi in cui venga pagata imposta di successione, portando in banca il giustificativo del pagamento, verrà aumentato di pari importo il prezzo di acquisto dei fondi, questo per non applicare una doppia tassazione.

Ad ogni buon conto tutte queste operazioni vengono svolte in automatico dalla banca presso cui è aperto il rapporto.

Ribadisco che quanto sopra è frutto di mie personali considerazioni ed invito chi interessato a richiedere le opportune informazioni a persona di sua fiducia.

E se il conto fosse cointestato, come cambia lo scenario?
 
Con la risposta n. 159 dello scorso 8 marzo 2021, l’Agenzia delle Entrate ha chiarito che in caso di decesso di uno dei cointestatari di un dossier titoli, con opzione per il regime fiscale del cd. risparmio amministrato, il trasferimento dei titoli ai singoli rapporti di custodia o amministrazione intestati agli eredi (presso lo stesso o diverso intermediario) non costituisce una fattispecie assimilata ad una cessione a titolo oneroso ai sensi dell’art. 6, co. 6, del D.Lgs. n. 461/1997 e non comporta, pertanto, l’applicazione dell’imposta sostitutiva sulle plusvalenze di cui all’art. 5 del medesimo decreto legislativo.

Il caso sottoposto all’Agenzia delle Entrate, ha riguardato un mandato fiduciario (senza intestazione) cointestato tra moglie e marito con proprietà giuridica dei beni sottostanti suddivisa al 50 per cento. Al decesso del marito, i beni presenti nel deposito titoli sottostante il mandato vengono trasferiti ad un rapporto di custodia o amministrazione in regime di risparmio amministrato intestato per metà agli eredi del defunto e, per l’altra metà, alla sola moglie.

Come mette correttamente in evidenzia l’Agenzia delle entrate, l’art. 6, co. 6, del D.Lgs. n. 461/1997 – che equipara il trasferimento ad un dossier intestato ad un diverso soggetto ad una cessione a titolo oneroso a valore di mercato degli stessi (salvo che ciò avvenga per donazione o successione) – ha una finalità elusiva al fine di evitare che attraverso il trasferimento si verifichino salti d’imposta.

Cosa che non può avvenire nel caso in esame, in quanto il trasferimento agli eredi è neutrale, mentre il trasferimento su un dossier intestato al coniuge superstite del 50 per cento dei titoli, che non è caduto in successione, non deriva da una manifestazione di volontà del coniuge superstite, ma è una conseguenza della morte dell’altro cointestatario (e il valore di carico dei titoli non cambia rispetto a quello del deposito di provenienza).
 
Da una breve ricerca sul punto sono arrivato a questa personale conclusione:
1) Azioni, obbligazioni e fondi domiciliati in Italia , vanno in successione al prezzo rilevato il giorno del decesso che diventa anche il prezzo di carico per l’erede; pagano eventuale imposta di successioneindipendentemente dalla cifra?? ma non pagano capital gain per gli utili generati nel periodo in cui i titoli erano di proprietà del de cuius;
2) fondi di diritto estero, vanno in successione al prezzo rilevato il giorno del decesso e pagano imposta di successione, il prezzo di carico per l’erede sarà sempre
quello dell’originario acquisto fatto dal de cuius. L’erede pagherà il capital gain quando venderà le quote del fondo;
3) etf e fondi immobiliari , come sopra, ma si fa riferimento al NAV e non al prezzo di acquisto.

Nei casi 2 e 3 , nell’ipotesi in cui venga pagata imposta di successione, portando in banca il giustificativo del pagamento, verrà aumentato di pari importo il prezzo di acquisto dei fondi, questo per non applicare una doppia tassazione.

Ad ogni buon conto tutte queste operazioni vengono svolte in automatico dalla banca presso cui è aperto il rapporto.

Ribadisco che quanto sopra è frutto di mie personali considerazioni ed invito chi interessato a richiedere le opportune informazioni a persona di sua fiducia.

Ma tu dice questo a qualsiasi condizione oppure su conto cointestato?? Sicuro??
 
In caso di successione dovrebbe essere come scritto da Gabriele01. In seguito alla successione i titoli verranno intestati al figlio ed il prezzo di carico sarà quello risultante dalla successione. Se la massa ereditaria ha un valore inferiore ad 1 milione ( esclusi titoli di stato et simili) non si paga nulla , oltre si paga l’imposta di successione.

Ma questo vale anche per gli immobili?
 
Mi ero informato un po' di mesi fa con la banca.
Io volevo trasferire il deposito titoli, cointestato con mia madre anziana, nel mio deposito titoli.
Mi è stato sconsigliato dalla consulente, perché non conveniente, andavo a pagare circa 4000€ di tasse di capital gain, onestamente non mi conveniva, considerando che ho minusvalenze di oltre 6000€ che non potevo compensare.
Mi ha consigliato di aspettare e fare la successione, perché andavo a spendere molto di meno, la stessa cosa mi è stata consigliata dal notaio.
Sotto il milione di euro totale, tra valore di immobili, soldi liquidi e deposito titoli, praticamente si pagano tasse di successione molto basse.
Non ho capito l'esclusione dei titoli di stato? Io sapevo che era tutto incluso nella successione.
Cosa intendono? Solo BTP? Oppure tutti i titoli di stato di tutti i paesi? Onestamente questa cosa non la sapevo...
 
Scusate, sono un pò duro e non ho capito bene, ma in pratica per fare un esempio:

Muore il padre che ha un conto deposito di 1.000.000€ tutto su VWCE preso con un PMC di 100(tanto per farla più facile), e l'eredità va ai suoi 2 figli....che succede?
1) VWCE viene diviso in 2 tra i figli senza pagare il capital gain e quindi toccheranno 5000 quote a testa di VWCE che vanno sul deposito titoli di ognuno dei figli con un PMC di 100, senza pagare neanche tasse di successione essendo inferiore a 1.000.000 per erede;

2) in quel momento VWCE quota 103, pertanto le 10.000 quote di VWCE varranno 1.030.000€, pertanto verrà pagato il capital gain su 30.000€ e poi? Quante quote e a che PMC andranno ad ogni figlio?

Grazie!
 
Scusate, sono un pò duro e non ho capito bene, ma in pratica per fare un esempio:

Muore il padre che ha un conto deposito di 1.000.000€ tutto su VWCE preso con un PMC di 100(tanto per farla più facile), e l'eredità va ai suoi 2 figli....che succede?
1) VWCE viene diviso in 2 tra i figli senza pagare il capital gain e quindi toccheranno 5000 quote a testa di VWCE che vanno sul deposito titoli di ognuno dei figli con un PMC di 100, senza pagare neanche tasse di successione essendo inferiore a 1.000.000 per erede;

2) in quel momento VWCE quota 103, pertanto le 10.000 quote di VWCE varranno 1.030.000€, pertanto verrà pagato il capital gain su 30.000€ e poi? Quante quote e a che PMC andranno ad ogni figlio?

Grazie!


Da quello che ho capito io, che non è detto che sia corretto, se gli eredi mantengono il bene in comunione, ovvero nel caso da te prospettato i due figli aprono un conto cointestato su cui fanno confluire tutte le quote del VWCE, non pagheranno tasse di successione , perché sono sotto la franchigia di 1.000.000 per erede, e pagheranno tasse sugli utili solo quando decideranno di vendere.

Se invece gli eredi decidessero di dividersi il VWCE subito, in questo caso si dovrebbero pagare le tasse sul capital gain, perché questa operazione viene fiscalmente considerata come una vendita/acquisto.
 
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