Per chi ha visto i video di Bow sulla previdenza

  • Ecco la 60° Edizione del settimanale "Le opportunità di Borsa" dedicato ai consulenti finanziari ed esperti di borsa.

    Questa settimana abbiamo assistito a nuovi record assoluti in Europa e a Wall Street. Il tutto, dopo una ottava che ha visto il susseguirsi di riunioni di banche centrali. Lunedì la Bank of Japan (BoJ) ha alzato i tassi per la prima volta dal 2007, mettendo fine all’era del costo del denaro negativo e al controllo della curva dei rendimenti. Mercoledì la Federal Reserve (Fed) ha confermato i tassi nel range 5,25%-5,50%, mentre i “dots”, le proiezioni dei funzionari sul costo del denaro, indicano sempre tre tagli nel corso del 2024. Il Fomc ha anche discusso in merito ad un possibile rallentamento del ritmo di riduzione del portafoglio titoli. Ieri la Bank of England (BoE) ha lasciato i tassi di interesse invariati al 5,25%. Per continuare a leggere visita il link

totuccio2

Nuovo Utente
Registrato
9/7/10
Messaggi
7.210
Punti reazioni
310
Il penultimo, il numero 6,confronta un ptf di etf al 33 azionario con un fondo pensione. Ovviamente, come anche bow fa capire, la discriminante sono i costi, ma anche la possibilità di mantenere il capitale. Ora qiesta possibilità esiste anche pee i fondi pensione, ad esempio per inoccupazione superiori a 48 mesi.
Non pensate che, dal punto di vista dei costi, un fondo chiuso ben gestito con isc pari allo 0,40 o meno, cone il mio, possa più o meno fare lo stesso lavoro?
 
Il penultimo, il numero 6,confronta un ptf di etf al 33 azionario con un fondo pensione. Ovviamente, come anche bow fa capire, la discriminante sono i costi, ma anche la possibilità di mantenere il capitale. Ora qiesta possibilità esiste anche pee i fondi pensione, ad esempio per inoccupazione superiori a 48 mesi.
Non pensate che, dal punto di vista dei costi, un fondo chiuso ben gestito con isc pari allo 0,40 o meno, cone il mio, possa più o meno fare lo stesso lavoro?

Certo che può. La questione è che nonostante i bassi costi di gestione i negoziali non battono gli aperti stante un punto di differenza, calcolata su tutti i comparti.
 
Il penultimo, il numero 6,confronta un ptf di etf al 33 azionario con un fondo pensione. Ovviamente, come anche bow fa capire, la discriminante sono i costi, ma anche la possibilità di mantenere il capitale. Ora qiesta possibilità esiste anche pee i fondi pensione, ad esempio per inoccupazione superiori a 48 mesi.
Non pensate che, dal punto di vista dei costi, un fondo chiuso ben gestito con isc pari allo 0,40 o meno, cone il mio, possa più o meno fare lo stesso lavoro?

C'è anche un'altra grande differenza e Cioè che il ptf a distribuzione comincia a maturare reddito da subito ,nn dopo 30 anni
 
Certo che può. La questione è che nonostante i bassi costi di gestione i negoziali non battono gli aperti stante un punto di differenza, calcolata su tutti i comparti.

Ancora per l’ennesima volta non è esaustivo quello che hai scritto in quanto, è assai noto, che, generalmente gli aperti , per poter competere con i bassi costi dei chiusi, debbono alzare l’asticella del rischio.
 
Il penultimo, il numero 6,confronta un ptf di etf al 33 azionario con un fondo pensione. Ovviamente, come anche bow fa capire, la discriminante sono i costi, ma anche la possibilità di mantenere il capitale. Ora qiesta possibilità esiste anche pee i fondi pensione, ad esempio per inoccupazione superiori a 48 mesi.
Non pensate che, dal punto di vista dei costi, un fondo chiuso ben gestito con isc pari allo 0,40 o meno, cone il mio, possa più o meno fare lo stesso lavoro?

La flessibilità non è da sottovalutare
- con gli ETF puoi scegliere tu su cosa investire, con i fondi pensione devi accontentarti di quello che sono riusciti ad ottenere i sindacati
- con gli ETF puoi disinvestire quando vuoi, con il fondo pensione solo in casi particolari (4 anni di disoccupazione, solo parzialmente se arrivato alla pensione, etc), rischiando di rimanere incagliato in rendite svantaggiose
- con gli ETF sai che tassazione pagherai, con i fondi pensione nì (le ipotesi di allarme la tassazione sono in discussione spesso)

Ora nel tuo caso gli elementi sopra magari pesano meno: perché hai un buon fondo pensione (mi sembra che nel credito il contributo datoriale sia tra i più generosi) e una carriera "lunga" (si, le banche cercano di tagliare personale, ma di solito con buonuscite consistenti che consentono di staccare prima la spina, avere un cuscinetto di liquidità importante, e il numero di anni da disoccupati adatto a riscattare l'intero montante).

Ma.per un giovane che magari è un ottimo informatico ed in Italia viene inquadrato da metalmeccanico con 1500/mese (con contratto precario se al sud) e fondo pensione cometa che negli ultimi anni non ha rendimenti brillanti, possibilità di emigrare oltre-oceano per retribuzioni almeno 5x, capisci che il fondo pensione possa essere non così attraente come nel tuo caso.
 
Ancora per l’ennesima volta non è esaustivo quello che hai scritto in quanto, è assai noto, che, generalmente gli aperti , per poter competere con i bassi costi dei chiusi, debbono alzare l’asticella del rischio.

Quello e' un alibi non il motivo
 
Quello e' un alibi non il motivo

Hanno già fatto studi che indicano con fermezza che nel lungo periodo il gestore non fa nessuna differenza, ma la fanno solo i costi e l'allocazione "tipica".
Il costo è un elemento dirimente, così come l'allocazione, bisogna farsene una ragione.
In media bisogna basarsi su quello, poi si possono fare calcoli sulla tassazione.
Non si possono confrontare due portafogli uno 20/80 e l'altro 30/70, così come non si può confrontare un gestore a parità di %ptf su un periodo di 5 anni, quando l'orizzonte è di 20/30.
 
FACT CHECKING


Il foglio al link seguente mostra in ordine di rendimento decrescente a 10 anni (periodo 2011-2020) i fondi pensione negoziali ed aperti. Il rendimento è già al netto dei costi e della tassazione. fpn_fpa - Fogli Google


La fonte è COVIP : Elenco dei rendimenti dei fondi pensione | COVIP


L'immagine seguente mostra i primi 20 in classifica
Importante sapere che il foglio contiene 289 righe, di queste 191 sono fondi aperti e 98 sono negoziali

Immagine.png


Ho inserito la colonna % equity sui primi 20 (andando a spulciare i singoli comparti).


Mie osservazioni

1. Non vedo alcuna superiorità particolare in termini di rendimento dei fondi aperti sui fondi negoziali, o viceversa
2. I fondi negoziali sono effettivamente un po' più prudenti (sono quasi tutti 60 equity, quando gli aperti sono quasi sempre più aggressivi)
3. Il tanto decantato amundi secondapensione espansione (80 equity) sta a posizione 25 (!) , battuto da 11 aperti e 13 negoziali - tutti meno aggressivi di lui -
 
Ultima modifica:
FACT CHECKING


Il foglio al link seguente mostra in ordine di rendimento decrescente a 10 anni (periodo 2011-2020) i fondi pensione negoziali ed aperti. Il rendimento è già al netto dei costi e della tassazione. fpn_fpa - Fogli Google


La fonte è COVIP : Elenco dei rendimenti dei fondi pensione | COVIP


L'immagine seguente mostra i primi 20 in classifica
Importante sapere che il foglio contiene 289 righe, di queste 191 sono fondi aperti e 98 sono negoziali

Vedi l'allegato 2790011


Ho inserito la colonna % equity sui primi 20 (andando a spulciare i singoli comparti).


Mie osservazioni

1. Non vedo alcuna superiorità particolare in termini di rendimento dei fondi aperti sui fondi negoziali, o viceversa
2. I fondi negoziali sono effettivamente un po' più prudenti (sono quasi tutti 60 equity, quando gli aperti sono quasi sempre più aggressivi)
3. Il tanto decantato amundi secondapensione espansione (80 equity) sta a posizione 25 (!) , battuto da 11 aperti e 13 negoziali - tutti meno aggressivi di lui -

Conclusioni?
 

intendevo offrire alla perenne diatriba fra mander e laradio un dato concreto. È vero quel che dice @laradio che i fondi aperti si prendono qualche rischio in più. È vero quel che dice @mander che i minori costi dei negoziali a 10 anni non fanno particolare differenza.

Ma bisognerà vedere a più lungo termine: quasi tutti i negoziali non hanno 20 anni di storia. Interessante far notare che a 20 :bye:anni il fondo più performante è un negoziale, Fopen.


Quanto alla tua domanda iniziale, penso che soprattutto avendo accesso ad un buon negoziale con contributo datoriale, aderire è la scelta migliore. Sul tema invece se sia meglio alla fine la rendita della gestione separata o il fai da te, ecco qui ho molti dubbi.
 
Hanno già fatto studi che indicano con fermezza che nel lungo periodo il gestore non fa nessuna differenza, ma la fanno solo i costi e l'allocazione "tipica".
Il costo è un elemento dirimente, così come l'allocazione, bisogna farsene una ragione.
In media bisogna basarsi su quello, poi si possono fare calcoli sulla tassazione.
Non si possono confrontare due portafogli uno 20/80 e l'altro 30/70, così come non si può confrontare un gestore a parità di %ptf su un periodo di 5 anni, quando l'orizzonte è di 20/30.

Cataflic, tu vieni a dire a me che il costo è dirimente, ma io evidenziavo:

La questione è che nonostante i bassi costi di gestione i negoziali non battono gli aperti stante un punto di differenza, calcolata su tutti i comparti.

Previdata che all'interno di Mefop elabora dati sui fondi pensione dice :

. che un negoziale az ha in media un costo > di 1, un bilanciato 1 , un obbligazionario 0.8.

...sono anni che cerco dove finisce questo delta ma non lo trovo.

L'altra faccia del confronto, a breve non puoi confrontare a medio e lungo termine si. Basta riferirsi agli indici comunemente usati dagli analisti per valutare le performance dei fondi. Che sia un 20/80 o 30/ 80 è assurdo spendere di più per avere un identico risultato e viceversa.

Quindi il dilemma resta dove finisce quell' 1 % risparmiato?
 
FACT CHECKING


Il foglio al link seguente mostra in ordine di rendimento decrescente a 10 anni (periodo 2011-2020) i fondi pensione negoziali ed aperti. Il rendimento è già al netto dei costi e della tassazione. fpn_fpa - Fogli Google


La fonte è COVIP : Elenco dei rendimenti dei fondi pensione | COVIP


L'immagine seguente mostra i primi 20 in classifica
Importante sapere che il foglio contiene 289 righe, di queste 191 sono fondi aperti e 98 sono negoziali

Vedi l'allegato 2790011


Ho inserito la colonna % equity sui primi 20 (andando a spulciare i singoli comparti).


Mie osservazioni

1. Non vedo alcuna superiorità particolare in termini di rendimento dei fondi aperti sui fondi negoziali, o viceversa
2. I fondi negoziali sono effettivamente un po' più prudenti (sono quasi tutti 60 equity, quando gli aperti sono quasi sempre più aggressivi)
3. Il tanto decantato amundi secondapensione espansione (80 equity) sta a posizione 25 (!) , battuto da 11 aperti e 13 negoziali - tutti meno aggressivi di lui -

Poss aggiungere le...mie

. il tema non è la superiorità degli aperti o dei chiusi
. non puoi confrontare un fondo con il 45% di titoli azionari con uno che ne ha 90
. non puoi stilare classiche se non li raggruppi prima per comparti , sotto indici di riferimento omogenei.

Se in questi ultimi 12 anni di borsa rialzista non si riesce a capire dove finisce il minor costo dei negoziali, cosa accadrà da ora in avanti con l'e / p dei maggiori indici di borsa tendenti a zero?
 
Quindi il dilemma resta dove finisce quell' 1 % risparmiato?

Come ti hanno detto più volte nella diversa equity, se per te è solo un alibi amen, il foglio di marble mi sembra chiaro.
 
Se in questi ultimi 12 anni di borsa rialzista non si riesce a capire dove finisce il minor costo dei negoziali, cosa accadrà da ora in avanti con l'e / p dei maggiori indici di borsa tendenti a zero?

Mi aspetto che ci saranno rendimenti inferiori e che dunque i costi incideranno in maniera superiore rispetto al passato.
 
Poss aggiungere le...mie

. il tema non è la superiorità degli aperti o dei chiusi
. non puoi confrontare un fondo con il 45% di titoli azionari con uno che ne ha 90
. non puoi stilare classiche se non li raggruppi prima per comparti , sotto indici di riferimento omogenei.

Se in questi ultimi 12 anni di borsa rialzista non si riesce a capire dove finisce il minor costo dei negoziali, cosa accadrà da ora in avanti con l'e / p dei maggiori indici di borsa tendenti a zero?


1. Il tema è capire cosa conviene al singolo aderente. Le medie servono solo a fare statistica.
2. E infatti ho inserito la % equity per fornire una prima idea.
3. Anche categoria Azionario non dice nulla, dato che COVIP li cataloga così dal 55% al 95%. Il foglio comunque è disponibile, puoi completarlo, applicare filtri per categoria........





p.s.
dovresti anche fare pace col tuo cervello , a distanza di poche ore scrivi:


i negoziali non battono gli aperti
...
calcolata su tutti i comparti.

e poi....


. il tema non è la superiorità degli aperti o dei chiusi
...

. non puoi confrontare un fondo con il 45% di titoli azionari con uno che ne ha 90
 
Ultima modifica:
Cosa dice il foglio di marble e cosa dico io?

Il foglio dice che mediamente un aperto per pareggiare con un chiuso si deve esporre maggiormente al mercato azionario per "annegare" la differenza di costo.
Tu dici che se lo intascano i sindacati o i gestori dei fondi chiusi.
 
Beh se prendiamo i fondi con esposizione azionaria 60% e li confrontiamo tra loro, i negoziali la fanno da padrone.

Può darsi anche grazie al Delta costi...

Non mi aspetto che un negoziale con azionario al 60 batta un fondo aperto con azionario al 75 80 o 90...
 
Beh se prendiamo i fondi con esposizione azionaria 60% e li confrontiamo tra loro, i negoziali la fanno da padrone.

Può darsi anche grazie al Delta costi...

Non mi aspetto che un negoziale con azionario al 60 batta un fondo aperto con azionario al 75 80 o 90...

Esatto e in caso di rendimenti futuri degli investimenti minori il costo dell'investimento si farà sentire sempre di più
 
Beh se prendiamo i fondi con esposizione azionaria 60% e li confrontiamo tra loro, i negoziali la fanno da padrone.

Può darsi anche grazie al Delta costi...

Non mi aspetto che un negoziale con azionario al 60 batta un fondo aperto con azionario al 75 80 o 90...

Facciamo pace con i nostri cervelli , rispettando o confutando serenamente le nostre idee.

1. se faccio una classifica di 20 comparti e metto in rilievo i rendimenti ottenuti a 10 anni', in ordine decrescente , faccio una classifica avulsa.
2. se faccio il professore e voglio indicare al discente cosa conviene fare, devo catalogare i comparti , rendendendoli omogenei creando indici omogenei
3. se voglio dimostrare l'efficienza dei fondi debbo prendere i negoziali raffrontarli con gli aperti al netto dei costi debbo dimostrare che il gruppo / comparto dei negoziali ha reso 1 punto in più secondo le indicazioni di Previdata.

4. in quella top 20 in base al punto 2 questo predominio dei negoziali non lo vedo e non è colpa del mio occhio secco.

Detto l'essenziale , dico per l'ennesima volta che ogni anno la relazione Covip non è per nulla chiara, perche' si limita a raffrontare il rendimento complessivo' degli uni e degli altri, la conseguenza è che poi x un altro anno debbo sentire che i negoziali costano di meno, senza poter stabilire dove finisce questo tesoretto.
 
Indietro