"Per le decisioni un principio basilare è assumerle il più tardi possibile: più si va avanti, più si hanno informazioni. Non si decide ora un’escursione in montagna per il prossimo 22 settembre, ma a ridosso della data in base al tempo."
Basterebbe questa parte per giudicare la disonestà intellettuale dell'articolo. Un esplicito invito a non programmare nulla per il futuro, che tanto di doman non v'è certezza. Questa stessa mentalità porta molta gente onesta e lavoratrice, ma magari non finanziariamente avveduta, a ritrovarsi con un pugno di mosche in mano nell'età in cui ci sarebbe in assoluto più bisogno di sostegno, anche e soprattutto economico.
Spero che ci sia poca gente ad ascoltarlo: io credo che il sistema possa solo migliorare con più aderenti a forme di previdenza complementare. Più masse gestite, più sicurezza, più interesse pubblico, meno costi. Articoli del genere mettono in pericolo sia i gonzi che ci cascano, sia le formichine che non ci cascano.