Io sono un consulente indipendente come 'profilo professionale' o 'culturale' se vuoi, anche se non CFA e nella vita ho contratti diversi (ma faccio tante cose, lavoretto impiegatizio, blog, ricerca etc...). Premetto che non faccio molto testo perché dopo quasi 20 anni di queste cose, 2-4 consulenze al giorno, 100 operazioni a settimana su strumenti finanziari, 500 risparmiatori (non da solo, ma con cui tendenzialmente 'parlo') ormai ricordo gli ISIN a memoria e altri fenomeni da baraccone...
...però con una certa pratica, passione e competenza è possibile, anzi mi piace lavorare così fare il robot advisor professionalmente non mi da nulla, ovviamente seguo sempre parametri in maniera scientifica e metodica, non vado a braccio:
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Secondo me con organizzazione e strumenti appositi (tecnologia etc...) è possibilissimo per un consulente pratico gestire più di cento portafogli (quelli della lista, che sono i più stutturati con decine di pagine di appunti ciascuno... ovviamente non con il conto deposito e basta sono 77, poi guardati quelli del Blog, considera che nello scantinato di un politecnico c'è una RNN che sta rimuginando su 500 titoli e immagina quanti ne 'seguo' ed aggiorno). Poi ovviamente dipende che vuol dire 'gestire' se è tipo il family office in cui la signora ricca non si ricorda il PIN della carta e tu devi andare a portargliela a casa ovviamente diventa un pò difficile...
...poi con i collaboratori fai effetto scala (una cosa sono quelli che seguo direttamente io, ma se ci aggiungo i ribilanciamenti e revisioni periodiche che preparo per altri il numero si allarga molto).
Anche perché sennò che fai? Un portafoglio non va smanettato troppo spesso (certo dipende dalla strategia, c'è il buy&hold assoluto, quello da ribilanciare a pesi costanti etc... però ogni 3 mesi in media secondo me va bene).