In realtà molte banche non valgono neanche quel euro... È giusto una cifra simbolica per dire "te la regalo".
Ovviamente la "fregatura" sta nel accollarsi tutti i debiti e dipendenti
Pensa di poter prestare 20 volte i soldi che hai.
E che il tuo core business sia creare un portafoglio diversificato di infinte relazioni giuridiche/contrattuali legate a questa leva finanziaria (anticipo di fatture, factoring, prestiti, mutui, finanziamenti brevi, stati avanzamenti lavori, ipoteche, diritti reali, cessioni di credito etc... etc.. etc..).
Che succede se il castello di carte si "sbilancia"?
Che a fronte di 1 euro di valore puoi avere 80miliardi non dico di buco, ma di decenni di casini legali, ristrutturazioni, private equity e... sì, ipoteticamente anche opportunità d'affare.
Mettici i costi... consulenze, intermediazioni, e una marea di persone a 'lavorare' questa montagna di vincoli giuridici (sì, c'è anche la consulenza finanziaria, dovrebbe essere però secondo me attività marginale altrimenti non sei un ISTITUTO DI CREDITO ovvero una Banca, sei solo iscritto all'albo per averne alcune utilità... come un agente immobiliare che si iscrive all'albo degli architetti o uno che recensisce videogiochi su YouTube che si iscrive a quello dei giornalisti, con Fuksas o Montanelli c'entrano poco).
Questo fa intuire perché una banca può essere molto difficile da vendere anche ad 1 euro, e, appena alcuni vincoli giuridici divenissero vantaggiosi (banalmente: tassi alti e rendimenti su 100miliari di giacenze improvvisamente positivi dello 0,8% l'anno mediamente), passare da 1 euro a 10 miliardi.
Parliamo però di valore commerciale e contabile, non di borsa. Magari la banca redditizia fa l'aumento di capitale per espandersi (e svaluta l'azionario), mentre quella con un piede nella fossa diventa oggetto di OPA e il valore di mercato decolla (anche se di solito è più frequente l'assoluto opposto...).