smobilizzare i guadagni da investimento

  • Ecco la 60° Edizione del settimanale "Le opportunità di Borsa" dedicato ai consulenti finanziari ed esperti di borsa.

    Questa settimana abbiamo assistito a nuovi record assoluti in Europa e a Wall Street. Il tutto, dopo una ottava che ha visto il susseguirsi di riunioni di banche centrali. Lunedì la Bank of Japan (BoJ) ha alzato i tassi per la prima volta dal 2007, mettendo fine all’era del costo del denaro negativo e al controllo della curva dei rendimenti. Mercoledì la Federal Reserve (Fed) ha confermato i tassi nel range 5,25%-5,50%, mentre i “dots”, le proiezioni dei funzionari sul costo del denaro, indicano sempre tre tagli nel corso del 2024. Il Fomc ha anche discusso in merito ad un possibile rallentamento del ritmo di riduzione del portafoglio titoli. Ieri la Bank of England (BoE) ha lasciato i tassi di interesse invariati al 5,25%. Per continuare a leggere visita il link

tassonetto

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Ho cercato un po in giro ma non ho trovato nulla che facesse al caso mio, mi sorprende però che nessuno possa avere questa esigenza.
Provo a spiegarmi: si ragiona sempre sull'orizzonte temporale medio lungo dell'investimento, corretto. La cosa che però mi sembra non si consideri mai è che oltre a far fruttare i propri risparmi o creare un tesoretto per gli eredi, ci possa essere la volontà di utilizzare per le spese correnti quella plusvalenza che si crea con l'investimento. Ad esempio, se io ho aperto un etf azionario mondiale 3 anni fa e oggi sono a +33%, potrei pensare di smobilizzare una parte della plusvalenza per pagarmici le vacanze? Sembra un'eresia anche solo pensarlo. Nella mia testa però quelli sono danari "in più" che ho generato col mio capitale iniziale, che quindi non sto intaccando, e che nel caso non mi dispiacerebbe spendere senza toccare lo stipendio, per una volta.
So che ci sono strumenti pensati per questo, titoli di stato con cedole, etf a distribuzione, ma sono a periodi fissi e per avere un flusso di una certa consistenza i capitali da immobilizzare sono ben superiori.
So anche che la grossa rimessa è la tassazione sulle plusvalenze (dando per scontato di farle, le plusvalenze, che scontato non è), ma ci sono altri motivi ostativi?
Cioè veramente l'unico modo per investire è sfruttare gli interessi cumulati e guadagnare solo sulla carta (finchè non vendo e intasco, quei +33 sono solo virtuali!)?
Nessuno di voi investe per godere ogni tanto dei frutti dell'investimento? Si ragiona solo per la vecchiaia, per gli eredi, per i decenni a venire?
 
Sono soldi tuoi, se vuoi smobilizzare una parte delle plusvalenze per avere la sensazione di "vacanza gratis" o comunque pagata con soldi non derivanti dal lavoro, sei liberissimo di farlo. Se sei consapevole dei pro e dei contro (ad esempio che stai sottraendo un po' di denari per l'interesse composto, o che fiscalmente andrai a pagare la plusvalenza) devi fare quel che ti fa sentire bene :D
 
Questo perché la stragrande maggioranza di chi investe lo fa senza un obiettivo. A parer mio, bisognerebbe disinvestire quando si raggiunge l'obiettivo, non prima né dopo. Posto che andare in vacanza con le plusvalenze non mi sembra un'eresia, ti potrei anche ribattere, però, con una provocazione: e se fossi stato a - 33%, non saresti andato in vacanza per ridurre il pmc con quegli X euro?
 
Il tema è interessante e mette in evidenza la difficoltà dei beni azionari a fare disciplina finanziaria, in quanto capitale e rendita si confondono in quanto aventi stessa natura.
Nessun landlord si sognerebbe di vendere due stanze perché l'immobile si è apprezzato di valore, facendo riferimento per la spesa corrente alle sole pigioni nette, mentre l'azionista potrebbe ragionare come nel quesito (sbagliando).
La mia risposta è che si può anche vendere in perdita o in guadagno se la capacità di generare ricchezza del bene sottostante rimane invariata, indipentemente dal valore attuale.
Questo per esempio guardando p/e o altri indicatori.
Vendere e tramutare in spesa guardando solo al PMC e prezzo di mercato invece è insidioso e da evitare a meno di non esserne completamente consapevole
 
Grazie per le risposte e per gli spunti, però avete confermato quanto sto affermando, cioè che secondo le "regole auree" dell'investitore la risposta sarebbe "no non si fa". Quello che cerco di dire è che gli obiettivi potrebbero anche cambiare in corso d'opera, ma non così tanto da farmi sput.tanare l'idea iniziale, o ancora, gli obiettivi potrebbero non essere sempre così chiari e definitivi...perchè in assoluto è sbagliato disinvestire una quota di interessi, in caso di plusvalenza? E' come se l'azienda per cui lavoro mi desse un premio, è un "di più" non preventivato, dopotutto investo puntando a far cresce i miei soldi, no? E nel momento in cui ci riesco, perchè non goderne in parte?
 
Sono soldi tuoi, se vuoi smobilizzare una parte delle plusvalenze per avere la sensazione di "vacanza gratis" o comunque pagata con soldi non derivanti dal lavoro, sei liberissimo di farlo. Se sei consapevole dei pro e dei contro (ad esempio che stai sottraendo un po' di denari per l'interesse composto, o che fiscalmente andrai a pagare la plusvalenza) devi fare quel che ti fa sentire bene :D

se uno ha come obiettivo di diventare il piu'ricco del cimitero chiaro che non deve toccare nulla fino all'estrema unzione....

personalmente sono anni che mi "sputtano"circa il 50% delle plusvalenze, vuoi per una vacanza o un rolex,uno scooter etc e devo dire che sono le spese che mi danno piu'soddisfazione proprio perche' non ci vedo una particolare fatica dietro, in ogni modo il tutto e'chiaramente molto personale....
 
Grazie per le risposte e per gli spunti, però avete confermato quanto sto affermando, cioè che secondo le "regole auree" dell'investitore la risposta sarebbe "no non si fa". Quello che cerco di dire è che gli obiettivi potrebbero anche cambiare in corso d'opera, ma non così tanto da farmi sput.tanare l'idea iniziale, o ancora, gli obiettivi potrebbero non essere sempre così chiari e definitivi...perchè in assoluto è sbagliato disinvestire una quota di interessi, in caso di plusvalenza? E' come se l'azienda per cui lavoro mi desse un premio, è un "di più" non preventivato, dopotutto investo puntando a far cresce i miei soldi, no? E nel momento in cui ci riesco, perchè non goderne in parte?

Non è giusto o sbagliato a priori. I soldi sono tuoi e ci puoi fare quello che ti pare, come ti hanno detto altri.

Il punto è che ogni investimento dovrebbe essere effettuato con un'intenzione ben chiara (scopo se preferisci). Figlio dell'intenzione è l'orizzonte temporale di investimento, che non sta scritto da nessuna parte che debba essere di lungo termine. Se lo è, meglio, perché si dà tempo alla capitalizzazione composta di fare il suo lavoro.

Ma ci possono essere investimenti di breve termine o medio termine, perché no. Però la lunghezza dipende dall'intenzione, dallo scopo dell'investimento: sei giovane e vuoi integrare la pensione? Sarà un lunghissimo termine. Vuoi comprarti la casa fra 15 anni? Sarà di lungo termine. Vuoi pagare l'università a tuo figlio che è in prima superiore? Sarà di breve termine. E così via.

Se hai investito senza avere nessuna intenzione, un po' così per non lasciare i soldi fermi sul c/c, è logico che ogni ragione sarà buona per disinvestire: per godere dei frutti come nel tuo caso, per limitare le perdite in caso di crisi e così via. Ogni ragione è valida. Navighi a vista e difficilmente il tuo investimento rimarrà in essere per un lungo termine: accadrà molto probabilmente qualcosa prima che ti farà disinvestire o modificare l'asset allocation o qualsiasi altra cosa.

E' vero che uno potrebbe disinvestire anche quando l'intenzione è chiara: almeno però, sa benissimo cosa gli costa quel disinvestimento (uso i soldi per andare in vacanza? Addio fondo per l'università del figlio, o per la casa ecc.).
 
se uno ha come obiettivo di diventare il piu'ricco del cimitero chiaro che non deve toccare nulla fino all'estrema unzione....

personalmente sono anni che mi "sputtano"circa il 50% delle plusvalenze, vuoi per una vacanza o un rolex,uno scooter etc e devo dire che sono le spese che mi danno piu'soddisfazione proprio perche' non ci vedo una particolare fatica dietro, in ogni modo il tutto e'chiaramente molto personale....

Grazie, cercavo una testimonianza simile in effetti!!!! La tassazione ti genera particolari mal di pancia o rientra nel discorso del non vederci una fatica particolare dietro?
 
Non è giusto o sbagliato a priori. I soldi sono tuoi e ci puoi fare quello che ti pare, come ti hanno detto altri.

Il punto è che ogni investimento dovrebbe essere effettuato con un'intenzione ben chiara (scopo se preferisci). Figlio dell'intenzione è l'orizzonte temporale di investimento, che non sta scritto da nessuna parte che debba essere di lungo termine. Se lo è, meglio, perché si dà tempo alla capitalizzazione composta di fare il suo lavoro.

Ma ci possono essere investimenti di breve termine o medio termine, perché no. Però la lunghezza dipende dall'intenzione, dallo scopo dell'investimento: sei giovane e vuoi integrare la pensione? Sarà un lunghissimo termine. Vuoi comprarti la casa fra 15 anni? Sarà di lungo termine. Vuoi pagare l'università a tuo figlio che è in prima superiore? Sarà di breve termine. E così via.

Se hai investito senza avere nessuna intenzione, un po' così per non lasciare i soldi fermi sul c/c, è logico che ogni ragione sarà buona per disinvestire: per godere dei frutti come nel tuo caso, per limitare le perdite in caso di crisi e così via. Ogni ragione è valida. Navighi a vista e difficilmente il tuo investimento rimarrà in essere per un lungo termine: accadrà molto probabilmente qualcosa prima che ti farà disinvestire o modificare l'asset allocation o qualsiasi altra cosa.

E' vero che uno potrebbe disinvestire anche quando l'intenzione è chiara: almeno però, sa benissimo cosa gli costa quel disinvestimento (uso i soldi per andare in vacanza? Addio fondo per l'università del figlio, o per la casa ecc.).

Concordi però che tra le varie motivazioni per cui uno investe raramente o mai viene detto "per avere un incremento del capitale investito per farmi una vacanza/ comprarmi lo scooter ecc."?. Certo sarà anche un tema di disponibilità che porta a mettere prima le necessità più importanti...
Però la trovo una sorta di "nicchia" poco considerata. Ad es se io 3 anni fa avessi messo 5k nell'etf msci world oggi ne avrei 6800, e preleverei con gusto quei 1800 per pagarmi le 2 settimane di vacanza senza toccare 14esima, stipendio, ecc., e avrei la sensazione che me le abbiano regalate! Poi certo se avesse fatto -33% non li avrei toccati e finita lì!
 
Grazie, cercavo una testimonianza simile in effetti!!!! La tassazione ti genera particolari mal di pancia o rientra nel discorso del non vederci una fatica particolare dietro?

male necessario,ovvio che seccante ma chi fa trading "deve" essere contento di pagare CG perche' quando non ne paga e' un pessimo segno, e puoi adottare tutte le strategie del mondo ma se guadagni prima o poi ti tocca pagarne...
 
la fatica c'è eccome, innanzitutto la fatica di risparmiare e poi la capacità di scegliere strumenti etc. etc.
comunque la vacanza te la sei meritata, viaggiare è un investimento personale, quindi vai tranquillo :D
tieni solo a mente determinati aspetti di valore e non solo di puro prezzo
quindi invece di dire che sei in gain del 33% potrai dire che i P/E sono molto alti e quindi stai vendendo bene le tue azioni
sembra che alla fine la vacanza te la fai uguale , però il ragionamento è diverso e può portare a scelte molto diverse in futuro
 
Ho cercato un po in giro ma non ho trovato nulla che facesse al caso mio, mi sorprende però che nessuno possa avere questa esigenza.
Provo a spiegarmi: si ragiona sempre sull'orizzonte temporale medio lungo dell'investimento, corretto. La cosa che però mi sembra non si consideri mai è che oltre a far fruttare i propri risparmi o creare un tesoretto per gli eredi, ci possa essere la volontà di utilizzare per le spese correnti quella plusvalenza che si crea con l'investimento. Ad esempio, se io ho aperto un etf azionario mondiale 3 anni fa e oggi sono a +33%, potrei pensare di smobilizzare una parte della plusvalenza per pagarmici le vacanze? Sembra un'eresia anche solo pensarlo. Nella mia testa però quelli sono danari "in più" che ho generato col mio capitale iniziale, che quindi non sto intaccando, e che nel caso non mi dispiacerebbe spendere senza toccare lo stipendio, per una volta.
So che ci sono strumenti pensati per questo, titoli di stato con cedole, etf a distribuzione, ma sono a periodi fissi e per avere un flusso di una certa consistenza i capitali da immobilizzare sono ben superiori.
So anche che la grossa rimessa è la tassazione sulle plusvalenze (dando per scontato di farle, le plusvalenze, che scontato non è), ma ci sono altri motivi ostativi?
Cioè veramente l'unico modo per investire è sfruttare gli interessi cumulati e guadagnare solo sulla carta (finchè non vendo e intasco, quei +33 sono solo virtuali!)?
Nessuno di voi investe per godere ogni tanto dei frutti dell'investimento? Si ragiona solo per la vecchiaia, per gli eredi, per i decenni a venire?

Avevo aperto anche io una discussione poco tempo fa perchè anche io avevo la sensazione che tutta l'attenzione fosse sulle perdite e non si parlasse mai di quando liquidare. Dall'alto della mia spensieratezza (=ignoranza) penso che tutti investono perchè alla lunga l'economia andrà sempre sù; dato questo per scontato, altrimenti non metteremmo i nostri soldi in finanza, se ritiri oggi non dovresti fare alcun danno se non rinunciare ad una parte di interessi composti. Prendi la plusvalenza ed investi nuovamente i 5k tanto le borse salgono e se non salgono non liquidi ma tieni fino a che non tornano ad un +10 + 20 o +33%.

Personalmente gli ETF li ho presi per lasciarli a lungo, avrei un gran giramento di scatole qualora andassero in rosso ma non liquiderei mentre effettivamente qualora facessero un 100% di guadagno mi risulterebbe faticoso psicologicamente non incassare il gain.
 
Concordi però che tra le varie motivazioni per cui uno investe raramente o mai viene detto "per avere un incremento del capitale investito per farmi una vacanza/ comprarmi lo scooter ecc."?. Certo sarà anche un tema di disponibilità che porta a mettere prima le necessità più importanti...
Però la trovo una sorta di "nicchia" poco considerata. Ad es se io 3 anni fa avessi messo 5k nell'etf msci world oggi ne avrei 6800, e preleverei con gusto quei 1800 per pagarmi le 2 settimane di vacanza senza toccare 14esima, stipendio, ecc., e avrei la sensazione che me le abbiano regalate! Poi certo se avesse fatto -33% non li avrei toccati e finita lì!

qua il modello è paperon de paperoni, che sei matto a intaccare il capitale per le ferie:D
 
Concordi però che tra le varie motivazioni per cui uno investe raramente o mai viene detto "per avere un incremento del capitale investito per farmi una vacanza/ comprarmi lo scooter ecc."?. Certo sarà anche un tema di disponibilità che porta a mettere prima le necessità più importanti...
Però la trovo una sorta di "nicchia" poco considerata. Ad es se io 3 anni fa avessi messo 5k nell'etf msci world oggi ne avrei 6800, e preleverei con gusto quei 1800 per pagarmi le 2 settimane di vacanza senza toccare 14esima, stipendio, ecc., e avrei la sensazione che me le abbiano regalate! Poi certo se avesse fatto -33% non li avrei toccati e finita lì!
Non so se venga detto meno, ma se non ci metti una data accanto alla vacanza, non è un'intenzione ben definita. Se il portafoglio è rischioso e i mercati salgono allora la vacanza te la fai anche più di un anno di fila, ma se scendono? Non vai in vacanza per 5 anni? O ci vai ma usi altri soldi?

Se usi altri soldi, perché magari hai uno stipendio sufficientemente alto, perché disinvesti pagando un'imposta salata sul capital gain quando potresti usare la liquidità che hai sul c/c magari? Bisogna fare attenzione a non cadere in trappole psicologiche di questo tipo.

Il punto è che pianificando bene l'investimento, si riesce a massimizzare la cifra totale generata al netto delle spese, in funzione dell'obiettivo di investimento. Se non si pianifica bene, tornando all'esempio di prima o si rischia di non andare in vacanza per diversi anni, oppure andando a pagare imposte quando invece queste potevano essere pagate in un momento successivo e quei soldi potevano rimanere investiti, contribuendo alla capitalizzazione composta.
 
c'è anche l'opzione tipo FINECO: Scegli la semplicita. - Fineco Bank ... se la tua strategia batte gli interessi e non vuoi pagare ora capital gain....

Esatto, è quello che faccio io: un po' mi concedo qualche sfizio senza intaccare le quote investite, un po' genero un effetto "leva" moderata sul ptf. Questo perché col Credit Lombard all'1% la strategia dovrebbe sempre (si spera) battere gli interessi
 
Non so se venga detto meno, ma se non ci metti una data accanto alla vacanza, non è un'intenzione ben definita. Se il portafoglio è rischioso e i mercati salgono allora la vacanza te la fai anche più di un anno di fila, ma se scendono? Non vai in vacanza per 5 anni? O ci vai ma usi altri soldi?

Se usi altri soldi, perché magari hai uno stipendio sufficientemente alto, perché disinvesti pagando un'imposta salata sul capital gain quando potresti usare la liquidità che hai sul c/c magari? Bisogna fare attenzione a non cadere in trappole psicologiche di questo tipo.

Il punto è che pianificando bene l'investimento, si riesce a massimizzare la cifra totale generata al netto delle spese, in funzione dell'obiettivo di investimento. Se non si pianifica bene, tornando all'esempio di prima o si rischia di non andare in vacanza per diversi anni, oppure andando a pagare imposte quando invece queste potevano essere pagate in un momento successivo e quei soldi potevano rimanere investiti, contribuendo alla capitalizzazione composta.

Grazie delle risposte, mi fa piacere il tuo parere. Mi sembra che tu stia considerando ancora tutto o bianco o nero, io vorrei ragionare sui grigi: nel tuo esempio o vado in ferie o non vado. Magari ne approfitto per un upgrade, intacco meno lo stipendio, faccio una settimana in più che non farei...ritraduco: faccio fatica a considerare intoccabile il sacro interesse composito, o l'aberrante tassazione sul capital gain, se vedo un +33% di soldi miei che potrei usare per qualcosa che mi piace.
@benhur-1976 scherzando dice una mezza verità, che qui sembra che valga solo il modello paperon de paperoni...
Il link di fineco che è stato inviato forse assomiglia a quello che sto pensando, ovvero un modello di questo tipo, anche se di fatto è una forma di finanziamento seppure a tasso molto vantaggioso.
 
Avevo aperto anche io una discussione poco tempo fa perchè anche io avevo la sensazione che tutta l'attenzione fosse sulle perdite e non si parlasse mai di quando liquidare. Dall'alto della mia spensieratezza (=ignoranza) penso che tutti investono perchè alla lunga l'economia andrà sempre sù; dato questo per scontato, altrimenti non metteremmo i nostri soldi in finanza, se ritiri oggi non dovresti fare alcun danno se non rinunciare ad una parte di interessi composti. Prendi la plusvalenza ed investi nuovamente i 5k tanto le borse salgono e se non salgono non liquidi ma tieni fino a che non tornano ad un +10 + 20 o +33%.

Personalmente gli ETF li ho presi per lasciarli a lungo, avrei un gran giramento di scatole qualora andassero in rosso ma non liquiderei mentre effettivamente qualora facessero un 100% di guadagno mi risulterebbe faticoso psicologicamente non incassare il gain.

Ecco, esatto, pensavo più a qualcosa del genere. Che forse se volete è semplicemente una rimodulazione degli obiettivi...il mio obiettivo è provare a pagarmi entro 3 anni 2 settimane alle maldive all inclusive, solo con gli interessi. Ma nessuno ha mai obiettivi così frivoli, o almeno non solo. A scanso di equivoci non sono un farfallone, ho "sistemato" le cose per me e per la mia famiglia, questo è un ragionamento in più che faccio.
 
Grazie delle risposte, mi fa piacere il tuo parere. Mi sembra che tu stia considerando ancora tutto o bianco o nero, io vorrei ragionare sui grigi: nel tuo esempio o vado in ferie o non vado. Magari ne approfitto per un upgrade, intacco meno lo stipendio, faccio una settimana in più che non farei...ritraduco: faccio fatica a considerare intoccabile il sacro interesse composito, o l'aberrante tassazione sul capital gain, se vedo un +33% di soldi miei che potrei usare per qualcosa che mi piace.
@benhur-1976 scherzando dice una mezza verità, che qui sembra che valga solo il modello paperon de paperoni...
Il link di fineco che è stato inviato forse assomiglia a quello che sto pensando, ovvero un modello di questo tipo, anche se di fatto è una forma di finanziamento seppure a tasso molto vantaggioso.
Prego, figurati.

Nelle mie risposte è forse vero che considero tutto bianco o nero, ma parto sempre dal presupposto che ognuno con i propri soldi è giusto che ci faccia quello che vuole, che li spenda come lo fa star meglio perché alla fine massimizzare il capitale se lo si fa in un modo che non ci fa star bene o almeno tranquilli, diventa un gioco fine a sé stesso che non ha troppo senso.

Quindi io sono per i grigi, e ogni sfumatura è valida perché ci sarà sempre qualcuno che la preferisce. Come ci sono alcuni che si sentono tranquilli solo col bianco e altri solo col nero. L'aspetto psicologico, nella finanza personale, viene sempre prima di tutto il resto.

Spesso non lo scrivo perché qui si cerca di andare sempre dritti al punto o semplicemente perché me lo scordo.

Detto questo, quando rispondo cerco in generale di mostrare aspetti che non sono così ovvi a prima vista. E non sempre ci riesco, ci mancherebbe. In questo senso ho risposto anche prima, puntando sul discorso disinvestimento/utilizzo dello stipendio per pagarsi la vacanza o l'upgrade.
 
Ecco, esatto, pensavo più a qualcosa del genere. Che forse se volete è semplicemente una rimodulazione degli obiettivi...il mio obiettivo è provare a pagarmi entro 3 anni 2 settimane alle maldive all inclusive, solo con gli interessi. Ma nessuno ha mai obiettivi così frivoli, o almeno non solo. A scanso di equivoci non sono un farfallone, ho "sistemato" le cose per me e per la mia famiglia, questo è un ragionamento in più che faccio.
Tutto dipende dagli obiettivi che si hanno. Il tuo ragionamento non è frivolo, ci sono anche app di risparmio (tipo Give Me 5) che come prima cosa chiedono proprio quale sia l'obiettivo del risparmio, e si può impostare tranquillamente "vacanza" o obiettivi di questo tipo, non c'è niente di strano.
Io però gestisco gli investimenti di lungo periodo in modo diverso: metto tutti soldi che mensilmente riesco a tenere da parte e non mi servono per le spese correnti in un ottica di accumulo che è, lo ammetto, senza un obiettivo predefinito. Sono soldi che non ho intenzione di toccare per molti anni, ma non ho mai quantificato per quanto e se incasserò una volta raggiunti certi guadagni. Però io per "spese correnti" intendo anche tutto quello che riguarda lo svago, le vacanze e i viaggi, e sono soldi che tengo liquidi. Adoro il Giappone, sono stato già 3 volte e ci tornerò appena possibile, e i soldi per quel tipo di viaggio sono già cash, pronti all'uso. Non mi metterei a disinvestire denaro dai miei strumenti finanziari, che cerco di toccare il meno possibile, ma tengo la liquidità pronta all'uso. E se ho in programma di fare un viaggio, lo faccio a prescindere dai risultati degli investimenti. Non devo essere in attivo di tot per potermi permettere il viaggio, si tratta di somme che sono già da parte e pronte all'uso, a prescindere dall'andamento dei mercati
 
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