Alla fine bow, con questi nuovi etf lifestrategy, il consulente non servirà davvero più a nulla
Non sono molto d'accordo. Premesso che di "consulenza" dai consulenti ne vedo in giro poca e di vendita/relazione tanta (e mi ci metto, purtroppo, anche io perché nella vita lavorativa "buy&hold" non è proprio una strategia che posso portare avanti facilmente, la Mediolanum di turno di solito lo fa perché ovvio che con la provvigione su 3-4-5% l'anno è una pacchia).
Comunque ho fatto un video sulla mia opinione dell'utilità o meno che può avere il consulente.
L'utilità del consulente è probabilmente inversamente proporzionale alla propria competenza in materia... come in tutto, non credo che il mio meccanico porti a riparare la sua auto, poi anche lui di fronte al servizio particolare che può fare solo la casa madre la porterà...
Tuttavia per la persona evoluta, con milioni in ETF gestiti in autonomia da anni magari il servizio può essere una conferma telefonica con qualcuno che di portafogli non ne vede uno, ma ne crea minimo 2-3 al giorno.
Con la maggior parte degli altri c'è tanto lavoro da fare, poi dipende dalle esigenze (pianificazione successoria, distribuzione di rendita etc...).
Il mio concetto è evitare la "delega totale" al consulente-fiduciario, ma usare come focus il servizio che da e non la 'relazione'.
Questo si estende a tutto, anche dal meccanico se ci vai a scatola chiusa per abitudine, però al solito sull'intero patrimonio è più permeante la cosa.
Poi certo c'è chi invece il servizio che vuole è la delega totale ansiolitica "non vedo/non so/sto sereno". Infatti i consulenti a 'partecipazione degli utili' con quei clienti girano con auto generalmente molto costose...
Per il resto un bilanciato (TUTTI i bilanciati) è un modo semplice per avere un mono-prodotto "easy" (cui magari abbinare piccole quote di altro). E' di per sé un "portafoglio nel portafoglio". E per carità, sono stati una grande invenzione. Per un piccolo semplice investimento può essere una soluzione molto pratica. Un ETF bilanciato ha la virtù dei costi contenuti e della spalmatura "passiva" sul mercato (che magari non premia sempre... metti chi è entrato nel 1999 e esce nel 2009, generalmente però il rendimento è dato dal mercato e quel rendimento nel lungo termine è sano), nel lungo termine, ti assicuro, come performance si sono mossi bene rispetto a bilanciati "blasonati" (blackrock, fidelity etc...).
Poi ci sono anche validi prodotti attivi. Io personalmente ho ancora una piccola quota sul ptf dei miei del Invesco Pan European High Income, che ha la virtù (per me) tra i bilanciati di avere una strategia e non di andare a braccio ("total return flessibile comemepare") né essere passivo e basta (a sto punto vado di ETF). 1,62% l'anno e mi fai il LAVORO di prendere i dividendi di titoli ad alto "income" (perpetual, subordinati, high yield) e reinvestirli in un paniere "Pan-European" azionario, ribilanciandoli poi nei pesi periodicamente abbinando in questa strategia un bilanciamento del corso di capitale ibrido, di debito e azionario con una discreta spalmatura anche del rischio timing. Fai un lavoro, te lo pago, ti stimo e ti rispetto. Il meccanico non lo pago? Però riparame la macchina, no 200 euro ogni 6 mesi perché ci prendiamo il caffé e mi rimappi la centralina...