Dubbi su fondo cometa

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littlesaint

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18/11/15
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Ciao a tutti, ho alcuni dubbi sul fondo cometa al quale vorrei iscrivermi, sono metalmeccanico 6 livello ed ho 37 anni, circa 25k di tfr accumulato in azienda.
-se l’azienda me lo permette, mi conviene spostare anche il tfr al fondo pensione così da avere un uscita meno tassata al pensionamento? O meglio lasciare in azienda (sana..) così da diversificare anche se sarà ben tassato?
-verserò 1,2% così da avere 2% dal datore di lavoro. La parte di deduzione del reddito (38%) l’avrò in busta paga a luglio o semplicemente eroderà il versamento del 1,2% ogni mese, quindi mi sarà trattenuto meno?
-i miei calcoli sono corretti?
livello 6 metalmeccanico la deduzione del 38% del contributo minimo (1,2%) + contributo datore lavoro supera l’1,2% da me versato.

2092 tabellare (1,2%) 25,10
2% datore = 41,84
Tot 66,94
38% tassazione irpef su 66,94
25,43 di quota recupero

In pratica recupero interamente la mia parte di quota versata:confused:
 
Ciao! Ho il cometa da tre anni, posso darti alcune risposte :)
-verserò 1,2% così da avere 2% dal datore di lavoro. La parte di deduzione del reddito (38%) l’avrò in busta paga a luglio o semplicemente eroderà il versamento del 1,2% ogni mese, quindi mi sarà trattenuto meno?
Non recupererai con la dichiarazione dei redditi, semplicemente ogni mese figurerà che hai "guadagnato di meno", quindi pagherai meno tasse ogni mese.


2092 tabellare (1,2%) 25,10
2% datore = 41,84
Tot 66,94
38% tassazione irpef su 66,94
25,43 di quota recupero

In pratica recupero interamente la mia parte di quota versata:confused:
Te piacerebbe, eh? :P

Il contributo del datore di lavoro non conta, quindi recuperi il 38% dei soli 25,10€ ;)
 
Il contributo del datore di lavoro non conta, quindi recuperi il 38% dei soli 25,10€ ;)

In realtà dipende da come si misura il reddito.

SE definiamo REDDITO MATURATO nell'anno come la somma di:
* reddito da lavoro dipendente ai fini previdenziali
* quota TFR
* contributo al FP del datore
ALLORA il contributo del datore conta eccome.

Ovviamente, tale definizione comprende flussi di reddito immediati (il reddito da lavoro dipendente) e flussi di reddito differiti (TFR e contributi datore).

Quindi, dal punto di vista del reddito immediato ha ragione Freestyler, se invece consideri anche il reddito differito hai ragione tu.

Se invece tu pensi che, aderendo al FP, riceverai in busta paga più soldi di quelli che ricevi adesso, ha nuovamente ragione Freestyler: il calcolo del netto busta paga parte infatti dal reddito da lavoro dipendente ai fini previdenziali, che non comprende il contributo del datore.

Facciamo un esempio con numeri approssimati:

Senza FP - Tengo il TFR

+Reddito maturato: 1.200
-Quota TFR: 200
=Reddito ai fini previdenziali: 1.000
-Contributi INPS: 100
=Reddito ai fini fiscali: 900
-Tassazione: 360
=Netto: 540

Con un netto di 540, hai aumentato il tuo reddito differito di 200.

Con FP

+Reddito maturato: 1.300
-Quota TFR: 200
-Quota datore: 100
=Reddito ai fini previdenziali: 1.000
-Contributi INPS: 100
-Contributi lavoratore: 50
=Reddito ai fini fiscali: 850
-Tassazione: 340
=Netto: 510

Con un netto di 510 hai aumentato il tuo reddito differito di 350.
Cioè: riducendo il netto busta paga di 30 rispetto al caso no-FP, hai aumentato il tuo reddito differito di 150 (rispetto al caso TFR). Attenzione: i 350 ora sono a "rischio/opportunità", non sono garantiti come nel caso di TFR.
 
Ultima modifica:
In realtà dipende da come si misura il reddito.

SE definiamo REDDITO MATURATO nell'anno come la somma di:
* reddito da lavoro dipendente ai fini previdenziali
* quota TFR
* contributo al FP del datore
ALLORA il contributo del datore conta eccome.

Ovviamente, tale definizione comprende flussi di reddito immediati (il reddito da lavoro dipendente) e flussi di reddito differiti (TFR e contributi datore).

Quindi, dal punto di vista del reddito immediato ha ragione Freestyler, se invece consideri anche il reddito differito hai ragione tu.

Se invece tu pensi che, aderendo al FP, riceverai in busta paga più soldi di quelli che ricevi adesso, ha nuovamente ragione Freestyler: il calcolo del netto busta paga parte infatti dal reddito da lavoro dipendente ai fini previdenziali, che non comprende il contributo del datore.

grazie a entrambi per i chiarimenti! Provo a fare un esempio anch’io così spiego meglio i miei dubbi.
Esempio:
Paga base 2000€
Reddito netto in busta 1000€
Versamento mio fp 50€
Versamento datore fp 100€
Totale netto in busta 950€ (Scalo i 50€ che ho versato)

La mia domanda è
L’Irpef da pagare sarà calcolato scalando i 150€ Dei due versamenti e quindi avrò un “recupero” del 38% (mia aliquota) su 150€ che equivale a € 57? Se avessi un fondo pensione esterno e non di categoria e versassi 150€, mi verrebbero restituiti con il 730, mentre in questo caso dove confluiscono? Spero di essermi spiegato bene
 
grazie a entrambi per i chiarimenti! Provo a fare un esempio anch’io così spiego meglio i miei dubbi.
Esempio:
Paga base 2000
Reddito netto in busta 1000€
Versamento mio fp 50
Versamento datore fp 100
Totale netto in busta 950€ (Scalo i 50€ che ho versato)

La mia domanda è
L’Irpef da pagare sarà calcolato scalando i 150€ Dei due versamenti e quindi avrò un “recupero” del 38% (mia aliquota) su 150€ che equivale a € 57? Se avessi un fondo pensione esterno e non di categoria e versassi 150€, mi verrebbero restituiti con il 730, mentre in questo caso dove confluiscono? Spero di essermi spiegato bene

I calcoli per l'IRPEF non sono quelli tuoi, ma simili ai seguenti -usando i tuoi dati-:

Col FP
+Reddito maturato: 2.300
-Quota TFR: 200
-Quota datore: 100
=Reddito ai fini previdenziali (=Paga base): 2.000
-Contributi INPS: 200
-Contributi lavoratore: 50
=Reddito ai fini fiscali: 1.750
-Tassazione: 700
=Netto: 1.050

Riepilogo: Reddito spendibile post tasse: 1.050, Incremento reddito differito=Incremento del FP=350
(In più ci sarebbero i rendimenti del FP sul montante già accumulato).

Senza FP
+Reddito maturato: 2.200
-Quota TFR: 200
=Reddito ai fini previdenziali (=Paga base): 2.000
-Contributi INPS: 200
=Reddito ai fini fiscali: 1.800
-Tassazione: 720
=Netto: 1.080

Riepilogo: Reddito spendibile post tasse: 1.080, Incremento reddito differito=Incremento TFR=200.
(In più ci sarebbe il rendimento del TFR già accumulato).


PS1. I Contributi INPS non sono i contributi del datore, ma la quota di costi previdenziali generali che vanno all'INPS e che sono a carico del lavoratore. Basta leggere la busta paga per vedere la terminologia utilizzata dal tuo datore.
PS2. Ho messo una tassazione del 40% (che somma IRPEF statale, regionale e comunale) che dovrebbe essere più vicina a quella reale.
PS3. Il contributo del datore non è reddito corrente, non è rilevante ai fini IRPEF correnti.
Per semplificare le cose, si può pensare in prima approssimazione che, aderendo al FP, il contributo del datore equivalga ad un aumento della quota TFR accantonata.

In sostanza: per passare dalla paga base al netto busta paga, il percorso non è quello che indirettamente descrivi tu.
Una volta capito come funziona il sistema di contributi (obbligatori e volontari), sopra e sotto la paga base, se hai ancora dubbi, riformula la domanda.
 
Ultima modifica:
PS3. Il contributo del datore non è reddito corrente, non è rilevante ai fini IRPEF correnti.
Per semplificare le cose, si può pensare in prima approssimazione che, aderendo al FP, il contributo del datore equivalga ad un aumento della quota TFR accantonata.

Chiarissimo ed esaustivo, grazie davvero.
Quel che mi ha mandato in confusione e che ad oggi ancora non comprendo, è la risposta che mi ha dato il supporto di cometa, che riporto di seguito

I contributi versati dal lavoratore e dal datore di lavoro, sia volontari sia dovuti in base al CCNL, sono deducibili dal reddito complessivo per un importo non superiore ad € 5.164,57. Nel calcolo non va considerato il flusso di TFR.
Il risparmio fiscale viene riconosciuto al lavoratore direttamente in busta paga perché il datore di lavoro, quale sostituto d’imposta, riconosce direttamente le agevolazioni fiscali
:confused:

In realtà i contributi del datore, come da tuoi esempi, non sono deducibili, bensì diciamo che vanno ad aumentare la quota del tfr. Eppure anche sul loro sito, oltre che dalla risposta del supporto, fanno intendere che il contributo del datore di lavoro si somma al contributo da me versato ed è deducibile dal reddito. Non capisco come possano averlo messo sul sito e darlo anche come indicazione, però se voi avete il fp cometa e siete già iscritti, sicuramente è come dite.

Preso dal sito

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Ultima modifica:
In realtà hanno ragione tutti.

La busta paga è costruita partendo da una certa logica.
Nella mia, ad esempio, dal lato degli elementi positivi, si parte dalla Retribuzione (dettagliata nelle varie componenti), cui si aggiungono gli Elementi Distinti di Retribuzione, il Compenso Quadri, le Festività coincidenti con il riposo settimanale, la Tredicesima e la Quattordicesima (!)...
Dal lato negativo ho invece Trattenuta sindacale, Addebito tickets, Contributo fondo pensione del dipendente, Previdenza contributo dipendente, IRPEF...

La CU, che è la base per la dichiarazione dei redditi, è costruita seguendo un'altra logica:
* la Casella 1 "Redditi di lavoro dipendente e assimilati con contratto a tempo indeterminato"
se fai i conteggi, non corrisponde alla somma delle Retribuzioni della busta paga.
Questo perché, tra le altre cose, è stata depurata dell'importo de
* la casella 412 "Contributi previdenza complementare dedotti dai redditi di cui ai punti 1, 2, 3, 4 e 5"

Insomma, il raccordo tra busta paga e dichiarazione dei redditi non è semplice (io stesso, che avevo fatto qualche anno fa un calcolo dettagliatissimo per costruire un modello "serio", non sono riuscito a far quadrare tutti i benefit, questione di meno di 10 Euro annui, peraltro).

Siccome tu schematizzavi troppo il collegamento, ho solo voluto farti presente che non è tutto così semplice.

Per esempio, che cosa intendi per "Retribuzione base"?
Se cerchi un po' su internet, vedrai che addirittura potrebbero esserci delle differenze su singole voci (minori) tra Contratto Collettivo e Contratto Collettivo.
 
In realtà il mio dubbio era molto più “basico” sui depliant cometa e tramite supporto affermano che dal reddito si deduce anche il contributo del datore di lavoro. Come vedete dagli screen sopra. Invece mi pare di capire che non sia vero, semplicemente il versamento del datore di lavoro va a sommarsi alla quota tfr accantonata. Direi molto molto fuorviante anzi inesatta la risposta di Cometa
 
In realtà il mio dubbio era molto più “basico” sui depliant cometa e tramite supporto affermano che dal reddito si deduce anche il contributo del datore di lavoro. Come vedete dagli screen sopra. Invece mi pare di capire che non sia vero, semplicemente il versamento del datore di lavoro va a sommarsi alla quota tfr accantonata. Direi molto molto fuorviante anzi inesatta la risposta di Cometa

Il punto da capire è che il contributo del datore è un reddito (che altrimenti non percepiresti, ma sempre reddito è); lo metti (automaticamente) sul fondo, quindi viene (altrettanto automaticamente) dedotto e non ci paghi tasse.

Non è un tfr extra, e non è ovviamente una elargizione.

Per questo è giustamente considerato nel "monte" del reddito dedotto.
 
In materia di risparmio, in generale, quando le cose sono complicate è meglio starne lontani.
Purtroppo la materia previdenziale è tutta estremamente complessa , si trattii di fondi negoziali, fondi pensione aperti, P.I.P., polizze vita..... e a causa della probabile esiguità
delle future pensioni non si può ignorare tale materia.:wall:
 
Ultima modifica:
In materia di risparmio, in generale, quando le cose sono complicate è meglio starne lontani.

Semmai meglio informarsi bene e capire prima di muoversi. Starne lontani perché complicato sarebbe il più grande errore che si possa fare.
 
Buongiorno a tutti,
scusate se approfitto di questo topic aperto su Cometa (essendo appena iscritto non ho forse le credenziali per aprire un nuovo 3D), io e altri 20 colleghi della azienda in cui lavoro abbiamo un enorme problema.

L'amministratore delegato, su cui preferisco non esprimere opinioni personali, non ci versa da 5 trimestri il TFR con le parti spettanti dell'azienda ed ovviamente la parte dei dipendenti (che comunque ci viene decurtata regolarmente dalla busta paga).

In Cometa rispondono che oltre a solleciti alla ditta non possono fare, camera del lavoro e sindacati vagano nel buio.
Noi vorremmo ricorrere ad un legale che proceda con una ingiunzione di pagamento e, cosa forse doverosa, chiedere i danni per gli interessi non maturati oltre a valutare se esistono i termini di querela per appropriazione indebita dei soldi dei dipendenti ritenuti dall'azienda e non versati.

Qualsiasi informazione è bene accetta, vi chiedo ancora scusa se invado una discussione con argomentazione non del tutto pertinente.

Grazie mille.
 
Buongiorno a tutti,
scusate se approfitto di questo topic aperto su Cometa (essendo appena iscritto non ho forse le credenziali per aprire un nuovo 3D), io e altri 20 colleghi della azienda in cui lavoro abbiamo un enorme problema.

L'amministratore delegato, su cui preferisco non esprimere opinioni personali, non ci versa da 5 trimestri il TFR con le parti spettanti dell'azienda ed ovviamente la parte dei dipendenti (che comunque ci viene decurtata regolarmente dalla busta paga).

In Cometa rispondono che oltre a solleciti alla ditta non possono fare, camera del lavoro e sindacati vagano nel buio.
Noi vorremmo ricorrere ad un legale che proceda con una ingiunzione di pagamento e, cosa forse doverosa, chiedere i danni per gli interessi non maturati oltre a valutare se esistono i termini di querela per appropriazione indebita dei soldi dei dipendenti ritenuti dall'azienda e non versati.

Qualsiasi informazione è bene accetta, vi chiedo ancora scusa se invado una discussione con argomentazione non del tutto pertinente.

Grazie mille.

A parte dispiacermi per la situazione, è chiaro che dovete prendere un legale, rimango basito sui sindacati che vagano nel buio ma su di loro ho la stessa considerazione che hai te del tuo ad. Visto che siamo su un forum che tratta diversi argomenti, faccio presente che se almeno uno di voi ha una polizza di tutela legale vita privata, le controversie da lavoro dipendente sono comprese in garanzia.
 
Buongiorno a tutti,
scusate se approfitto di questo topic aperto su Cometa (essendo appena iscritto non ho forse le credenziali per aprire un nuovo 3D), io e altri 20 colleghi della azienda in cui lavoro abbiamo un enorme problema.

L'amministratore delegato, su cui preferisco non esprimere opinioni personali, non ci versa da 5 trimestri il TFR con le parti spettanti dell'azienda ed ovviamente la parte dei dipendenti (che comunque ci viene decurtata regolarmente dalla busta paga).

In Cometa rispondono che oltre a solleciti alla ditta non possono fare, camera del lavoro e sindacati vagano nel buio.
Noi vorremmo ricorrere ad un legale che proceda con una ingiunzione di pagamento e, cosa forse doverosa, chiedere i danni per gli interessi non maturati oltre a valutare se esistono i termini di querela per appropriazione indebita dei soldi dei dipendenti ritenuti dall'azienda e non versati.

Qualsiasi informazione è bene accetta, vi chiedo ancora scusa se invado una discussione con argomentazione non del tutto pertinente.

Grazie mille.

spero che possa aiutare

INPS - Dettaglio Prestazione: Fondo di garanzia della posizione previdenziale complementare


in bocca al lupo
 
Ma al pensionamento vi è la possibilità di ritirare tutto il montante in un’unica soluzione?
 
A parte dispiacermi per la situazione, è chiaro che dovete prendere un legale, rimango basito sui sindacati che vagano nel buio ma su di loro ho la stessa considerazione che hai te del tuo ad. Visto che siamo su un forum che tratta diversi argomenti, faccio presente che se almeno uno di voi ha una polizza di tutela legale vita privata, le controversie da lavoro dipendente sono comprese in garanzia.

Piccolo aggiornamento, siamo passati per vie legali.

E' già partita la lettera di diffida, entro qualche giorno l'AD deve rispondere altrimenti come secondo step entra in gioco l'ingiunzione di pagamento dal tribunale.
Terzo step, sarà l'esecuzione del tribunale al pignoramento.
Persistono anche le aggravanti per appropiazione indebita, vedremo se sarà necessario agire anche su questo fronte.

Continuo a tenere aggiornato il forum, non solo per eventuali e graditissimi consigli, ma soprattutto come aiuto a chiunque dovesse incorrere a situazioni assurde come questa.
 
Ma al pensionamento vi è la possibilità di ritirare tutto il montante in un’unica soluzione?

da FAQ del COVIP
L’intera liquidazione in forma di capitale della posizione individuale è possibile solo se l’importo della pensione complementare è esiguo (la conversione in rendita del 70% del montante accumulato risulta inferiore alla metà dell’importo annuo dell’assegno sociale) oppure se il richiedente ha aderito alla previdenza complementare prima del 29 aprile 1993 (cosiddetto “vecchio iscritto”) iscrivendosi a un fondo pensione preesistente (cioè un fondo già istituto alla data del 15 novembre 1992).
Semplificando, se il montante non raggiunge una cifra orientativamente di circa 70K €, ai valori attuali dell' assegno sociale.
 
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