Premessa: i certificati non sono strumenti semplici e ne esistono di tantissimi tipi, ma ultimamente le banche si sono messe a proporli come se fossero obbligazioni con la scusa del capitale garantito e la promessa di facili guadagni (che facili e garantiti non lo sono quasi mai). Il bello (per le banche) è che in fase di collocamento del titolo possono impacchettarci dentro tutti i loro bei costi e il cliente non si accorge di nulla. Quindi consiglio di documentarsi sempre prima di investire in strumenti che non si conoscono (magari seguendo il thread suggerito da Metallica79 coem sto facendo io da un bel po' e ancora ho molto da imparare).
Per rispondere alla tua domanda: il certificato in oggetto ha come sottostante l'indice SOLACTIVE US PHARMA 10% RISK CONTROL 3% DECREMENT NET (EUR) (ISIN: DE000SL0BCF7). Alla data di valutazione iniziale (definita nel KID) si rileverà il valore di tale indice e questo sarà il RIFERIMENTO INIZIALE.
Se tra 7 anni, alla data di valutazione finale (definita nel KID), il valore dell'indice sarà inferiore al riferimento iniziale, otterrai indietro il 100% del capitale investito (e niente altro). Se invece l'indice sarà superiore al riferimento iniziale otterrai (oltre al 100% del capitale) anche un guadagno proporzionale al rialzo dell'indice nella misura del 68% (fattore di partecipazione). Per esempio: se il guadagno dell'indice sul riferimento iniziale è dell'1% tu ottieni 0,68%
A quanto detto dall'ottimo PazzoperlaDea va aggiunto:
- che l'indice ha un costo annuo di gestione (un pò come un fondo) che per Solactive di solito è minimo l'1% annuo
- che 3% decrement significa che annualmente i risultati dei titoli costituenti l'indice vanno "decrementi" del 3%
Correggo, pertanto, i conteggi da Lui fatti:
In definitiva, ragionando a spanne, se il guadagno dell'indice in un anno è del 5% tu guadagni lo 0,68%
Infatti al 5% di guadagno medio delle azioni contenute all'interno dell'indice devi detrarre il 3% forfettizzato di dividendi e l'1% di costo per la "manutenzione" dell'indice stesso; resta l'1% di cui a te retrocedono il 68% cioè 0,68 euro ogni 100 investiti.
Il che non sarebbe neppure da buttare, se potessi essere certo che l'indice cresca del 5% per ciascuno dei prossimi 7 anni.
Quindi il capitale è si garantito, ma solo alla scadenza, naturalmente. Quello che è anche garantito è che, oltre il capitale, possa portare a casa qualche utile.
Naturalmente questo discorso è valido se acquisito il certificato a mercato; se lo acquisti in collocamento, occorre detrarre dall'investimento la percentuali del capitale trattenuta per costi di strutturazione e di distribuzione; nel tuo caso sono il 3,59%. Di conseguenza, per ogni 100 euro che tu consegni ne vengono investiti solo 96,31.
N.B. io sono una persona che investe (anche) in certificati ... ma lo fa in modo consapevole.