diversificazione su azionari attivi e passivi

simone992

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ciao,
ho orrizzonte temporale a lungo ( 10 anni almeno) e vorrei investire con pac una cifra che non ho intenzione di toccare fino a scadenza.

Vedendo diversi prodotti pensavo di diversificare su 3 strumenti:
1) ETF Vanguard FTSE all world
2) MS Global brands
3) MS Global opportunity o Global Advantage

La mia idea era quella di affiancare al etf az globale con emergenti anche uno strumento un pò piu frizzantino come l'opportunity ( o advantage). Il global brands lo considero meno brioso rispetto agli altri MS.

Cosa pensate di questa diversificazione su attivi e passivi per l'azionario?

PS: con fineco non avrei costi di ingresso, e le rate del pac sono gratis per i MS. Per l'etf non pago l'acquisto singolo ma ho una commissione annuale del 1,2%. (sui fondi del 0,35)
 
ciao,
ho orrizzonte temporale a lungo ( 10 anni almeno) e vorrei investire con pac una cifra che non ho intenzione di toccare fino a scadenza.

Vedendo diversi prodotti pensavo di diversificare su 3 strumenti:
1) ETF Vanguard FTSE all world
2) MS Global brands
3) MS Global opportunity o Global Advantage

La mia idea era quella di affiancare al etf az globale con emergenti anche uno strumento un pò piu frizzantino come l'opportunity ( o advantage). Il global brands lo considero meno brioso rispetto agli altri MS.

Cosa pensate di questa diversificazione su attivi e passivi per l'azionario?

PS: con fineco non avrei costi di ingresso, e le rate del pac sono gratis per i MS. Per l'etf non pago l'acquisto singolo ma ho una commissione annuale del 1,2%. (sui fondi del 0,35)

Simone, non entro nel merito della diversificazione tra i 3 fondi, 2 attivi e uno passivo. Almeno per ora.

Però... A cosa ti serve pagare quelle commissioni di consulenza in un PAC? 1,2% sul Vanguard? Come si giustifica??

Fineco tra l'altro ti permette di fare tutto da solo col piano Replay...

Lascia perdere le commissioni di ingresso: il loro impatto è marginale. Non farti "influenzare" dal magari alto valore percentuale sulla rata: quelle le paghi una volta sola su ogni rata.
Sono le commissioni di gestione quelle che abbattono pesantemente i rendimenti, perché non le paghi una volta sola, ma ogni anno...
 
Simone, non entro nel merito della diversificazione tra i 3 fondi, 2 attivi e uno passivo. Almeno per ora.

Però... A cosa ti serve pagare quelle commissioni di consulenza in un PAC? 1,2% sul Vanguard? Come si giustifica??

Fineco tra l'altro ti permette di fare tutto da solo col piano Replay...

Lascia perdere le commissioni di ingresso: il loro impatto è marginale. Non farti "influenzare" dal magari alto valore percentuale sulla rata: quelle le paghi una volta sola su ogni rata.
Sono le commissioni di gestione quelle che abbattono pesantemente i rendimenti, perché non le paghi una volta sola, ma ogni anno...

Grazie per la risposta.
Il problema è che fatico a trovare una piattaforma che abbia la possibilità di gestire gli etf (ad es Directa e onlinesim via mail mi dicono che gli isin che ho indicato non li trattano, il vangard ftse all world e uno su MSCI all world).
Inoltre Directa mi chiede 5 euro ad acquisto per cui avendo 2 acquisti di fondi attivi e un etf da acquistare ogni mese inizierebbero a essere molti soldi.

Avevo ipotizzato di acquistare i fondi su fineco e spostare l'ETF su altra piattaforma ma non riesco a capire quale. Hai consigli?

Simone
 
Grazie per la risposta.
Il problema è che fatico a trovare una piattaforma che abbia la possibilità di gestire gli etf (ad es Directa e onlinesim via mail mi dicono che gli isin che ho indicato non li trattano, il vangard ftse all world e uno su MSCI all world).
Inoltre Directa mi chiede 5 euro ad acquisto per cui avendo 2 acquisti di fondi attivi e un etf da acquistare ogni mese inizierebbero a essere molti soldi.

Avevo ipotizzato di acquistare i fondi su fineco e spostare l'ETF su altra piattaforma ma non riesco a capire quale. Hai consigli?

Simone

Ciao Simone, io uso Directa e:
- il FTSE all world c'è, tra l'altro ci investo io stesso;
- le commissioni di negoziazione sono il massimo tra 1,5€ e lo 0,19% del negoziato, non 5€. I 5€ sono di default come commissione fissa che conviene solo se fai operazioni importanti: nella logica PAC puoi scegliere il piano commissionale ridotto.
 
Ciao Simone, io uso Directa e:
- il FTSE all world c'è, tra l'altro ci investo io stesso;
- le commissioni di negoziazione sono il massimo tra 1,5€ e lo 0,19% del negoziato, non 5€. I 5€ sono di default come commissione fissa che conviene solo se fai operazioni importanti: nella logica PAC puoi scegliere il piano commissionale ridotto.

Ho ricontrollato ed effettivamente sono listate su Milano quindi ci sono su directa. Prob si è sbagliata la customer service...

Avete opinioni in merito alla mia intenzione di tenere un portafoglio diversificato su etf azionario e fondi MS azionari?
 
Ho ricontrollato ed effettivamente sono listate su Milano quindi ci sono su directa. Prob si è sbagliata la customer service...

Avete opinioni in merito alla mia intenzione di tenere un portafoglio diversificato su etf azionario e fondi MS azionari?

Per mia indole personale, non sono a favore della gestione attiva, se non in aree geografiche particolari. Ha costi più alti, ma non è detto che ciò si traduca in performance migliori. Ci sono molti etf altrettanto spinti se vuoi un po' di vivacità come iShares Momentum (IWMO.MI); un etf avente come benchmark MSCI World Information Technology; un etf avente come benchmark l'indice MVIS Global Video Gaming and eSports (ESPO.MI).
 
Ho ricontrollato ed effettivamente sono listate su Milano quindi ci sono su directa. Prob si è sbagliata la customer service...

Avete opinioni in merito alla mia intenzione di tenere un portafoglio diversificato su etf azionario e fondi MS azionari?

per me è un ottima soluzione, maggioranza del patrimonio su etf world e per i tematici fondi attivi in classe commissionale piu favorevole e con team di analisti bravi
 
Per mia indole personale, non sono a favore della gestione attiva, se non in aree geografiche particolari. Ha costi più alti, ma non è detto che ciò si traduca in performance migliori. Ci sono molti etf altrettanto spinti se vuoi un po' di vivacità come iShares Momentum (IWMO.MI); un etf avente come benchmark MSCI World Information Technology; un etf avente come benchmark l'indice MVIS Global Video Gaming and eSports (ESPO.MI).

Pero scusa se io avessi iniziato sul global advance o opportunity 10 anni fa rispetto al msci etf avrei fatto meglio con gli attivi.
 
ma guardando indietro sono tutti capaci, non è assicurato che la sovraperformace rimanga anche in futuro
 
ma guardando indietro sono tutti capaci, non è assicurato che la sovraperformace rimanga anche in futuro

Ok. Può aver senso quindi un ftse all world + un momentum.

Come mai tanti non prendono in considerazione gli etf msci sviluppati + emergenti ma solo gli sviluppati?
 
Come mai tanti non prendono in considerazione gli etf msci sviluppati + emergenti ma solo gli sviluppati?

Gli indici di mercato non sono un'esatta rappresentazione della "economia mondiale", ma principalmente del mercato mondiale finanziario. Il che ha molto senso, dato che il fenomeno della "capitalizzazione" che è poi la crescita storica che apporta rendimento all'investitore nel lungo termine, accade laddove c'è un sano mercato finanziario. Insomma in Siberia, Argentina ed altrove può avere problemi...
Un esempio lampante sono i "frontier markets"... se si facesse la sommatoria degli indici di crescita del PIL di tali paesi avremmo una crescita poderosa negli ultimi 10-15 anni, ma l'ETF Frontier Markets credo che non abbia guadagnato quasi nulla da prima di Leman Brothers (12 anni fa) ad oggi.

Per queste motivazioni i mercati "sviluppati" sono sempre stati preferenziali per gli investitori... e il mercato azionario USA (oggi... un tempo Londra e Amsterdam) ne è storicamente il principe.

Gli indici MSCI World rappresentano quindi una rappresentazione essenzialmente delle aziende large e mid cap (medio-grande capitalizzazione) dei mercati sviluppati. 2/3 USA ed 1/3 il resto dei paesi sviluppati (cioè essenzialmente occidentali).

Esistono indici (e quindi ETF... vedi Vanguard ed SPDR) che includono anche mercati emergenti, cosidetti All Country World Index. Il problema è sempre che elemento di ponderazione oltre alla capitalizzazione di mercato è la regolarità delle leggi e la certezza del diritto nei paesi di scambio... ecco che nel ACWI alla fine avremo una minima percentuale di paesi emergenti (attualmente sotto il 10%) ed una grande percentuale di paesi sviluppati. TUTTAVIA l'indice non preclude ad una futura ponderazione diversa delle economie.

Il dubbio nella creazione di un portafoglio di lungo periodo è assistere ad una regolamentazione e crescita delle capitalizzazioni dei paesi emergenti da record rispetto a quelle dei paesi maturi e...perdersele. Quindi in molti abbinamenti si costruiscono portafogli di un paio di ETF azionari associando ad esempio titoli come il iShares MSCI World (un grande classico) con il iShares MSCI Emerging Markets IMI (uno degli ETF a più alta capitalizzazione di mercato sui paesi emergenti), ovviamente ponderando di solito di più i paesi sviluppati. Questo come alternativa a singoli indici ACWI che puntano ad essere maggiormente diversificati e un pochino meno usa-centrici del MSCI World (il che non vuol dire più redditizi).

Il punto è che appunto alcuni criteri di costruzione degli indici sviluppati applicati a economie emergenti vanno a rendere molto difficile ponderare i costituenti... pensiamo alla Cina. Seconda economia mondiale, delle prime 8 borse mondiali per capitalizzazioni 3 stanno in Cina (e le prime due a New York...). Solo che le azioni cinesi usano valute e seguono regolamentazioni (e restrizioni agli scambi) impensabili in occidente: borse che scambiano solo per cittadini cinesi, solo in valuta locale, in dollari, in valuta di hong kong... per dire degli ETF come Xtrackers Harvest CSI 300, VanEck ChinaAMC, Xtrackers MSCI China replicano azioni cinese di 5 tipologie diverse, in 3 valute, scambiate su 4 borse diverse (se ci mettiamo il ChiNext), alcune di aziende cinesi non residenti nel paese etc..., e non hanno quasi sovrapposizioni di titoli... insomma sono mercati che, anche se grandi, sono molto meno 'regolamentati' di quelli occidentali.
 
Gli indici di mercato non sono un'esatta rappresentazione della "economia mondiale", ma principalmente del mercato mondiale finanziario. Il che ha molto senso, dato che il fenomeno della "capitalizzazione" che è poi la crescita storica che apporta rendimento all'investitore nel lungo termine, accade laddove c'è un sano mercato finanziario. Insomma in Siberia, Argentina ed altrove può avere problemi...
Un esempio lampante sono i "frontier markets"... se si facesse la sommatoria degli indici di crescita del PIL di tali paesi avremmo una crescita poderosa negli ultimi 10-15 anni, ma l'ETF Frontier Markets credo che non abbia guadagnato quasi nulla da prima di Leman Brothers (12 anni fa) ad oggi.

Per queste motivazioni i mercati "sviluppati" sono sempre stati preferenziali per gli investitori... e il mercato azionario USA (oggi... un tempo Londra e Amsterdam) ne è storicamente il principe.

Gli indici MSCI World rappresentano quindi una rappresentazione essenzialmente delle aziende large e mid cap (medio-grande capitalizzazione) dei mercati sviluppati. 2/3 USA ed 1/3 il resto dei paesi sviluppati (cioè essenzialmente occidentali).

Esistono indici (e quindi ETF... vedi Vanguard ed SPDR) che includono anche mercati emergenti, cosidetti All Country World Index. Il problema è sempre che elemento di ponderazione oltre alla capitalizzazione di mercato è la regolarità delle leggi e la certezza del diritto nei paesi di scambio... ecco che nel ACWI alla fine avremo una minima percentuale di paesi emergenti (attualmente sotto il 10%) ed una grande percentuale di paesi sviluppati. TUTTAVIA l'indice non preclude ad una futura ponderazione diversa delle economie.

Il dubbio nella creazione di un portafoglio di lungo periodo è assistere ad una regolamentazione e crescita delle capitalizzazioni dei paesi emergenti da record rispetto a quelle dei paesi maturi e...perdersele. Quindi in molti abbinamenti si costruiscono portafogli di un paio di ETF azionari associando ad esempio titoli come il iShares MSCI World (un grande classico) con il iShares MSCI Emerging Markets IMI (uno degli ETF a più alta capitalizzazione di mercato sui paesi emergenti), ovviamente ponderando di solito di più i paesi sviluppati. Questo come alternativa a singoli indici ACWI che puntano ad essere maggiormente diversificati e un pochino meno usa-centrici del MSCI World (il che non vuol dire più redditizi).

Il punto è che appunto alcuni criteri di costruzione degli indici sviluppati applicati a economie emergenti vanno a rendere molto difficile ponderare i costituenti... pensiamo alla Cina. Seconda economia mondiale, delle prime 8 borse mondiali per capitalizzazioni 3 stanno in Cina (e le prime due a New York...). Solo che le azioni cinesi usano valute e seguono regolamentazioni (e restrizioni agli scambi) impensabili in occidente: borse che scambiano solo per cittadini cinesi, solo in valuta locale, in dollari, in valuta di hong kong... per dire degli ETF come Xtrackers Harvest CSI 300, VanEck ChinaAMC, Xtrackers MSCI China replicano azioni cinese di 5 tipologie diverse, in 3 valute, scambiate su 4 borse diverse (se ci mettiamo il ChiNext), alcune di aziende cinesi non residenti nel paese etc..., e non hanno quasi sovrapposizioni di titoli... insomma sono mercati che, anche se grandi, sono molto meno 'regolamentati' di quelli occidentali.

Grazie per la completezza della tua risposta. Alcuni passaggi non mi sono molto chiari.
Intendi dire che è preferibile avere 2 portafogli (MSCI e EM, magari 80%- 20%) piuttosto che solo 1 (VWCE) ?
 
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