Per importi bassi o per chi inizia a costruire un ptf con pac bastano 2 etf
ma per importi più elevati (secondo me) la costruzione del ptf richiede un lavoro più articolato.
Chiaramente lo scopo della discussione non è trovare etf per il trading ma da inserire in ptf in modo più o meno stabile... Insomma vorrei aprire un sottoinsieme del famoso ptf Lazy ma non per chi inizia ad accumulare da zero bensì per chi ha importi più elevati da gestire..
Vorrei parlare di etf ma anche di profilo di rischio ecc ecc
Grazie in anticipo a chi vorrà intervenire
Mediamente chi possiede un portafoglio di dimensione consistente ha una maggiore priorità di conservazione che di sviluppo.
Esistono ovviamente delle eccezioni: l'amministratore delegato o l'imprenditore che da decenni guadagna 1-2 milioni l'anno con un portafoglio simile ci può anche giocare, chi ha altri vasti patrimoni (es. 30 immobili a reddito) può essere più propenso al rischio, anziani molto benestanti senza eredi che da 40 anni investono in azioni possono relativamente "fregarsene" di alcune perdite (tanto sanno che non li spenderanno mai). Ma diciamo che il 90% di quelli che incontri che devono investire 500k+ preferiscono prima la conservazione e poi il rendimento.
Il motivo è ovvio: all'investitore con 50k avere una svalutazione del 50% da molto fastidio ma non cambia la vita, con 500k puoi farci di più, case si figli, reggere anni senza lavoro, mantenere uno stile di vita più elevato.... essere sotto del 50% incide parecchio (sempre se non li rigeneri facilmente con i casi di cui sopra).
La prima domanda da porsi è quindi:
- vuoi davvero legare tutto ad indici di mercato?
Quindi ETF, ma in maniera molto peggiore (imho) fondi, Sicav, unit, gestioni patrimoniali...
Il mercato è imprevedibile, ma anche incerto. Il migliore consulente può fare una strategia da buon padre di famiglia, ma qualsiasi mercato replichi potrebbe prendere direzioni che prima non ha preso.
Nel luglio 1914 le borse mondiali vennero tutte chiuse, e rimasero così per.molti.mesi. i tassi vennero tagliati ed immessa liquidità (stile Covid), ma chi in cerca di sicurezza sottoscrisse titoli di stato assistette ai 15 anni peggiori della storia (1914-1929) per i titoli governativi, anche a breve termine e senza esposizione valutaria, con default a catena (persino UK parzialmente, non parliamo di Germania, Russia e quant'altri) e svalutazioni pazzesche.
Quindi il futuro non sa certezze.
Su questi portafogli ha senso diversificare anche per NATURA di investimento, soprattutto in scenari di recessione mondiale a due cifre come quest'anno... tutto può accadere. Quindi anche conti deposito, gestioni separate, l'oro già è nello spazio, depositi in valuta etc...
Concluso questo aspetto sì tenga conto che il portafoglio è abbastanza ampio da riuscire a diversificare anche con singoli titoli, in efficienza fiscale. Banalmente se si ha intenzione di metterci 10% di azionario Italia comprando invece le venti principali aziende dell'indice per 2500 euro l'una (mediamente) non si ottiene molta differenza a livello di performance, costa qualche decina di euro in più in negoziazioni, ma compenseranno fiscalmente...
Per quel che resta degli ETF sufficientemente scambiati su indici diversificati rimangono certamente un buon "motore" per l'investimento.
IMHO