costruirsi una rendita vitalizia:ETF a distribuzioneVS Gestione separata assicurativa

  • Ecco la 60° Edizione del settimanale "Le opportunità di Borsa" dedicato ai consulenti finanziari ed esperti di borsa.

    Questa settimana abbiamo assistito a nuovi record assoluti in Europa e a Wall Street. Il tutto, dopo una ottava che ha visto il susseguirsi di riunioni di banche centrali. Lunedì la Bank of Japan (BoJ) ha alzato i tassi per la prima volta dal 2007, mettendo fine all’era del costo del denaro negativo e al controllo della curva dei rendimenti. Mercoledì la Federal Reserve (Fed) ha confermato i tassi nel range 5,25%-5,50%, mentre i “dots”, le proiezioni dei funzionari sul costo del denaro, indicano sempre tre tagli nel corso del 2024. Il Fomc ha anche discusso in merito ad un possibile rallentamento del ritmo di riduzione del portafoglio titoli. Ieri la Bank of England (BoE) ha lasciato i tassi di interesse invariati al 5,25%. Per continuare a leggere visita il link

tam10

a caccia di cedole
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nella miriade di topic simili provo a crearne uno un po' diverso basato sul confronto di tra un ipotetico portafoglio ETF a distribuzione in alternativa ad una polizza vita a gestione separata.

- Partiamo con una ipotetica buona polizza a gestione separata, con cui versando € 300.000/350.000 a 60 anni, fino alle ultime simulazioni reali da me effettuate pochi anni fa, si otteneva una rendita annua di circa € 12.000 annui, rivalutabili circa del 2% annuo.
Il vantaggio è costituito dal fatto che la rendita in questo caso è "indicizzata" e rivalutata in base al risultato della gestione separata e che quindi il secondo anno avrei percepito circa 12.200 e così via, di contro avrei perso l'intero capitale ma sarei garantito per il resto dei miei giorni. L'altro aspetto negativo è che bisogna arrivare a circa 60 anni per usufruire di tale rendita.

- ETF a distribuzione, se investissi lo stesso importo di prima, ovvero € 350.000 in due tranches di 175.000 ciascuno tra EMBE E GLDV ai prezzi di oggi ovvero rispettivamente 87 e 23 avrei n. 2.011 pezzi di EMBE e n. 7.608 di GLDV.
Dal sito justeft prendo il totale dei dividendi staccati nel 2019 ovvero € 4,54 e € 1,11.

4,54x2011= 9.130 lordo e 1,11x7608= 8.444 lordo ; totale dividendi lordi percepiti = 17.574 da cui andrebbe detratta la ritenuta di imposta sui dividendi del 18% su embe e del 26% su gldv. Ci sarebbe anche il bollo dello 0,20% sul deposito titoli mentre invece è esente dal bollo la polizza.
Vantaggi di questa operazione: inizio a percepire i dividendi da subito e senza aspettare i 60 anni, inoltre non azzererei il capitale come invece accadrebbe nella polizza dell'esempio di sopra. Contro: andrò incontro a probabile perdita in conto capitale rispetto al prezzo di acquisto nella malaugurata ipotesi di essere costretto a vendere i titoli, come pure non vi è certezza che nei prossimi anni avrò gli stessi dividendi di oggi e soprattutto mentre la polizza è agganciata in un qualche modo all'inflazione tramite il rendimento della gestione separata, il rendimento futuro dei suddetti ETF è ignoto. Mi chiedevo tuttavia se per poter parzialmente ribilanciare la situazione potrei acquistare un altro ETF solido e ad accumulazione come ad esempio iShares Core S&P 500 UCITS ETF (Acc) - CSSPX.

Opinioni e suggerimenti sono ben accetti, voi per quale delle due soluzioni optereste o se ne avete di nuove che mirino comunque al medesimo obiettivo?
 
nella miriade di topic simili provo a crearne uno un po' diverso basato sul confronto di tra un ipotetico portafoglio ETF a distribuzione in alternativa ad una polizza vita a gestione separata.

- Partiamo con una ipotetica buona polizza a gestione separata, con cui versando € 300.000/350.000 a 60 anni, fino alle ultime simulazioni reali da me effettuate pochi anni fa, si otteneva una rendita annua di circa € 12.000 annui, rivalutabili circa del 2% annuo.
Il vantaggio è costituito dal fatto che la rendita in questo caso è "indicizzata" e rivalutata in base al risultato della gestione separata e che quindi il secondo anno avrei percepito circa 12.200 e così via, di contro avrei perso l'intero capitale ma sarei garantito per il resto dei miei giorni. L'altro aspetto negativo è che bisogna arrivare a circa 60 anni per usufruire di tale rendita.

- ETF a distribuzione, se investissi lo stesso importo di prima, ovvero € 350.000 in due tranches di 175.000 ciascuno tra EMBE E GLDV ai prezzi di oggi ovvero rispettivamente 87 e 23 avrei n. 2.011 pezzi di EMBE e n. 7.608 di GLDV.
Dal sito justeft prendo il totale dei dividendi staccati nel 2019 ovvero € 4,54 e € 1,11.

4,54x2011= 9.130 lordo e 1,11x7608= 8.444 lordo ; totale dividendi lordi percepiti = 17.574 da cui andrebbe detratta la ritenuta di imposta sui dividendi del 18% su embe e del 26% su gldv. Ci sarebbe anche il bollo dello 0,20% sul deposito titoli mentre invece è esente dal bollo la polizza.
Vantaggi di questa operazione: inizio a percepire i dividendi da subito e senza aspettare i 60 anni, inoltre non azzererei il capitale come invece accadrebbe nella polizza dell'esempio di sopra. Contro: andrò incontro a probabile perdita in conto capitale rispetto al prezzo di acquisto nella malaugurata ipotesi di essere costretto a vendere i titoli, come pure non vi è certezza che nei prossimi anni avrò gli stessi dividendi di oggi e soprattutto mentre la polizza è agganciata in un qualche modo all'inflazione tramite il rendimento della gestione separata, il rendimento futuro dei suddetti ETF è ignoto. Mi chiedevo tuttavia se per poter parzialmente ribilanciare la situazione potrei acquistare un altro ETF solido e ad accumulazione come ad esempio iShares Core S&P 500 UCITS ETF (Acc) - CSSPX.

Opinioni e suggerimenti sono ben accetti, voi per quale delle due soluzioni optereste o se ne avete di nuove che mirino comunque al medesimo obiettivo?

Seguo con interesse.

Temo che oggi l'importo che avresti in rendita vitalizia immediata sarebbe decisamente inferiore. Ho dubbi anche sul fatto che la rivalutazione possa tenere il passo di eventuali fiammate inflattive.
Pe un calcolo realistico credo sia necessario affidarsi ad un consulente. Un calcolatore non so quanto affidabile: CALCOLO RENDITA VITALIZIA (10.05.2018)

Il post 24 per le variabili in gioco: polizze unico versamento e rendita vitalizia immediata

ADUC - Investire - Lettera - Rendita vitalizia immediata rivalutabile

Pensione immediata: Piano Investimento Rendita Vitalizia | Generali
 
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Opinioni e suggerimenti sono ben accetti, voi per quale delle due soluzioni optereste o se ne avete di nuove che mirino comunque al medesimo obiettivo?

Cioè tu daresti a qualcuno 350000 euro di soldi veri per farti dare una di quelle rendite rivalutate? A coefficienti tali che in pratica la rendita (comprensiva di capitale, ovviamente) è circa come il dividendo di un High Yield? (e devi aspettare appena 60 anni... periodo in cui magari il capitale mettendolo inizialmente ad accumulo lo raddoppi pure)

Scherzosamente ti rispondo "ok, dalli a me 350000 euro e te la dò io la rendita". Tanto che credi che fanno? Li investono in titoli che rendono il 12000 euro l'anno (il 3,4%) ti danno il rendimento e si ciucciano il capitale.
Deve esserci una crisi da super-inflazione (che tanto poi i coefficienti sono i loro ed anche i titoli si fanno più redditizi in quei casi) da Repubblica di Weimar per non avere margine con una simile operazione.

Suvvia è la sòla più grossa che una compagnia assicurativa possa dare (anche ADUC mette in guardia). Io se fossi una compagnia assicurativa darei una festa dopo la firma di un contratto simile...

Fai un portafoglio di 10-15 ETF ben diversificati a distribuzione tutta la vita (ma anche obbligazioni... pure quelle garantiscono il capitale), a 12000 euro l'anno ci arrivi lo stesso ed anche se il capitale per un periodo scende... almeno non hai la certezza che alla fine si azzera. Giusto in caso di inflazione venezuelana a livello mondiale potrebbe non convenire... e non so se le compagnie si salvano dal fallimento in quel caso... boh...
 
Li investono in titoli che rendono il 12000 euro l'anno (il 3,4%) ti danno il rendimento e si ciucciano il capitale.

ma la polizza e' riscattabile in qualsiasi momento.. non e' mica che dai i soldi e spariscono per avere una rendita. Se dopo 30 anni vuoi smettere la riscatti e hai il capitale rivalutato..
 
Cioè tu daresti a qualcuno 350000 euro di soldi veri per farti dare una di quelle rendite rivalutate? A coefficienti tali che in pratica la rendita (comprensiva di capitale, ovviamente) è circa come il dividendo di un High Yield? (e devi aspettare appena 60 anni... periodo in cui magari il capitale mettendolo inizialmente ad accumulo lo raddoppi pure)

Scherzosamente ti rispondo "ok, dalli a me 350000 euro e te la dò io la rendita". Tanto che credi che fanno? Li investono in titoli che rendono il 12000 euro l'anno (il 3,4%) ti danno il rendimento e si ciucciano il capitale.
Deve esserci una crisi da super-inflazione (che tanto poi i coefficienti sono i loro ed anche i titoli si fanno più redditizi in quei casi) da Repubblica di Weimar per non avere margine con una simile operazione.

Suvvia è la sòla più grossa che una compagnia assicurativa possa dare (anche ADUC mette in guardia). Io se fossi una compagnia assicurativa darei una festa dopo la firma di un contratto simile...

Fai un portafoglio di 10-15 ETF ben diversificati a distribuzione tutta la vita (ma anche obbligazioni... pure quelle garantiscono il capitale), a 12000 euro l'anno ci arrivi lo stesso ed anche se il capitale per un periodo scende... almeno non hai la certezza che alla fine si azzera. Giusto in caso di inflazione venezuelana a livello mondiale potrebbe non convenire... e non so se le compagnie si salvano dal fallimento in quel caso... boh...

quello della polizza era un esempio concreto che avevo monitorato un po' di tempo fa, come pure qualche anno prima ai tempi dello spread a quasi 600, era molto conveniente acquistare il btp€i 41 poichè con circa € 300.000 e avevi cedole annue per complessivi € 12.000, con capitale e cedole indicizzate all'inflazione, sia pure europea.

Nella fattispecie quello che sto cercando di fare è di costruire un apposito portafoglio ETF evergreen, in teoria che dovrebbe sopravvivere al sottoscrittore, che vada a "garantire" un vitalizio più o meno stabile nel tempo, senza dover stare a guardare le quotazioni. Non a caso la comparazione è con la polizza assicurativa proprio perchè l'intento è quello di dimenticarsi del capitale, come avviene nella gestione separata, e goderne i frutti.
Resta pertanto la mia domanda, rivolta a te e a chiunque voglia prendersi la briga di rispondere e cioè, avendo € 350.000 quali sono gli ETF a distribuzione da acquistare (ai prezzi di oggi) per avere da subito una rendita vitalizia, eventualmente da lasciare ai posteri in eredità e che come risultato dia grossomodo almeno € 12.000/annui con la speranza di incremento del suddetto importo nel tempo, fregandomene altamente delle quotazioni?
 
ma la polizza e' riscattabile in qualsiasi momento.. non e' mica che dai i soldi e spariscono per avere una rendita. Se dopo 30 anni vuoi smettere la riscatti e hai il capitale rivalutato..

il riferimento era alla conversione del capitale in rendita vitalizia, in quel caso il capitale, come dice bow, se lo ciuccia la compagnia.
Tu invece immagino che ti riferisca alla costruzione del capitale della gestione separata, in quel caso hai ragione tu, se la riscatti anticipatamente ti riprendi il capitale aumentando e sottraendo interessi e spese.
 
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Reazioni: bow
Ti convengono gli ETF, per il semplice motivo che ora hanno un TER bassissimo, anche del 0.30%.


Una polizza assicurativa ti costa sicuramente molto di più del 0,3%, quindi su lungo periodo hai già risparmiato sulle commissioni.

Inoltre, puoi prendere ETF sui bund tedeschi con rating AAA, tipo ETF eb.rexx Government Germany 10.5+-ucits -IS - RXPXEX - XETRA. DE000A0D8Q31

100% rating AAA.

Se ti fai un buon portafoglio ETF risparmiarai sempre rispetto a qualsiasi polizza assicurativa.

Io considero la gestione attiva, solo per fondi veramente buoni e ben gestiti dove il prezzo delle commissioni valgono il servizio offerto.

Poi considerato che ogni 5/10 anni c'è una crisi, con gli ETF può fare un PAC è versare le quote mensilmente, ottenendo un prezzo sicuramente migliore.


Ti sconsiglio di versare 175.000 in un botto solo, conviene rateizzarlo in più anni. Cosi hai la sicurezza di mediare ad un prezzo buono. Magari facendo anche versamente consistenti ma non tutto insieme, non ne vale la pena. Se c'è un crollo rischi di andare subito sotto, se distribuisci su tipo 3 anni hai la certezza di mediare il prezzo migliore.
 
Ti convengono gli ETF, per il semplice motivo che ora hanno un TER bassissimo, anche del 0.30%.


Una polizza assicurativa ti costa sicuramente molto di più del 0,3%, quindi su lungo periodo hai già risparmiato sulle commissioni.

Inoltre, puoi prendere ETF sui bund tedeschi con rating AAA, tipo ETF eb.rexx Government Germany 10.5+-ucits -IS - RXPXEX - XETRA. DE000A0D8Q31

100% rating AAA.

Se ti fai un buon portafoglio ETF risparmiarai sempre rispetto a qualsiasi polizza assicurativa.

Io considero la gestione attiva, solo per fondi veramente buoni e ben gestiti dove il prezzo delle commissioni valgono il servizio offerto.

Poi considerato che ogni 5/10 anni c'è una crisi, con gli ETF può fare un PAC è versare le quote mensilmente, ottenendo un prezzo sicuramente migliore.


Ti sconsiglio di versare 175.000 in un botto solo, conviene rateizzarlo in più anni. Cosi hai la sicurezza di mediare ad un prezzo buono. Magari facendo anche versamente consistenti ma non tutto insieme, non ne vale la pena. Se c'è un crollo rischi di andare subito sotto, se distribuisci su tipo 3 anni hai la certezza di mediare il prezzo migliore.

Il pac che dura anni va bene per investire la quota risparmio del reddito o reinvestire cedole/plusvalenze...ma se hai una cifra "grossa" non va bene, devi accorciare i tempi per ottimizzare il risultato. Qualcuno dice che devi entrare tutto e subito.

Vediamo in sintesi

Per la statistica e la teoria finanziaria meglio entrare tutto e subito nel 70% dei casi. Gli addetti ai lavori la chiamano LUMP SUM (una tantum)

Quel 30% sono i "colpevoli" che sono entrati sui picchi di mercato. E fa molto male stare anni sotto al pmc. Per bias psicologico e paura della legge di murphy (entri e scende tutto) la preoccupazione di entrare sui picchi di mercato (e lo sai sempre dopo qualche mese o anno) è un pericolo reale che la statistica non annulla del tutto

Sono arrivato alla conlcusione che si potrebbe far 50% tutto e subito, ed il resto scadenziato. Cosi si prende il meglio di entrambi le teorie e si media il rischio.

Prendiamo i 2 estremi
Ovviamente chi entra al 100 % e gli va bene guadagnerà di piu, ma se vanno giu i mercati farà peggio
Ovviamente chi rimane liquido al 100% perderà inflazione e nel lungo periodo perderà soldi

La soluzione migliore è una mediana.

Una via di mezzo può essere 50 % subito (175000) e il rimanente (175000) si entra su ribassi o si entra ogni mese per 12/18 mesi
 
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il riferimento era alla conversione del capitale in rendita vitalizia, in quel caso il capitale, come dice bow, se lo ciuccia la compagnia.
Tu invece immagino che ti riferisca alla costruzione del capitale della gestione separata, in quel caso hai ragione tu, se la riscatti anticipatamente ti riprendi il capitale aumentando e sottraendo interessi e spese.

Sì, mi riferivo a quello. Investire in gestione separata quando vuoi, ma invece di convertire in rendita pensa bene alla possibilità di riscattare (anche prima del 60° anno) e farci un portafoglio a distribuzione... per quanto scenda il NAV (ma si spera che con quella cifra diversifichi su diversi strumenti di diversa natura) non credo che la conversione sia vantaggiosissima.

Altro discorso i fondi pensione, agevolati fiscalmente in molti modi, e che comunque sono uno dei pochi veicoli per chi avrà pensioni basse di accantonare poco a poco (soprattutto con contributo datore di lavoro, deducibilità fiscale etc... solo investimento nudo e crudo pensa più al PAC). Anche lì, al momento, 50% puoi riscattare (e investire in altro modo) e 50% devi convertire. Le conversioni dei FP si fanno però seguendo criteri Covip un po' più 'regolati' (non dico per forza vantaggiosi date le attuali tabelle di mortalità).
 
Scherzosamente ti rispondo "ok, dalli a me 350000 euro e te la dò io la rendita". Tanto che credi che fanno? Li investono in titoli che rendono il 12000 euro l'anno (il 3,4%) ti danno il rendimento e si ciucciano il capitale.

Io non condivido questo ragionamento. La rendita vitalizia si fa nell'aspettativa di vivere più a lungo di quanto durerebbe il capitale investito.

Una rendita indicizzata di 12k dai 60 anni da un capitale di 350k investito all' 1,4% reale (cioè con un rischio pari a quello dei nuovi tds italiani) durerebbe fino a 95 anni. Poi si finirebbe il capitale.

Se il capitale fosse investito in titoli privi di rischio durerebbe fino a 90 anni.

Cioè tu daresti a qualcuno 350000 euro di soldi veri per farti dare una di quelle rendite rivalutate?

Il problema vero è questo, imho. Chi garantisce che l'assicuratore non fallisca se i tds avessero problemi?
 
Io non condivido questo ragionamento. La rendita vitalizia si fa nell'aspettativa di vivere più a lungo di quanto durerebbe il capitale investito.

Una rendita indicizzata di 12k dai 60 anni da un capitale di 350k investito all' 1,4% reale (cioè con un rischio pari a quello dei nuovi tds italiani) durerebbe fino a 95 anni. Poi si finirebbe il capitale.

Se il capitale fosse investito in titoli privi di rischio durerebbe fino a 90 anni.



Il problema vero è questo, imho. Chi garantisce che l'assicuratore non fallisca se i tds avessero problemi?

Bisogna vedere se la rendita vitalizia è 12k su 350k. Bisogna vedere come è l'indicizzazione rispetto all'inflazione.
In sostanza prima facciamo bene i conti e poi vediamo. Il solo fatto che sia difficile capire i numeri reali è sufficiente per me ad essere diffidente (eufemismo).
Poi la vedo come una cosa valutabile(con conti in mano) ad un'età superiore. Non certo a 60 anni.
 
a questo punto perchè non provare a creare tale portafoglio ETF per fare un confronto in termini numerici con gli ipotetici € 12.000 della gestione separata? Suddividendo ad esempio i € 350.000 come segue:

- € 150.000 EMBE iShares J.P. Morgan USD EM Bond EUR Hedged UCITS ETF (Dist)
- € 150.000 GLDV SPDR S&P Global Dividend Aristocrats UCITS ETF
- € 50.000 CSSPX iShares Core S&P 500 UCITS ETF (Acc).

dove l'ultimo ETF è ad accumulazione proprio per bilanciare nei decenni le possibili perdite in conto capitale dei primi due che invece sono a distribuzione.

Vi pare un buon compromesso o è migliorabile?
 
a questo punto perchè non provare a creare tale portafoglio ETF per fare un confronto in termini numerici con gli ipotetici € 12.000 della gestione separata? Suddividendo ad esempio i € 350.000 come segue:

- € 150.000 EMBE iShares J.P. Morgan USD EM Bond EUR Hedged UCITS ETF (Dist)
- € 150.000 GLDV SPDR S&P Global Dividend Aristocrats UCITS ETF
- € 50.000 CSSPX iShares Core S&P 500 UCITS ETF (Acc).

dove l'ultimo ETF è ad accumulazione proprio per bilanciare nei decenni le possibili perdite in conto capitale dei primi due che invece sono a distribuzione.

Vi pare un buon compromesso o è migliorabile?

Ho meno di 350 k ma il portafoglio è esattamente così ...
GLDV 65 / 70 % - EMBE 20 %-IHYG 15 %
Con particolare attenzione al timing DI INGRESSO ( da non confondere con market timing ) ...
Il ribasso di marzo lo avevo previsto :
Nel 2018 mi ero esposto 100 % a governative long term dalle quali sono uscito a marzo in forte gain grazie a tassazione agevolata ......ed iniziato il VA sugli strumenti risk on suddetti .
Ora ho solo embe per circa il 10 % del totale pmc 76,3
 
Bisogna vedere se la rendita vitalizia è 12k su 350k. Bisogna vedere come è l'indicizzazione rispetto all'inflazione.
In sostanza prima facciamo bene i conti e poi vediamo. Il solo fatto che sia difficile capire i numeri reali è sufficiente per me ad essere diffidente (eufemismo).
Poi la vedo come una cosa valutabile(con conti in mano) ad un'età superiore. Non certo a 60 anni.

E' scomparso il messaggio di Bow, che avevo intravisto qualche ora fa, che faceva presente un dettaglio che non conoscvo sulla tassazione delle rendite vitalizie.

Hai ragionissima quindi a dire che bisogna vedere il vero netto che ti arriva. Come pure a dire che 60 anni è presto per queste cose.

Come diceva giustissimamente Bow, finché uno è in grado di gestirsi da solo, ottenendo un 4% reale dagli investimenti, non ha certo bisogno di altro!

I problemi insorgono quando per motivi di salute fisica e mentale si è costretti a limitarsi ad investimenti a tasso reale nullo. Lì bisogna valutare se i dividendi sono sufficienti da soli alle esigenze (senza doversi preoccupare di disinvestire) e quanto potrebbe durare il capitale al tasso di prelievo scelto.
 
Ho meno di 350 k ma il portafoglio è esattamente così ...
GLDV 65 / 70 % - EMBE 20 %-IHYG 15 %
Con particolare attenzione al timing DI INGRESSO ( da non confondere con market timing ) ...
Il ribasso di marzo lo avevo previsto :
Nel 2018 mi ero esposto 100 % a governative long term dalle quali sono uscito a marzo in forte gain grazie a tassazione agevolata ......ed iniziato il VA sugli strumenti risk on suddetti .
Ora ho solo embe per circa il 10 % del totale pmc 76,3

bravo però mi pare di capire che tu faccia prevalentemente queste operazioni in ottica di trading e non di comprare e dimenticarsi del portafoglio, godendo dei dividendi. Ad esempio io ho embe da diversi anni e le uniche operazioni ad esso relative sono state o di incremento sui ribassi o di ribilanciamento, quest'ultimo inteso come switch dal gemello IEMB quando quest'ultimo superò 103. Però IEMB lo acquistai col $ in area 1,20 per cui lo switch fu dovuto esclusivamente a valutazioni sul cambio €/$ non sul prodotto in sè.
 
a questo punto perchè non provare a creare tale portafoglio ETF per fare un confronto in termini numerici con gli ipotetici € 12.000 della gestione separata? Suddividendo ad esempio i € 350.000 come segue:

- € 150.000 EMBE iShares J.P. Morgan USD EM Bond EUR Hedged UCITS ETF (Dist)
- € 150.000 GLDV SPDR S&P Global Dividend Aristocrats UCITS ETF
- € 50.000 CSSPX iShares Core S&P 500 UCITS ETF (Acc).

dove l'ultimo ETF è ad accumulazione proprio per bilanciare nei decenni le possibili perdite in conto capitale dei primi due che invece sono a distribuzione.

Vi pare un buon compromesso o è migliorabile?

E quando e come (lump sum?) entreresti?
 
E quando e come (lump sum?) entreresti?

su embe ci sono già, non però con tutta la somma preventivata, mentre sugli altri vorrei fare una sorta di PAC, magari includendo anche qualche altro ETF o diverso strumento fin qui non ancora considerato.

EDIT: CSSPX lo trovo uno strumento fantastico, peccato che in Italia occorre versare i contributi all' inps, poichè questo ETF è davvero una bomba e mesi addietro ci feci ottimi gain, tradandolo
 
bravo però mi pare di capire che tu faccia prevalentemente queste operazioni in ottica di trading e non di comprare e dimenticarsi del portafoglio, godendo dei dividendi. Ad esempio io ho embe da diversi anni e le uniche operazioni ad esso relative sono state o di incremento sui ribassi o di ribilanciamento, quest'ultimo inteso come switch dal gemello IEMB quando quest'ultimo superò 103. Però IEMB lo acquistai col $ in area 1,20 per cui lo switch fu dovuto esclusivamente a valutazioni sul cambio €/$ non sul prodotto in sè.

No , le operazioni di trading sono solo state fatte sulle governative long term high rating perché non ritengo che siano uno strumento da tenere sul lungo termine , se non per strategie atte a ridurre la volatilità del portafoglio .
Che non condivido in quanto falciano i rendimenti di brutto e sono solo un palliativo per chi teme la volatilità di breve - medio periodo o per chi ha orizzonte temporale più corto per diversi motivi ..
Le avevo prese per non perdere l’opportunita’ di fare un profitto , in realtà ho i tuoi stessi obbiettivi .
E gli strumenti perfetti a mio avviso sono quelli che ho indicato e che hai indicato anche tu .
Se si riesce ad inserirli bene a sto giro , l’unico lavoro in futuro dovrebbe essere solo quello di switchare da embe a iemb quando il dollaro si ritroverà in forte iper venduto rispetto a eur ...
 
Ciao
Avete mai considerato il Vanguard per l'azionario?
IE00B8GKDB10
Ter molto più basso...
 
No , le operazioni di trading sono solo state fatte sulle governative long term high rating perché non ritengo che siano uno strumento da tenere sul lungo termine , se non per strategie atte a ridurre la volatilità del portafoglio .
Che non condivido in quanto falciano i rendimenti di brutto e sono solo un palliativo per chi teme la volatilità di breve - medio periodo o per chi ha orizzonte temporale più corto per diversi motivi ..
Le avevo prese per non perdere l’opportunita’ di fare un profitto , in realtà ho i tuoi stessi obbiettivi .
E gli strumenti perfetti a mio avviso sono quelli che ho indicato e che hai indicato anche tu .
Se si riesce ad inserirli bene a sto giro , l’unico lavoro in futuro dovrebbe essere solo quello di switchare da embe a iemb quando il dollaro si ritroverà in forte iper venduto rispetto a eur ...

totalmente d'accordo OK!
 
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