Volatilità.. È davvero un problema?

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ysk

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In tempo di quarantena si ha del tempo libero per pensare.. Aggiornarsi.. Studiare e imparare.. Ho letto un libro su buffet.. E ragionavo su un fatto.. Magari scontato per tutti voi (ma per me no.. O. Meglio non ancora) siamo sicuri che la volatilità sia Il rischio? Sia il problema da evitare? Da tenere sotto controllo e da minimizzare? Mi spiego meglio... Non parlo per coloro che fanno intraday o investono nel breve termine. Mi rivolgo a coloro che investono per il futuro. Una volta che si é scelto il proprio orizzonte temporale e il proprio livello di rischio massimo sopportabile (drawdown) che senso ha andare a cercare uno strumento che "controlla" la volatilità? Che importa!?.. Non importa forse di più cercare di trovar euno strumento in gradi di farci raggiungere il nostro obiettivo finale?.. Nella pratica voglio dire, una volta che mi fisso l obiettivo e in quanto tempo voglio raggiungerlo, se nel frattempo ci sono oscillazioni ben vengano! Tutt al più mi preoccupo della volatilità in prossimità della scadenza.
Scusate i pensieri in libertà la lunghezza del post, ma credo che delle riflessioni su questo fatto vanno fatte.. Voi che pensate?
 
Che la volatilità è ciò che ti spaventa e ti fa deviare dal piano inizialmente studiato a tavolino.

Siamo tutti bravi a dire "orizzonte temporale 30 anni" poi ti becchi una mazzata da -40% in 10 giorni e tutti i bei ragionamenti fatti quando ci si muoveva dello 0,5% al giorno vanno a farsi benedire
 
La volatilità va semplicemente gestita così come gli strumenti che uso, gli ETF, sono passivo anche nel usarli

Se scendo al massimo ne approfitto,, incremento se sale continuo con il progetto.

Niente di più niente di me :D
 
siamo sicuri che la volatilità sia Il rischio?

La volatilità è una parte del rischio.

L'altra parte del rischio è la possibilità di ottenere nel lungo periodo un rendimento reale molto inferiore al rendimento atteso.
 
É ovvio che alla base di tutto ci deve essere la VERA conoscenza di sé stessi. Detto questo ci bombardano con l idea che la volatilità sia il Male assoluto... Ma siamo sicuri di tutto ciò? Credo che la volatilità per certi versi sia più una risorsa che un problema da risolvere.. Almeno per la parte di patrimonio destinata ad investimenti
 
In tempo di quarantena si ha del tempo libero per pensare.. Aggiornarsi.. Studiare e imparare.. Ho letto un libro su buffet.. E ragionavo su un fatto.. Magari scontato per tutti voi (ma per me no.. O. Meglio non ancora) siamo sicuri che la volatilità sia Il rischio? Sia il problema da evitare? Da tenere sotto controllo e da minimizzare? Mi spiego meglio... Non parlo per coloro che fanno intraday o investono nel breve termine. Mi rivolgo a coloro che investono per il futuro. Una volta che si é scelto il proprio orizzonte temporale e il proprio livello di rischio massimo sopportabile (drawdown) che senso ha andare a cercare uno strumento che "controlla" la volatilità? Che importa!?.. Non importa forse di più cercare di trovar euno strumento in gradi di farci raggiungere il nostro obiettivo finale?.. Nella pratica voglio dire, una volta che mi fisso l obiettivo e in quanto tempo voglio raggiungerlo, se nel frattempo ci sono oscillazioni ben vengano! Tutt al più mi preoccupo della volatilità in prossimità della scadenza.
Scusate i pensieri in libertà la lunghezza del post, ma credo che delle riflessioni su questo fatto vanno fatte.. Voi che pensate?
Mica ho capito il tuo discorso. Metti in dubbio che la volatilità sia un problema e che vada tenuta sotto controllo e contemporaneamente suggerisci di "determinare il proprio livello di rischio massimo sopportabile (drawdown)", ma determinare il proprio livello di rischio massimo sopportabile serve proprio per controllare la volatilità (es. se la massima perdita sopportabile è del 30% si limita la volatilità di un portafoglio azionario aggiungendo un 40% di liquidità o obbligazioni sicure). :mmmm:
 
In tempo di quarantena si ha del tempo libero per pensare.. Aggiornarsi.. Studiare e imparare.. Ho letto un libro su buffet.. E ragionavo su un fatto.. Magari scontato per tutti voi (ma per me no.. O. Meglio non ancora) siamo sicuri che la volatilità sia Il rischio? Sia il problema da evitare? Da tenere sotto controllo e da minimizzare? Mi spiego meglio... Non parlo per coloro che fanno intraday o investono nel breve termine. Mi rivolgo a coloro che investono per il futuro. Una volta che si é scelto il proprio orizzonte temporale e il proprio livello di rischio massimo sopportabile (drawdown) che senso ha andare a cercare uno strumento che "controlla" la volatilità? Che importa!?.. Non importa forse di più cercare di trovar euno strumento in gradi di farci raggiungere il nostro obiettivo finale?.. Nella pratica voglio dire, una volta che mi fisso l obiettivo e in quanto tempo voglio raggiungerlo, se nel frattempo ci sono oscillazioni ben vengano! Tutt al più mi preoccupo della volatilità in prossimità della scadenza.
Scusate i pensieri in libertà la lunghezza del post, ma credo che delle riflessioni su questo fatto vanno fatte.. Voi che pensate?

Ci ho fatto un post su questo.
E' proprio il motivo percui gli etf vengono considerati pericolosi.
Che sono strumenti passivi utilizzati in modo attivo anche dai meno esperti. Il piu' grande SPDR Sp500 passa di mano ogni 12 giorni, per fare un esempio. Iperattivo
 
Il nostro compare canadese ha parlato anche di questo ;)

 
Ci ho fatto un post su questo.
E' proprio il motivo percui gli etf vengono considerati pericolosi.
Che sono strumenti passivi utilizzati in modo attivo anche dai meno esperti. Il piu' grande SPDR Sp500 passa di mano ogni 12 giorni, per fare un esempio. Iperattivo

E quale è il senso di ciò :mmmm:

Di comprare e vendere intendo
 
E. Fama, K. French. Volatility Lessons

Abstract
The average monthly premium of the Market return over the one-month T-Bill return is substantial, as are average premiums of value and small stocks over Market. As the return horizon increases, premium distributions become more disperse, but they move to the right (toward higher values) faster than they become more disperse. There is, however, some bad news. Even if future expected premiums match high past averages, high volatility means that for the three- and five-year periods commonly used to evaluate asset allocations, the probabilities of negative realized premiums are substantial, and the probabilities are nontrivial for ten-year and 20-year periods.

Volatility Lessons by Eugene F. Fama, Kenneth R. French :: SSRN
 
Mica ho capito il tuo discorso. Metti in dubbio che la volatilità sia un problema e che vada tenuta sotto controllo e contemporaneamente suggerisci di "determinare il proprio livello di rischio massimo sopportabile (drawdown)", ma determinare il proprio livello di rischio massimo sopportabile serve proprio per controllare la volatilità (es. se la massima perdita sopportabile è del 30% si limita la volatilità di un portafoglio azionario aggiungendo un 40% di liquidità o obbligazioni sicure). :mmmm:

A quanto ho capito, drawdown (max drawdown) e volatilità sono due concetti diversi perché calcolati diversamente. Il primo è la perdita secca giornaliera misurata (a posteriori) su uno strumento finanziario, la volatilità è lo scostento di prezzo. Ma quest ultima é calcolata su un lasso di TEMPO!... Io mi riferisco al fatto che individuato l obiettivo e l orizzonte temporale, il rischio inteso come volatilita sia inevitabile e ingestibile.. O meglio é gestibile ma solo a patto di controllare la volatilità. Ma se mi baso sulla volatilità perdo di vista l orizzonte temporale (e quindi il. Mio obiettivo) perché miro a controllare le oscillazioni e perdo rendimento. Mi pare quasi che controllare la volatilità sia un modo di investire a BREVE TERMINE per un periodo lungo, cosa diversa da investire A LUNGO TERMINE
 
Il vero lavoro per chi investe è decidere le proprie regole, tra cui la propria asset allocation.
Fatto questo non c'è molto altro da fare, se non seguirle, quelle regole...
 
Dal paper postato alla prima pagina (a proposito grazie) si evince che nel lungo periodo (>20 anni) in sostanza ala volatilità diventa una variabile meno importante. Questo dovrebbe essere sempre ben chiaro in mente a chi si approccia agli investimenti. Quindi quando si sceglie uno strumento per il lungo termine, sceglierlo sulla base della minima volatilità attesa é giusto? Quale è il senso di considerare la variabilità come sinonimo di rischio?
 
l'altra componente del rischio te l'ha detta black. rischio di perdere il capitale.
noi umani abbiamo vite limitate. 20 anni sono un tempo molto lungo. alcuni di noi non li hanno a disposizione.
altri si ma stare 10-15 anni col portafoglio che perde.....e' una bella sfida emozionalmente.
infine altro punto rilevante e' che la volatilita' puo' essere considerata meno problematica se siamo sicuri di una crescita a lungo termine del nostro portafolgio (leggi indici globali azionari) o se siamo ragionevolmente sicuri di avere il nostro denaro indietro prima o poi (leggi fixed asset riskfree tipo bund).
se abbiamo in mano azioni individuali, magari scelte male (tipo le italiane) o debito di compagnie traballanti....ovviamente la volatilita' fa il verso al rischio.
il rischio di esserci fumati il capitale.
 
A quanto ho capito, drawdown (max drawdown) e volatilità sono due concetti diversi perché calcolati diversamente. Il primo è la perdita secca giornaliera misurata (a posteriori) su uno strumento finanziario, la volatilità è lo scostento di prezzo. Ma quest ultima é calcolata su un lasso di TEMPO!... Io mi riferisco al fatto che individuato l 'obiettivo e l 'orizzonte temporale, il rischio inteso come volatilita sia inevitabile e ingestibile.. O meglio é gestibile ma solo a patto di controllare la volatilità. Ma se mi baso sulla volatilità perdo di vista l orizzonte temporale (e quindi il. Mio obiettivo) perché miro a controllare le oscillazioni e perdo rendimento. Mi pare quasi che controllare la volatilità sia un modo di investire a BREVE TERMINE per un periodo lungo, cosa diversa da investire A LUNGO TERMINE

Quando fai una analisi prospettica e vedi i risultati probabili nel tempo, fatti di un massimo, un minimo e una media a cui tendere devi sempre considerare che se ti va storta e capiti nel punto piú basso dell'analisi, non ci puoi fare nulla, solo accettarlo. Ti è andata male, punto e a capo.
Questo è l'assunto base dell'allocazione passiva.
Devi accettarlo profondamente, perchè se pensi che facendo qualcosa potrai fare meglio, non fa per te.
 
Concordo un po' su tutto, quello che mi lascia perplesso è che si parla e si dice "se perdi, lo devi mettere in conto".. Certo! Però dico, che mi frega se sto in perdita, se la perdita si registra Durante e non alla fine del periodo che mi prefisso, quale è il problema? L'aspetto emotivo è da gestire, quello si. Ma per il resto la volatilità è da dare per scontata, anzi può diventar euna opportunità.. Poi ognuno la può sfruttare come vuole, io ad esempio nel mio piccolo cerco di lasciare sempre un cuscinetto pronto per eventuali crolli e utilizzare questi cuscinetti per abbassare il prezzo medio.. Se ho scelto lo strumento giusto per me e questo lo trovo a sconto sul mercato significa che é opportuno comprarne un po'.. No? Sembrano ragionamenti da 5 elementare.. Ma alla lunga potrebbero essere concetti giusti.. In definitiva less is more
 
Dico anche di più.. Tutti parlano di pac... Ma il pac si NUTRE di volatilità.. Un pac su uno strumento a bassa volatilità non ha molto senso. Per quanto riguarda il rischio di perdere il capitale... Si certo che é quello il vero problema.. La sta il rischio.. Mettiamola così.. Quando scegli dove investire, é la che si deve scegliere cosa acquistare in base alla tua tolleranza al rischio di perdere il capitale e non in base alle oscillazioni che in passato si sono avute
 
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