Consulenti Finanziari Autonomi e SCF - i vantaggi per i Cienti risparmiatori

consindip

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Oggi è il 1 marzo 2020: una data importante.

Se sei un investitore o risparmiatore convinto delle proprie capacità e preferisci operare da solo sui mercati investendo il tuo denaro, non perdere tempo a leggere queste righe, probabilmente non ti saranno utili.

Se invece sei un investitore o risparmiatore che sta cercando un aiuto e un supporto professionale per pianificare le tue scelte finanziarie e familiari e fare scelte ragionate e ragionevoli per investire i tuoi soldi, per poterti dedicare con serenità alla tua famiglia e al tuo lavoro, queste poche righe potrebbero esserti molto utili.

Se sei arrivato a leggere queste parole dopo una ricerca su internet e vuoi saperne di più, cercherò di fare un riassunto breve per evitarti di rintracciare le informazioni che potrebbero servirti all'interno di migliaia di post di questo forum.

E' la prima domenica dopo una settimana drammatica, sia dal punto di vista sanitario italiano e mondiale, sia dal punto di vista degli investimenti e dei mercati finanziari: in 30 anni di attività come professionista sui mercati finanziari non avevo mai visto una cosa del genere e forse in molti non si sono ancora resi conto davvero di cosa stia accadendo, cioè un crollo dei mercati finanziari di tutto il mondo che si è realizzato in 5 giorni ed è stato causato da una malattia, non da una guerra, non dalle speculazioni sul mattone, non dalla euforia dei titoli tecnologici, e nemmeno una malattia particolarmente grave, sembra si tratti solo di una forma di raffreddore...

E' sceso anche l'oro, bene rifugio per eccellenza.

Non credo che qualcuno sia in grado di valutare oggi il reale impatto che questa situazione avrà sull'economia mondiale e sulla vita e i risparmi di tutti noi e non è lo scopo di questo thread.

Siamo anche a 15 mesi esatti dalla data di partenza in Italia di due nuove categorie di professionisti, tra loro interconesse: i "Consulenti Finanziari Autonomi" e le "SCF -Società di Consulenza Finanziaria".

Professionisti della consulenza finanziaria operativi da molti anni, ma autorizzati e vigilati con modalità rigidamente regolate dalla legge soltanto a partire dal 1 dicembre 2018.

Il "consulente finanziario autonomo" è un libero professionista (come un avvocato o un commercialista) che consiglia come pianificare e come investire i soldi, ed è obbligato per legge a percepire unicamente una retribuzione diretta da parte dei clienti per la sua prestazione di consulenza. Non può avere nessuna forma di retribuzione o incentivo da parte di banche, intermediari, o emittenti di prodotti finanziari. Deve per legge fare tutto quanto necessario per la tutela e il maggior interesse dei suoi clienti. I suoi clienti decideranno se eseguire del tutto o in parte i suoi consigli di investimento presso la loro banca o le loro banche preferite.

Le SCF sono consulenti finanziari autonomi registrati come tali nella apposita sezione dell'Albo dei consulenti tenuto da OCF (che ha preso gli incarichi di vigilanza e controllo da Consob a cui resta la supervisione), e sono organizzati in società a sua volta iscritta nella terza sezione dello stesso Albo dei consulenti.

I Consulenti Finanziari Autonomi sono registrati nel medesimo Albo presso OCF nella sezione a loro dedicata.

L'investitore che voglia usufruire dei loro servizi di consulenza personalizzata potrà rivolgersi al singolo consulente autonomo libero professionista oppure ad una SCF.

Molti consulenti finanziari autonomi sono iscritti alla NAFOP NAFOP e possono essere cercati tramite motore di ricerca sul sito che ho indicato.

Alcuni si presentano con siti web personali oppure utilizzano portali specifici come Come investire, la directory online del risparmio gestito e della consulenza finanziaria - MoneyController per farsi conoscere.

Le SCF sono invece iscritte in due diverse associazioni di categoria ASCOFIND Ascofind: Associazione per la Consulenza Finanziaria Indipendente e ASSOSCF AssoSCF | Associazione delle Societa di Consulenza Finanziaria Indipendente

Tutti i consulenti finanziari autonomi, compresi quelli che operano dentro una SCF (o con collaborazioni con SCF), devono obbligatoriamente essere iscritti all'Albo unico dei consulenti finanziari e nel sito di OCF HOME - PORTALE OCF - OCF la funzione CONSULTA ALBO consente al cliente di verificare l'iscrizione del singolo professionista.

Tutti i consulenti finanziari autonomi e le SCF devono anche obbligatoriamente essere iscritti al registro di ACF - l'Arbitro per le controversie finanziarie presso Consob - e sono rintraccciabili qui www.acf.consob.it INTERMEDIARI INTERMEDIARI ADERENTI

Tutti i consulenti finanziari autonomi e le SCF devono obbligatoriamente avere una polizza assicurativa di responsabilità professionale a tutela di eventuali clienti danneggiati e gli estremi di tale polizza sono comunicati direttamente da ciascun consulente nella propia pagina riservata sul sito di OCF; OCF sta validamente ricordando le scadenze.

Tutte le operazioni consigliate vengono registrate e ogni tre mesi i consulenti autonomi e le SCF comunicano a OCF i dati riassuntivi della loro attività.

I primi 15 mesi di attività delle nuove sezioni dell'Albo hanno visto crescere costantemente il numero degli iscritti e molti consulenti autonomi e SCF hanno realizzato tra loro varie forme di collaborazione per condividere idee e operatività per essere perfettamente in linea con le severe disposizioni regolamentari.

E' importante per un investitore dubbioso che vorrebbe verificare questa nuova figura professionale, sapere che quasi sempre anche il singolo consulente autonomo è in contatto con altri colleghi e SCF quindi rivolgersi al singolo professionsita può permettere di accedere al know-how di un gruppo più ampio di professionisti che si confrontano giornalemente su idee, strategie, operatività.

Proprio gli eventi di questa settimana hanno permesso a molti clienti di consulenti finanziari autonomi e SCF di beneficiare di strategie e consigli operativi che si sono rivelati molto utili a perdere pochissimo sui loro investimenti nonostante i crolli sui mercati, grazie anche ad una precedente attenta pianificazione.In alcuni casi sono state consigliate operazioni ulteriori a protezione dei propri investimenti.

Hanno beneficiato dei contatti diretti col consulente autonomo che ha potuto spiegare i dettagli delle varie operatività e come si potrà affrontare meglio il futuro: analisi, idee e operatività personalizzate che ogni cliente sta realizzando presso la banche o gli intermediari in cui ha i soldi.

Tutto questo senza avere i dubbi che le scelte fatte siano dettate più o meno da interessi diversi dai suoi (del cliente): il consulente autonomo è pagato dal cliente in modo diretto ed emette fattura per la consulenza direttamente al cliente. Gli importi delle parcelle sono registrati (oltre che fatturati) e vanno comunicati in aggregato a OCF ogni anno.

Il cliente del consulente finanziario autonomo o della SCF ha già ricevuto quest'anno il "Rendiconto annuale 2019" che comprende:

- la verifica di adeguatezza del profilo di rischio e la frequenza consigliata di verifica con tutti i dettagli compreso il Var di portafoglio e il riferimento al limite massimo di Var del profilo;

- il riepilogo di tutte le operazioni consigliate durante lo scorso anno: ISIN, definizione, importo ecc.

- il dettaglio dei costi totali suddiviso in : costi dettagliati interni di ciascuno strumento rapportato all'importo medio e al periodo di detenzione - costi di parcella del consulente - costi di transazione e accessori per ciascuna operazione e per ciascuna banca o intermediario utilizzato - totale dei costi in percentuale ed in valore assoluto rispetto al totale medio investito durante l'anno

senza pubblicità, senza decine di pagine, in caratteri chiari e leggibili nei dettagli

Ieri 29 febbraio 2020 era l'ultimo giorno per l'invio dei rendiconti annuali da parte di consulenti finanziari autonomi e SCF.

I vantaggi oggi per i clienti dei consulenti finanziari autonomi e SCF sono:

- avere dei professionisti specializzati che sono obbligati e vigilati per fare solo l'interesse del cliente, pur mantenedo i soldi presso le banche ed intermediari preferiti;

- avere un supporto personale in momenti difficili che sappia verificare e spiegare nei dettagli ogni componente di investimento e suggerire nel caso le modifiche necessarie;

- avere un pianificatore personale che non si occupa solo di strumenti finanziari ma anche di polizze, tutele giuridiche, consulenza previdenziale, consulenza immobiliare ecc.

- avere finalmente una rendicontazione chiara e semplice che possa permettere di conoscere i costi dei propri investimenti e sapere esattamente quanto costano gli strumenti, quanto la consulenza, quanto la banca/sim

Tutto questo può essere gestito a distanza se occorre e cominciano ad esserci banche che prevedono appositi conti per i clienti dei consulenti finanziari autonomi e SCF: il cliente apre il conto da casa autonomamente con la banca (non è più necessaria nemmeno la carta e il riconoscimento viene fatto dalla banca tramite webcam) e il consulente finanziario autonomo coi cui il cliente ha già stipulato un contratto di consulenza, potrà far pervenire i consigli direttamente nel conto del cliente; il cliente potrà entrare nel proprio conto e accettare o variare le indicazioni operative del consulente e questi potrà verificarne la realizzazione agevolmente. Il cliente paga la banca per il servizio di intermediazione e il consulente direttamente per la consulenza. Il cliente riceve tutte le spiegazioni direttamente dal consulente e si rivolge al numero verde della banca per i dettagli operativi all'occorrenza. Il cliente fa tutto senza muoversi da casa, il consulente sta in ufficio, la banca fa il suo ruolo di intermediario puro. Il tempo risparmiato si utilizza per parlarsi e confrontarsi al telefono o su skype o whattsup.

Nei momenti difficili il consulente finanziario autonomo o SCF ha tempo sufficiente per prestare la miglior consulenza possibile a tutti i suoi clienti in modo efficace e non perde tempo per appuntamenti e spostamenti fisici a centinaia di clienti o riunioni aziendali giornaliere per discutere di budget a favore della banca e non certo del cliente.
 
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E' la prima domenica dopo una settimana drammatica, sia dal punto di vista sanitario italiano e mondiale, sia dal punto di vista degli investimenti e dei mercati finanziari: in 30 anni di attività come professionista sui mercati finanziari non avevo mai visto una cosa del genere e forse in molti non si sono ancora resi conto davvero di cosa stia accadendo, cioè un crollo dei mercati finanziari di tutto il mondo che si è realizzato in 5 giorni ed è stato causato da una malattia, non da una guerra, non dalle speculazioni sul mattone, non dalla euforia dei titoli tecnologici, e nemmeno una malattia particolarmente grave, sembra si tratti solo di una forma di raffreddore...

Io stimo molto la mancanza di diretto conflitto d'interessi della consulenza indipendente rispetto a quella dipendente o (peggio) a provvigione.

Personalmente la vedo così:

Dipendente (bravo): ''faccio tutto il possibile per supportarti e darti il meglio, ma qualcosa alla banca tocca pagarlo sennò domani trovi uno meno bravo di me qui"

Consulente a Provvigione (cfaofs, promotori, agenti di commercio in attività finanziaria o dir si voglia): "tranquillo, andrà tutto bene, rimani investito (e paga la commissione)"

Consulente Indipendente: "faccio tutto il possibile per supportarti e darti il meglio e questa è la parcella"

(sempre IMHO)

Detto questo capisco che un crollo che si verifica con intensità simile una volta ogni diversi anni è uno di quei momenti irrinunciabili per fare sviluppo ed acquisire clientela, quindi commercialmente ti dò tutte le ragioni.
Ti dirò di più: quando (e se) moneta buona caccia moneta cattiva io sono contento che si faccia sviluppo anche a danno di altri consulenti (nel 2019 il mio portafoglio è cresciuto di 5 milioni, solo in parte dato da gain visto che come mi è stato rimproverato con minacce mica tanto velate ci sono da me dei profili mifid stranamente prudenti e a orizzonte temporale mediamente basso e quindi circa un 40% di conti deposito e liquidità... io assicuro veritieri, in buona parte dato da gente che ha lasciato il promotore finanziario ed è tornata dall'umile dipendente che però cerca di essere corretto a costo di farsi trasferire o urlare addosso così tanto da non dormirci la notte).

Detto questo ti prego, non soffiamo sul fuoco.

C'è stato un panic selling. Dovuto OVVIAMENTE ad un mercato troppo euforico e almeno da 6 mesi di bolla su tutti gli asset su cui si facevano elucubrazioni (e l'oro, e l'azionario infallibile, e l'high tech e la robotica etc...).
Al momento non vedo nessuna catastrofe.

Però è incredibile il parallelismo con esattamente vent'anni fa.
Sarà che come molti uomini di mezz'età che si sono addentrati negli 'anta' da un pò ho la sensazione che il tempo sia volato e che sono ancora un ventenne con figli inspiegabilmente grandicelli.

Racconto un aneddoto per capire la differenza tra 'saggezza' e 'inesperienza' (nella comprensione del mercato/economia).

All'inizio dell'anno 2000 io, fresco di studi, inizio il mio primissimo lavoro (precario ovviamente, grazie alla legge 30). C'era una volta questa Fondazione che non cito con dei progetti, molto legata alla ricerca, all'informatica, ad internet etc...

Il capo della Fondazione era all'epoca un professore di economia, economista molto grosso e noto, poi ministro, che non cito. Però insomma ci capiva, io la chiamo 'vision'. Insomma si fa questa inaugurazione del progetto: internet, formazione, dot com e quant'altro... e in un discorso spiega come grossomodo il discorso che portavamo avanti noi su internet era qualcosa di già superato. Parlò di diffusione nella vita quotidiana come obiettivo e non di investimenti su chi 'faceva internet'. Immagina noi che eravamo consulenti informatici sbarbatelli (oggi parleremmo di nativi digitali, app e fintech) stavamo lì con i cavi HDMI nascosti nel contro-pavimento a collegare in rete sti computer con windows98 cui crashavano le dll e a progettare corsi d'informatica e di 'navigazione', access point, banda larga super-veloce che pareva chissà che, facevamo i maghi con Napster che sembravamo il giovane Hacker di Wargames del 1983... rimanemmo tutti stralunati.
Insomma a marzo 2000 viene giù tutto il dot com (mi pare ieri... sò vecchio).
Crollo verticale (e mannaggia a me che non mi son comprato Amazon).
Per fortuna all'epoca ero solo uno smanettone di mercati finanziari e ancora compravo in phonebanking i titoli delle utilities e qualche obbligazione bancaria con le poche lire che avevo, quindi non ho sulla coscienza di aver consigliato titoli tecnologici 'anni 90' a nessuno (salvo Amazon, Apple e Microsoft ovviamente che mi avrebbero poi portato gloria e onore).

Insomma mi è rimasta impressa questa cosa dell'economista che aveva circa l'età che ho adesso io che disse quelle cose con tanta professionalità e poi boom...
...e boom brutto brutto, bolla alla grande, soprattutto dopo un decennio in cui la sera guardavo sul televideo e vedevo il MIB sempre a +, che quando faceva +3% era poco. Poi l'anno dopo torri gemelle e non ti dico, un allevamento di Cigni, tutti neri (al massimo marroni).

In questo l'esperienza del consulente (bravo... a trovarlo!) aiuta. Poi magari si deve beccare una settimana in cui i mercati li ha sì e no seguiti per le urla e le minacce che ha preso per la colpa di non aver premuto l'acceleratore nel 2019 nel corso di un'evidente pericolosa euforia (epperò ho fatto sviluppo... vabbé "non conta" come si dice da noi), ma queste sono cose che filtro io.

Però lasciamo da parte paura e non gettiamo benzina sul fuoco, la gente deve mantenere razionalità.
E comunque io, in un pò meno di 20 anni di sto mestiere e 25 sui mercati (grossomodo) ho visto molto molto di peggio.

Io non vedo niente di spaventoso un un -15% del S&P500 in una settimana.
Io ho una paura folle di questo abominio qui sotto:

Cattura msci world.JPG

Ma abominio non 'degli ultimi 30 anni', neanche degli ultimi 300.
 
Ultima modifica:
non sto buttando benzina sul fuoco, sto solo dicendo che se qualcuno arriva sul forum perchè da altre parti non sanno dargli le spiegazioni/rassicurazioni/consulenza a cui avrebbe diritto, è corretto che sappia che esiste una categoria particolare, ovviamente sono in conflitto di interessi nel dirlo

è più facile che qualcuno esterno al forum cerchi info proprio in questi momenti di difficoltà e se capita su questo thread forse saprà qualcosa che prima gli era sconosciuta e potrebbe tornargli utile, forse meglio con un thread specifico che non una miriade di commenti positivi o negativi sulla consulenza indipendente sparsi in dieci e più anni di forum, come si può vedere non ho utilizzato apposta, tranne ora, il termine "indipendente" ormai troppo usato e abusato

ho anche messo all'inizio il disclaimer per i folisti abituali che non troveranno utile questo thread ma ho pensato che tra i tanti che si pubblicano, anche ripetuti e ad uso personale (c'è gente sul fol che ogni volta che ha una idea apre un thread nuovo), questo potesse starci

a titolo di esempio, qualcuno è riuscito finora a correlare i seguenti elementi?:

- movimenti anomali in settimana nelle quotazioni dell'oro;
- numero dei contagiati in Giappone e in Italia;
- età media della popolazione giapponese;
- numero di giapponesi e numero di italiani;
- stato dell'economia giapponese;
- debito pubblico giapponese ed italiano.

Spero di sbagliarmi ed è un ragionamento delle ultime ore, non si tratta di gettare benzina sul fuoco ma a mio parere si tratta di fare il Consulente Finanziario e non il "fondivendolo polizzaro": se occorre vendere e stare liquidi in conto corrente, il mio obbligo contrattuale e etico nei confronti dei clienti richiede delle analisi e delle risposte.
 
non sto buttando benzina sul fuoco, sto solo dicendo che se qualcuno arriva sul forum perchè da altre parti non sanno dargli le spiegazioni/rassicurazioni/consulenza a cui avrebbe diritto, è corretto che sappia che esiste una categoria particolare, ovviamente sono in conflitto di interessi nel dirlo

Tu sei in conflitto d'interessi, ma io no. Quindi lo dico io. Purtroppo non ho visto consulenti indipendenti in azione per poter dare un feedback basato sull'esperienza, ma ho visto in azione tutto il resto e, da come è strutturata la tua professione sono al momento convinto che è una formula che da la massima libertà d'azione, nel senso che pagata la tua parcella non vedo perché un consulente indipendente dovrebbe farsi condizionare da costi prodotto quanto un dipendete ed un promotore.

L'unica ipotesi che mi può venire in mente (andando a fare le pulci, ma è una speculazione mia e non prenderla come una critica) può essere giusto che con questi rendimenti se io dovessi chiedere 1% (...per dire, non lo so...) di parcella sarei tendenzialmente più propenso a cercare di fare un portafoglio redditizio al cliente che uno prudente ma a rendimento pressoché zero. Nel senso che io come ipotetico cliente non pagherei 1% per vedermi consigliare una gestione separata che se va bene mi renderà 1,5% netto l'anno.
Però anche a fronte di questo rimane una tara piccola rispetto alle altre come il forellino di una tarma rispetto ad un traforo autostradale.
Poi nella mia esperienza posso dire che, come nelle arti marziali o nello sport, la differenza la fa l'atleta e non la disciplina: anni fa praticavo da una vita kung fu e poi ho preso schiaffi da uno che praticava capoeira (con braccia lunghe una volta e mezza le mie c'è da dire). Quindi ci sarà il consulente indipendente (suppongo... mai conosciuto) che è una scarpa e il 'fondivendolo' che però sotto sotto è un consulente e cerca di aggirare le barriere e dare un servizio (poi, senz'altro, è più facile vincere la gara con una Ferrari sotto al sedile che con una alfa romeo Giulia, probabilmente, ma Schumacher mi stracciava anche con l'alfa romeo, dato che io con la Ferrari vado in testa-coda).

Quindi mi spiace se la prendi come una critica alla consulenza indipendente, con cui non ho esperienza diretta ma, sulla base della documentazione, mi sento di parlarne bene (ma anche con colleghi, giuro).

Spero di sbagliarmi ed è un ragionamento delle ultime ore, non si tratta di gettare benzina sul fuoco ma a mio parere si tratta di fare il Consulente Finanziario
Il problema è che tu dimostri molta competenza, e se ti fai vedere così preoccupato dopo una settimana in automatico getti benzina sul fuoco.

Secondo me con le attuali politiche dei tassi a questi fenomeni dobbiamo abituarci. E' assolutamente normale un -15% di S&P500 in una settimana se hai il cakkio di bund a tasso ZERO a 30 anni a 104... lo è se in 13 mesi il mercato è andato come è andato solo perché la FED ha fatto una marcina indietro sui tassi e Cina e USA si sono stretti la mano, lo è se oro e dollaro e btp e msci china e S&P500 e real estate e consumer staples marciavano a braccetto verso una ascesa senza confini.
Francamente dopo lo spauracchio rientrato a inizio mese io m'ero fatto un'idea di 'estate calda' (infatti in una mia simulazione ho messo in strategia un'entrata dilazionata al 15 agosto, per vedere gli effetti di una simile tecnica ad ingresso dilazionato), però son tutte idee. La palla di vetro è sempre dal vetraio, ma il Bund è sempre a 104.

Ovviamente se le settimane diventano 2, 3, 4... e da -15 passiamo a -50 o a -80 allora ti reggo il tubo mentre spargi benzina (e rivaluto la mia politica sugli ETF a Leva).

e non il "fondivendolo polizzaro": se occorre vendere e stare liquidi in conto corrente, il mio obbligo contrattuale e etico nei confronti dei clienti richiede delle analisi e delle risposte.

Moralmente siamo nella stessa squadra. Ma non per farmi bello con i clienti (nessun mio cliente legge FOL), solo perché a me è rimasta la soddisfazione personale e me la da il fare un buon lavoro (ed il sapere che lo so fare).
 
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La palla di vetro è sempre dal vetraio, ma il Bund è sempre a 104..

Parzialmente O.T., ma visto che l'hai citato.....quando parli dell'abominio , è una interessante speculazione a breve (tipo bene rifugio 2) con la consapevolezza che è uno "scherzo" a cui molti credono....

Ritieni possibile, come ho letto in alcuni studi più o meno dettagliati, una societa' senza cash dove le banche centrale per ridurre il peso del debito pubblico creano i tassi sotto zero permamenti (-2, -3%)?
 
Dico la mia, non è che da noi in banca si aspettano chissà che numeri in settimane come queste, l'input è rassicurare il cliente, se un mese o due o tre fai il 30 % del budget non ti fucilano.
Cliente tranquillo è più bendisposto ins eguito
 
Esempio pratico:

- da due settimane, con una recessione molto più probabile, i consulenti tradizionali e i loro vertici stanno dicendo ai clienti che la situazione di crisi attuale passerà perchè è sempre stato così, e arrivano alla conclusione affrettata che sia il momento semmai di comprare azionario, con valutazioni medie dei mercati sviluppati ancora molto al di sopra dei valori medi, insomma ogni occasione, anche il coronavirus, è buona per far rischiare di più i clienti; in realtà gli impatti della crisi arriveranno davvero solo con la pubblicazione dei prossimi utili aziendali; se la recessione dovuta agli impatti economici dovesse arrivare davvero, le quotazioni attuali, già dopo i crolli dei giorni scorsi potrebbero tranquillamente perdere ancora un 30-40% mediamente; però da molti viene detto di comprare perchè il mercato è sceso;

- in nessun caso viene mai detto dai consulenti tradizionali di vendere e stare in conto corrente anche per tutto il tempo necessario, chissà perchè...

- il consulente finanziario autonomo potrà invece tranquillamente dire al proprio cliente di vendere se necessario e stare in conto corrente, la valutazione andrebbe fatta caso per caso dato che un cliente che rischia di perdere il lavoro causa coronavirus, potrebbe aver bisogno di maggior liquidità in futuro per mantenere la famiglia e magari pagare il mutuo, quindi consigliargli di acquistare potrebbe fargli intendere che si tratti di una occasione e se la realizza aggiungendo altra liquidità e poi i mercati scendono del 30% e lui davvero perde il lavoro e tra sei mesi ha bisogno di liquidità potrebbe avere un danno dal consiglio di acquistare perchè il mercato è sceso, ecco che il consiglio corretto potrebbe essere di vendere azionario e non di comprare ancora, senonchè se i consulenti tradizionali consigliassero in tal modo prudente tutti i loro clienti, automaticamente perderebbero gran parte delle provvigioni ricorrenti

- i consulenti tradizionali sono tantissimi e le loro società dispongono di ampi mezzi finanziari per farsi intervistare sui media e in tv (grazie alle commissioni pagate dai loro clienti) quindi sentirete da molti parti colro che dicono di approfittare della discesa per comprare e comqunue di non vendere;

- i consulenti finanziari autonomi sono pochi quindi difficilemente avrete la possibilità di ascoltare una voce obiettiva, a meno che non andiate a cercarli voi
 
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- in nessun caso viene mai detto dai consulenti tradizionali di vendere e stare in conto corrente anche per tutto il tempo necessario, chissà perchè...

quanto e' brutto generalizzare screditando un'altra categoria cercando di accaparrarsi clienti..
io ho cercato di far vendere a quasi tutti i miei clienti ove possibile, o effettuare gli switch su comparti obbligazionari e/o liquidi.

Quindi sono il primo consulente tradizionale che lo fa e che fa sballare la veridicita' della tua frase?
 
quanto e' brutto generalizzare screditando un'altra categoria cercando di accaparrarsi clienti..
io ho cercato di far vendere a quasi tutti i miei clienti ove possibile, o effettuare gli switch su comparti obbligazionari e/o liquidi.

Quindi sono il primo consulente tradizionale che lo fa e che fa sballare la veridicita' della tua frase?

Io non faccio testo probabilmente perché sono la ruota di scorta del mondo consulenziale, in quanto miserrimo gestore affluent di filiale. Tuttavia il mio capo area ha lementato al mio capo che opero da 'consulente indipendente', quindi probabilmente faccio da stecca nel coro e farò questa attività per lavoro per poco ancora, rimanendomi più tempo per occuparmene bene come hobby.

In ogni caso mi sembra scorretto, da professionisti, parlare di "sono bravo quindi faccio uscire tutti in perdita, è cattivo quello che invece fa investire, sono un genio perché faccio switch in liquidità al rendimento odierno della liquidità" etc...

Come dice poggi.leonardo poi gettare automaticamente le scelte sbagliate addosso agli altri non è il massimo...
...sappiamo tutti quali sono le criticità delle varie sfumature della professione:
1- Vado in filiale e c'è qualcuno pressato per 'vendere'. Eppure non è detto che debba per forza obbedire alla lettera alle pressioni, ma può (anzi dovrebbe) essere corretto e spiegarmi che senz'altro c'è un costo per i prodotti, ma in cambio di questo prezzo mi consiglierà quanto più adatto a me.
2- Vado dal promotore e ovviamente questo prende delle provvigioni sui prodotti. Eppure non è detto che non ci tenga alla soddisfazione dei suoi clienti, sulla cui fiducia si basa in realtà ogni sua fonte di reddito
3- Vado dal consulente indipendente che non è né pressato né prende la provvigione sui prodotti, ma magari con molta professionalità mi dice di vendere centinaia di migliaia di euro di investimenti in perdita e parcheggiarli su una liquidità a rendimento negativo o in titoli di stato in bolla con rendimento ultra-negativo pagandogli anche una parcella per questo consiglio... salvo poi non poter prevedere il mercato neppure lui e magari non facendomi rientrare per cogliere eventuali rimbalzi all'eventuale notizia "sperimentato con successo un vaccino" o altre cento notizie che negli ultimi 20 anni ho visto far invertire improvvisamente l'andamento dei mercati.

Fatta questa puntualizzazione io non sto seguendo "una" direttiva in questi giorni, ma tutte: a chi dico di uscire, a chi di consolidare con switch sulla liquidità o gestione separata, a chi di investire sul ribasso, a chi di attivare un investimento progressivo, a chi di rivolgersi ad asset che stanno rimanendo più neutrali a questa crisi.
Perché dipende TUTTO dal cliente che hai di fronte e dallo specifico portafoglio e dalla sua strategia.

Ovvio che la signora che deve ristrutturare a breve oggi approfitta per uscire su tutto (che magari è ancora leggermente in guadagno dopo il boom del 2019): devo tenere conto che sugli orizzonti temporali bassi rischio un ampliamento temporale. Ovvio anche che ai molti che ho fatto switchare su gestione separata e consolidare a fine 2019 ora sto iniziando a riportarli a strategie più consone alla loro asset allocation: se erano 30% azionario e 70% obbligazionario iniziamo a ricostruire l'asset allocation, se sono super prudenti e vogliono stabilità a breve termine non sembra questo il momento... il giovane che vuole iniziare il suo PAC non vedo perché non dovrebbe.
E se i mercati crollano fino al -60% stile 2008?
Beh... possibile. Poi abbiamo recuperato no?
Qual'è l'orizzonte temporale? Altri 6 anni? E stai a +20% dal tuo prezzo di carico di 2 anni fa? E perché ci facciamo prendere dal panico?

Ecco... il consulente deve fare FINANZA COMPORTAMENTALE, deve saperla fare, non terrorismo. Sennò io, personalmente, mi risparmierei il suo costo in primis.
 
quanto e' brutto generalizzare screditando un'altra categoria cercando di accaparrarsi clienti..
io ho cercato di far vendere a quasi tutti i miei clienti ove possibile, o effettuare gli switch su comparti obbligazionari e/o liquidi.

Quindi sono il primo consulente tradizionale che lo fa e che fa sballare la veridicita' della tua frase?

ciao, scusa, nella fretta ho scritto "in nessun caso" in realtà so bene che ci sono consulenti abilitati all'offerta fuori sede che operano bene nell'interesse del cliente

quindi complimenti a te e agli altri che si sono comportati in tale maniera, non credo tu sia il solo, porbabilmente però siete percentualmente pochi

il concetto che desideravo esprimere è semplicemente che avete meno stimoli a seguire una certa linea

sullo screditare purtroppo va considerato che sono 15 anni che molti screditano i consulenti indipendenti, tu certamente no ma molti altri si; frasi del tipo "ma quello non ha nessuna banca dietro, quindi non è sicuro" ecc. mi sono state riferite da molte persone e dette anche in trasmissione TV (TV nazionale) da un rappresentante della vostra categoria
 
Io non faccio testo probabilmente perché sono la ruota di scorta del mondo consulenziale, in quanto miserrimo gestore affluent di filiale. Tuttavia il mio capo area ha lementato al mio capo che opero da 'consulente indipendente', quindi probabilmente faccio da stecca nel coro e farò questa attività per lavoro per poco ancora, rimanendomi più tempo per occuparmene bene come hobby.

In ogni caso mi sembra scorretto, da professionisti, parlare di "sono bravo quindi faccio uscire tutti in perdita, è cattivo quello che invece fa investire, sono un genio perché faccio switch in liquidità al rendimento odierno della liquidità" etc...

Come dice poggi.leonardo poi gettare automaticamente le scelte sbagliate addosso agli altri non è il massimo...
...sappiamo tutti quali sono le criticità delle varie sfumature della professione:
1- Vado in filiale e c'è qualcuno pressato per 'vendere'. Eppure non è detto che debba per forza obbedire alla lettera alle pressioni, ma può (anzi dovrebbe) essere corretto e spiegarmi che senz'altro c'è un costo per i prodotti, ma in cambio di questo prezzo mi consiglierà quanto più adatto a me.
2- Vado dal promotore e ovviamente questo prende delle provvigioni sui prodotti. Eppure non è detto che non ci tenga alla soddisfazione dei suoi clienti, sulla cui fiducia si basa in realtà ogni sua fonte di reddito
3- Vado dal consulente indipendente che non è né pressato né prende la provvigione sui prodotti, ma magari con molta professionalità mi dice di vendere centinaia di migliaia di euro di investimenti in perdita e parcheggiarli su una liquidità a rendimento negativo o in titoli di stato in bolla con rendimento ultra-negativo pagandogli anche una parcella per questo consiglio... salvo poi non poter prevedere il mercato neppure lui e magari non facendomi rientrare per cogliere eventuali rimbalzi all'eventuale notizia "sperimentato con successo un vaccino" o altre cento notizie che negli ultimi 20 anni ho visto far invertire improvvisamente l'andamento dei mercati.

Fatta questa puntualizzazione io non sto seguendo "una" direttiva in questi giorni, ma tutte: a chi dico di uscire, a chi di consolidare con switch sulla liquidità o gestione separata, a chi di investire sul ribasso, a chi di attivare un investimento progressivo, a chi di rivolgersi ad asset che stanno rimanendo più neutrali a questa crisi.
Perché dipende TUTTO dal cliente che hai di fronte e dallo specifico portafoglio e dalla sua strategia.

Ovvio che la signora che deve ristrutturare a breve oggi approfitta per uscire su tutto (che magari è ancora leggermente in guadagno dopo il boom del 2019): devo tenere conto che sugli orizzonti temporali bassi rischio un ampliamento temporale. Ovvio anche che ai molti che ho fatto switchare su gestione separata e consolidare a fine 2019 ora sto iniziando a riportarli a strategie più consone alla loro asset allocation: se erano 30% azionario e 70% obbligazionario iniziamo a ricostruire l'asset allocation, se sono super prudenti e vogliono stabilità a breve termine non sembra questo il momento... il giovane che vuole iniziare il suo PAC non vedo perché non dovrebbe.
E se i mercati crollano fino al -60% stile 2008?
Beh... possibile. Poi abbiamo recuperato no?
Qual'è l'orizzonte temporale? Altri 6 anni? E stai a +20% dal tuo prezzo di carico di 2 anni fa? E perché ci facciamo prendere dal panico?

Ecco... il consulente deve fare FINANZA COMPORTAMENTALE, deve saperla fare, non terrorismo. Sennò io, personalmente, mi risparmierei il suo costo in primis.

ciao vale la stessa risposta data al collega, sei un caso rarissimo quindi complimenti ma operai all'interno di una categoria in cui la maggioranza non ha la tua etica

io non ho fatto vendere ai clienti in questi giorni, ho suggerito coperture temporanee e ho considerato le situazioni una ad una, quindi per qualcuno il consiglio può essere vendere tutto (a chi sta perdendo il lavoro inaspettatamente causa coronavirus e avrà bisogno dei soldi e non può perderne altri) per altri acquistare se poco pesati su certi asset
 
ciao vale la stessa risposta data al collega, sei un caso rarissimo quindi complimenti ma operai all'interno di una categoria in cui la maggioranza non ha la tua etica

io non ho fatto vendere ai clienti in questi giorni, ho suggerito coperture temporanee e ho considerato le situazioni una ad una, quindi per qualcuno il consiglio può essere vendere tutto (a chi sta perdendo il lavoro inaspettatamente causa coronavirus e avrà bisogno dei soldi e non può perderne altri) per altri acquistare se poco pesati su certi asset

Ok, se letto nell'ottica di salvare il risparmiatore da chi lavora male (la maggior parte probabilmente, o per utile diretto o per quieto vivere di dipendente) ti appoggio su tutta la linea e sul modus operandi. Dai messaggi precedenti però, leggendoli senza questi presupposti, sembrava un avviso del 'guardatevi dai consulenti non indipendenti perché non vi fanno liquidare tutto che è l'unica salvezza'.
Comunque confermo quello che dice Totuccio, in questi momenti così particolari non si mettono a puntare il dito su chi non mette i bastoni tra le ruote ad un disinvestimento o non chiude il budget, quindi spesso, paradossalmente, si lavora meglio.
 
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Ok, se letto nell'ottica di salvare il risparmiatore da chi lavora male (la maggior parte probabilmente, o per utile diretto o per quieto vivere di dipendente) ti appoggio su tutta la linea e sul modus operandi. Dai messaggi precedenti però, leggendoli senza questi presupposti, sembrava un avviso del 'guardatevi dai consulenti non indipendenti perché non vi fanno liquidare tutto che è l'unica salvezza'.
Comunque confermo quello che dice Totuccio, in questi momenti così particolari non si mettono a puntare il dito su chi non mette i bastoni tra le ruote ad un disinvestimento o non chiude il budget, quindi spesso, paradossalmente, si lavora meglio.

Ciao Bow, in queste ore hai ricevuto telefonate di panico?
 
Ciao Bow, in queste ore hai ricevuto telefonate di panico?

Telefonate, email, whatsapp, visite fisiche fin da sabato... per chi proprio non resisteva (ma per fortuna i 'miei' erano tutti ancora in discreto gain... vedremo a fine settimana) ho utilizzato parecchio US Bond Euro Hedged... ottimi risultati con switch fatti la settimana scorsa su US Bond Inflation linked euro hedged. Almeno al momento... almeno finché il panico finanziario non si trasforma in rischio credito sovrano, ma quello dipenderà anche dalle politiche degli Stati. Al momento sul mercato di liquidità ce n'è tanta tanta tanta... ritengo che siamo passati a velocità folle, in un vortice di VIX dal sovrastimare il mercato a sovrastimare il Covid-19. Però è un'idea mia, se muta e diventa il virus dell'Esercito delle 12 Scimmie ovviamente il panico era fondato... noto che Silver e Gold non schiodano e Palladium va giù.
 
Telefonate, email, whatsapp, visite fisiche fin da sabato... per chi proprio non resisteva (ma per fortuna i 'miei' erano tutti ancora in discreto gain... vedremo a fine settimana) ho utilizzato parecchio US Bond Euro Hedged... ottimi risultati con switch fatti la settimana scorsa su US Bond Inflation linked euro hedged. Almeno al momento... almeno finché il panico finanziario non si trasforma in rischio credito sovrano, ma quello dipenderà anche dalle politiche degli Stati. Al momento sul mercato di liquidità ce n'è tanta tanta tanta... ritengo che siamo passati a velocità folle, in un vortice di VIX dal sovrastimare il mercato a sovrastimare il Covid-19. Però è un'idea mia, se muta e diventa il virus dell'Esercito delle 12 Scimmie ovviamente il panico era fondato... noto che Silver e Gold non schiodano e Palladium va giù.

Cosa ti ha portato a switchare in bond us eur hedged? Scelta molto corretta (col senno del poi)

Infatti nella mia ignoranza mi pare che la flu pandemics del 2009 che ha fatto c.a. 200.000 morti in un anno oltre l'influenza stagionale non abbia scatenato tutto questa discesa.

Che il "mercato" veda qualcosa che il retail non vede?

Ed ora partono i miei commenti da ingenuo;
ma il mercato era troppo alto (la tiritera la sento dal 2016) ,
i mega fondi hanno fatto salire i listini per shortarli meglio,
è solo una correzione,

Sono curioso di sapere come si sente un investitore in P.I.R. in questo momento.....
 
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Cosa ti ha portato a switchare in bond us eur hedged? Scelta molto corretta (col senno del poi)

Infatti nella mia ignoranza mi pare che la flu pandemics del 2009 che ha fatto c.a. 200.000 morti in un anno oltre l'influenza stagionale non abbia scatenato tutto questa discesa.

Che il "mercato" veda qualcosa che il retail non vede?

Ed ora partono i miei commenti da ingenuo;
ma il mercato era troppo alto (la tiritera la sento dal 2016) ,
i mega fondi hanno fatto salire i listini per shortarli meglio,
è solo una correzione,

Sono curioso di sapere come si sente un investitore in P.I.R. in questo momento.....

Sarò onesto:

Ho switchato su un sacco di roba, dipende dal profilo dei clienti. Alcuni che hanno consolidato stanno entrando nell'azionario ora.

Ho citato US bond hedged perché è la scelta che s'è rivelata, dopo il taglio improvviso Fed, la più azzeccata.

In realtà non conto che la Fed faccia la colomba troppo a lungo... ora è necessario. Comunque è da un pezzo che applico US bond euro hedged, sa quando i tassi nel 2018 divennero interessanti negli Usa (con buona redditività) ma la tolleranza al rischio dei portafogli non regge troppo USD unhedged.

Poi abbiamo un paio di fondi (di cui uno interno a una polizza) focalizzati.

L'inflation linked invece l'ho azzeccato io in un paio di portafogli (con ETF) riflettendo sugli sviluppi probabili di medio termine di shock esogeni simili.

I PIR... è un pezzo che dico che è tutto bellissimo ma concentrano troppo rischio paese. Ora che sono pieni di finanziamenti a small cap italiane bloccate in zona rossa non stiamo troppo a lamentarci.
 
'inflation linked invece l'ho azzeccato io in un paio di portafogli (con ETF) riflettendo sugli sviluppi probabili di medio termine di shock esogeni simili.

Numerosi commentatori e analisti parlano di "deflazione digitale" o di "nipponizzazione" dell'economia, dove
1 in virtù dei cali demografici del vecchio continente e del giappone
2 e del fatto che una larga parte della popolazione sia oltre i 65 anni

ci sarebbe un maggiore tendenza al risparmio ed una minore propensione all'investimento e al consumo.

Una conseguenza (negativa) per il rentier sarebbe quella di tassi a zero nel lungo termine e inflazione bassissima se non assente con punte deflazionistiche.

Se le ipotesi vengono confermate qual'è il senso degli inflation linked (usa e eur) in un portafoglio?

Grazie ancora. Attendo sempre con interesse.
 
Superata questa crisi, i consumi torneranno, qualche azienda sarà fallita nel frattempo ma quelle più solide faranno ancora più utili.

Il calo demografico riguarda l'Europa, sopratutto alzando muri, ma non mi pare l'Asia o l'Africa con molte più persone giovani con soldi da spendere e modelli di consumo occidentali a cui aspirare.

I big player digitali dei consumi operano in tutto il mondo, per loro è solo una pausa temporanea e forse nemmeno quella.

La Fed rialzerà al più presto i tassi, dopo averli abbassati ancora fin che non passa la crisi del virus, la BCE è ancora ancorata a schemi troppo lenti, forse sarà la volta che qualcosa cambia.

Anch'io sto consigliando TDS inflation-linked con hedging valutario.

I soldi nel mondo se escono da un asset vanno per forza in un altro, non stanno in conto corrente per lungo tempo.

La guerra sul prezzo del petrolio non può durare, prima o poi qualcuno cede, a meno che si arrivi alla guerra vera (speriamo di no) ma di fatto questo è il più grande attacco da Guerra Fredda dopo la fine della Guerra Fredda e guarda caso proprio nel mezzo della crisi da virus (tra la conclamazione in Europa e l'inizio del problema negli USA, con la Cina ancora impegnata in casa propria) trovo strano che pochi abbiano fatto notare la stranezza di questa coincidenza.
 
Superata questa crisi, i consumi torneranno, qualche azienda sarà fallita nel frattempo ma quelle più solide faranno ancora più utili.

Il calo demografico riguarda l'Europa, sopratutto alzando muri, ma non mi pare l'Asia o l'Africa con molte più persone giovani con soldi da spendere e modelli di consumo occidentali a cui aspirare.

I big player digitali dei consumi operano in tutto il mondo, per loro è solo una pausa temporanea e forse nemmeno quella.

La Fed rialzerà al più presto i tassi, dopo averli abbassati ancora fin che non passa la crisi del virus, la BCE è ancora ancorata a schemi troppo lenti, forse sarà la volta che qualcosa cambia.

Anch'io sto consigliando TDS inflation-linked con hedging valutario.

I soldi nel mondo se escono da un asset vanno per forza in un altro, non stanno in conto corrente per lungo tempo.

La guerra sul prezzo del petrolio non può durare, prima o poi qualcuno cede, a meno che si arrivi alla guerra vera (speriamo di no) ma di fatto questo è il più grande attacco da Guerra Fredda dopo la fine della Guerra Fredda e guarda caso proprio nel mezzo della crisi da virus (tra la conclamazione in Europa e l'inizio del problema negli USA, con la Cina ancora impegnata in casa propria) trovo strano che pochi abbiano fatto notare la stranezza di questa coincidenza.



E i linker eur? (btp italia, btp eu ) POtrebbero avere un ruolo all'interno del portafoglio o è corretto ma inefficace consigliarli perché le tendenze inflattive del vecchio continente potrebbero essere spente per molti anni dovuto al calo demografico e alla prevalenza di anziani?

Secono un paper (di cui purtroppo non riesco a citare la fonte) i tassi di interesse nei millenni sono stati bassi. Solo in caso di situazioni anomale si sono rialzati.

Quindi questo farebbe propendere per una situazione low for long con le dovute conseguenze (da me osservate in via anedottica) conseguenze del caso.
Alcuni esempi.


1 ricerca di attivi che diano un rendimento positivo (high yield corporate un tempo guardati con disprezzo)
2 tesaurizzazione estrema a costo di perdere in inflazione , costi bancari e tasse dello stato. (anziani che "non si fidano")
3 trading d'assalto con alla meno peggio, andare alla pari escluse le commissioni (ipotesi del tanto rumore per nulla)
Cosa ne pensi?
 
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Superata questa crisi, i consumi torneranno, qualche azienda sarà fallita nel frattempo ma quelle più solide faranno ancora più utili.

Il calo demografico riguarda l'Europa, sopratutto alzando muri, ma non mi pare l'Asia o l'Africa con molte più persone giovani con soldi da spendere e modelli di consumo occidentali a cui aspirare.

I big player digitali dei consumi operano in tutto il mondo, per loro è solo una pausa temporanea e forse nemmeno quella.

La Fed rialzerà al più presto i tassi, dopo averli abbassati ancora fin che non passa la crisi del virus, la BCE è ancora ancorata a schemi troppo lenti, forse sarà la volta che qualcosa cambia.

Anch'io sto consigliando TDS inflation-linked con hedging valutario.

;)

Da liquidare quando la crisi pandemica rientrerà, per come la vedo io, salvo sviluppi imprevedibili (scarsità di forniture, blocco del commercio e inflazione esogena, ma con questo petrolio non è proprio cosa). Questo perché, ricordiamo, quei Bond (almeno quelli messi negli ETF e nei fondi inflation linked bond) hanno duration lunghe e se la FED rialza e si rimane con il cerino in mano di un bond global coperto ci si fa male.

I soldi nel mondo se escono da un asset vanno per forza in un altro, non stanno in conto corrente per lungo tempo.

La guerra sul prezzo del petrolio non può durare, prima o poi qualcuno cede, a meno che si arrivi alla guerra vera (speriamo di no) ma di fatto questo è il più grande attacco da Guerra Fredda dopo la fine della Guerra Fredda e guarda caso proprio nel mezzo della crisi da virus (tra la conclamazione in Europa e l'inizio del problema negli USA, con la Cina ancora impegnata in casa propria) trovo strano che pochi abbiano fatto notare la stranezza di questa coincidenza.

Assolutamente d'accordo. Sul petrolio c'è un braccio di ferro fortissimo USA/Sauditi vs Russia che va avanti dal tempo dello shale oil e mi sembra un mercato su cui ci si fa davvero male. Sicuramente migliorerà, ma è per cuori forti.
Interessantissime per me le valute più o meno oil-linked... i bond in NOK, in MXN, in ZAR hanno prospettive incredibili se paragonati al rating ed ai tassi che ci sono in Euro.

Inutile dire che per quanto detto poco sopra entrare ORA sulla valuta dollaro potrebbe rivelarsi molto proficuo a crisi conclusa, ma questo vale anche per gli azionari. Come ricordi i Global Large Cap che dominano i rispettivi mercati (certo non i carrozzoni semi-pubblici pieni di debiti) rimangono un asset molto meno vulnerabile di tanti altri (inclusi tanti governi) alla pandemia. Non siamo in una situazione di credit crunch come nel 2008-2009, al momento.

Si noti che questa è la classica crisi in cui i Consumer Staples stanno mostrando tutte le loro proprietà difensive: dai massimi storici gli ETF su questo tema registrano -12%, che è la performance della borsa italiana solo di ieri, per capirci. Non che la gente gradisca fare -12, ma tutto è relativo se rapportato a chi sta a -30 (guardate le compagnie aeree...).

Il Nasdaq rimane un bell'indice, ma è anche così volatile che se tra 2 mesi quello che avviene oggi a Bergamo dovesse trasferirsi a New York può fare -60 senza difficoltà... poi sicuro recupera, ma qui già hanno venduto tutti a -15... E c'è da dire che al momento il Nasdaq non è proprio a buon prezzo... anche oggi è sceso ai livelli dello scorso autunno, ma rispetto a 12 mesi fa sta ancora a +30.
 
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