Dubbi di un neolaureato sulla carriera di consulente finanziario

Raox

Nuovo Utente
Registrato
26/1/16
Messaggi
165
Punti reazioni
10
Buonasera a tutti. Sono un neolaureato che qualche giorno fa ha avuto un colloquio con un'importante banca, al fine di intraprendere una carriera di consulente finanziario abilitato all'offerta fuori sede.
Ho tuttavia un paio di dubbi, che spero possiate aiutarmi a risolvere.

Il primo, è se vale la pena intraprendere questa carriera. Io mi sento appassionato di questo mondo, e cercare di aiutare le persone nella gestione del loro patrimonio è una missione importante per me. A questo punto, tuttavia, mi sorge il primo dubbio; il mio guadagno dipende da quello che io venderò, non vi è dunque un evidente conflitto d'interessi? A tal proposito, ho avuto una riflessione che spero possiate dirmi se è attuabile oppure no. Sarebbe possibile offrire al cliente il prodotto migliore per le sue esigenze, anche se ciò significasse vendere il prodotto con la commissione più bassa (e quindi guadagno minimo per me), e contestualmente richiedere il pagamento di una piccola parcella? (sul modello dei consulenti finanziari autonomi).

Secondo dubbio: entro quanto tempo riuscirei a costruire un portafoglio decente, che mi permetterebbe di avere uno stipendio degno? Perchè se per i primi due anni posso immaginare che vedrò poco e niente, successivamente vorrei poter portare a casa uno stipendio di tutto rispetto. Un consulente finanziario onesto (che dunque non guarda alle commissioni ma al bene del cliente) quanto riesce a guadagnare?

Grazie a tutti per le risposte!
 
Buonasera a tutti. Sono un neolaureato che qualche giorno fa ha avuto un colloquio con un'importante banca, al fine di intraprendere una carriera di consulente finanziario abilitato all'offerta fuori sede.
Ho tuttavia un paio di dubbi, che spero possiate aiutarmi a risolvere.

Il primo, è se vale la pena intraprendere questa carriera. Io mi sento appassionato di questo mondo, e cercare di aiutare le persone nella gestione del loro patrimonio è una missione importante per me. A questo punto, tuttavia, mi sorge il primo dubbio; il mio guadagno dipende da quello che io venderò, non vi è dunque un evidente conflitto d'interessi? A tal proposito, ho avuto una riflessione che spero possiate dirmi se è attuabile oppure no. Sarebbe possibile offrire al cliente il prodotto migliore per le sue esigenze, anche se ciò significasse vendere il prodotto con la commissione più bassa (e quindi guadagno minimo per me), e contestualmente richiedere il pagamento di una piccola parcella? (sul modello dei consulenti finanziari autonomi).

Secondo dubbio: entro quanto tempo riuscirei a costruire un portafoglio decente, che mi permetterebbe di avere uno stipendio degno? Perchè se per i primi due anni posso immaginare che vedrò poco e niente, successivamente vorrei poter portare a casa uno stipendio di tutto rispetto. Un consulente finanziario onesto (che dunque non guarda alle commissioni ma al bene del cliente) quanto riesce a guadagnare?

Grazie a tutti per le risposte!

Si c'è un evidente conflitto di interessi. Forse la cosa migliore è fare il consulente finanziario indipendente, ma se non hai esperienza la vedo dura farsi un portafoglio clienti.
 
Si c'è un evidente conflitto di interessi. Forse la cosa migliore è fare il consulente finanziario indipendente, ma se non hai esperienza la vedo dura farsi un portafoglio clienti.

Proprio per questo chiedevo se è possibile richiedere una parcella come i consulenti autonomi.
 
Proprio per questo chiedevo se è possibile richiedere una parcella come i consulenti autonomi.

Sono 2 mestieri diversi...è come se il commercialista venisse pagato dallo Stato e non dal cliente....A qualcuno forse, a quel punto, verrebbe qualche dubbio.

Il consulente fee only è un'altra cosa (poi possono combinare casini anche loro), ma almeno togliendo i conflitti di interesse si levano il 90% dei problemi.
 
Sono 2 mestieri diversi...è come se il commercialista venisse pagato dallo Stato e non dal cliente....A qualcuno forse, a quel punto, verrebbe qualche dubbio.

Il consulente fee only è un'altra cosa (poi possono combinare casini anche loro), ma almeno togliendo i conflitti di interesse si levano il 90% dei problemi.

A questo punto mi viene da pensare che i soldi li fanno solo quelli a cui non frega nulla del cliente.
 
Sono anche io un neolaureato in economia, ma mi stupisco che tu l'abbia capito solo ora;)

E soprattutto, e a me viene questa domanda, la gente, le persone (dopo che i più anziani periranno) saranno così suscettibili alle consolidate ma ormai un poco ingenue tattiche dei venditori di polizze ? (attenzione domanda seria e non provocatoria; se io fossi un consulente e dovessi pagarmi il mutuo con due figli a casa tanti scrupoli non li avrei)
 
Ultima modifica:
E' che speravo che con la Mifid 2 qualcosa cambiasse.

Visto che sei nuovo sul campo, hai notato che la clientela "evoluta" è ancora abbastanza "ingenua" oppure e' più difficile piazzare le sb, unit linked , gp ecc?
 
A questo punto mi viene da pensare che i soldi li fanno solo quelli a cui non frega nulla del cliente.


Lavori per la banca

Più commissioni paga il cliente=piu guadagna la banca

Più guadagna la banca =più carriera fai



Meno guadagni fa la banca=non ti rinnovo il contratto

Benvenuto nel mondo reale:rolleyes:
 
Visto che sei nuovo sul campo, hai notato che la clientela "evoluta" è ancora abbastanza "ingenua" oppure e' più difficile piazzare le sb, unit linked , gp ecc?

Non sono in grado di risponderti in quanto non ho ancora cominciato questo lavoro dato che sono molto dubbioso sul rapporto tempo dedicato/guadagno, anche se la gestione del risparmio è un mondo che mi piace.
 
Proprio per questo chiedevo se è possibile richiedere una parcella come i consulenti autonomi.

Lo puoi fare in questo modo: lavora con Fineco e fatti pagare SOLO a parcella (es. 1% l'anno) con Fineco Plus vendendo quello che è meglio per il cliente e basta (es. ETF, Bond, etc...) senza provvigioni prodotto.

Però credo che:
1- non so quanto Fineco apprezzi
2- per vivere avrai bisogno di un portafoglio di minimo 8-10 milioni paganti. C'è da dire che ci sono neolaureati che iniziano con stage con il solo buono pasto... puoi anche arrivarci per gradi (e se sei onesto su ETF e bond farai molta concorrenza agli scorretti... bisogna capire quanta guerra ti faranno loro però)
3- È dura. È lodevole il tuo proposito (che con un portafoglio potenziale di 50milioni mi demotiva dall'uscire dal CCNL)
 
Lo puoi fare in questo modo: lavora con Fineco e fatti pagare SOLO a parcella (es. 1% l'anno) con Fineco Plus vendendo quello che è meglio per il cliente e basta (es. ETF, Bond, etc...) senza provvigioni prodotto.

Però credo che:
1- non so quanto Fineco apprezzi
2- per vivere avrai bisogno di un portafoglio di minimo 8-10 milioni paganti. C'è da dire che ci sono neolaureati che iniziano con stage con il solo buono pasto... puoi anche arrivarci per gradi (e se sei onesto su ETF e bond farai molta concorrenza agli scorretti... bisogna capire quanta guerra ti faranno loro però)
3- È dura. È lodevole il tuo proposito (che con un portafoglio potenziale di 50milioni mi demotiva dall'uscire dal CCNL)

Ipotizzando 3 milioni paganti di quell'1% (30k) all'incirca quanti ne potrebbero rimanere in tasca netti?
 
Lo puoi fare in questo modo: lavora con Fineco e fatti pagare SOLO a parcella (es. 1% l'anno) con Fineco Plus vendendo quello che è meglio per il cliente e basta (es. ETF, Bond, etc...) senza provvigioni prodotto.

Però credo che:
1- non so quanto Fineco apprezzi
2- per vivere avrai bisogno di un portafoglio di minimo 8-10 milioni paganti. C'è da dire che ci sono neolaureati che iniziano con stage con il solo buono pasto... puoi anche arrivarci per gradi (e se sei onesto su ETF e bond farai molta concorrenza agli scorretti... bisogna capire quanta guerra ti faranno loro però)
3- È dura. È lodevole il tuo proposito (che con un portafoglio potenziale di 50milioni mi demotiva dall'uscire dal CCNL)
Da quanto hanno ammesso i consulenti Fineco che girano sul fol, anche con i clienti Plus prendono oltre alla commissione di consulenza una retrocessione sui prodotti collocati (a riprova di questo, un cliente Plus ha riportato la sua esperienza con un consulenti che ha fatto finta che certi prodotti poco remunerativi per la banca non vengano trattati). Hai dubbi sul fatto che la loro carriera in Fineco dipenda da quello che collocano?
 
Ultima modifica:
Non sono in grado di risponderti in quanto non ho ancora cominciato questo lavoro dato che sono molto dubbioso sul rapporto tempo dedicato/guadagno, anche se la gestione del risparmio è un mondo che mi piace.

Come ti suggeriva qualcuno ci sono intermediari che mettono a disposizione piattaforme per farsi pagare "simil parcella" e utilizzare gli strumenti che vuoi.
Tutto comunque dipende dalla tua capacità di attrarre nuovi clienti, come li gestisci sarà un tuo marchio di fabbrica, ma non credere che che i discorsi che si fanno qui sul fol siano uno specchio della realtà, dove conta forse di più il modo in cui sorridi mentre fai accomodare il cliente sulla seggiola rispetto a strutturare portafogli a ter 0,01% efficientissimi....questi sono un di più che "regali perchè tu sai".
 
conta forse di più il modo in cui sorridi mentre fai accomodare il cliente sulla seggiola rispetto a strutturare portafogli a ter 0,01% efficientissimi....questi sono un di più che "regali perchè tu sai".
Conta di più con i polli e per strappare un investimento.
Poi però conta anche la capacità, anche perché come sai la concorrenza è feroce e sovrabbondante: se non dai un buon servizio devi specializzarti in vecchiette rimbambita e sperare che non muoiano mai...
...e poi c'è il discorso delle nuove generazioni.

Insomma devi trovarti i clienti e pescarli nell'insieme di quelli a cui basta un bel sorriso: un sottoinsieme piccolo e chi si restringe.

Magari un futuro per chi parte dal "non voglio essere in conflitto d'interessi" può esserci... io lo spero.
 
Ciao, fare il consulente abilitato all'offerta fuori sede impedisce di chiedere parcella, anche se piccolissima.

Puoi valutare le offerte di banche e sim che offrono un servizio a parcella, a questo punto fossi in te considererei quelle con marchio affermato che aiuta moltissimo ad acquisire nuovi clienti. Se scegli questa strada per un pò di tempo (due-tre anni) cerca la quantità e non la qualità, punta ad avere moltissimi clienti offrendo loro il minimo di servizio che ti permetta di mantenere il rapporto ma con tempo sufficiente a cercarne altri, la qualità del servizio la raggiungerai man mano nel tempo.

Studia analisi di bilancio e se già non l'hai fatto, approfondisci almeno a livello teorico la consulenza verso le piccole medie imprese, se riesci a fare questo salto (impegnativo) potrai fare una attività che in Italia sono pochissimi a fare con tutte le carte in regola (se vuoi info scrivimi in privato).
 
Forse leggi troppo forum,, non vai a fare il narcos
 
Conta di più con i polli e per strappare un investimento.
Poi però conta anche la capacità, anche perché come sai la concorrenza è feroce e sovrabbondante: se non dai un buon servizio devi specializzarti in vecchiette rimbambita e sperare che non muoiano mai...
...e poi c'è il discorso delle nuove generazioni.

Insomma devi trovarti i clienti e pescarli nell'insieme di quelli a cui basta un bel sorriso: un sottoinsieme piccolo e chi si restringe.

Magari un futuro per chi parte dal "non voglio essere in conflitto d'interessi" può esserci... io lo spero.


Infatti la domanda è ; con le nuove generazioni (spiantati in attesa di eredita' e gimme5 e vai di crypto) non basta più fare il bellimbusto con la sedia elegante, voce posata e qualunquismo senza invadenza che tanto piace alle signore del "private".

Ci vuole altro.

Cosa?

Quali sono le nuove modalita' con cui il promotore senza scrupoli, per portare a casa la pagnotta può "consigliare" i nuovi clienti evoluti affibbiandole la triade oscura di obbligazioni bancarie subordinate in collocamento, gestioni patrimoniali (di fondi) e polizze unit linked?
 
Indietro