Buonasera a tutti. Sono un neolaureato che qualche giorno fa ha avuto un colloquio con un'importante banca, al fine di intraprendere una carriera di consulente finanziario abilitato all'offerta fuori sede.
Ho tuttavia un paio di dubbi, che spero possiate aiutarmi a risolvere.
Il primo, è se vale la pena intraprendere questa carriera. Io mi sento appassionato di questo mondo, e cercare di aiutare le persone nella gestione del loro patrimonio è una missione importante per me. A questo punto, tuttavia, mi sorge il primo dubbio; il mio guadagno dipende da quello che io venderò, non vi è dunque un evidente conflitto d'interessi? A tal proposito, ho avuto una riflessione che spero possiate dirmi se è attuabile oppure no. Sarebbe possibile offrire al cliente il prodotto migliore per le sue esigenze, anche se ciò significasse vendere il prodotto con la commissione più bassa (e quindi guadagno minimo per me), e contestualmente richiedere il pagamento di una piccola parcella? (sul modello dei consulenti finanziari autonomi).
Secondo dubbio: entro quanto tempo riuscirei a costruire un portafoglio decente, che mi permetterebbe di avere uno stipendio degno? Perchè se per i primi due anni posso immaginare che vedrò poco e niente, successivamente vorrei poter portare a casa uno stipendio di tutto rispetto. Un consulente finanziario onesto (che dunque non guarda alle commissioni ma al bene del cliente) quanto riesce a guadagnare?
Grazie a tutti per le risposte!
Ho tuttavia un paio di dubbi, che spero possiate aiutarmi a risolvere.
Il primo, è se vale la pena intraprendere questa carriera. Io mi sento appassionato di questo mondo, e cercare di aiutare le persone nella gestione del loro patrimonio è una missione importante per me. A questo punto, tuttavia, mi sorge il primo dubbio; il mio guadagno dipende da quello che io venderò, non vi è dunque un evidente conflitto d'interessi? A tal proposito, ho avuto una riflessione che spero possiate dirmi se è attuabile oppure no. Sarebbe possibile offrire al cliente il prodotto migliore per le sue esigenze, anche se ciò significasse vendere il prodotto con la commissione più bassa (e quindi guadagno minimo per me), e contestualmente richiedere il pagamento di una piccola parcella? (sul modello dei consulenti finanziari autonomi).
Secondo dubbio: entro quanto tempo riuscirei a costruire un portafoglio decente, che mi permetterebbe di avere uno stipendio degno? Perchè se per i primi due anni posso immaginare che vedrò poco e niente, successivamente vorrei poter portare a casa uno stipendio di tutto rispetto. Un consulente finanziario onesto (che dunque non guarda alle commissioni ma al bene del cliente) quanto riesce a guadagnare?
Grazie a tutti per le risposte!