cointestazione e tasse info

aleze

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Buonasera,

ho un conto titoli monointestato al sottoscritto, ci sono dei fondi in plusvalenza, vorrei cointestare per comodità il conto a mio figlio maggiorenne, (la cifra è modesta e sotto la tassazione per eredità sono circa 230k) , cointestando il conto dovrò pagare le tasse sul capital gain?

grazie anticipatamente per le risposte

A.
 
Buonasera,

ho un conto titoli monointestato al sottoscritto, ci sono dei fondi in plusvalenza, vorrei cointestare per comodità il conto a mio figlio maggiorenne, (la cifra è modesta e sotto la tassazione per eredità sono circa 230k) , cointestando il conto dovrò pagare le tasse sul capital gain?

grazie anticipatamente per le risposte

A.

Ciao, per poter cointestare il conto a nome anche di tuo figlio, devi necessariamente chiedere il monointestato e riaprirne uno nuovo intestato a tutti e due. Prima naturalmente devi vendere i fondi e pagare la ritenuta fiscale sulla plusvalenza............A questo punto devi anche riaprire un nuovo c/c cointestato ed eventualmente chiudere il vecchio.
 
Puoi aprire un conto cointestato e trasferirci i fondi, ma questo non cambierà la loro intestazione (rimarranno nella tua sotto-rubrica nominale).
 
Grazie per le risposte
Mi state dicendo cose opposto o entrambi ritenete che mi toccherà pagare la plusvalenza?
Grazie
 
Grazie per le risposte
Mi state dicendo cose opposto o entrambi ritenete che mi toccherà pagare la plusvalenza?
Grazie

Puoi fare così:

A- apri nuovo conto titoli e richiedi il trasferimento di quelli che già hai nel sotto-deposito intestato solo a te. Non cambia nulla e quindi non paghi nulla, ma quei titoli risultano giuridicamente soli tuoi (es. in caso di successione, però non aggravano l'ISEE di tuo figlio, per dire)

B- apri deposito cointestato e fai trasferire cambiando l'intestazione: 50% tuo 50% suo. In quel caso la parte trasferita è come una vendita e riacquisto: paghi la plus o accumuli la Minus rispetto al valore di trasferimento e lui quando li venderà o scadranno pagherà plus o accumulerà Minus rispetto al valore cui li ha acquisiti. La quota parte dei titoli sono giuridicamente suoi (es. Possono essere pignorati a suo nome, sono nel suo ISEE etc... di fatto è una donazione in vita)
 
Giusto un appunto sull'ISEE: si calcola sul nucleo familiare, quindi affinché i titoli non contribuiscano al patrimonio mobiliare ivi conteggiato è necessario che il figlio soddisfi i criteri per fare nucleo familiare a sé stante.
 
Giusto un appunto sull'ISEE: si calcola sul nucleo familiare, quindi affinché i titoli non contribuiscano al patrimonio mobiliare ivi conteggiato è necessario che il figlio soddisfi i criteri per fare nucleo familiare a sé stante.

appunto. Dipende dove ha la residenza. Fa nucleo a parte se non vive con voi .
 
Mio figlio fa nucleo a se e vive in UK
 
Puoi fare così:

A- apri nuovo conto titoli e richiedi il trasferimento di quelli che già hai nel sotto-deposito intestato solo a te. Non cambia nulla e quindi non paghi nulla, ma quei titoli risultano giuridicamente soli tuoi (es. in caso di successione, però non aggravano l'ISEE di tuo figlio, per dire)

B- apri deposito cointestato e fai trasferire cambiando l'intestazione: 50% tuo 50% suo. In quel caso la parte trasferita è come una vendita e riacquisto: paghi la plus o accumuli la Minus rispetto al valore di trasferimento e lui quando li venderà o scadranno pagherà plus o accumulerà Minus rispetto al valore cui li ha acquisiti. La quota parte dei titoli sono giuridicamente suoi (es. Possono essere pignorati a suo nome, sono nel suo ISEE etc... di fatto è una donazione in vita)

Non credo che le banche permettano il trasferimento di un fondo se non in un dossier parimenti intestato, questo per problemi di antiriciclaggio. Non credo neppure che si possano aprire sotto-dossier per trasferire singolarmente le quote. Quindi, secondo me, la tassazione va in ogni caso pagata.
 
Mio figlio fa nucleo a se e vive in UK

Se tuo figlio risiede im UK le cose si complicano notevolmente. Impossibile aprire un dossier cointestato ad un residente ed un non residente.
 
Non credo che le banche permettano il trasferimento di un fondo se non in un dossier parimenti intestato, questo per problemi di antiriciclaggio. Non credo neppure che si possano aprire sotto-dossier per trasferire singolarmente le quote. Quindi, secondo me, la tassazione va in ogni caso pagata.

Io troppi ne ho fatti.
Ovviamente sempre in situazioni risk free a livello di antiriciclaggio (es. fratelli o genitori/figli).

Anche su roba di famiglia l'ho fatto (e ho pagato le tasse...)

Di solito l'operazione stampa un modulo apposito da firmare tra cessionari di quote e nuovi intestatari che va inviata ovviamente alla società di gestione in copia ;)
 
Io troppi ne ho fatti.
Ovviamente sempre in situazioni risk free a livello di antiriciclaggio (es. fratelli o genitori/figli).

Anche su roba di famiglia l'ho fatto (e ho pagato le tasse...)

Di solito l'operazione stampa un modulo apposito da firmare tra cessionari di quote e nuovi intestatari che va inviata ovviamente alla società di gestione in copia ;)

Un tempo le cose erano diverse e si permettevano molti trasferimenti anche fra dossier diversamente intestati. Ora, per lo meno per le banche più attente, certe cose sono materialmente impossibili e giri, come quello da te descritto, possono avvenire solo in caso di successione, tramite dossier transitori.
 
Un tempo le cose erano diverse e si permettevano molti trasferimenti anche fra dossier diversamente intestati. Ora, per lo meno per le banche più attente, certe cose sono materialmente impossibili e giri, come quello da te descritto, possono avvenire solo in caso di successione, tramite dossier transitori.

Vorrei capire il rischio riciclaggio se il padre ha un conto cointestato con il figlio e dispongono un trasferimento di quote a favore del solo figlio in logica di donazione tra vivi, pianificazione successoria o quello che vuoi.
Ancora di più: nessuna donazione. La contestazione e la riconducibilità di proprietà effettiva non sono la stessa cosa. È possibile che il figlio, vivente nel nucleo famigliare del genitore, voglia cointestare beni in realtà riconducibili solo al suo patrimonio (es. banale risparmio alimentato da propri emolumenti e basta), questo per logiche necessità, non avendo altri congiunti di riferimento, di avere una persona in vece di fiduciario che possa agire sul patrimonio non solo per suo nome e conto (delega) ma anche con disposizioni proprietarie (contestazione). I motivi sono ovvi: non ho altri che mio padre, se per un incidente devo stare 18 mesi in coma voglio che lui possa fare tutto, anche girare le somme a sé stesso.
Questo a livello di logica di antiriciclaggio non toglie che la titolarità effettiva delle somme è in capo all'unico cointestatario da cui provengono.

Ora un trasferimento a favore del figlio, che per dire esce dal nucleo famigliare, che in questo caso NON comporta donazione (era già roba sua) non ha la minima rilevanza a livello antiriciclaggio.
Io non avrei il minimo problema a validare l'antiriciclaggio ed effettuare il trasferimento disposto dal cliente (verificato ovviamente lo stato delle cose), sulla cui regolarità sfido qualsiasi controllo antiriciclaggio... (e ci mancherebbe che i soldi miei, sudati e messi nel conto con mamma non me li posso riprendere, porca miseria!!!).

Poi se qualche rete di promotori o banca online che di rogne antiriciclaggio non ne vuol sapere e per cui il servizio è solo quello pagato da provvigioni dice "No"... sbagliano loro.

Infine in quasi tutti i prospetti delle società d'investimento esiste il modulo di trasferimento quote ad altro nominativo effettuabile direttamente alla SGR... dalla banca non ci passo proprio, scrivo a Blackrock (per dire) e dispongono di cointestare metà dei miei 200mila euro di Global Allocation a mio figlio..
mi chiedono la documentazione, gliela produco e fine (visto accadere, fine 2017 e non nel medioevo).
 
Vorrei capire il rischio riciclaggio se il padre ha un conto cointestato con il figlio e dispongono un trasferimento di quote a favore del solo figlio in logica di donazione tra vivi, pianificazione successoria o quello che vuoi.
Ancora di più: nessuna donazione. La contestazione e la riconducibilità di proprietà effettiva non sono la stessa cosa. È possibile che il figlio, vivente nel nucleo famigliare del genitore, voglia cointestare beni in realtà riconducibili solo al suo patrimonio (es. banale risparmio alimentato da propri emolumenti e basta), questo per logiche necessità, non avendo altri congiunti di riferimento, di avere una persona in vece di fiduciario che possa agire sul patrimonio non solo per suo nome e conto (delega) ma anche con disposizioni proprietarie (contestazione). I motivi sono ovvi: non ho altri che mio padre, se per un incidente devo stare 18 mesi in coma voglio che lui possa fare tutto, anche girare le somme a sé stesso.
Questo a livello di logica di antiriciclaggio non toglie che la titolarità effettiva delle somme è in capo all'unico cointestatario da cui provengono.

Ora un trasferimento a favore del figlio, che per dire esce dal nucleo famigliare, che in questo caso NON comporta donazione (era già roba sua) non ha la minima rilevanza a livello antiriciclaggio.
Io non avrei il minimo problema a validare l'antiriciclaggio ed effettuare il trasferimento disposto dal cliente (verificato ovviamente lo stato delle cose), sulla cui regolarità sfido qualsiasi controllo antiriciclaggio... (e ci mancherebbe che i soldi miei, sudati e messi nel conto con mamma non me li posso riprendere, porca miseria!!!).

Poi se qualche rete di promotori o banca online che di rogne antiriciclaggio non ne vuol sapere e per cui il servizio è solo quello pagato da provvigioni dice "No"... sbagliano loro.

Infine in quasi tutti i prospetti delle società d'investimento esiste il modulo di trasferimento quote ad altro nominativo effettuabile direttamente alla SGR... dalla banca non ci passo proprio, scrivo a Blackrock (per dire) e dispongono di cointestare metà dei miei 200mila euro di Global Allocation a mio figlio..
mi chiedono la documentazione, gliela produco e fine (visto accadere, fine 2017 e non nel medioevo).

Io mi riferivo alle banche che, per quanto ne sappia, hanno procedure che non permettono questi trasferimenti. Se poi le società di gestione o alcune società di gestione, lo permettono, prendo atto della possibilità. Rimane il fatto che il trasferimento sarebbe comunque a titolo oneroso e soggetto a fiscalità.
 
Grazie a tutti per le risposte
 
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