Su ETF World, c'è differenza di rendimento sul lungo periodo versando mensilmente o trimestralmente?
Ciò che mi domando è: nella continua lotta per trovare fondi con TER sempre più basso, non si pensa a ridurre anche le commissioni del broker diluendo gli acquisti nel tempo?
Ipotizzando tre scenari con un approccio basato sul dollar cost averaging:
- Se comprassi 24k di ETF in un anno tramite Directa in 12 tranches da 2k l'una mi troverei a pagare lo 0,0019% = 46 euro.
- Se invece facessi ad esempio 4 tranches da 6k l'una a 5 euro in modalità commissione fissa spenderei = 20 euro.
- Se facessi unico acquisto annuo = 5 euro.
Immagino che la risposta stia nell'analisi della varianza del titolo stesso. Qualcuno di voi si è cimentato? Storicamente i rendimenti sarebbero stati diversi?
La risposta dipende da diversi fattori e i principali sono l'importo della rata e la durata del PAC.
In generale, un PAC trimestrale conviene perché fa risparmiare delle commissioni. Ho provato a fare una simulazione su un ETF globale ad accumulazione: iShares - Core MSCI World UCITS ETF (EUR) - EUR (ISIN: IE00B4L5Y983). Ho inserito 5 euro fissi di commissione da pagare ad ogni versamento.
Questi sono i risultati delle simulazioni passate considerando una rata mensile di 200 euro:
Questi invece i risultati con una rata trimestrale di 600 euro:
E questi infine sono i risultati con una rata annuale di 2400 euro:
Le misurazioni sono fatti non al momento del versamento dell'ultima rata ma un periodo dopo (un mese, un trimestre o un anno dopo, altrimenti le durate dei PAC sarebbero differenti). Bisogna anche prendere in considerazione che la simulazione è fatta ipotizzando acquisti di quote parziali, cosa che in realtà non è possibile fare (le quote parziali sono ammesse solo per i fondi a gestione attiva), ma ci basta per avere un'idea delle differenze.
Il PAC trimestrale è decisamente conveniente rispetto al mensile. ma è anche vero che 5 euro a rata sono commissioni abbastanza alte. L'annuale ottiene i risultati ancora migliori ma nei PAC dalla durate più lunghe sembra perdere slancio.
Attenzione però: l'annuale è migliore perché i mercati finanziari, nel periodo esaminato, sono stati quasi sempre in una fase di crescita e quindi il fatto di comprare più quote all'inizio di ogni anno, oltre a far risparmiare commissioni, ha generato dei vantaggi dovuti proprio al fatto che i mercati, salendo, hanno permesso l'acquisto di più quote a prezzi mediamente più bassi. In una fase di mercati in decrescita sarebbe potuto accadere l'opposto: il mensile avrebbe diluito gli acquisti e quindi permesso la sottoscrizione di quote a prezzi più bassi durante l'anno, ipotizzando appunto un trend di decrescita. In una fase laterale, invece, probabilmente questi vantaggi/svantaggi si sarebbero compensati.
Le commissioni comunque hanno il loro peso: un PAC mensile che prevedesse 9 euro al primo versamento e 0.95 euro a rata (sono commissioni di Fineco se non sbaglio, ma applicabili ai fondi a gestione attiva, non credo agli ETF) avrebbe generato questi risultati:
Risultati più vicini a quelli del trimestrale e dell'annuale precedente.
Non sono stati simulati PAC più lunghi perché la serie storica dell'ETF non lo consente ma, in generale, più un PAC è lungo e minore è l'impatto percentuale del piano di commissioni scelto (che comunque in parte rimarrà sempre).