Si infatti la mia intenzione e dichiarazione odierna mica mi vincola. L'ho fatta ipotizzando l'invarianza della situazione normativa, dovessero cambiare le cose cambio idea serenamente.
In generale la mia valutazione è la seguente. Ho una aliquota del 23% ed un orizzonte lavorativo di altri 20 anni. Facendo cifra tondo per riempire il tetto di deducibilità devo versare 5000 euro annui, quindi 100.000 euro beneficiando di una deduzione del 23%.
Il montante a quel punto sarebbe superiore al limite che ti consente di riscattare per intero il montante stesso.
Almeno il 50% va tramutato in rendita.
Quindi 50.000 euro (+ la rivalutazione) li porto a casa, ed altri 50,000 (+ la rivalutazione) vengono tramutati in una rendita che benché reversibile verso un altra persona (al prezzo di una penalizzazione sull'assegno erogato però), prima o poi il fondo/assicurazione/banca si mette in saccoccia.
Signifia che 50000+ la rivalutazione vengono prima o poi estromessi dall'asse ereditario.
Quindi a fronte di un risparmio del 23%, la prospettiva famigliare vede invece sottrarsi il 50%. Prima o poi.