Quanto versate nel fondo pensione?

  • Ecco la 60° Edizione del settimanale "Le opportunità di Borsa" dedicato ai consulenti finanziari ed esperti di borsa.

    Questa settimana abbiamo assistito a nuovi record assoluti in Europa e a Wall Street. Il tutto, dopo una ottava che ha visto il susseguirsi di riunioni di banche centrali. Lunedì la Bank of Japan (BoJ) ha alzato i tassi per la prima volta dal 2007, mettendo fine all’era del costo del denaro negativo e al controllo della curva dei rendimenti. Mercoledì la Federal Reserve (Fed) ha confermato i tassi nel range 5,25%-5,50%, mentre i “dots”, le proiezioni dei funzionari sul costo del denaro, indicano sempre tre tagli nel corso del 2024. Il Fomc ha anche discusso in merito ad un possibile rallentamento del ritmo di riduzione del portafoglio titoli. Ieri la Bank of England (BoE) ha lasciato i tassi di interesse invariati al 5,25%. Per continuare a leggere visita il link

Quanto versate nel fondo pensione?

  • più dei 5164€

    Voti: 7 4,3%
  • sempre 5164€ o cerco di avvicinarmici il più possibile

    Voti: 72 44,7%
  • una via di mezzo tra il minimo e il massimo, dipende

    Voti: 43 26,7%
  • il minimo sindacale per avere il contributo del DL

    Voti: 18 11,2%
  • solo il TFR e basta

    Voti: 3 1,9%
  • Non ho il fondo pensione, non voglio investire sui mercati

    Voti: 2 1,2%
  • Non ho il fondo pensione ma investo con altri strumenti

    Voti: 16 9,9%

  • Votanti
    161

ammanna

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Sondaggio alla Brawler... spero più utile! ahah

Direi che il tema sia chiaro:
Voi, per i vostri motivi che mi piacerebbe leggere nei commenti,oltre al TFR, quanto versate nel fondo pensione?
sempre che ne abbiate uno ovviamente
 
Ultima modifica:
Grazie agli admin
Le risposte del sondaggio adesso sono private!
 
Io ho un fondo privato e verso il massimo che si può scaricare.. Trovo sia molto valido anche in ottica diversificazione..
 
Verso il massimo deducibile, ossia 5'164,57 euro se non erro l'importo esatto
 
Non ho il fondo pensione ma investo con altri strumenti
 
Personalmente ho il fondo pensione da nemmeno un anno (ho 23 anni e lavoro da 4)
al momento sto versando tramite busta solo il minimo per avere il contributo del DL (nel comparto più aggressivo del mio FPN ovviamente)
Subito l' idea era di capire il funzionamento versando poco...
Adesso direi gradualmente inizierò ad aumentare la quota versata tramite busta, ma dubito di voler raggiungere i 5164€, probabilmente starò sui 2000-3000€
Non so se sia una grande idea ma alla mia età il conto corrente non è gonfissimo e 5000€/annui credo che ne sentirei l' "assenza" da qui ai prossimi 10-15 anni... quando sperando in bene, mi sarò sistemato e potrò saturare il contributo
 
da un paio di anni verso il massimo deducibile. Potessi tornare indietro lo farei da più tempo, visti i notevoli vantaggi fiscali.

Chiedo a chi ha risposto all'opzione "più dei 5164 euro" il motivo di questa scelta. Sono curioso di capire, una volta sfruttata al massimo la deducibilità, quale sia la motivazione piuttosto che scegliere un diverso strumento di investimento (ETF ad esempio con bassi costi paragonabili ad un FPN senza l'incentivo fiscale). Grazie
 
da un paio di anni verso il massimo deducibile. Potessi tornare indietro lo farei da più tempo, visti i notevoli vantaggi fiscali.

Chiedo a chi ha risposto all'opzione "più dei 5164 euro" il motivo di questa scelta. Sono curioso di capire, una volta sfruttata al massimo la deducibilità, quale sia la motivazione piuttosto che scegliere un diverso strumento di investimento (ETF ad esempio con bassi costi paragonabili ad un FPN senza l'incentivo fiscale). Grazie

ciao manu io da quest'anno verserò oltre i 5.164, purtroppo anche se sono iscritto al fondo da 13 anni verso il contributo volontario solo da 3 e prevedo di andare in pensione tra 10 anni.sono d'accordo che investendo in strumenti a basso costo come gli etf otterrei un rendimento superiore ma il mio obbiettivo è ottenere una rendita vitalizia la mia pensione da lavoratore part-time non sarà"generosa" insomma più che investire mi vorrei assicurare (dovessi campare a lungo) credo che da molto anziani è meglio una rendita certa piuttosto che un capitale da amministrare
 
Io ho da 9 anni un PIP poste dove verso 600€ l'anno.
Da giugno di quest'anno ho aperto il FPN di categoria e per adesso sto versando il tfr + il minimo % per avere il contributo del datore di lavoro.
Dall'anno prossimo vedrò se unire i due FPN e PIP o lasciarsi entrambi
In più dall'anno prossimo vedrò a quanto aumentare il contributo tramite busta paga sul FPN anche se non credo di arrivare al massimo deducibile.
Vorrei tenermi un margine per poter investire nei mercati finanziari
 
Il minimo necessario per avere il contributo datoriale.
Il resto me lo tengo a disposizione, investendo in strumenti facilmente liquidabili, disponibili in pochi giorni, che non si muovono dall'asse ereditario.
La mia idea è che satureró il limite deducibile nei 5 anni precedenti la pensione. Su orizzonti temporali brevi, il vantaggio fiscale è difficilmente battibile da altri investimenti.Su orizzonti temporali più lunghi, ce la si può giocare...
 
Faccio un altro tipo di domanda: quanto conviene mettere nel fondo pensione in percentuale al proprio stipendio mensile considerando ovviamente mutuo/affitto da pagare? Grazie
 
Io verso circa 3000...
Ho capito iper convenienza dello sgravio fiscale però poi son soldi che bene o male non tiri più fuori a meno di morte morire...
 
La mia idea è che satureró il limite deducibile nei 5 anni precedenti la pensione. Su orizzonti temporali brevi, il vantaggio fiscale è difficilmente battibile da altri investimenti.Su orizzonti temporali più lunghi, ce la si può giocare...

Concordo :yes:
 
verso quattro spicci, concorso sul fatto che trattandosi di investimento con numerosi vincoli e rendimenti secondo me medio-bassi rispetto a quello che si può fare con altri strumenti, vada bene a 10-5 anni dall'età di pensionamento...
ora come ora mi serve per abbattere carico fiscale e rientrare tra i poveracci secondo il fisco...:D
 
Faccio un altro tipo di domanda: quanto conviene mettere nel fondo pensione in percentuale al proprio stipendio mensile considerando ovviamente mutuo/affitto da pagare? Grazie

la parte di risparmio che uno suppone di non dover utilizzare in futuro per operazioni ordinarie (visto che per salute perdita di lavoro e casa sarà comunque possibile in buona parte o in tutto prelevarli anticipatamente)
 
La mia idea è che satureró il limite deducibile nei 5 anni precedenti la pensione. Su orizzonti temporali brevi, il vantaggio fiscale è difficilmente battibile da altri investimenti.Su orizzonti temporali più lunghi, ce la si può giocare...

questo però è un discorso che varrebbe solo se già oggi saresti in questi 5 anni...
non puoi sapere oggi come sarà la deducibilità futura...

ad oggi sai che se versi:
- hai deducibilità e in più il discorso bonus 80€ che nel corso dell'anno prossimo dovrebbe riguardare pure altre porzioni di contribuenti
- se non versi andrai a pagare più tasse.

domani chi lo sa...

p.s. e comunque a parità di rischio non troverai mai un prodotto che può andare a giocare alla pari col vantaggio fiscale... per poterlo fare dovrai sempre usare prodotti più rischiosi, ma ci sta che uno possa preferire questa scelta anche se personalmente non la condivido
 
questo però è un discorso che varrebbe solo se già oggi saresti in questi 5 anni...
non puoi sapere oggi come sarà la deducibilità futura...

ad oggi sai che se versi:
- hai deducibilità e in più il discorso bonus 80€ che nel corso dell'anno prossimo dovrebbe riguardare pure altre porzioni di contribuenti
- se non versi andrai a pagare più tasse.

domani chi lo sa...

p.s. e comunque a parità di rischio non troverai mai un prodotto che può andare a giocare alla pari col vantaggio fiscale... per poterlo fare dovrai sempre usare prodotti più rischiosi, ma ci sta che uno possa preferire questa scelta anche se personalmente non la condivido

Si infatti la mia intenzione e dichiarazione odierna mica mi vincola. L'ho fatta ipotizzando l'invarianza della situazione normativa, dovessero cambiare le cose cambio idea serenamente.
In generale la mia valutazione è la seguente. Ho una aliquota del 23% ed un orizzonte lavorativo di altri 20 anni. Facendo cifra tondo per riempire il tetto di deducibilità devo versare 5000 euro annui, quindi 100.000 euro beneficiando di una deduzione del 23%.
Il montante a quel punto sarebbe superiore al limite che ti consente di riscattare per intero il montante stesso.
Almeno il 50% va tramutato in rendita.
Quindi 50.000 euro (+ la rivalutazione) li porto a casa, ed altri 50,000 (+ la rivalutazione) vengono tramutati in una rendita che benché reversibile verso un altra persona (al prezzo di una penalizzazione sull'assegno erogato però), prima o poi il fondo/assicurazione/banca si mette in saccoccia.
Signifia che 50000+ la rivalutazione vengono prima o poi estromessi dall'asse ereditario.
Quindi a fronte di un risparmio del 23%, la prospettiva famigliare vede invece sottrarsi il 50%. Prima o poi.
 
Quindi a fronte di un risparmio del 23%, la prospettiva famigliare vede invece sottrarsi il 50%. Prima o poi.

questo punto ha un errore a mio parere...
intanto non è già in partenza il 50% perchè buona parte sarà appunto finanziato dallo stato e non da te, oltre a quello ogni mese la rendita andrà poi appunto ad erodere quell'importo residuo. Nel tuo esempio quelli che devi trasformare in rendita ad occhio sarebbero quindi 35000€ usciti dalla tue tasche, conto fatto ipotizzando un rendimento a zero... tenendo conto del rendimento in realtà dovresti raggiungere il punto di pareggio molto molto prima considerando che già il prelievo iniziale del 50% del montante corrisponderà magari già a quanto hai versato in totale, facile che ancora prima di riscuotere la prima rata di rendita sei in guadagno....

Da un conto veloce ipotizzando un rendimento medio che credo prudenziale del 2,5% avresti un montante di 130900
Togli 9-10000 di tasse posticipate, ti porti a casa subito circa 60000 € degli 85000 € che hai versato e ti ritrovi con una rendita che parte dagli altri 60000€ per arrivare a coprire i restanti 25000 € (tenendo conto solo della parte versata volontariamente)


ora io conosco solo il mio fondo pensione non so se sia una cosa che permettono tutti o se magari addirittura è obbligatorio per legge, nel mio caso so che ad esempio posso scegliere di avere 10 anni di rendita garantita che andrebbe pure agli eredi in caso di decesso prematuro (ovviamente l'opeazione avrà un costo).

comunque si, in quello scaglione di reddito il recupero fiscale è minore, ma non trascurabile in ogni caso se si fanno bene i conti
 
Ultima modifica:
Si infatti la mia intenzione e dichiarazione odierna mica mi vincola. L'ho fatta ipotizzando l'invarianza della situazione normativa, dovessero cambiare le cose cambio idea serenamente.
In generale la mia valutazione è la seguente. Ho una aliquota del 23% ed un orizzonte lavorativo di altri 20 anni. Facendo cifra tondo per riempire il tetto di deducibilità devo versare 5000 euro annui, quindi 100.000 euro beneficiando di una deduzione del 23%.
Il montante a quel punto sarebbe superiore al limite che ti consente di riscattare per intero il montante stesso.
Almeno il 50% va tramutato in rendita.
Quindi 50.000 euro (+ la rivalutazione) li porto a casa, ed altri 50,000 (+ la rivalutazione) vengono tramutati in una rendita che benché reversibile verso un altra persona (al prezzo di una penalizzazione sull'assegno erogato però), prima o poi il fondo/assicurazione/banca si mette in saccoccia.
Signifia che 50000+ la rivalutazione vengono prima o poi estromessi dall'asse ereditario.
Quindi a fronte di un risparmio del 23%, la prospettiva famigliare vede invece sottrarsi il 50%. Prima o poi.

Anche a me personalmente "preoccupa" la zona grigia poco chiara, ma comunque possibile, che non torni tutto il capitale alla mia famiglia... ma che tra i loro ricalcoli della possibile speranza di vita si tengano del buon margine per la rendita
 
Molte persone allettate dal vantaggio fiscale si scordano le controindicazioni dei FP:

- Country Bias spinto sull'Italia
- Per i FP negoziali il fatto che ci siano di mezzo i sindacati (spinte politiche per investire in PIR e altri carrozzoni, metodi non certo ottimi per ottenere rendimento)
- Per FPA e PIP alti costi (rispetto a ETF capitalizzati)
- Tassazione penalizzante (20% ogni anno invece che 26% a fine corsa che sul lungo periodo fa una bella differenza)
- Possibili modifiche normative (con strumenti liberi posso scappare o cmq adattarmi)
- Discreta opacità nell'allocazione e nell'asset allocation
- Modifiche del calcolo della rendita
- Costi nascosti (ad esempio nell'erogazione della rendita, costi in ingresso, uscita, riallocazione ....)

Ora non dico che questo sia una lapide sui fondi pensioni ma certamente andrei molto calmo sul conferire somme consistenti a molto tempo dall'età di pensionamento
 
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