Consiglio fondi per un'amica

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Buongiorno,

una mia amica vuole investire 40k e il suo promotore bancario le ha proposto di investirli nei seguenti fondi:

DWS Concept Kaldemorgen
Il comparto si pone l’obiettivo di ottenere una crescita del capitale nel medio periodo investendo in modo flessibile su molteplici asset class: azioni, obbligazioni, oro, materie prime e liquidità. In un contesto caratterizzato da rendimenti obbligazionari molto bassi e da volatilità in aumento, il comparto consente di delegare le scelte di gestione al fine di cogliere le opportunità presenti sui mercati, contenendo entro limiti accettabili il livello di perdita massima.

Fidelity Global Multi Asset Income (GMAI)
Il Fondo mira alla generazione di proventi periodici, preservando il capitale nel medio-lungo termine.
L'obiettivo del fondo è quello di distribuire stabilmente una cedola trimestrale del 4-5% su base annua, ottenuto dal reddito erogato dagli investimenti sottostanti. Investe in un'ampia gamma di attivi finanziari diversificati a livello globale: azioni, obbligazioni, obbligazioni dei paesi emergenti.

Algebris Macro Credit Fund
Fondo prevalentemente orientato alle strategie sul credito che si pone l'obiettivo di generare un rendimento annualizzato del 6-7%, su un orizzonte d'investimento di medio-lungo termine (5 anni).
In un contesto di mercato caratterizzato da rendimenti estremamente contenuti in ambito obbligazionario, il fondo permette di accedere ad un portafoglio ben diversificato e che al suo interno prevede sia l’investimento in titoli obbligazionari tradizionali che strategie innovative non direzionali. Questa tipologia di investimento permette ai Clienti alla ricerca di rendimenti apprezzabilii di ottenere un profilo di rischio/rendimento prossimo a quello offerto dalle obbligazioni ad alto rendimento, ma con un maggior livello di diversificazione e di liquidità.

Fidelity - Euro Short Term Bond Fund
Il fondo investe principalmente in obbligazioni governative e societarie a breve scadenza denominate in Euro. Utile per mantenere uno zoccolo di basso rischio e limitato rendimento per fare fronte a esigenze improvvise di liquidità.

Fidelity Global Dividend
Il fondo ha l’obiettivo di ottenere reddito e crescita del capitale nel lungo periodo, investendo almeno il 70% in titoli azionari di società che presentano flussi di cassa stabili e che siano quindi in grado di
distribuire dividendi in crescita e sostenibili nel tempo. Il gestore ricerca i titoli delle società che hanno saputo accrescere o mantenere i dividendi pagati negli ultimi 10 anni, al fine di avere un portafoglio investito in aziende solide e con una crescita sostenibile dei dividendi e di minimizzare il rischio perdita di capitale.

Schroder ISF Global Corporate Bond
Investe in obbligazioni societarie altamente diversificate per area geografica, qualità del credito, settore e dimensione delle aziende emittenti. Titoli di elevata qualità, emessi da aziende finanziariamente stabili e
con fondamentali solidi. Il fondo investe in emittenti corporate, ma con una particolare attenzione alla qualità del credito (Investment Grade). La ricerca di rendimento, in un contesto di tassi bassi, avviene investendo in titoli a lunga scadenze rendendo il fondo sensibile ad un eventuale rialzo dei tassi, oggi tutt’altro che probabile.
Con più di 300 titoli in portafoglio è ampiamente diversificato n termini di aree geografiche, qualità di credito, settori e dimensione delle aziende in cui investe.

Data l'ignoranza sua e del sottoscritto in tema di fondi (affidabilità dell'emittente, costi di ingresso, di uscita e quant'altro) avevo pensato in alternativa ad un conto deposito in modo da temporeggiare e non avere fretta.

Sperando in un aiuto di voi esperti del settore in modo da avere quel minimo di info utili per poter decidere su cosa scegliere, auguro una buona giornata a tutti.
 
Spese di apertura e gestione e costi nascosti sono stati spiegati con trasparenza?
 

Salve, i fondi su elencati possono essere venduti in più 'classi'.

Alcune prevedono costi alla sottoscrizione (es. Devi pagare il 5%, quindi 2000 euro e poi il resto te li investo), altri costi magari che si vedono al rimborso, tutte costi annui di gestione (tolto dal capitale in maniera 'invisibile').

Sarebbe obbligo (ma quasi nessuno lo fa, soprattutto a chi è poco esperto) dettagliare questi costi. Comunque se avete gli ISIN (i codici identificativi specifici dei fondi), posso dirveli (poi bisogna vedere se il promotore sconta qualcosa).

Il 'movente' che spinge il promotore a far fare questi investimenti è ovviamente tali costi.

Se non avete alcuna esperienza valutare di tenere sul conto deposito, investire magari una piccola cifra per impratichirsi e magari entrare con un capitale più corposo qualora crollassero o scendessero fortemente i mercati, può dare un po' più di tranquillità.

Il profilo che si evince dai fondi scelti (anche se non c'è la quantità) è tendenzialmente prudenziale, il problema è che oggi l'obbligazionario (considerato tradizionalmente più prudente) rende poco e rischia di non riuscire a compensare con il suo rendimento i costi di questi prodotti finanziari ...
 
Manca secondo me un aspetto fondamentale in tutto ciò. Qual'è l'orizzonte temporale della ragazza? Perchè se l'arco temporale del suo investimento è di 2 anni, non esiste fondo al mondo compatibile con un orizzonte di questo tipo. Se invece parliamo di un orizzonte medio-lungo, ovvero se i soldi non le servono nel breve e possono restare investiti sul mercato, un conto deposito è inefficiente, e certamente una soluzione diversificata sul mercato è una valida strada. No ETF vedo, chissà come mai.......Conflitto d'interessi duro a morire
 
Manca secondo me un aspetto fondamentale in tutto ciò. Qual'è l'orizzonte temporale della ragazza? Perchè se l'arco temporale del suo investimento è di 2 anni, non esiste fondo al mondo compatibile con un orizzonte di questo tipo. Se invece parliamo di un orizzonte medio-lungo, ovvero se i soldi non le servono nel breve e possono restare investiti sul mercato, un conto deposito è inefficiente, e certamente una soluzione diversificata sul mercato è una valida strada. No ETF vedo, chissà come mai.......Conflitto d'interessi duro a morire

Io creo portafogli misti tra fondi di più case d'investimento ed ETF (le obbligazioni ormai giusto in dollari... :( ...titoli di stato tanti l'anno scorso). Su tutti gli orizzonti temporali è incredibile la differenza di performance restituita al cliente dagli ETF rispetto ai fondi di ogni asset class e di ogni casa. Salvo ovviamente i fondi più speculativi (es. gli small cap, i growth gli emergenti molto concentrati) che però ovviamente sono una potenziale bomba. Ormai i clienti più importanti li chiamano "quei tuoi fondi magici". Ovviamente la replica passiva di un indice oscilla in maniera altrettanto brusca anche in discesa, ma in un trend come il 2019 (ne ho usati più massicciamente a partire dal 2018 per far recuperare le perdite, anche se un pò li ho sempre usati) ha aiutato davvero tanto, anche a restituire sorriso e fiducia a tanti clienti. Ultimamente con l'inversione delle curve dei tassi etc... sto consolidando un pò mixando gestione separata al posto dell'obbligazionario.
Ovviamente troverai davvero pochissimi consulenti che fanno queste cose (e molti credo che siano miei colleghi della mia 'scuola').
 
Io creo portafogli misti tra fondi di più case d'investimento ed ETF (le obbligazioni ormai giusto in dollari... :( ...titoli di stato tanti l'anno scorso). Su tutti gli orizzonti temporali è incredibile la differenza di performance restituita al cliente dagli ETF rispetto ai fondi di ogni asset class e di ogni casa. Salvo ovviamente i fondi più speculativi (es. gli small cap, i growth gli emergenti molto concentrati) che però ovviamente sono una potenziale bomba. Ormai i clienti più importanti li chiamano "quei tuoi fondi magici". Ovviamente la replica passiva di un indice oscilla in maniera altrettanto brusca anche in discesa, ma in un trend come il 2019 (ne ho usati più massicciamente a partire dal 2018 per far recuperare le perdite, anche se un pò li ho sempre usati) ha aiutato davvero tanto, anche a restituire sorriso e fiducia a tanti clienti. Ultimamente con l'inversione delle curve dei tassi etc... sto consolidando un pò mixando gestione separata al posto dell'obbligazionario.
Ovviamente troverai davvero pochissimi consulenti che fanno queste cose (e molti credo che siano miei colleghi della mia 'scuola').

Posso chiederti che tipo di gestione separata?
 
Posso chiederti che tipo di gestione separata?

Non voglio parlare di prodotti specifici, la uso molto in multiramo, di meno in versamenti aggiuntivi su vecchie polizze di buona qualità.
 
Io creo portafogli misti tra fondi di più case d'investimento ed ETF (le obbligazioni ormai giusto in dollari... :( ...titoli di stato tanti l'anno scorso). Su tutti gli orizzonti temporali è incredibile la differenza di performance restituita al cliente dagli ETF rispetto ai fondi di ogni asset class e di ogni casa. Salvo ovviamente i fondi più speculativi (es. gli small cap, i growth gli emergenti molto concentrati) che però ovviamente sono una potenziale bomba. Ormai i clienti più importanti li chiamano "quei tuoi fondi magici". Ovviamente la replica passiva di un indice oscilla in maniera altrettanto brusca anche in discesa, ma in un trend come il 2019 (ne ho usati più massicciamente a partire dal 2018 per far recuperare le perdite, anche se un pò li ho sempre usati) ha aiutato davvero tanto, anche a restituire sorriso e fiducia a tanti clienti. Ultimamente con l'inversione delle curve dei tassi etc... sto consolidando un pò mixando gestione separata al posto dell'obbligazionario.
Ovviamente troverai davvero pochissimi consulenti che fanno queste cose (e molti credo che siano miei colleghi della mia 'scuola').

Dovresti specificare meglio la tipologia di consulenti.

Di consulenti finanziari autonomi che lavorano in questo modo ce ne saranno non dico tutti ma la stragrande maggioranza. Con riferimento soprattutto al corretto uso di ETF al posto dei fondi più costosi. Perché hanno tutto l'interesse ad operare nell'interesse del cliente.

Di consulenti finanziari abilitati all'offerta fuori sede (ex promotori finanziari) ce ne sono probabilmente molti meno, ma fare di tutta l'erba un fascio non è corretto.
 
Sì scusa, chi ha iniziato la discussione parlava di consulenti bancari.

In Italia esistono 25300 filiali bancarie, in ognuna di esse probabilmente c'è una persona con i requisiti per prestare consulenza. Ci sono poi 37000 consulenti monomandatari, poi ci sono molti addetti alla consulenza negli uffici postali e dei dipendenti addetti al Private.
Tra questi ---> No ETF.

Esistono poi i consulenti autonomi, liberi professionisti (non bancari) che paghi a parcella per i loro consigli, e loro ti consigliano anche ETF. Sono però molti di meno.

Il sole 24 ore dice che un anno fa gli iscritti a quell'albo erano 62: Ecco i 62 pionieri della consulenza finanziaria indipendente in Italia - Il Sole 24 ORE

Oggi non lo so perché sono in rapido aumento.

Sì, non ho nominato nemmeno i dipendenti delle filiali bancarie/poste ecc., che poi sono i più numerosi, perché chiamarli consulenti per me non è nemmeno appropriato. Non fanno consulenza, vendono i prodotti che serveono a loro per raggiungere i budget (ovviamente ci sono delle eccezioni in tutte le categorie di consulenti, te ne sei l'esempio, ma sono davvero poche).
 
Però ti assicuro che almeno il 50-60% dei colleghi che conosco ha empatia con il cliente e se capaci vorrebbero andare oltre il 'raggiungimento del budget'. Ovviamente i capaci spesso vengono schiaffati in cassa a dire sottovoce ai clienti "Mario, non te fidà! Non investire niente!". Nella consulenza puntano più agli inconsapevoli (e a quelli senza empatia che farebbero vendere casa alla loro madre per collocare una subordinata e farsi dire 'bravo'... che ce ne sono).

I 3 con cui ho lavorato negli ultimi 3 anni e a cui ho insegnato qualche dato ISIN e strumento (in primis ETF) sono ormai schegge nell'abbinare ETF e fondi e BTP (beh, BTP l'anno scorso) ormai...
...anche perché capetti e dirigenti (almeno da me) hanno fatto strada con il medesimo livello di selezione, quando hanno raggiunto un certo inquadramento gli fanno un corso accelerato in Bocconi per fargli imparare 2 paroloni da sparare alle riunioni, ma di strumenti finanziari sanno la metà dell'utente medio di FOL. Né gli è mai interessato (anzi, secondo me meno sanno e più campano tranquilli... anche loro avranno una coscienza).

Personalmente io uso gli strumenti che possono essere comunque utili al cliente per fare il 'numerello' del budget (es. in questo momento gestioni separate al posto del governativo per consolidare nei portafogli prudenti... che sono tanti). Ovviamente i nodi poi vengono al pettine (numeri in ordine, portafogli perfetti, in guadagno etc... ma ad esempio commissionale che non gli quadra) e quando mi rimuoveranno da questo ruolo (se lo trovano un sostituto che si prende i miei portafogli) avrò più tempo e risorse mentali per dedicarmi al mio Blog.

Tanto comunque la banca tradizionale sta scomparendo. Sopravviverà abbastanza altri 12-15 anni, poi con il cambio di guardia generazionale diverrà una realtà di nicchia o farà altro (boh, magliette con il logo? Vendita aspirapolveri? Contratti per luce e gas porta a porta? Ho sentito un amministratore delegato che parlava di futuro come 'interfaccia fisica delle aziende del fintech' quindi depositi in cui venire a ritirare pacchi amazon forse...). Già i numeri 'reali' sono impietosi... quelli farlocchi sono gonfiati da discorsi del tipo "o mi fai 12mila euro di polizza sulla vita o non ti dò il mutuo, anzi te la finanzio nelle rate - alla faccia degli impieghi sani -... o mi fai 5 polizze sanitarie per tutta la famiglia o non ti rinnovo il fido e ti mando impagato l'assegno... tranquilla signora Concetta, è un piccolo cambio sui fondi, due firmette qui e due qui, vede scendere un pò il totale, ma non si preoccupi"... che è dove vedo fare il 90% degli utili (oggi). Quindi o rialzano i tassi e si mettono a fare seriamente raccolta e impieghi (se il crowdfunding non prende piede e Amazon non si mette a fare finanziamenti), o nazionalizzano tutto e ci mettiamo a fare i filosofi dell'economia stile Banca Italia, oppure è un business sul quale non investirei (i titoli bancari che non si sono ripresi con il tiering li venderei insieme a quelli che si sono ripresi e li lascerei stare). IMHO

P.S.

Sarebbe corretto e rispettoso non considerare consulenti neppure i CFAOFS (io li chiamo ancora promotori) però... almeno gli zozzi venditori quando stanno bene con il budget (o se non gliene frega niente) ti danno consulenza vera e sincera, i CFAOFS si mettono in tasca soldi in funzione di quello che riescono a farti 'bere' come consulenza. Non so quanti CFAOFS ho fatto smettere di lavorare (a cui ho tolto clienti centinaia credo), però 3 li ho fatti radiare dall'albo quindi sono sicuri. Gli ho visto rovinare le persone (rovinare che non gli è rimasta neppure la casa in cui vivere o la famiglia) appropriarsi dei loro beni legalmente e illegalmente (inclusi market abuse, sottrazione mezzi di pagamento etc...), gli ho visto falsificare firme e sottoscrizioni di titoli a centinaia, gli ho visto fotoshoppare estratti conto, mettersi beneficiari delle polizze dei vecchietti etc... ovviamente una minoranza di 'pecore nere' (che becco tutte io probabilmente) ma MAI ho conosciuto un collega che ha fatto una di queste cose. Sono 20 anni che faccio guerra a questa gente, non è il massimo dire che loro sono veri consulenti e colleghi che gestiscono portafogli da decine di milioni da decenni, magari anche con soddisfazione e fidelizzazione del cliente sono solo piazzisti. Bisogna andare oltre il contenuto del deposito titoli e la cravatta firmata, anche se dentro c'è un fondo più trendy di quello da banco, bisogna capire poi che fanno alle persone e con che approccio si pongono verso i loro beni (ovvero cercando di convertirli nei propri beni per 'approccio commerciale')... quindi diciamo che in Italia i consulenti sono 62 (al dicembre 2018) e gli altri 62mila no.
Sui CFAOFS non sono d'accordo. Al giorno d'oggi la maggior parte di questi può far sottoscrivere fondi di tutte le case. I monomandatari ci sono ancora ma spero siano una minoranza.

Inoltre, anche tra i CFAOFS si stanno diffondendo i contratti "a parcella", ovvero dietro il pagamento di una commissione annua ti costruiscono tranquillamente portafogli anche di soli ETF.

Queste due cose vogliono dire minor conflitto di interessi con il cliente e, sicuramente, minor conflitto di interesse rispetto al dipendente di banca.

E comunque non potranno mai raggiungere il livello di indipendenza dei consulenti finanziari autonomi (CFA), che inequivocabilmente hanno un conflitto di interesse ai minimi livelli.

Tra l'altro a me non risulta che i CFA siano solo 62, forse sono dati vecchi o incompleti. Se vai nel sito NAFOP (National Association of Fee Only Planners --> oggi Associazione Italiana dei Consulenti Finanziari Autonomi (CFA) che esercitano la Consulenza Finanziaria Indipendente Fee Only) trovi quasi 700 Consulenti Finanziari Autonomi, con relativi dati e autorizzazione OCF con tanto di numero di delibera.

Un'ultima cosa: quei casi estremi di CFAOFS a cui fai riferimento sono delle vere e proprie truffe, e sinceramente eviterei di inserire tutti i truffatori in una singola tipologia di consulenti, non mi sembra corretto.
 
Hai detto che i bancari non sono consulenti, quindi rimangono CFAOFS e autonomi. Vuoi inserire i truffatori in entrambe le tipologie? Mai visto fare cose strane da autonomi (in realtà mai visti, ancora).
Ripeto: MAI visto un collega appropriarsi dell'home banking del cliente, falsificare estratti patrimoniali, mettersi beneficiario delle polizze dei clienti, fargli prendere finanziamenti sulla casa per investirglieli, etc... etc... Ho udito leggende in merito di uno licenziato chissà quanti anni fa che aveva rubato dalla cassa, ma un caso su diecimila davvero... adesso se licenziano è perché non hai letto bene la normativa ed hai fatto un errore di antiriclaggio o di partite contabili.



Credo che tu non abbia mai avuto a che fare da 'dietro le quinte' con reti di promotori finanziari. Prenditi 3 mesi e infiltrati in una rete che inizia per M e ha sede in Lombardia, poi mi racconti... che dicono 'dietro le quinte'.
Da davanti sono tutti perfetti, giacca, cravatta, capello appena brizzolato, volto sorridente. Ma non confondere la App e il modello di servizio con la realtà. Anche le reti bancarie ci mettono un attimo ad implementarti il fee a parcella ed il servizio *****tto, se vogliono (al momento non vogliono, ma finiscono di spremere la vecchietta e arrivano). Alla piattaforma aperta ho accesso anche io (anche se ci sono fondi della casa vivamente consigliati, ma anche i promotori per dire prendono 0,70 su quelli caserecci e 0,5 sugli 'altri').
Sui promotori potrei scriverci un libro, ma non sarebbe una lettura gradevole.
Comunque google non mente: "promotore+truffa" = 440.000 risultati.



Anche da noi se leggi i fogli informativi c'è scritto che la sottoscrizione di ETF viene 0,15% con un minimo di 5 euro mi pare fatta in autonomia, mentre se allo sportello con il consulente 0,75% con un minimo di 15 'per il servizio'.

Ovviamente la banca preferisce 3% di upfront e 1% l'anno di commissione di distribuzione sui fondi caserecci (che poi costano di più dato che c'è la società prodotto)... però in teoria il servizio esiste (per me anche in pratica).

E QUANDO arriva in banca l'utente evoluto che dice "voglio i titoli di stato/voglio gli ETF/voglio le azioni/voglio le obbligazioni prese sul mercato" con Mifid2 il consulente dovrebbe comunque dare consulenza (se il cliente fa il portafoglio di 'testa sua' ISIN alla mano agisce execution only, ma se come accade nel 90% di questi casi ti dice "voglio comprare al massimo titoli di stato e obbligazioni" -gli etf è più raro- e se scegli tu quali titoli dargli dovresti fare consulenza, appropriatezza, conoscenza, etc... se sei un pò professionale asset allocation e tutto come sui prodotti banca e se non sono adeguati al profilo devi astenerti) e ti assicuro che i 'solo BTP, solo obbligazioni e via via iniziano i solo ETF' sono parecchi.

Allo stesso identico modo leggi bene dietro le righe i fantastici servizi dei CFAOFS. Tu credi davvero che ti siedi davanti al 90% di loro e partono di ETF?

Secondo me (e non solo secondo) adattano il modello commissionale a chi hanno di fronte:
- Pollo: consulenza fee + polizza unit + fondi interni alla polizza unit + qualsiasi roba con massimo gain
- Meno Pollo: fondi (preferenzialmente della casa) + polizza a massimo continuing
- Ho sentito parlare di questi "ETF": 'certo, noi siamo grandi professionisti indipendenti' --> consulenza fee + ETF (e se ci riusciamo qualche fondo/sicav)

E ti assicuro che quelli che dalla signora si fanno lasciare i moduli dei fondi firmati in bianco "così poi faccio io, non si preoccupi" non sono casi estremi o del passato antico. E quelli con gli estratti conto fotoshoppati ci hanno svangato il 2018 e se non sono la maggioranza... bah, a me saran capitate tutte 'pecore nere'.



Conflitto d'interessi grande come un'astronave.
Se io facessi il CFAOFS mi vanterei di poter fare la consulenza fee-only da grande professionista, poi quando mi capita l'ingenuo con i soldi che si fida ed avessi il mutuo da pagare gli rifilerei prodotti con un commissionale occulto spaventoso e mi metterei in tasca cash tutta la sua ignoranza in materia (truffe mai, ma anche nella legalità c'è molto spazio).
Questo con tutta la mia 'etica' e le mie 'belle parole'. Mi conosco... so cosa diventerei, perché purtroppo ci sono anche tagliato. Magari partirei con le belle intenzioni, poi poco a poco scivolerei giù... Pensa chi l'etica non ce l'ha e invidia o odia quelli delle generazioni precedenti, o i lavoratori fissi etc... (ripeto: a qualche riunione e cena di promotori anni fa ci andai e i discorsi li ho sentiti, anche se dato l'esame non ho mai esercitato).
Io, anche se vendo prodotti con commissionale maggiore, non mi metterò mai in tasca nulla, guarda neanche bravo mi dicono. E sai perché devo miscelare un pò ed un pò (ma scartando tutta la robaccia, i derivati, i certificati da bancone, la robaccia sintetica)? Perché sennò non mi fanno fare questo lavoro e ci mettono uno che fa molti ma molti più danni ai risparmiatori di me.
Ultimamente però ho trovato altri strumenti (Blog, divulgazione) per cercare di tutelare i risparmiatori (e fare il consulente, che mica uno deve pagare per forza il mutuo con quello) comunque, quindi forse non vale la pena combattere con certa gente...
Guarda bow, non mi interessa avere ragione per forza e non metto in dubbio una virgola di quello che hai scritto.

Però... se mi prendi la banca dei famosi promotori con la M., posso prendere anche io ad esempio qualche banca truffaldina che, tra l'altro, è saltata per aria di recente da quanto le faceva sporche. E per salvarla i soldi hanno dovuti metterceli gli italiani, quindi insomma, meglio lasciar perdere.

Il mondo dei CFAOFS lo conosco abbastanza, lo sono anche stato una vita fa per un breve periodo. E tra l'altro se si va su esempi personali, ho un caro amico CFAOFS, ci sono cresciuto insieme e lo conosco bene, e quello che fa non è molto distante da quello che fa un CFA (ma le differenze ci sono e non lo nego), so come lavora. E gli esempi che mi porta di incompetenza dei dipendenti bancari non sono da meno. E i contratti a percentuale vendendo ETF (ad esempio) sono incentivati dalla banca in cui lavora, mentre da quanto capisco anche se possibili sono disincentivati dalle banche tradizionali.

E sono contratti pensati per far guadagnare la banca e il promotore sì, ma il giusto. E far pagare al cliente il giusto. Magari la sua sarà una realtà all'avanguardia in Italia ma c'è anche quella.
 
Sì, non ho nominato nemmeno i dipendenti delle filiali bancarie/poste ecc., che poi sono i più numerosi, perché chiamarli consulenti per me non è nemmeno appropriato. Non fanno consulenza, vendono i prodotti che serveono a loro per raggiungere i budget (ovviamente ci sono delle eccezioni in tutte le categorie di consulenti, te ne sei l'esempio, ma sono davvero poche).

Sono d accordo. Chiamiamoli (chiamiamoci) pure venditori. Ma non è che non si possa costruire un buon portafoglio con i prodotti venduti per raggiungere il budget.
Guarda che in banca ci sono i budget, ma non è che ti dicono "il budget lo devi fare con x, che arrivi tizio Caio o sempronio". Un minimo di spazio c è, hai a disposizione polizze, fondi, certificate ecc
 
Consiglio fondi per un'amica

Lunga e diritta correva la strada
l'auto veloce correva......
 
innanzi tutto ringrazio per gli interventi che, nonostante il fuori tema, hanno evidenziato come sia complicato per una persona che non ha competenze finanziare adeguate affidare con fiducia il proprio risparmio nelle mani di un intermediario, ritornando in tema ho fatto leggere la discussione alla mia amica e la domanda è stata: ma tra quei fondi proposti qual'è il meno peggio?
 
innanzi tutto ringrazio per gli interventi che, nonostante il fuori tema, hanno evidenziato come sia complicato per una persona che non ha competenze finanziare adeguate affidare con fiducia il proprio risparmio nelle mani di un intermediario, ritornando in tema ho fatto leggere la discussione alla mia amica e la domanda è stata: ma tra quei fondi proposti qual'è il meno peggio?

A mio parere la tua amica dovrebbe prima di tutto, come suggerivano alcuni dei primi interventi, chiedere al promotore un prospetto di tute le spese di entrata e di gestione dei prodotti summenzionati.
 
innanzi tutto ringrazio per gli interventi che, nonostante il fuori tema, hanno evidenziato come sia complicato per una persona che non ha competenze finanziare adeguate affidare con fiducia il proprio risparmio nelle mani di un intermediario, ritornando in tema ho fatto leggere la discussione alla mia amica e la domanda è stata: ma tra quei fondi proposti qual'è il meno peggio?

Tra quelli alcuni sono obbligazionari societari (bassissima redditività al momento che rischia di non pagare neppure i costi) il Global Dividend è un azionario, anche piuttosto volatile.

Un ottimo compromesso è il Fidelity Global Multi Asset Income, ottimo fondo, in passato l'ho anche avuto. Gestione solida e bilanciata (azioni+obbligazioni).

Una nota: se scegli la versione a distribuzione (che ti dà le cedole) le caratteristiche attuali dell'economia sono tali che è probabile che nel tempo il capitale diminuisca. Questo salvo botte di fortuna valutarie (ad esempio dall'anno scorso quello a distribuzione in dollari ha avuto ottime cedole E capitale in crescita per via della rivalutazione del dollaro)!
 
grazie bow per la tua opinione sul fidelity
 
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