Quando ha senso investire in fondi?

fallugia

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Tra fondi ed etf la scelta pare quasi obbligata verso questi ultimi, visto la minore incidenza dei costi. Le performance del passato almeno dicono questo.

Ci possono essere motivi, invece, per scegliere l’investimento in fondi attivi, secondo voi?
 
Secondo me:
1) quando hanno costi contenuti e magari anche strategie particolari, come ad esempio i fondi AcomeA
2) fondi flessibili, visto che di ETF flessibili non ne esistono credo
3) se si vuole investire in particolari settori abbastanza delicati particolari sottili...sperando che la componente attiva sappia scegliere tra aziende sane e da scartare ( rinnovabili robotica biotecnologie ecc...)

EDIT
d'accordo anche con quanto scrive qui sotto @cataflic
 
Ultima modifica:
Tra fondi ed etf la scelta pare quasi obbligata verso questi ultimi, visto la minore incidenza dei costi. Le performance del passato almeno dicono questo.

Ci possono essere motivi, invece, per scegliere l’investimento in fondi attivi, secondo voi?

Quando bisogna lavorare con cifre tonde, cioè i 200€ della rata del pac o voler mettere 11.000€ in un prodotto e 9.000€ in un altro, o quando tramite le commissioni dei fondi si paga la consulenza richiesta.
 
Secondo me:
1) quando hanno costi contenuti e magari anche strategie particolari, come ad esempio i fondi AcomeA
2) fondi flessibili, visto che di ETF flessibili non ne esistono credo
3) se si vuole investire in particolari settori abbastanza delicati particolari sottili...sperando che la componente attiva sappia scegliere tra aziende sane e da scartare ( rinnovabili robotica biotecnologie ecc...)

Però per quanto riguarda i fondi flessibili leggo questo, per esempio (anche se è del 2016)

Fondi Bilanciati Flessibili EUR Globali, con gli ETF non c'e partita - NoRisk
 
sono d'accordo, non c'è partita... proprio perchè sono cose differenti...
un fondo flessibile personalmente lo confronto solo con gestioni tipo Moneyfarm Euclidea ecc...
 
Ma IE00B41RYL63 è mai stato quotato a Milano?!
 
i fondi vanno bene su alcune asset-class particolari in cui diventa difficile trovare un buon ETF

ad es. un flessibile obbligazionario corporate oppure un long-short o ancora azionario su alcune aree emergenti
 
Tra fondi ed etf la scelta pare quasi obbligata verso questi ultimi, visto la minore incidenza dei costi. Le performance del passato almeno dicono questo.

Ci possono essere motivi, invece, per scegliere l’investimento in fondi attivi, secondo voi?

i fondi attivi servono per determinati mercati e determinate strategie dove gli indici passivi possono non essere efficienti.

nella pratica per l'investitore medio non servono a nulla…..perché non solo dovrebbe avere le competenze per attuare queste strategie ma ancora più difficile dovrebbe selezionare il giusto fondo per applicarla…..
 
i fondi attivi servono per determinati mercati e determinate strategie dove gli indici passivi possono non essere efficienti.

nella pratica per l'investitore medio non servono a nulla…..perché non solo dovrebbe avere le competenze per attuare queste strategie ma ancora più difficile dovrebbe selezionare il giusto fondo per applicarla…..

sono d'accordo ma si tratta dell'"investitore medio" faidate, c'è anche chi paga la consulenza per avere le soluzioni
 
sono d'accordo ma si tratta dell'"investitore medio" faidate, c'è anche chi paga la consulenza per avere le soluzioni

l'investitore italiano che si affida ad un consulente indipendente è classificato come investitore super evoluto :D
 
Tra fondi ed etf la scelta pare quasi obbligata verso questi ultimi, visto la minore incidenza dei costi. Le performance del passato almeno dicono questo.

Ci possono essere motivi, invece, per scegliere l’investimento in fondi attivi, secondo voi?

Gli etf nascono per incoraggiare le persone a fare trading coi fondi generando commissioni per i mercati...se li prendi per fondi comuni a basso prezzo ed eviti di traddarli allora sono ottimi. Se invece li prendi per azioni allora sei caduto nel tranello.
 
i fondi attivi servono per determinati mercati e determinate strategie dove gli indici passivi possono non essere efficienti.

nella pratica per l'investitore medio non servono a nulla…..perché non solo dovrebbe avere le competenze per attuare queste strategie ma ancora più difficile dovrebbe selezionare il giusto fondo per applicarla…..

:bow:

Quando vengono quelli delle società prodotto, o qualche geniale dirigente a farci i briefing di 3 ore su come riescono a prevedere i mercati vieni ad aiutarmi a picchiarli?

Lo dicessero chiaro "i fondi attivi servono a macinare commissioni", lo so io, lo sanno loro, almeno ci risparmiamo tutti ore e ore e ore di balle.
 
Ho appena letto questo


"Riteniamo che i fondi a gestione attiva e quelli a gestione passiva presentino vantaggi differenti a seconda delle diverse fasi del ciclo economico", è il commento di Marlène Hassine Konqui, head of Etf research e di Jean-Baptiste Berthon, senior cross-asset strategist di Lyxor AM.

"Nelle fasi recessive sarebbe opportuno privilegiare i fondi attivi e alternativi, mentre nella fase iniziale del ciclo economico gli investitori dovrebbero preferire gli strumenti passivi, poiché il beta diventa la fonte di performance principale. Nelle fasi intermedie e avanzate del ciclo economico, caratterizzate da una più fragile direzionalità dei mercati, la giusta combinazione di fondi attivi e passivi può offrire notevoli vantaggi", aggiunge la manager

La grande avanzata degli etf mette in crisi la gestione attiva - Investire
 
Gli etf nascono per incoraggiare le persone a fare trading coi fondi generando commissioni per i mercati...se li prendi per fondi comuni a basso prezzo ed eviti di traddarli allora sono ottimi. Se invece li prendi per azioni allora sei caduto nel tranello.

Non è così ma ok c’è anche chi pensa che la terra sia piatta.
 
Ho appena letto questo


"Riteniamo che i fondi a gestione attiva e quelli a gestione passiva presentino vantaggi differenti a seconda delle diverse fasi del ciclo economico", è il commento di Marlène Hassine Konqui, head of Etf research e di Jean-Baptiste Berthon, senior cross-asset strategist di Lyxor AM.

"Nelle fasi recessive sarebbe opportuno privilegiare i fondi attivi e alternativi, mentre nella fase iniziale del ciclo economico gli investitori dovrebbero preferire gli strumenti passivi, poiché il beta diventa la fonte di performance principale. Nelle fasi intermedie e avanzate del ciclo economico, caratterizzate da una più fragile direzionalità dei mercati, la giusta combinazione di fondi attivi e passivi può offrire notevoli vantaggi", aggiunge la manager

La grande avanzata degli etf mette in crisi la gestione attiva - Investire

Cattura.JPG

In Rosso: ETF americano sul MSCI World (dollaro su dollaro)

In Blu: blasonatissimo fondo Azionario Internazionale (medesima divisione degli asset del MSCI World) molto noto, attualmente con 4 stellone morningstar, su cui fanno conferenze fiume per la qualità della gestione attiva e blablabla... (che non cito).

Secondo te è stato da privilegiare nelle fasi recessive? Guarda è appena appena sceso un pò di meno nel 2008, ma le perdite del 2001 le ha recuperate a 2016 inoltrato... a 3 mesi perde, a 6 mesi perde, a 1 anno perde, a 3 anni perde, a 5 anni perde, a 10 anni perde...
 
Gli etf nascono per incoraggiare le persone a fare trading coi fondi generando commissioni per i mercati...se li prendi per fondi comuni a basso prezzo ed eviti di traddarli allora sono ottimi. Se invece li prendi per azioni allora sei caduto nel tranello.

Scusami... ma le commissioni di trading (es. 5 euro ad eseguito, sul mio home banking) non vanno 'ai mercati', ma alla banca su cui hai il deposito titoli. C'è una quota minima che va a borsaitaliana spa, ma credo che il guadagno di tale società da trading di ETF sia inferiore a quello di una sola emissione di un titolo di stato...

Banca che, te lo assicuro io che ci lavoro, si farebbe strappare i testicoli a morsi piuttosto che consigliarli a qualcuno (anzi piuttosto che far sapere a qualcuno della loro esistenza). E comunque i soli 'costi fissi' di molti fondi e sicav già battono i costi di eseguito online di molti ETF (salvo quantità elevate, parliamo di tagli da trading)... non parliamo poi delle commissioni.

Quale altre commissioni da 'trading' andrebbero ai mercati? I costi di gestione degli ETF (minimi) sono il guadagno di chi li ha emessi (es. credit agricole/Lyxor piuttosto che Blackrock/iShares o Vanguard), sulla composizione ed il regime di costi interni quanto un ETF è scambiato non incide, dato che sono fondi scambiati sul mercato e quindi 'impacchettati' e divisi in quote da scambiare all'emissione.
 
Tra fondi ed etf la scelta pare quasi obbligata verso questi ultimi, visto la minore incidenza dei costi. Le performance del passato almeno dicono questo.

Ci possono essere motivi, invece, per scegliere l’investimento in fondi attivi, secondo voi?
Pur riconoscendo la maggior efficienza degli ETF, che spesso bastano ed avanzano per generare portafogli alla maggioranza degli investitori, ci sono alcuni casi in cui i fondi a gestione attiva possono essere giustificati o avere comunque un senso:

  • Se si vuole investire in un mercato in cui non esistono ETF (o almeno ETF armonizzati, sempre che un tale mercato esista). In questo caso, la scelta è forzata
  • Se si vuole investire in un mercato dove, effettivamente, sembra che la presenza di un gestore faccia la differenza (ad esempio nei mercati obbligazionari emergenti)
  • Quando si usufruisce della consulenza di un consulente finanziario abilitato all'offerta fuori sede (ex promotore finanziario). Un Cfaofs non fattura la sua consulenza ma se lavora, è ovvio che voglia essere pagato e se consigliasse ETF, non guadagnarebbe niente. Quindi, chi vuole collaborare con un Cfaofs deve mettete in conto di utilizzare almeno per una parte del proprio investimento dei fondi a gestione attiva (non è questo in sé il problema: il problema vero è che quei fondi a gestione attiva sono spesso delle ciofeche della casa). L'illusione di risparmiare perché non si riceve una fattura in cambio del "supporto" del Cfaofs viene quasi sempre pagata in modo molto più salato nel tempo.
  • Quando l'utilizzo è giustificato da particolari strategie di investimento che prendono in considerazione anche i fondi a gestione attiva (meglio, anche se raramente possibile, istituzionali)
C'è un'altra cosa che può essere, talvolta, a favore dei fondi a gestione attiva: la performance di un fondo viene misurata nel 99% dei casi dal rendimento. Il rendimento però non è tutto: la performance di un prodotto finanziario dovrebbe essere misurata almeno da un altro indicatore, che è la volatilità.

I fondi a gestione attiva, mediamente, hanno delle volatilità inferiori a quelle degli ETF. Questo implica che, nei periodi di crisi, la presenza del gestore dovrebbe mitigare almeno parzialmente i crolli dei relativi prezzi (anche qui si parla sempre di media e di certo questo non vale per ogni fondo).

I fondi a gestione attiva possono cioè fornire una minima tutela psicologica per gli investitori (soprattutto quelli meno esperti o con una minore propensione al rischio), che possono trovare conforto nel sapere che la presenza di un gestore potrebbe (il condizionale è d'obbligo) avere un apporto benefico nei momenti di crisi (mentre gli ETF seguono il mercato e quindi l'investitore in ETF è totalmente in balia dell'andamento del mercato di riferimento).
 
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