Simulatore di certificati

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icecube

Excel helper
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Buongiorno,
mi sono avvicinato da poco al mondo dei certificati, e la cosa che più mi sconcerta è la necessità/difficoltà di valutare "ad occhio" il prezzo.

Gli utenti più esperti mi dicono che tanto il prezzo corretto è quello del MM, ma continuo ad avere difficoltà a decidere di comprare qualcosa che non so valutare.

Un po' per questo, un po' per puro divertimento "programmatorio", ho voluto provare a scrivere un piccolo "simulatore" in Excel.

...pensare di PREZZARE un certf + correttamente di un MM è difficile, e sebbene esista il modo , è per me inutile dedicarcisi, perché avrebbero strutture matematiche così complesse che in confronto il calcolo dei massimi e minimi delle superfici negli iperspazi , mie reminiscenze dell'esame di "geometria&algebra", sarebbero bazzecole (ma soprattutto ti mancherebbero i dati...oppure il tempo per maneggiarli).

Promettendo a Follow di non.... perdermi per l'iperpazio :D , ho voluto implementare un'idea di base semplicissima:

- simulo la traiettoria del prezzo del sottostante, da "oggi" alla scadenza;
- calcolo le somme pagate, secondo il regolamento del certificato, fino al rimborso anticipato o alla scadenza;
- ripeto la simulazione un numero sufficiente di volte, e faccio la media dei pagamenti ottenuti.

Primo dubbio... i risultati che si otterranno saranno congrui coi valori di mercato ?
Prima anticipazione: sembrerebbe di sì !


Metodo, problemi, vantaggi, svantaggi...

Per simulare le variazioni giornaliere dei prezzi azionari NON possiamo utilizzare la distribuzione Normale o Gaussiana (per il noto problema delle "fat tails"). Esistono complessi sistemi econometrici (modelli AR, ARCH...), ma in questo caso la complicazione sembra non portare grossi benefici in termini di risultati.

Il metodo che ho utilizzato, seguendo sempre la logica KISS ("keep it simple, stupid !"), è quello di scaricare la serie storica EFFETTIVA del sottostante (almeno 10 anni o più), e di pescare le variazioni giornaliere in modo casuale lungo tutti i dati storici. In questo modo si perde la c.d. autocorrelazione (la variazione giornaliera dipendente dalla variazione del giorno prima, che peraltro personalmente mi convince poco che esista), ma per contro il sistema è semplice e garantisce un'elevata velocità di elaborazione.

Per la lunghezza della serie storica farò qualche prova, le mie alternative sono:
- 10 anni;
- dal 1/1/2001, così mettiamo dentro 2 "cigni neri" belli grossi, l'11 settembre e il crack Lehman Bros.

Numero di "run" necessari: a priori direi 50.000, 100.000 o 1 milione, vedremo dal simulatore la stabilità dei risultati (non ci interessa il prezzo al centesimo, ovviamente).

Per certificati non troppo complessi (per iniziare quelli con UNICO sottostante) la velocità dovrebbe essere sufficiente ad ottenere qualcosa in 4-5 minuti.

Svantaggio: vista l'enorme varietà di tipologie dei certificati, non è possibile scrivere un unico simulatore "generalista", e poi variare semplicemente i parametri. Dovrò quindi avere un'infrastruttura più generale possibile (scarico dati storici, visualizzazione dei risultati e dei parziali), ma poi sarò costretto a scrivere una routine specifica del singolo certificato, ad hoc per quel solo certificato.
Questo ovviamente impedisce di utilizzare il sistema per un'eventuale screening (che sarebbe stato comunque un'utopia, viste le migliaia di certificati esistenti).

Va da sé che la possibilità di fare errori di programmazione è dietro l'angolo, così come male interpretare le regole del KID o termsheet..... ma per ora il mio scopo è verificare che il sistema nel complesso funzioni abbastanza, quindi ottenere risultati allineati coi valori di mercato, non certo scovare improbabili galline dalle uova d'oro !!

A presto con una prima versione.... funzionante.
 
mi sono avvicinato da poco al mondo dei certificati, e la cosa che più mi sconcerta è la necessità/difficoltà di valutare "ad occhio" il prezzo.

Ottima iniziativa.

A me ad esempio sconcerta che pure gli scenari sulla profittabilità vengano fatti "ad occhio". Sarebbe interessante poter visualizzare le probabilità che si verifichino gli scenari profittevoli partendo dalle attuali condizioni.
 
Qui una prima prova, allego il KID e il file xls col simulatore.

Certificato: DE000UY1S429 UBS su ISP scad. 26/2/2014,
strike 2.065, barriera 1,239, cedola trimestrale 3,25% (prima ced.: 18/2/2020, tasso 13% annuo)

Alle date di osservazione trimestrali (1^ il 18/2/2020, e fino a scadenza), se il prezzo del sottostante (ISP) è almeno pari allo strike (2,065) il certificato va in autocall a 100, e paga il 13% annuo dall'emissione (2/2019), e si estingue.
Se alla scadenza è sotto la barriera (1,239) si ha una perdita pari alla variazione del sottostante, se invece è sopra (ma sotto lo stike) rimborsa a 100.

Ultimo prezzo di mercato: 107,61.

Il simulatore è piuttosto veloce (oltre 1000 run al secondo sul mio PC), e già da subito il prezzo stimato si aggira intorno a 106 (mercato 107,61) e rimane stabile anche arrivando a 100.000 run.
Ovviamente il prezzo medio stimato è dato da un gran numero di run in utile (il tasso è del 13%, più il rimborso), e da un 5% di run in forte perdita (quando ISP scende sotto la barriera a 1,239).

Da notare che escludendo il CapitalGain sulle cedole (togliendo il flag di spunta dall'apposito checkbox in alto a sinistra) che, come noto, essendo "incerte" sono soggette a capital-gain e non all'imposta sostitutiva che colpisce le cedole dei bond, si ottiene un prezzo stimato intorno a 110, il che lo renderebbe decisamente appetibile se si hanno minus accumulate. E nell'ipotesi di prendere per buoni i risultati di questo "giochetto"... :D :cool:

Come prima prova sono abbstanza soddisfatto, i prezzi ottenuti sono "congrui" col mercato, anche se ovviamente non identici...
 

Allegati

  • KID DE000UY1S429.pdf
    94,1 KB · Visite: 97
  • DE000UY1S429.xls
    254 KB · Visite: 248
Provo col certificato NL0013876006 BNP Cash Coll. su ISP, scad. 24/9/2021
strike 2,13 barriera 1,491

Ultimo prezzo: 103,15

Qui non ci siamo tanto... il simulatore mi da circa 100 come valore stimato.
 

Allegati

  • NL0013876006.pdf
    210,7 KB · Visite: 90
  • NL0013876006.xls
    297 KB · Visite: 88
Sempre un click sopra gli altri OK!
Quindi un risvolto pratico sarebbe quello di giudicare la congruità del pricing in relazione al sottostante e tentare di arbitraggiare quelli a sconto? Ma come consideri l'impatto di altre variabili come volatilità, valore temporale, commissioni, ecc ecc (ancora devo aprire i files)?
 
Sempre un click sopra gli altri OK!
Quindi un risvolto pratico sarebbe quello di giudicare la congruità del pricing in relazione al sottostante e tentare di arbitraggiare quelli a sconto? Ma come consideri l'impatto di altre variabili come volatilità, valore temporale, commissioni, ecc ecc (ancora devo aprire i files)?

Se dovessi risponderti seriamente, direi: è solo un gioco !

Se io fossi presuntuoso, e credessi ciecamente ai risultati, ti direi che cerco gli errori del MM (che c'entrano gli arbitraggi?)

Se fossi spocchioso, ti risponderei: non hai nemmeno aperto i file, e fai domande su qualcosa che manco hai visto?

In realtà non ho risposte, solo domande: tu ORA, quali strumenti STAI USANDO per valutare la volatilità, la sensibilità del prezzo del certif al variare del sottostante, il time decay... (le commiss che c'entrano?) Hai qualche STRUMENTO? O fai a occhio?

Anche se l'occhio, quando è esperto, a volte fa più della matematica.

Ma ripeto... è poco più di un giochino, per cercare di avere qualcosa (anche di grossolano) su cui ragionare, io non ho la possibilità di stare ad osservare i book, non posso dire "il prezzo giusto è quello del MM, mi metto 2 cent sopra in denaro e aspetto..."
 
Ultima modifica:
... Ma come consideri l'impatto di altre variabili come volatilità, valore temporale, commissioni, ecc
È proprio questo il problema: per le azioni hai gli indici di bilancio, redditività, beta... per i bond hai rating, rendimento, duration, ma per i certificati? Ad esempio il delta qualcuno lo pubblica? Penso che anche gli emittenti abbiano poco interesse a dare troppi dettagli....
 
Penso che tu sia al campo base per tentare la scalata all'Everest!
Coi bond e con tanta pazienza la matematica funziona e hai fatto un lavoro da gigante, ma qui tentiamo la discesa su Marte.
Calcolare le opzioni dei vari scenari è molto, molto complesso....si può ovviamente fare (come i MM), ma auguri!
Se poi penso ai "what if" anche su solo 3 certificati con sottostanti variegati, tipo wo, bonus, athena...mi viene il mal di pancia...
 
Se può interessarti, so che esiste CedLab che offre una sorta di analisi basata sulla probabilità che un determinato certificato vada a rimborso o no. Non chiedermi altro, perchè altro non so; la piattaforma è gratuita per un accesso limitato, a pagamento variabile con altre possibilità. Se ti interessa vai su CedLab . Io, al momento, mi affido al naso; capisco il naso è molto limitato, ma d'altra parte con le azioni, obbligazioni e Co. che strumenti veri, affidabili, abbiamo?
 
Secondo me la lodevole iniziativa ha senso e alla fine questi geni della matematica dei MM verrà fuori che non sono geni per niente ma applicano formulette da quattro soldi.
Mi sembra comunque che encadenado avesse sviluppato una sua metodologia per calcolare il valore di certificati digitali
Ma facciamo un esempio concreto, detengo un certificato su TOTAL che dovrebbe essere valutato a fine dicembre. Rimborsa se il prezzo >46,33
Ora l'azione è sopra lo strike di circa il 2,5%
Ora, qualunque sia la variabilità dell'azione, a meno di non valutare cose strane tipo ipercomprato o anisi di tranding, mi viene da pensare che la probabilità di rimborso sia >50% (sarebbe 50% se il prezzo fosse esattamente pari allo stike)

Eppure il MM quota il cert sotto 100 :

XM8YJN | Total Phoenix Certificate | Deutsche Bank - X-markets - Hebelprodukte, Zerti****te & Anleihen
 
Certificato: DE000UY1S429 UBS su ISP scad. 26/2/2014, strike 2.065, barriera 1,239, cedola trimestrale 3,25% (prima ced.: 18/2/2020, tasso 13% annuo)

Ultimo prezzo di mercato: 107,61.

Il simulatore è piuttosto veloce (oltre 1000 run al secondo sul mio PC), e già da subito il prezzo stimato si aggira intorno a 106

Provo col certificato NL0013876006 BNP Cash Coll. su ISP, scad. 24/9/2021
strike 2,13 barriera 1,491

Ultimo prezzo: 103,15

Qui non ci siamo tanto... il simulatore mi da circa 100 come valore stimato.

A quanto pare hai scelto uno storico con rendimento medio negativo: più passa il tempo e più le traettorie di prezzo tendono a scendere.
 
@icecube, dopo aver ammazzato il trading obbligazionario vuoi ammazzare quello sui certificates? :D
 
L'approccio è corretto (simulazioni e payoff innestati sopra con valore atteso finale), ma il metodo è pericolosamente sbagliato per capire cosa è a sconto e cosa è a premio.
 
Sarebbe interessante poter visualizzare le probabilità che si verifichino gli scenari profittevoli partendo dalle attuali condizioni.

I certificati di investimento sono espressione di una strategia di opzioni sottostanti.

Nelle opzioni è il delta a misurare la probabilità che il prezzo del sottostante possa raggiungere un determinato strike in un certo tempo, basandosi principalmente sulla volatilità attesa.
Black-Scholes Excel Formulas - Macroption
Non saprei dire se anche per i certificati vale la relazione delle opzioni
imgformuladelta.gif

https://www.borsaitaliana.it/derivati/optionpricer/guida/pagineintroduttive/delta.htm
 
I certificati di investimento sono espressione di una strategia di opzioni sottostanti.

Nelle opzioni è il delta a misurare la probabilità che il prezzo del sottostante possa raggiungere un determinato strike in un certo tempo, basandosi principalmente sulla volatilità attesa.
Black-Scholes Excel Formulas - Macroption
Non saprei dire se anche per i certificati vale la relazione delle opzioni
imgformuladelta.gif

https://www.borsaitaliana.it/derivati/optionpricer/guida/pagineintroduttive/delta.htm

infatti bisogna partire da quella.
Vediamo un po':

- Analizzare certificato
- Scomporlo in opzioni
- Raccogliere i dati (che dovrebbero essere: valore del titolo, volatilità (non ho mai capito calcolata come, probabilmente ultimi 5 anni), tempo a scadenza opzione, tasso risk free che potremmo comodamente porre a 0 per certificati di breve durata)
- Calcolare il costo dell'opzione
- Calcolare il valore del certificato

Possiamo partire dai certificati base con un solo sottostante, tanto sono tutti più o meno (quelli europei almeno):

- Data di negoziazione x
- Data di valutazione x+1,x+2,x+3....
- Se data valutazione sottostante y >y1 ma y<y2 allora cedola ma non revoca
- Se data valutazione y>y2 cedola e revoca
- Se data scadenza x+n y>y1 cedola e revoca se no valore sottostante = valore certificato

Poi ovviamente ci sono tante varianti, la cedola con memoria i reverse etc.... però per iniziare....
 
Ultima modifica:
No, no, no... fermatevi prima di fare lavoro inutile!

Scomporre i certificati in somma di opzioni vanilla e ZCB dell'emittente va bene (due anni fa riuscivo a ricostruire il mid price del MM in tempo reale), ma funziona solo per le strutture semplici (ad es. capitale protetto), non appena si sale un attimo di livello avrete di fronte le opzioni barriera e non potrete più leggere il prezzo di mercato delle opzioni da nessuna parte.

In quel caso potete prezzare le opzioni con le apposite formule ma usando la volatilità implicita che leggete dai prezzi di mercato delle opzioni quotate, non usando volatilità storiche a caso.

Se uno non ha problemi di tempi computazionali, l'approccio di icecube basato su simulazioni va bene per prezzare qualsiasi cosa, ma le simulazioni vanno fatte in modo corretto: fare un "bootstrapping" delle variazioni del sottostante non è un modo corretto, se avete ottenuto prezzi vicino a quelli del MM è abbastanza un caso e sparirà al primo sbuffo di mercato serio; la simulazione fatta in modo corretto nel caso più semplice prevede di usare un moto browniano geometrico (GBM) e di leggere la volatilità direttamente dai prezzi di mercato (approccio di «volatilità locale»).

Per fare il GBM in VBA (suppongo che icecube stia usando quel linguaggio, un pricer in C++ con GUI tramite le Qt è un lavoro che si può vendere) si usa lo schema di Eulero-Maruyama.

Una volta che avete una matrice n x T (quindi n scenari ciascuno di T "passi"), potete applicare una funzione di payoff specifica per ogni certificato ad ogni percorso e vedere cosa paga il certificato: il prezzo "equo" di oggi è la media scontata ad oggi con la curva dei tassi zero dell'emittente.
 
Volando molto più in basso
...
(che c'entrano gli arbitraggi?)... che c'entrano le commissioni...fai domande su qualcosa che manco hai visto? ...
Idealmente se acquisto qualcosa di sottovalutato, liquido e prezzato in modo trasparente, dovrei lucrare dal riassorbimento di questa asimmetria puntando sul ritorno al fair value. Zero rischi quindi una sottospecie di arbitraggio potrebbe essere.

Nel kid si legge:
"La diminuzione del rendimento (Reduction in Yield - RIY) esprime l'impatto dei costi totali sostenuti sul possibile rendimento dell'investimento. I costi totali tengono conto dei costi una
tantum, correnti e accessori." E si riporta un costo d'ingresso implicito nel prezzo di collocamento dell'1,26%.
Peraltro io ho da poco 400 certificati levafissa x5 su Tenaris (ucg) dove devo scontare una commissione giornaliera dello 0,5%/365. Oltre al compounding...

Poi l'xls l'ho aperto ma trovo grosse limitazioni (tutte mie) a comprenderne funzionamento e fruibilità

Poi i miei setup sui certificati sono quasi esclusivamente key reversal su turbo (o minifuture) con leve (variabili !) mediamente di 10 dove direi sono congrue prezzature e pezzature. Discreta attenzione la rivolgo ai bonus cap (e varianti) con sottostanti prossimi alla barriera e segnali grafici di ripartenza.
Detenere un certificato per un periodo molto più breve della sua vita naturale dovrebbe allontanarmi dal rischio di dis-pricing (che è una sorta di slippage artificioso); in alternativa dovrei all'opposto detenere fino a scadenza il prodotto (così da mettere il market marker con le spalle al kiid), ma vi trovo un eccessivo alone di scommessa ed il disconfort di una lunga immobilizzazione di capitale
 
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