Malax86
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*** Aggiornamenti strategia e acquisti ***
Ciao, vorrei esporvi alcune idee e averne qualche feedback. (l’ho riletto ed è un po’ pippotto, mi scuso anticipatamente)
Ho 27 anni, un lavoro stabile, casa di proprietà, nessuna grossa spesa in programma che non possa essere affrontata con poche mensilità di stipendio. durante il 2020 potrei avere una riduzione del mio stipendio (per 3-5 anni), che mi permetterebbe di coprire le mie spese ma non di accumulare come adesso. Durante il 2020 potrei anche dover lasciare il lavoro e trasferirmi all’estero, evento che allo stesso modo mi impedirebbe di accumulare.
Al momento le mie finanze sono così distribuite
--- 72k in cd da che finiranno entro l’anno
--- 9,5k in bond in dollari (1,5k teva23, 5,6k in USsteel 37 e 2,4k in USsteel 25)
--- 10k liquidi sul cc/cd liberi
le obbligazioni non ho intenzione di venderle, hanno rendimenti buoni per cui le terrei per le cedole, inoltre adesso viaggiano in perdita di 100-300 euro. Ovviamente in caso di aumenti importanti valuterei la vendita.
La liquidità la tengo sul cc o al massimo su un cd libero.
Con i restanti la mia idea era fare un portafoglio così suddiviso:
--- 20k in cd vincolati a 5 anni (Rendimax o Illimity) al 3%
--- 50k in un portafoglio di etf.
La mia idea è che i cd riducano la volatilità del capitale permettendo di mantenere una maggior componente azionaria (pensavo 65-70%) negli etf, rispetto a un classico portafoglio pigro. Non ho problemi a sopportare rossi importanti perché fondamentalmente non mi servono per vivere quei soldi e, anche se ovviamente a nessuno piace perderli, rispetto al capitale umano in mio possesso non sono tanti.
L’orizzonte temporale è molto lungo, direi almeno 20 anni, potrebbe essere una parte della mia pensione. La filosofia che vorrei seguire è KISS perché “Quando il piano diventa troppo complesso, qualcosa finisce che va storto” cit.
Qui purtroppo finiscono le mie “certezze” e iniziano i dubbi.
Cercando di mantenere la semplicità come guida ho anche pensato se non convenga utilizzare servizi come Euclidea o Moneyfarm, ci sarebbe il vantaggio del non doverci pensare più ma l’idea di imparare qualcosa mi piace per cui sono un po’ restio. Ho guardato anche i pir ma vedendo cosa ci si può mettere dentro e leggendo un po’ in giro ho deciso di lasciar stare.
Meglio mettere dentro 50k in un’unica soluzione o fare un pac? Qui si tratterebbe di capire se davvero siamo in bolla per cui tra poco scende tutto o no perché in caso di bolla sarebbe meglio entrare con calma, giusto (che poi nessuno la sappia è un altro discorso)? Per mediare un po’ il rischio tra le due opzioni avevo pensato magari a entrare con 20k subito e poi i restanti 30 a rate di 500 euro al mese, magari facendo acquisti mensili da 1k oppure modularli in qualche modo a seconda dell’andamento degli ETF dandomi come regola che se scendono di un tot ne compro di più. In questo modo finirei di “caricare” i 50k alla scadenza dei vincoli dei depositi. Potrebbe diventare il primo check importante dell’investimento. Ribilanciamenti penso una volta l'anno acquistato chi è rimasto indietro. Così facendo se entro i 5 anni dei cd ci fosse un grosso calo potrei entrare con la parte ancora liquida, se fosse dopo i 5 anni avrei il capitale dei cd.
I 5 anni li ho scelti perché in un modo o nell’altro la mia carriera sarà definita per quella data e sarà solo questione di sapere quanto potrò mettere via da lì in poi.
Per restare nel campo della semplicità pensavo ad un portafoglio con pochi ETF, direi 4 o massimo 5, pensavo ad una quota di azionario intorno al 60-70% con il resto in obbligazioni, non vorrei oro perché diventerebbe troppo complicato. Come valute vorrei espormi giusto su euro e dollaro tendenzialmente 50-50 o 60$-40€. Preferirei etf fisici e esclusivamente ad accumulo. Non so se ha senso cercare di non avere tutti gli ETF emessi dallo stesso gruppo, nella mia testa sì perché così vengono fatti con mentalità differenti, però non ne ho idea. Resterebbe poi solo da definire dove comprarli ma per quello sto guardando anche in altri topic, (tendenzialmente sono indirizzato su Directa)
Arriviamo alla fantomatica lista:
40% iShares Core MSCI World UCITS ETF USD (Acc) | A0RPWH | IE00B4L5Y983 oppure Lyxor Core MSCI World (DR) UCITS ETF | LYX0YD | LU1781541179
20% Lyxor Core STOXX Europe 600 (DR) UCITS ETF Acc | LYX0Q0 | LU0908500753
10% iShares Core MSCI Emerging Markets IMI UCITS ETF (Acc) | A111X9 | IE00BKM4GZ66 oppure Amundi MSCI Emerging Markets UCITS ETF EUR (C) | A2H58J | LU1681045370
30% https://www.justetf.com/it/etf-profile.html?isin=LU1650490474
Con questa composizione justetf mi ha calcolato un ter di 0,16% (forse leggermente più basso con gli etf "alternativi")
Qualche osservazione? Sciuramente mi sarà sfuggito qualcosa di banale.
Ciao, vorrei esporvi alcune idee e averne qualche feedback. (l’ho riletto ed è un po’ pippotto, mi scuso anticipatamente)
Ho 27 anni, un lavoro stabile, casa di proprietà, nessuna grossa spesa in programma che non possa essere affrontata con poche mensilità di stipendio. durante il 2020 potrei avere una riduzione del mio stipendio (per 3-5 anni), che mi permetterebbe di coprire le mie spese ma non di accumulare come adesso. Durante il 2020 potrei anche dover lasciare il lavoro e trasferirmi all’estero, evento che allo stesso modo mi impedirebbe di accumulare.
Al momento le mie finanze sono così distribuite
--- 72k in cd da che finiranno entro l’anno
--- 9,5k in bond in dollari (1,5k teva23, 5,6k in USsteel 37 e 2,4k in USsteel 25)
--- 10k liquidi sul cc/cd liberi
le obbligazioni non ho intenzione di venderle, hanno rendimenti buoni per cui le terrei per le cedole, inoltre adesso viaggiano in perdita di 100-300 euro. Ovviamente in caso di aumenti importanti valuterei la vendita.
La liquidità la tengo sul cc o al massimo su un cd libero.
Con i restanti la mia idea era fare un portafoglio così suddiviso:
--- 20k in cd vincolati a 5 anni (Rendimax o Illimity) al 3%
--- 50k in un portafoglio di etf.
La mia idea è che i cd riducano la volatilità del capitale permettendo di mantenere una maggior componente azionaria (pensavo 65-70%) negli etf, rispetto a un classico portafoglio pigro. Non ho problemi a sopportare rossi importanti perché fondamentalmente non mi servono per vivere quei soldi e, anche se ovviamente a nessuno piace perderli, rispetto al capitale umano in mio possesso non sono tanti.
L’orizzonte temporale è molto lungo, direi almeno 20 anni, potrebbe essere una parte della mia pensione. La filosofia che vorrei seguire è KISS perché “Quando il piano diventa troppo complesso, qualcosa finisce che va storto” cit.
Qui purtroppo finiscono le mie “certezze” e iniziano i dubbi.
Cercando di mantenere la semplicità come guida ho anche pensato se non convenga utilizzare servizi come Euclidea o Moneyfarm, ci sarebbe il vantaggio del non doverci pensare più ma l’idea di imparare qualcosa mi piace per cui sono un po’ restio. Ho guardato anche i pir ma vedendo cosa ci si può mettere dentro e leggendo un po’ in giro ho deciso di lasciar stare.
Meglio mettere dentro 50k in un’unica soluzione o fare un pac? Qui si tratterebbe di capire se davvero siamo in bolla per cui tra poco scende tutto o no perché in caso di bolla sarebbe meglio entrare con calma, giusto (che poi nessuno la sappia è un altro discorso)? Per mediare un po’ il rischio tra le due opzioni avevo pensato magari a entrare con 20k subito e poi i restanti 30 a rate di 500 euro al mese, magari facendo acquisti mensili da 1k oppure modularli in qualche modo a seconda dell’andamento degli ETF dandomi come regola che se scendono di un tot ne compro di più. In questo modo finirei di “caricare” i 50k alla scadenza dei vincoli dei depositi. Potrebbe diventare il primo check importante dell’investimento. Ribilanciamenti penso una volta l'anno acquistato chi è rimasto indietro. Così facendo se entro i 5 anni dei cd ci fosse un grosso calo potrei entrare con la parte ancora liquida, se fosse dopo i 5 anni avrei il capitale dei cd.
I 5 anni li ho scelti perché in un modo o nell’altro la mia carriera sarà definita per quella data e sarà solo questione di sapere quanto potrò mettere via da lì in poi.
Per restare nel campo della semplicità pensavo ad un portafoglio con pochi ETF, direi 4 o massimo 5, pensavo ad una quota di azionario intorno al 60-70% con il resto in obbligazioni, non vorrei oro perché diventerebbe troppo complicato. Come valute vorrei espormi giusto su euro e dollaro tendenzialmente 50-50 o 60$-40€. Preferirei etf fisici e esclusivamente ad accumulo. Non so se ha senso cercare di non avere tutti gli ETF emessi dallo stesso gruppo, nella mia testa sì perché così vengono fatti con mentalità differenti, però non ne ho idea. Resterebbe poi solo da definire dove comprarli ma per quello sto guardando anche in altri topic, (tendenzialmente sono indirizzato su Directa)
Arriviamo alla fantomatica lista:
40% iShares Core MSCI World UCITS ETF USD (Acc) | A0RPWH | IE00B4L5Y983 oppure Lyxor Core MSCI World (DR) UCITS ETF | LYX0YD | LU1781541179
20% Lyxor Core STOXX Europe 600 (DR) UCITS ETF Acc | LYX0Q0 | LU0908500753
10% iShares Core MSCI Emerging Markets IMI UCITS ETF (Acc) | A111X9 | IE00BKM4GZ66 oppure Amundi MSCI Emerging Markets UCITS ETF EUR (C) | A2H58J | LU1681045370
30% https://www.justetf.com/it/etf-profile.html?isin=LU1650490474
Con questa composizione justetf mi ha calcolato un ter di 0,16% (forse leggermente più basso con gli etf "alternativi")
Qualche osservazione? Sciuramente mi sarà sfuggito qualcosa di banale.
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