Ciao, avrei circa 50K da investire, secondo voi questo ptf di EFT a distribuzione può andare bene suddiviso così? è meglio ridurre gli EFT?
ci sono ETF che investono nel VIX (long)? Vorrei magari aggiungere 3/4K su ETN/ETC su commodities tipo Soia,Caffè,Cotone ma varrei capire quale nel lungo periodo a maggiori possibilità di crescita.
orizzonte temporale 3-5 anni.
Vedi l'allegato 2634200
Bel portafoglietto.
Alcuni prodotti (per esperienza personale) si sono rilevati meno qualitativi di altri: il US Energy Infrastructure ed il UK Dividend in particolare, ma nel calderone anche la concentrazione del rischio a minor qualità assoluta può starci (cioè incide poco).
Il discorso della diversificazione:
A livello di efficienza tecnico/strategica/quantitativa etc... avrai molti consigli sulla riduzione degli strumenti. Se ci perdiamo nei dedali di orizzonte temporale, volatilità assoluta etc... non ne usciamo vivi. Tu proponi un portafoglio, qui nessuno è il tuo consulente e sta a farti il mifid.
Ti posso spiegare il mio approccio empirico alla diversifcazione su portafogli di ETF a distribuzione, andando per punti e fregandomene dell'ottimizzazione dei 5 euro per eseguito e dell'indice ACWI che nel lungo termine è il migliore asset e pondera blablabla... :
1- Gli ETF del tuo portafoglio sono decorrelati. Viviamo un'epoca senza molti precedenti storico-economici (tassi zero in europa) e quindi i mercati possiamo dare per scontato che sono ancor meno prevedibili del solito.
2- Visto che sono decorrelati c'è da aspettarsi che sul medio termine abbiano andamenti diversi, es. avrai il Treasury Bond che fa +6, il UK Dividend -19, il China Large Cap +32. (poi in alcuni casi non ci sarà decorrelazione e piomba giù tutto o va su tutto, ma è probabile il contrario e comunque tu hai investito con strategia non concentrando il rischio che più spesso ha causato catastrofi peggiori, pensa a quelli con 45k di bond argentini)
3- Hai fatto un portafoglio a distribuzione (e molti ti dirianno: no, è meglio ad accumulo, perché altrimenti paghi il 26% sulla cedola anche quando il capitale sta sotto e non medi il prezzo accumulando e blabla). Quindi vuoi separare la 'rendita' (su cui, giustamente, paghi tasse) dal capitale.
4- Gli ETF sono inefficienti fiscalmente. Quindi il tuo capitale se vai a toccarlo (e devi avere la possibilità di farlo se serve) subisce questa frammentazione ed inefficienza fiscale: se togli UK Dividend a -15 perdi 450 euro, se disinvesti anche China a +15 guadagni 450 euro e paghi 114 euro di tasse. Hai perso per effetto fiscale (oltre il costo di 2 eseguiti anziché 1).
5- Dati i punti 4 e i punti 2 la diversificazione che tu operi (e che anche io ho simulato in alcuni miei portafogli) ha senso per questa strategia: il mio gain è il DIVIDENDO, ma se ho bisogno o volontà di accedere al capitale (anche semplicemente per cambiare investimento o inserire un nuovo ETF appena uscito etc...) lo faccio su quegli asset in gain, dando agli altri il tempo di recuperare dato che sono investimenti indicizzati. In questa ipotesi secondo me la strategia è efficiente e valida (guarda ho avuto portafogli simili di miei ETF dal 2005/2006 al 2015 che ho comprato casa e sono stato contento, ho avuto molta correlazione negativa nel 2008 ovviamente ma è durata pochissimo ed alcuni asset hanno iniziato a recuperare, a differenza di quelli azionari USA-centrici che invece ci hanno messo un pò, anche se poi han fatto meglio, ho avuto un pò di inefficienza fiscale quando ho dovuto disinvestire per l'immobile, ma sotto la pari avevo davvero poca roba, mi pare un solo ETF sulle commodities... poi il maestro con 100% di MSCI World che ha guadagnato di più mantenendo l'orizzonte temporale con placida serenità c'è senz'altro).