Habemus bozza portafoglio. Osservazioni e suggerimenti graditi

  • Ecco la 59° Edizione del settimanale "Le opportunità di Borsa" dedicato ai consulenti finanziari ed esperti di borsa.

    Settimana a doppia velocità per le principali piazze internazionali. In Europa gli indici Euro Stoxx 50 e Dax hanno aggiornato oggi i record assoluti, mentre negli Stati Uniti gli indici di Wall Street S&P 500 e Nasdaq 100 hanno ritracciato dai recenti massimi storici. Martedì scorso è stato diffuso il rapporto di febbraio sui prezzi al consumo degli Usa, che ha evidenziato una lieve accelerazione dell’inflazione. L’indice mostra una crescita del 3,2% su base annua, rispetto al 3,1% di gennaio, mentre il dato core ha rallentato meno del previsto, da 3,9% a 3,8%. Nel complesso, i dati confermano la tesi prudente della Fed sui tagli dei tassi, togliendo qualche certezza a chi spera in una prima mossa nel meeting di giugno. Per continuare a leggere visita il link

Sara78

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Ciao a tutti.
Dopo un po' di mesi di valutazioni sono giunta ad una bozza di portafoglio. Sono gradite qualsiasi tipo di consiglio, critiche, osservazioni, perplessità di cui vi ringrazio anticipatamente.
L'orizzonte temporale è tendenzialmente "eterno", o al limite suscettibile di sostituzione delle componenti di azionario EtF dalla versione accumulazione in quella in distribuzione tra 20 anni circa elastici, rigorosamente ed esclusvamente se e quando ci si troverà in una situazione di azionario ai massimi come l'attuale.
I ribilanciamenti non verranno effettuati vendendo gli asset più performanti ma incrementando gli asset meno performanti a fronte di scostamenti tra i due asset principali (azionario e obbligazionari) del 5%.
La composizione percentuale è questa: 50 azionario, 40 obbligazionario, 5 gold, 5 REIT globale;
I due asset così suddivisi:
Azionario:
ETF MSCI WORLD "classico" senza copertura cambio 50%
ETF MSCI EUROPA ex UK (per incrementare un po' l'esposizione in euro azionaria rispetto quella inclusa nel MSCI World): 35%
ETF MSCI Emerging Market 15%.

Obbligazionario:
L'obbligazionario lo suddivido in 2 parti di pari entità.
Metà in titoli "singoli" con una parte in discreto gain, che mantengo per la discreta cedola, per la scadenza "umana" e per poter compensare eventuali minusvalenze, nell'improbabile (ma mai dire mai) circostanza di uscire dall'etf in perdita, per modificare la composizione del portafoglio:
btp 3,50% scadenza 2030 (gain attuale 25%);
Polonia 3% in dollari scadenza 2023 (gain attuale 11%);
un mix a piccolo taglio di obbligazioni con emittente tripla A esposte a RAND SUDAFRICANO, REAL MESSICANO, Corona norvegese, peso filippino e dollaro australiano. Un pizzico di sale che non guasta, vista la restante parte del ptf in titoli obbligazionari"dormiente";
Mediobanca TV scadenza 2025 (anche questa in gain presa in emissione ma la porto a scadenza stante il floor( ..edit pardon il CAP) 3%);
4 BTP Italia e 2 Obbligazioni CDP con scadenze cadenzate che stanno lì, né mangiano né bevono, alla scadenza probabilmente verranno riversati nel portafoglio ETF nella parte obbligazionaria, chissà magari a differenti condizioni rispetto le penose attuali per i bond governativi euro o inflation linked euro con un ETF di questa/e categoria/e;

L'altra metà di Obbligazionario in ETF income:
Core Global Aggregate Bond (AGGG) senza copertura valutaria: 50%
Bond Paesi emergenti con copertura valutaria (embe) :25%
Bond societari High Yeald Euro: 25%.

Fuori dal portafoglio (o dentro ..fa lo stesso ;-) ) una 30ina di K in liquidità per eventuali e varie, si sa mai.

Niente governativi euro, niente inflation linked euro nella parte obbligazionaria ETF, visto che sono componenti presenti nella parte obbligazionaria in Titoli, e visto che agli attuali rendimenti non penso ne valga la pena.

Lo scopo del ribilanciamento è riportare nelle proporzioni iniziali obbligazionario e azionario, GOLD e REIT non verranno incrementati, ed avverranno incrementando un ETF solo ad ogni ribilanciamento. A turno. Ad esempio dovendo incrementare l'obbligazionario perché l'azionario è salito comportandomi una differenza del 5% tra azionario e obbligazionario, al primo bilanciamento incremento AGGG, al secondo Embe, al 3° l'High Yeald. O meglio ancora, comprando l Etf di quell'asset rimasto indietro per riequilibrare l'asset stesso. Non sto tutte le volte a prendere poche quote di ogni singolo ETf di ogni singolo asset.
Qualcuno vuole dire la sua? Grazie anticipatamente a coloro che vorranno esprimersi. Come una spugna assorbo ogni suggerimento.
 
Ultima modifica:
Per me è ben fatto. Unici appunti: al posto dei bonds in valuta locale potevi prendere seml( che per me sul lungo ha però bisogno di una gestione attiva); msci europa ex uk se non erro sottoperforma Eudv).
Ciao e sempre Forza Toro:D
 
Se il portafoglio è "eterno" la parte prevalente dell'accumulato lo lasci ai posteri, pertanto non è sensato il passaggio tra 20 anni alla versione a distribuzione con consistente tassa sul capital gain sui prodotti ad accumulazione; non lo sarebbe nemmeno se andassi a consumare buona parte del capitale: con gli strumenti ad accumulazione disinvesti quando vuoi/quanto vuoi con la periodicità che ti serve (mensile/trimestrale/semestrale).

Se poi ragioni dicendo a te stessa: ma chi farà ste' cose in vecchiaia per me, allora ciò vale anche per chi preleverà per te il cash che ti serve.... non solo per fare l'operazione/i di disinvestimento del titolo/i ad accumulazione ;)
 
Per me è ben fatto. Unici appunti: al posto dei bonds in valuta locale potevi prendere seml( che per me sul lungo ha però bisogno di una gestione attiva); msci europa ex uk se non erro sottoperforma Eudv).
Ciao e sempre Forza Toro:D

Ustia grazie mille! Grazie al tuo post in cui mi hai suggerito l'azionario europeo a distribuzione, hai reso possibile che mi accorgessi che MSCI ex UK è a distribuzione. La stavo combinando grossa. Vado di Eurostoxx 600 ad accumulazione e pazienza se c'è un po' di Uk e di svizzera che sterilizza un pochino lo scopo di incrementare la parte euro dell'azionario. Mettiamola così...è un ulteriore diversificazione :-).
Ieri ho tifato Toro, fortissimamente ;-)
 
Se il portafoglio è "eterno" la parte prevalente dell'accumulato lo lasci ai posteri, pertanto non è sensato il passaggio tra 20 anni alla versione a distribuzione con consistente tassa sul capital gain sui prodotti ad accumulazione; non lo sarebbe nemmeno se andassi a consumare buona parte del capitale: con gli strumenti ad accumulazione disinvesti quando vuoi/quanto vuoi con la periodicità che ti serve (mensile/trimestrale/semestrale).

Se poi ragioni dicendo a te stessa: ma chi farà ste' cose in vecchiaia per me, allora ciò vale anche per chi preleverà per te il cash che ti serve.... non solo per fare l'operazione/i di disinvestimento del titolo/i ad accumulazione ;)

La tua osservazione è molto pertinente. Infatti l'ipotesi di conversione è solo una ipotesi. Dipenderà tanto da quali saranno le eventuali esigenze della mia bimba che attualmente frequenta l'asilo, nonché l'interesse che avrà per la gestione degli investimenti, nonché la sua situazione lavorativa. Impossibile e prematuro ora determinare se sia più opportuna la sua gestione di un patrimonio ad accumulo o la distribuzione dei dividendi. Vedi, io ho un lavoro che mi basta e avanza e mi consente un buon risparmio sistematico che posso riversare negli investimenti sfruttando i vantaggi dell'accumulazione.
Chiaramente in prospettiva con il passare degli anni certe scelte dovrò farle sempre più nell'interesse e considerando la condizione di mia figlia.
Momentaneamente, quantomeno per la parte azionaria, mi è abbastanza inutile la distribuzione rinunciando all'effetto composto.
Una sorta di diversificazione accumulazione distribuzione la ho già effettuata, optando per l'accumulo azionario e l'obbligazionario a distribuzione.
Se servirà la distribuzione.. pace si paga ciò che si deve in tasse ma a situazione modificata bisogna modificare strategia, necessariamente.
Magari rinunciare ai vantaggi dell'accumulazione per una ipotesi eventuale verificabile tra 20 anni, non so se è giusto.
 
Con una buona capacità di risparmio puoi creare un buon lascito per la tua bimba ma devi anche trovare il giusto compromesso, nel senso che non ritengo corretto che i genitori debbano sacrificarsi troppo per i figli. E’ doveroso mettere in programma un ottimo percorso di studio per lei, anche all’estero, sarà il tuo migliore investimento! Poi se mi posso permettere, non sapendo che lavoro tu faccia: se puoi ritaglia per lei qualche ora di tempo in più, 20 anni passano in un lampo ;)
 
Ciao a tutti.
Dopo un po' di mesi di valutazioni sono giunta ad una bozza di portafoglio. Sono gradite qualsiasi tipo di consiglio, critiche, osservazioni, perplessità di cui vi ringrazio anticipatamente.
L'orizzonte temporale è tendenzialmente "eterno", o al limite suscettibile di sostituzione delle componenti di azionario EtF dalla versione accumulazione in quella in distribuzione tra 20 anni circa elastici, rigorosamente ed esclusvamente se e quando ci si troverà in una situazione di azionario ai massimi come l'attuale.
I ribilanciamenti non verranno effettuati vendendo gli asset più performanti ma incrementando gli asset meno performanti a fronte di scostamenti tra i due asset principali (azionario e obbligazionari) del 5%.
La composizione percentuale è questa: 50 azionario, 40 obbligazionario, 5 gold, 5 REIT globale;
I due asset così suddivisi:
Azionario:
ETF MSCI WORLD "classico" senza copertura cambio 50%
ETF MSCI EUROPA ex UK (per incrementare un po' l'esposizione in euro azionaria rispetto quella inclusa nel MSCI World): 35%
ETF MSCI Emerging Market 15%.

Obbligazionario:
L'obbligazionario lo suddivido in 2 parti di pari entità.
Metà in titoli "singoli" con una parte in discreto gain, che mantengo per la discreta cedola, per la scadenza "umana" e per poter compensare eventuali minusvalenze, nell'improbabile (ma mai dire mai) circostanza di uscire dall'etf in perdita, per modificare la composizione del portafoglio:
btp 3,50% scadenza 2030 (gain attuale 25%);
Polonia 3% in dollari scadenza 2023 (gain attuale 11%);
un mix a piccolo taglio di obbligazioni con emittente tripla A esposte a RAND SUDAFRICANO, REAL MESSICANO, Corona norvegese, peso filippino e dollaro australiano. Un pizzico di sale che non guasta, vista la restante parte del ptf in titoli obbligazionari"dormiente";
Mediobanca TV scadenza 2025 (anche questa in gain presa in emissione ma la porto a scadenza stante il floor( ..edit pardon il CAP) 3%);
4 BTP Italia e 2 Obbligazioni CDP con scadenze cadenzate che stanno lì, né mangiano né bevono, alla scadenza probabilmente verranno riversati nel portafoglio ETF nella parte obbligazionaria, chissà magari a differenti condizioni rispetto le penose attuali per i bond governativi euro o inflation linked euro con un ETF di questa/e categoria/e;

L'altra metà di Obbligazionario in ETF income:
Core Global Aggregate Bond (AGGG) senza copertura valutaria: 50%
Bond Paesi emergenti con copertura valutaria (embe) :25%
Bond societari High Yeald Euro: 25%.

Fuori dal portafoglio (o dentro ..fa lo stesso ;-) ) una 30ina di K in liquidità per eventuali e varie, si sa mai.

Niente governativi euro, niente inflation linked euro nella parte obbligazionaria ETF, visto che sono componenti presenti nella parte obbligazionaria in Titoli, e visto che agli attuali rendimenti non penso ne valga la pena.

Lo scopo del ribilanciamento è riportare nelle proporzioni iniziali obbligazionario e azionario, GOLD e REIT non verranno incrementati, ed avverranno incrementando un ETF solo ad ogni ribilanciamento. A turno. Ad esempio dovendo incrementare l'obbligazionario perché l'azionario è salito comportandomi una differenza del 5% tra azionario e obbligazionario, al primo bilanciamento incremento AGGG, al secondo Embe, al 3° l'High Yeald. O meglio ancora, comprando l Etf di quell'asset rimasto indietro per riequilibrare l'asset stesso. Non sto tutte le volte a prendere poche quote di ogni singolo ETf di ogni singolo asset.
Qualcuno vuole dire la sua? Grazie anticipatamente a coloro che vorranno esprimersi. Come una spugna assorbo ogni suggerimento.

Ciao Sara, solo un paio di osservazioni:
  • Non capisco il senso delle obbligazioni in valute estere (rand, real, corone ecc.). Va bene il pizzico di sale ma a me sembra soltanto un modo per aumenare il rischio complessivo del portafoglio (emittente e valuta)
  • Se il tuo orizzonte temporale d'investimento è per sempre, aumenterei la percentuale di azionario e diminuirei l'obbligazionario
Ciao
 
Ciao Sara, solo un paio di osservazioni:
  • Non capisco il senso delle obbligazioni in valute estere (rand, real, corone ecc.). Va bene il pizzico di sale ma a me sembra soltanto un modo per aumenare il rischio complessivo del portafoglio (emittente e valuta)
  • Se il tuo orizzonte temporale d'investimento è per sempre, aumenterei la percentuale di azionario e diminuirei l'obbligazionario
Ciao

Sembra buono, riuscirai a rispettare il tutto?
 
Con una buona capacità di risparmio puoi creare un buon lascito per la tua bimba ma devi anche trovare il giusto compromesso, nel senso che non ritengo corretto che i genitori debbano sacrificarsi troppo per i figli. E’ doveroso mettere in programma un ottimo percorso di studio per lei, anche all’estero, sarà il tuo migliore investimento! Poi se mi posso permettere, non sapendo che lavoro tu faccia: se puoi ritaglia per lei qualche ora di tempo in più, 20 anni passano in un lampo ;)

Questo è un ottimo consiglio, grazie. La soluzione è l'equilibrio, si può vivere bene senza rinunce e senza sperperi.
Un bel programma di studi ed una infarinatura di educazione finanziaria. Sai che ti dico? Non sono mica così convinta che la laurea possa esserle più utile dell'educazione finanziaria coi tempi che corrono, dove tanti laureati finiscono nei call center. Ovviamente una cosa non esclude l'altra, non sono in contrapposizione tra loro.
Nella sua situazione soprattutto. Grossomodo i nonni hanno accumulato 600K di risparmi + 5 appartamenti, io un terzo senza immobiliare (ci mancherebbe!). I nonni si sono sacrificati tanto, hanno avuto un tenore di vita normalissimo, ma ampiamente al di sotto delle loro possibilità.
Capisci che per me, anzi per lei, sarebbe importante se ne occupasse come io ho fatto coi suoi nonni da 20 anni.
Se così non sarà, mio malgrado, è chiaro che dovrò prendere in considerazione l'ipotesi di tramutare tutto in portafoglio a distribuzione ETF che le creerò, per la serie "lascia tutto così senza toccare nulla" che ti entrano i soldi sul c/c e vivi di quello se non trovi un lavoro.
Da mamma sarebbe un piccolo fallimento, visto che per me la questione è prioritaria, addirittura predominante rispetto al lavoro (figurati sono una dipendente pubblica da 1300 euro con partner di stipendio analogo) però insomma è chiaro che ogni individuo deve scegliersi le proprie passioni e i propri interessi liberamente.
Cercherò di trasmettere i giusti input, ma alla fine sceglierà lei.
 
Ciao a tutti.
Dopo un po' di mesi di valutazioni sono giunta ad una bozza di portafoglio. Sono gradite qualsiasi tipo di consiglio, critiche, osservazioni, perplessità di cui vi ringrazio anticipatamente.
L'orizzonte temporale è tendenzialmente "eterno", o al limite suscettibile di sostituzione delle componenti di azionario EtF dalla versione accumulazione in quella in distribuzione tra 20 anni circa elastici, rigorosamente ed esclusvamente se e quando ci si troverà in una situazione di azionario ai massimi come l'attuale.
I ribilanciamenti non verranno effettuati vendendo gli asset più performanti ma incrementando gli asset meno performanti a fronte di scostamenti tra i due asset principali (azionario e obbligazionari) del 5%.
La composizione percentuale è questa: 50 azionario, 40 obbligazionario, 5 gold, 5 REIT globale;
I due asset così suddivisi:
Azionario:
ETF MSCI WORLD "classico" senza copertura cambio 50%
ETF MSCI EUROPA ex UK (per incrementare un po' l'esposizione in euro azionaria rispetto quella inclusa nel MSCI World): 35%
ETF MSCI Emerging Market 15%.

Obbligazionario:
L'obbligazionario lo suddivido in 2 parti di pari entità.
Metà in titoli "singoli" con una parte in discreto gain, che mantengo per la discreta cedola, per la scadenza "umana" e per poter compensare eventuali minusvalenze, nell'improbabile (ma mai dire mai) circostanza di uscire dall'etf in perdita, per modificare la composizione del portafoglio:
btp 3,50% scadenza 2030 (gain attuale 25%);
Polonia 3% in dollari scadenza 2023 (gain attuale 11%);
un mix a piccolo taglio di obbligazioni con emittente tripla A esposte a RAND SUDAFRICANO, REAL MESSICANO, Corona norvegese, peso filippino e dollaro australiano. Un pizzico di sale che non guasta, vista la restante parte del ptf in titoli obbligazionari"dormiente";
Mediobanca TV scadenza 2025 (anche questa in gain presa in emissione ma la porto a scadenza stante il floor( ..edit pardon il CAP) 3%);
4 BTP Italia e 2 Obbligazioni CDP con scadenze cadenzate che stanno lì, né mangiano né bevono, alla scadenza probabilmente verranno riversati nel portafoglio ETF nella parte obbligazionaria, chissà magari a differenti condizioni rispetto le penose attuali per i bond governativi euro o inflation linked euro con un ETF di questa/e categoria/e;

L'altra metà di Obbligazionario in ETF income:
Core Global Aggregate Bond (AGGG) senza copertura valutaria: 50%
Bond Paesi emergenti con copertura valutaria (embe) :25%
Bond societari High Yeald Euro: 25%.

Fuori dal portafoglio (o dentro ..fa lo stesso ;-) ) una 30ina di K in liquidità per eventuali e varie, si sa mai.

Niente governativi euro, niente inflation linked euro nella parte obbligazionaria ETF, visto che sono componenti presenti nella parte obbligazionaria in Titoli, e visto che agli attuali rendimenti non penso ne valga la pena.

Lo scopo del ribilanciamento è riportare nelle proporzioni iniziali obbligazionario e azionario, GOLD e REIT non verranno incrementati, ed avverranno incrementando un ETF solo ad ogni ribilanciamento. A turno. Ad esempio dovendo incrementare l'obbligazionario perché l'azionario è salito comportandomi una differenza del 5% tra azionario e obbligazionario, al primo bilanciamento incremento AGGG, al secondo Embe, al 3° l'High Yeald. O meglio ancora, comprando l Etf di quell'asset rimasto indietro per riequilibrare l'asset stesso. Non sto tutte le volte a prendere poche quote di ogni singolo ETf di ogni singolo asset.
Qualcuno vuole dire la sua? Grazie anticipatamente a coloro che vorranno esprimersi. Come una spugna assorbo ogni suggerimento.

Hai messo tutti gli asset in portafoglio su un grafico per vedere come sono correlati? Così, a occhio e croce, non hai hedge, soprattutto con gli indici americani belli pompati e venti di recessione. Come sono correlate le varie valute?

Inoltre, sugli etf, guarda un po' che dice Michael Burry su google.
 
Visto che siete una famiglia ricca valutate anche le polizze per il discorso successorio, perché dannarsi l anima per risparmiare commissioni comprando etf per poi pagare magari 5000 o 6000 euro di tasse non ha molto senso
 
Visto che siete una famiglia ricca valutate anche le polizze per il discorso successorio, perché dannarsi l anima per risparmiare commissioni comprando etf per poi pagare magari 5000 o 6000 euro di tasse non ha molto senso

di solito ha senso per un nucleo familiare valutare il discorso assicurativo per evitare tasse di successione con un patrimonio di alcuni milioni di euro (almeno 4-5 milioni), altrimenti regali soldi alle compagnie (e ai loro distributori) per evitare di pagare un minor importo di tasse di successione, le tasse di successione si pagano una tantum le commissioni extra per l'assicurativo ogni anno; salvo casi particolari
 
Ciao a tutti.
Dopo un po' di mesi di valutazioni sono giunta ad una bozza di portafoglio. Sono gradite qualsiasi tipo di consiglio, critiche, osservazioni, perplessità di cui vi ringrazio anticipatamente.
L'orizzonte temporale è tendenzialmente "eterno", o al limite suscettibile di sostituzione delle componenti di azionario EtF dalla versione accumulazione in quella in distribuzione tra 20 anni circa elastici, rigorosamente ed esclusvamente se e quando ci si troverà in una situazione di azionario ai massimi come l'attuale.
I ribilanciamenti non verranno effettuati vendendo gli asset più performanti ma incrementando gli asset meno performanti a fronte di scostamenti tra i due asset principali (azionario e obbligazionari) del 5%.
La composizione percentuale è questa: 50 azionario, 40 obbligazionario, 5 gold, 5 REIT globale;
I due asset così suddivisi:
Azionario:
ETF MSCI WORLD "classico" senza copertura cambio 50%
ETF MSCI EUROPA ex UK (per incrementare un po' l'esposizione in euro azionaria rispetto quella inclusa nel MSCI World): 35%
ETF MSCI Emerging Market 15%.

Obbligazionario:
L'obbligazionario lo suddivido in 2 parti di pari entità.
Metà in titoli "singoli" con una parte in discreto gain, che mantengo per la discreta cedola, per la scadenza "umana" e per poter compensare eventuali minusvalenze, nell'improbabile (ma mai dire mai) circostanza di uscire dall'etf in perdita, per modificare la composizione del portafoglio:
btp 3,50% scadenza 2030 (gain attuale 25%);
Polonia 3% in dollari scadenza 2023 (gain attuale 11%);
un mix a piccolo taglio di obbligazioni con emittente tripla A esposte a RAND SUDAFRICANO, REAL MESSICANO, Corona norvegese, peso filippino e dollaro australiano. Un pizzico di sale che non guasta, vista la restante parte del ptf in titoli obbligazionari"dormiente";
Mediobanca TV scadenza 2025 (anche questa in gain presa in emissione ma la porto a scadenza stante il floor( ..edit pardon il CAP) 3%);
4 BTP Italia e 2 Obbligazioni CDP con scadenze cadenzate che stanno lì, né mangiano né bevono, alla scadenza probabilmente verranno riversati nel portafoglio ETF nella parte obbligazionaria, chissà magari a differenti condizioni rispetto le penose attuali per i bond governativi euro o inflation linked euro con un ETF di questa/e categoria/e;

L'altra metà di Obbligazionario in ETF income:
Core Global Aggregate Bond (AGGG) senza copertura valutaria: 50%
Bond Paesi emergenti con copertura valutaria (embe) :25%
Bond societari High Yeald Euro: 25%.

Fuori dal portafoglio (o dentro ..fa lo stesso ;-) ) una 30ina di K in liquidità per eventuali e varie, si sa mai.

Niente governativi euro, niente inflation linked euro nella parte obbligazionaria ETF, visto che sono componenti presenti nella parte obbligazionaria in Titoli, e visto che agli attuali rendimenti non penso ne valga la pena.

Lo scopo del ribilanciamento è riportare nelle proporzioni iniziali obbligazionario e azionario, GOLD e REIT non verranno incrementati, ed avverranno incrementando un ETF solo ad ogni ribilanciamento. A turno. Ad esempio dovendo incrementare l'obbligazionario perché l'azionario è salito comportandomi una differenza del 5% tra azionario e obbligazionario, al primo bilanciamento incremento AGGG, al secondo Embe, al 3° l'High Yeald. O meglio ancora, comprando l Etf di quell'asset rimasto indietro per riequilibrare l'asset stesso. Non sto tutte le volte a prendere poche quote di ogni singolo ETf di ogni singolo asset.
Qualcuno vuole dire la sua? Grazie anticipatamente a coloro che vorranno esprimersi. Come una spugna assorbo ogni suggerimento.

A me piace molto, è un portafoglio diversificato e studiato in maniera razionale. Poi ovviamente la sfera di cristallo farebbe comodo, ma qui non si specula né si scommette per vedere +30% in 6 mesi, qui si mette da parte cercando di ottimizzare la qualità.

[*]Non capisco il senso delle obbligazioni in valute estere (rand, real, corone ecc.). Va bene il pizzico di sale ma a me sembra soltanto un modo per aumenare il rischio complessivo del portafoglio (emittente e valuta)

Secondo me ha senso, in questo momento, solo come forma di 'riassicurazione' contro la svalutazione dell'euro/dollaro. E' ovvio che nel 2009 non sarebbe stato lo stesso (post-crollo delle borse, euro/dollaro basso), oggi invece ha senso. Quando i tassi sono negativi si diversifica anche cercando il 'valore reale' degli asset (che non sappiamo esattamente quale sia, ma diversificando, appunto...). La strategia su valute è una delle allocazioni che ha una potenziale (poi c'è sempre il discorso sfera di cristallo per passarla ad effettiva) redditività sull'obbligazionario... altrimenti dove vai? High yield super rischioso, gov/corporate euro alle super-stelle, gov/corporate dollaro son 12 mesi che sale in verticale... c'è l'emergente in valute forti, ma c'è il rischio che anche quello sia sopravvalutato con questa fame di rendimento.
Senz'altro si compra rischio (ma per non farlo oggi devi tenere i soldi sul conto... se non ti applicano tassi negativi), ma è un rischio che ha una strategia. Certo era molto più folle il bond in lira turca o in valute sudamericane nel 2016-2017 con una FED che aveva già messo a calendario rialzi di tassi che avrebbero spostato la redditività su un T-Bond che se li mangia a colazione... IMHO.
[*]Se il tuo orizzonte temporale d'investimento è per sempre, aumenterei la percentuale di azionario e diminuirei l'obbligazionario

Ciao

Per sempre finché dura...
...i portafogli sono cose vive (secondo me), ha senso un monitoraggio trimestrale e, con strategia e razionalità, un adattamento alle eventuali mutate condizioni di mercato (es. se scade il bond in pesos ed in quel momento c'è il titolo decennale USA al 4% un pensierino ce lo farei).

Visto che siete una famiglia ricca valutate anche le polizze per il discorso successorio, perché dannarsi l anima per risparmiare commissioni comprando etf per poi pagare magari 5000 o 6000 euro di tasse non ha molto senso

di solito ha senso per un nucleo familiare valutare il discorso assicurativo per evitare tasse di successione con un patrimonio di alcuni milioni di euro (almeno 4-5 milioni), altrimenti regali soldi alle compagnie (e ai loro distributori) per evitare di pagare un minor importo di tasse di successione, le tasse di successione si pagano una tantum le commissioni extra per l'assicurativo ogni anno; salvo casi particolari

In banca ci inculcano il discorso assicurativo ed appendono dappertutto depliant 'banca assicurazione', ma non credo che l'unico movente sia un filantropico interesse per la sicurezza delle persone. Il punto è che il contratto assicurativo permette molte libertà ed elasticità e lautissimi guadagni.
Se il 78 vicino al nome di Sara è l'anno di nascita non sono convinto che andare ad utilizzare prodotti finanziari wrappati in un contratto assicurativo sia tra le scelte più efficienti.
Poi il discorso è diverso se esistono altre esigenze personali (es. mettere beneficiario un compagno privo di legami giuridici, oppure, molto più importante in un paese come il nostro dai 1000 avvocati a metro quadro l'impignorabilità ed insequestrabilità delle somme dovute dalla compagnia all'assicurato, le condizioni di riservatezza etc..).
Magari può pensarci tra 25 anni (salvo il fondo pensione).

Questo è un ottimo consiglio, grazie. La soluzione è l'equilibrio, si può vivere bene senza rinunce e senza sperperi.
Un bel programma di studi ed una infarinatura di educazione finanziaria. Sai che ti dico? Non sono mica così convinta che la laurea possa esserle più utile dell'educazione finanziaria coi tempi che corrono, dove tanti laureati finiscono nei call center. Ovviamente una cosa non esclude l'altra, non sono in contrapposizione tra loro.
Nella sua situazione soprattutto. Grossomodo i nonni hanno accumulato 600K di risparmi + 5 appartamenti, io un terzo senza immobiliare (ci mancherebbe!). I nonni si sono sacrificati tanto, hanno avuto un tenore di vita normalissimo, ma ampiamente al di sotto delle loro possibilità.
Capisci che per me, anzi per lei, sarebbe importante se ne occupasse come io ho fatto coi suoi nonni da 20 anni.
Se così non sarà, mio malgrado, è chiaro che dovrò prendere in considerazione l'ipotesi di tramutare tutto in portafoglio a distribuzione ETF che le creerò, per la serie "lascia tutto così senza toccare nulla" che ti entrano i soldi sul c/c e vivi di quello se non trovi un lavoro.
Da mamma sarebbe un piccolo fallimento, visto che per me la questione è prioritaria, addirittura predominante rispetto al lavoro (figurati sono una dipendente pubblica da 1300 euro con partner di stipendio analogo) però insomma è chiaro che ogni individuo deve scegliersi le proprie passioni e i propri interessi liberamente.
Cercherò di trasmettere i giusti input, ma alla fine sceglierà lei.

Condivido in pieno il discorso formativo.
Quante storie come la tua... non immagini. Se nelle aziende finanziarie ci fosse un pò di intelligenza, invece di gente che lasciamo perdere che si azzanna per ottenere 80 euro in più al mese vendendo 'al vecchio' il... lasciamo perdere, studierebbero interi modelli di servizio per i quarantenni odierni. Non inventarsi balle su presunte esigenze assicurative per cercare di buttarli in qualche unit sintetica fatta di swap sui titoli di stato per erodere il capitale goccia dopo goccia..
Io cerco di 'parlare', quando posso, ai figli (20-30 anni) dei clienti proprio di questi argomenti e di queste tematiche. Passo le giornate a studiare soluzioni per queste esigenze...

Dopotutto altrove scrivevo:
[...cut...]

Seconda Età: 55-75 enni
Mediamente scolarizzati (diplomati/laureati), erano giovani nel periodo del benessere, hanno fatto carriera/guadagnato, hanno ereditato dai loro genitori della Terza Età (che avevano la fissa di lasciare casa e beni ai figli). Si sono goduti di più la vita. Sono più informati, leggono i giornali, si focalizzano sulle idee politiche ed economiche, hanno una gestione mediamente evoluta. Non sanno andarsi a cercare le notizie, ma si fanno i calcoli. Non imparano a programmare ed a padroneggiare le nuove tecnologie capendo come funzionano, ma sanno utilizzarle se necessario e se magari qualcuno gli spiega l'essenziale. Cercano la qualità e la competenza, ma se percepiscono di averla ottenuta (non ho detto che la ottengono) si buttano anche più di quelli della Terza Età, perché hanno avuto accesso ai capitali (hanno guadagnato già a 20 anni, hanno ereditato 300mila euro di appartamento dalla zia a 50 etc...) e non hanno patito mai le ristrettezze (giusto i racconti del babbo di quando s'andava ancora a lavoro in bicicletta).

Prima Età: 30-50 enni
Molto scolarizzati (chi non ha un bel master in antropologia del marketing?), se la sono presi mediamente in quel posto (un pò meno quelli verso i 50). A 15-20 anni i loro genitori gli dicevano 'studia l'inglese ed avrai il mondo in tasca', ora o sono emigrati oppure con il master sono andati a lavorarci nei call center. Tutto sommato hanno avuto meno di quanto si aspettavano, ma qualcosa hanno avuto, magari grazie al padre che (vedi sopra) avendo i mezzi gli ha comprato casa. Per questo stanno attentissimi alla gestione delle risorse: a loro non sono piovute dal cielo, l'acquisto va confrontato con Amazon, il volo va scelto Low Cost, la TV cambiata il Black Friday. Le nuove tecnologie le hanno acquisite, ma sono quelli che hanno più mezzi per fruirne, la qualità non solo la cercano (come il babbo), ma leggono pure l'opuscolo informativo e vanno su internet a guardare se è vero.[...cut...]
 
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Secondo me ha senso, in questo momento, solo come forma di 'riassicurazione' contro la svalutazione dell'euro/dollaro. E' ovvio che nel 2009 non sarebbe stato lo stesso (post-crollo delle borse, euro/dollaro basso), oggi invece ha senso. Quando i tassi sono negativi si diversifica anche cercando il 'valore reale' degli asset (che non sappiamo esattamente quale sia, ma diversificando, appunto...). La strategia su valute è una delle allocazioni che ha una potenziale (poi c'è sempre il discorso sfera di cristallo per passarla ad effettiva) redditività sull'obbligazionario... altrimenti dove vai? High yield super rischioso, gov/corporate euro alle super-stelle, gov/corporate dollaro son 12 mesi che sale in verticale... c'è l'emergente in valute forti, ma c'è il rischio che anche quello sia sopravvalutato con questa fame di rendimento.
Senz'altro si compra rischio (ma per non farlo oggi devi tenere i soldi sul conto... se non ti applicano tassi negativi), ma è un rischio che ha una strategia. Certo era molto più folle il bond in lira turca o in valute sudamericane nel 2016-2017 con una FED che aveva già messo a calendario rialzi di tassi che avrebbero spostato la redditività su un T-Bond che se li mangia a colazione... IMHO.
Sinceramente non sono d'accordo. Posso capire la diversificazione col dollaro, ma con quelle altre valute no. Mi sembra solo una scommessa nel mercato delle valute, che alza decisamente il rischio che, teoricamente, dovrebbe essere basso nella parte obbligazionaria.

Certo, nel lungo termine è impossibile fare previsioni e soltanto a posteriori sarà possibile sapere se avrà avuto ragione o meno. Io lo trovo un rischio poco giustificato, anche perché è difficile avere pasti gratis in finanza, e il maggior tasso di interesse dubito che non venga pagato con una svalutazione di quelle valute. IMHO.
Per sempre finché dura...
...i portafogli sono cose vive (secondo me), ha senso un monitoraggio trimestrale e, con strategia e razionalità, un adattamento alle eventuali mutate condizioni di mercato (es. se scade il bond in pesos ed in quel momento c'è il titolo decennale USA al 4% un pensierino ce lo farei).
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I portafogli sono cose vive, sono d'accordo. Ma Sara è stata chiara: questo è un portafoglio per sempre. Per sempre finché dura, è ovvio, ma mi sembra che abbia le idee chiare. E quando si va nel lungo periodo, un asset allocation di un più o meno 10% (butto lì una cifra a caso) di azionario rispetto all'obbligazionario può portare a delle differenze di rendimento molto grandi. Il risultato finale dipenderà enormemente da questa scelta, che deve essere fatta ora.

Più passa il tempo e più mi rendo conto che il famoso motto KISS (Keep It Simple...) non vale soltanto in informatica. Forse è ancora più adatto in finanza. E di certo non sono uno superficiale, nel senso che mi piace esplorare anche strategie di investimento complesse, backtestare modelli economitrici e via di seguito discorrendo.

Prima però è fondamentale chiarirsi orizzonte temporale d'investimento (per Sara è per sempre e io mi attengo a quello che ha scritto) e propensione al rischio. Poi viene l'asset allocation strategica diciamo così, quella che deve rispondere alle prime due variabili. E spesso è molto più semplice di quello che sembra, siamo noi che la complichiamo inutilmente.
Il resto, l'asset allocation tattica, viene proprio alla fine ed ha l'impatto minore se le fasi prima sono state analizzate bene.
 
Ah ecco sei del settore. Sono rari gli autodidatti maschi (come me) capaci (non come me), ma le autodidatte donne sono davvero introvabili e sinceramente non me ne capacito.
A parte questa, se giustamente parli di ribilanciamento (che non contrasta con l'eternità della tua strategia) tieni sempre presente che invece di una decina di titoli avere un paio panieri rende più facili e meno onerosi i ribilanciamenti stessi.
La diversificazione valutaria ha senso SOLO su valute forti.
Sicuramente conosci meglio di me i danni da iperdiversificazione; in particolare inducono una tale dispersione informativa da far perdere facilmente il timone. Ed il nemico è sempre l'indisciplina, mai il mercato
 
Ecco Dedalo, avevi già espresso meglio io mio pensiero prima di me OK!
 
A me piace molto, è un portafoglio diversificato e studiato in maniera razionale. Poi ovviamente la sfera di cristallo farebbe comodo, ma qui non si specula né si scommette per vedere +30% in 6 mesi, qui si mette da parte cercando di ottimizzare la qualità.



Secondo me ha senso, in questo momento, solo come forma di 'riassicurazione' contro la svalutazione dell'euro/dollaro. E' ovvio che nel 2009 non sarebbe stato lo stesso (post-crollo delle borse, euro/dollaro basso), oggi invece ha senso. Quando i tassi sono negativi si diversifica anche cercando il 'valore reale' degli asset (che non sappiamo esattamente quale sia, ma diversificando, appunto...). La strategia su valute è una delle allocazioni che ha una potenziale (poi c'è sempre il discorso sfera di cristallo per passarla ad effettiva) redditività sull'obbligazionario... altrimenti dove vai? High yield super rischioso, gov/corporate euro alle super-stelle, gov/corporate dollaro son 12 mesi che sale in verticale... c'è l'emergente in valute forti, ma c'è il rischio che anche quello sia sopravvalutato con questa fame di rendimento.
Senz'altro si compra rischio (ma per non farlo oggi devi tenere i soldi sul conto... se non ti applicano tassi negativi), ma è un rischio che ha una strategia. Certo era molto più folle il bond in lira turca o in valute sudamericane nel 2016-2017 con una FED che aveva già messo a calendario rialzi di tassi che avrebbero spostato la redditività su un T-Bond che se li mangia a colazione... IMHO.


Per sempre finché dura...
...i portafogli sono cose vive (secondo me), ha senso un monitoraggio trimestrale e, con strategia e razionalità, un adattamento alle eventuali mutate condizioni di mercato (es. se scade il bond in pesos ed in quel momento c'è il titolo decennale USA al 4% un pensierino ce lo farei).





In banca ci inculcano il discorso assicurativo ed appendono dappertutto depliant 'banca assicurazione', ma non credo che l'unico movente sia un filantropico interesse per la sicurezza delle persone. Il punto è che il contratto assicurativo permette molte libertà ed elasticità e lautissimi guadagni.
Se il 78 vicino al nome di Sara è l'anno di nascita non sono convinto che andare ad utilizzare prodotti finanziari wrappati in un contratto assicurativo sia tra le scelte più efficienti.
Poi il discorso è diverso se esistono altre esigenze personali (es. mettere beneficiario un compagno privo di legami giuridici, oppure, molto più importante in un paese come il nostro dai 1000 avvocati a metro quadro l'impignorabilità ed insequestrabilità delle somme dovute dalla compagnia all'assicurato, le condizioni di riservatezza etc..).
Magari può pensarci tra 25 anni (salvo il fondo pensione).



Condivido in pieno il discorso formativo.
Quante storie come la tua... non immagini. Se nelle aziende finanziarie ci fosse un pò di intelligenza, invece di gente che lasciamo perdere che si azzanna per ottenere 80 euro in più al mese vendendo 'al vecchio' il... lasciamo perdere, studierebbero interi modelli di servizio per i quarantenni odierni. Non inventarsi balle su presunte esigenze assicurative per cercare di buttarli in qualche unit sintetica fatta di swap sui titoli di stato per erodere il capitale goccia dopo goccia..
Io cerco di 'parlare', quando posso, ai figli (20-30 anni) dei clienti proprio di questi argomenti e di queste tematiche. Passo le giornate a studiare soluzioni per queste esigenze...

Dopotutto altrove scrivevo:

Credo lo stiano gia facendo.
Quando altrove dicevo che la banca si sta buttando sul segmento tutela, intendoproprio quello.
Vedete, io non penso che i top manager bancari siano una banda di spietati squali dediti semplicemente al profitto immediato.
In parte lo sono certamente, in parte sanno benissimo che il sistema cosi non puo reggere.
Lasciamo stare il discorso che la banca deve tornare a fare impieghi, ma mettiamola cosi bow : se tu fossi un top manager e dovessi creare margini avendo tutti clienti come Sara, come potesti fare?
Potrebbe reggere la baracca, strutturata come è adesso?
Io questo non lo so.
Certo la tutela offre buone prospettive.
Capisco sara che nell immobiliare non vuole investire, probabilmente ha la fortuna di avere una casa, ma se un donani ereditera il patrimonio dei suoi, per esempio una polizza salute la riterrei indispensabile
 
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