Ribilanciamento etf

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Vi siete mai fatti domande su quale arco temporale è meglio che avvenga il ribilanciamento di un etf ?
Con una rapida ricerca ho notato che gli etf obbligazionari ribilanciano mensilmente , quelli azionari trimestralmente , mentre gli smart beta semestralmente ..
Secondo voi ci possono essere delle differenze non trascurabili , per noi investitori ,dietro i tre diversi tipi di ribilanciamento ?
 
Dalla mia esperienza ti conviene ribilanciare non in funzione di un intervallo di tempo bensì in funzione del controvalore che andresti a movimentare.

Quindi ricalcoli i pesi continuamente (anche tutti i giorni volendo) e interveni solo quando andresti a muovere almeno xmila euro (dove x è tale da rendere accettabile o trascurabile l'impatto delle commissioni sostanzialmente).

Sempre secondo la mia esperienza questo va nella direzione di migliorare il trade off tra "volatility pumping" e costi di transazione.
 
Dalla mia esperienza ti conviene ribilanciare non in funzione di un intervallo di tempo bensì in funzione del controvalore che andresti a movimentare....
e io aggiungo, con la dovuta distanza culturale, che io ribilancio né a periodi fissi né a controvalori fissi, ma ad ogni reversal dopo picco di volatilità che corrisponda a prezzi decrescenti. Tra l'altro ad ogni ribilanciamento incremento la % di quota azionaria rispetto al ribilanciamento precedente (dettaglio la cosa in altro noiosissimo 3D). Ultimi segnali: inizio gennaio e inizio giugno scorso (agosto no perché non ha fatto minimi inferiori). In un bull market ultra robusto come quello attuale hai mediamente un ribilanciamento annuale (qualcosa meno), ma è un po' più circostanziato e smart rispetto a quello a data fissa. Io uso anche il segnale opposto, che ti fa alleggerire l'azionario quando è salito troppo, ma è fondamentale che sia ancora più diluito nel tempo per non tagliare ulteriormente la gambe al toro. Le regole non sono speculari anche perché la volatilità è notoriamente distribuita in modo asimmetrico tra l'up e il down trend
 
Vi siete mai fatti domande su quale arco temporale è meglio che avvenga il ribilanciamento di un etf?
Con una rapida ricerca ho notato che gli etf obbligazionari ribilanciano mensilmente, quelli azionari trimestralmente, mentre gli smart beta semestralmente ..
Secondo voi ci possono essere delle differenze non trascurabili, per noi investitori,dietro i tre diversi tipi di ribilanciamento?

Mi sembra che la domanda sia relativa ai ribilanciamenti interni che i fondi fanno periodicamente.

In realtà lo scopo dei fondi indicizzati è di replicare gli indici di riferimento nel modo più fedele possibile: sono proprio gli indici di riferimento ad essere calcolati prevedendo una verifica periodica dei pesi che i singoli titoli devono avere all'interno del paniere, quali titoli devono entrare nel paniere e quali devono uscire.

Piuttosto, il tipo di replica degli indici è generalmente campionaria. Per valutarne l'efficacia si verificheranno eventuali tracking difference/error.
 
Mi sembra che la domanda sia relativa ai ribilanciamenti interni che i fondi fanno periodicamente.

In realtà lo scopo dei fondi indicizzati è di replicare gli indici di riferimento nel modo più fedele possibile: sono proprio gli indici di riferimento ad essere calcolati prevedendo una verifica periodica dei pesi che i singoli titoli devono avere all'interno del paniere, quali titoli devono entrare nel paniere e quali devono uscire.

Piuttosto, il tipo di replica degli indici è generalmente campionaria. Per valutarne l'efficacia si verificheranno eventuali tracking difference/error.

Esatto intendevo quel tipo di ribilanciamenti ..
La domanda sorgeva perchè ipotizzando una strategia momentum di un etf , in caso di fine ciclo economico avremo un portafoglio esposto a settori non difensivi , pertanto durante il ribasso , il fondo perderà parecchio , solo dopo 6 mesi ( data di ribilanciamento ) , immagino cambi totalmente il portafoglio spostandosi sui difensivi che avranno maggior momentum rispetto ai non difensivi ..
 
Una delle variabili più complicate da decifrare nell'allocazione è centrare la propria finestra temporale di valutazione/ribilanciamento col passo del ciclo economico (o meglio borsistico, anche se molti utenti riescono a vincolare il secondo al primo. Non io). È difficile come impedire che guardando lo stesso grafico sotto molteplici time frame, si abbiano letture diverse.
È come fare timing del timing e complicare l'analisi al quadrato. Ma non sto dicendo che sia uno sforzo vano.
Molto qualitativamente, direi che sei mesi sono un lasso accettabile per intercettare un duraturo cambio di passo del mercato: probabilmente su cadenze di ribilanciamento di 3 mesi o inferiori, negli ultimi 10 anni, ad esempio, avresti interpretato molti normali ritracciamenti come inversioni di mercato.
Tutto rigorosamente in my opinion
 
Scusa, avevo capito che la domanda si riferisse al tuo portafoglio di ETF non a ciò che accade "dentro" l'ETF.

Vale la risposta di Blacksmith.
 
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