Ogni portafoglio è a se.
Ti faccio un esempio di un portafoglio concreto, solo a titolo esemplificativo:
690k
96% di strumenti che distribuiscono cedole (di cui 19,7% roba flessibile ereditata da precedenti gestioni e appena va in gain si dismette poco a poco per entrare su strumenti più efficienti - spesso etf -)
Strumenti utilizzati: obbligazioni CDP, CCT, BTP, T-Bond, ETF, Fondi Italiani, Sicav.
Asset allocation:
2,2% az. europa
2,2% az. USA
2,3% az. paesi emergenti
1% az. Pacifico/Giappone
16% titoli di stato
16% obbligazioni corporate
13% obbligazioni high yield
10% titoli di stato di paesi emergenti
3,6% obbligazioni corporate di paesi emergenti
14,7% fondi flessibili prudenti (abbastanza inefficienti purtroppo)
5% fondi flessibili rischiosi (vale il discorso sopra purtroppo)
3,9% real estate (bilanciato azionario ed obbligazionario)
10,3% liquidità (composta principalmente da governativi breve dur. e cct)
E' azionario al 12,5% e obbligazionario al 87,5%
Volatilità annua media del 4,25% (stima/obiettivo), flessione massima del capitale registrata realmente il 28.12.2018 (rispetto a 1.1.2018) -2,95% (però l'asset class è stata lavorata, nel periodo non era questa ad esempio CCT e CDP presi sotto la pari nell'ultimo trimestre dell'anno riducendo dollaro preso nel primo trimestre dell'anno). Crescita dal 1.1.2019 a oggi del capitale: +2,51%.
Distribuzione mensile netta reale: 1203,53 euro (media trimestrale, rappresentativa)
Ora, ho ancora spazi di miglioramento, però se si vuole 'stabilità' (anche in anni volatili in un verso e poi nell'altro come 2018-2019, anche se senza crollo stile 2008) credo che sia lecito aspettarsi questo... con asset allocation e diversificazione e approccio apprensivo che vuole che la cifra sia circa quella... ovvio che se uno dice "non lo guardo per 20 anni, lo spread e il bear market mi rimbalzano" è un altro discorso
Ma perchè rendere il portafoglio così variopinto ?
I tds emergenti li metterei al 50 % , 30 % euro high yeld , e l'altro 20 % euro / global corporate bond ..
Su metà portafoglio si gode di una tassazione del 15 % circa , è TUTTO obbligazionario , quindi a meno che non falliscano TUTTI gli emittenti è impossibile perdere sul lungo periodo .
Si avranno drawdown anche importanti ( 20- 30 % ) ma si ha la certezza di avere il 5 % annuo tutti i mesi sull ' 80 % del capitale senza se e senza ma ( le obbligazioni non possono non pagare gli interessi , i dividendi potrebbero decidere di non corrisponderli )
Ipotizzando ora di mettere tutto il capitale di 690 k sull etf dei tds emergenti si avrebbero circa 2000 euro netti al mese ( anche di più )
Ok mi dirai : la diversificazione di asset class ..
Se è vero che dobbiamo avere paura delle cose che si mettono male , quale asset class , ampiamente diversificata , è più sicura dei tds emergenti ?
Solo i corporate e tds ig paesi sviluppati .
Tutto il resto è più rischioso , quindi non ne vedo il senso di inserire tipo l'azionario o anche l'high yeld ..
Ovviamente il cliente ha bisogno dello stipendio , quindi se ne sbatte se nei periodi di rialzo tassi il patrimonio flette , importante è la conservazione del capitale sul lunghissimo termine e avere tutti i mesi il cash sul conto .
Personalmente credo di più nel fare un pò di market timing sulle asset class citate :
Sono entrato l'anno scorso su obbligazioni corporate globali hedgiate ed ho fatto circa il 7 ,5 % lordo .. non mi piace andare prendermi rogne inutili :
Il patrimonio che si vuole gestire in modo difensivo , per quanto riguarda il mio punto di vista personale , DEVE essere investito tutto su obbligazioni corporate / tds long term area euro , tds em , obbligazioni high yeld . Msci world /min volatility , consumer staples in piccola parte .
Stop fine del gioco .
Mi concentro su queste asset class qui e cerco di mettere in piedi una strategia di market timing che utilizza come driver principale le banche centrali ( per decidere quando comprare rischio e quando no ) e l'analisi tecnica per i livelli di ingresso sul singolo strumento .