Scelta ETF azionario solo Eurozone o tutta Europa con Regno Unito e non euro

Apollyon

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Buongiorno,


Sto costruendo un portafoglio ETF e per la parte azionaria è diviso con etf che riflettono i seguenti indici

MSCI WORLD EX EMU MSCI EMU (tutto il mondo escluso area euro) al 20-25% del portafoglio azionario etf

Che incrementerò nel tempo per la parte Usa con S&p 600 con o senza copertura
MSCI EMU UCITS ETF EUR o Stoxx Europe 600

(oltre a una minima percentuale di emergenti al 5% del portafoglio azionario)

Ma la domanda fondamentale è:

Per l’Europa ho questo dubbio fra 2 etf che rappresenterebbero il 35-40 % del mio portafoglio azionario etf.

Il primo etf (iShares Core MSCI EMU UCITS ETF EUR (Acc) isin: IE00B53QG562)

che comprende area Euro (Regno Unito nemmeno al’0,96%)


il secondo etf (Xtrackers Stoxx Europe 600 UCITS ETF 1C (EUR) | XSX6 isin: LU0328475792

che comprende Euro zona con Regno Unito al 25% e eurozona (no euro) al 23%.
Inoltre il secondo contiene anche percentuali di small e micro cap, i rendimenti del iShares sono negli anni di 1 o 2 punti maggiori, però il secondo ha perso un punto in meno nel 2018.

Secondo il principio di privilegiare etf che coprano un ampio indice, il secondo (Xtrackers Stoxx Europe 600) sembrerebbe il migliore.

Il mio dubbio è: vista l’incertezza economica dovuta alla Brexit e l’esposizione a mercati non area euro (quindi anche rischio valuta) voi che consigliereste, il primo o il secondo?

L’altro etf che vorrei acquistare MSCI WORLD EX EMU comprende già, oltre agli Usa 70%, il Regno unito 6%.

Ma la questione è principalmente tra i 2 area Europa.

Di seguito alcuni dati presi da morningstar.
Ringrazio in anticipo chiunque mi dia consigli utili o informazioni per analizzare meglio il confronto.

iShares Core MSCI EMU UCITS ETF EUR (Acc) isin: IE00B53QG562
Il Fondo mira a replicare il più fedelmente possibile l'andamento di un indice composto da società
dei paesi sviluppati in Europa, che fanno parte dell'Unione Economica e Monetaria (UEM).


Giant 48,22
Large 37,95
Medium 13,83

Ripartizione Geografica % di Azioni
Stati Uniti 3,42
Regno Unito 0,96
Europa Occidentale - Euro 94,64
Europa Occidentale - Non Euro 0,00
Europe dell'Est 0,00




Xtrackers Stoxx Europe 600 UCITS ETF 1C (EUR) | XSX6 isin: LU0328475792
Composto dai 600 migliori titoli blue chip

Dimensione % di Azioni
Giant 46,73
Large 34,29
Medium 18,70
Small 0,23
Micro 0,05



Ripartizione Geografica % di Azioni
Stati Uniti 2,28
Regno Unito 25,60
Europa Occidentale - Euro 47,89
Europa Occidentale - Non Euro 23,37
Europe dell'Est 0,63
 
Impossibile fare previsioni sull'andamento futuro dei due, anche se storicamente sono molto correlati. Personalmente mi ero posto lo stesso problema e l'ho risolto scegliendo l'etf EMU per una questione di valuta, perché nel mio pf azionario peserà già molto il dollaro, avendo Msci World ("classico") per circa il 55% e il resto equamente suddiviso tra emergenti e EMU. A mio avviso con il rischio cambio è preferibile non esagerare neppure in ambito azionario.
 
concordo con quanto detto da Simo78, tra l'altro se ritiene di non doverti preoccupare troppo del rischio cambio a quel punto puoi investire
in un ETF MSCI WORLD o addirittura MSCI ACWI se vuoi mettere insieme anche gli emergenti.
 
Impossibile fare previsioni sull'andamento futuro dei due, anche se storicamente sono molto correlati. Personalmente mi ero posto lo stesso problema e l'ho risolto scegliendo l'etf EMU per una questione di valuta, perché nel mio pf azionario peserà già molto il dollaro, avendo Msci World ("classico") per circa il 55% e il resto equamente suddiviso tra emergenti e EMU. A mio avviso con il rischio cambio è preferibile non esagerare neppure in ambito azionario.

Io sono ivestito su dei fondi azionari per quasi il 70% su Usa anche se la maggior parte dei fondi ha compertura cambio. Dal momento che vorrei, da qui ai prossimi anni, trasferire la maggior parte degli investimenti dai fondi attivi (che hanno un costo assurdo) a ETF, per adesso i primi etf che acquisterei sarebbero quelli su azionario europeo (anche se so che la fetta azionaria mondiale è USA per una grande maggioranza), però appunto mi domandavo tra i 2 etf azionario europeo quello che poteva essere il migliore, quindi consiglieresti quello eurozona e non euro globale (per incertezza brexit e valuta non euro), ho capito bene?
 
[QUOTE... però appunto mi domandavo tra i 2 etf azionario europeo quello che poteva essere il migliore, quindi consiglieresti quello eurozona e non euro globale (per incertezza brexit e valuta non euro), ho capito bene?[/QUOTE]

Non ti "consiglio" questo o quello, ma di prendere una decisione consapevole ponderando pro e contro, nell'impossibilità di sapere quale etf farà meglio. Qui puoi vedere il grafico dal 2010, come vedi sono molto correlati, ma euro stoxx 600 ha fatto meglio, pare che il gap si sia creato soprattutto in concomitanza della crisi dei debiti sovrani nel 2011. Questo però non ci dice nulla del futuro.
Nel mio caso, dato che avrò MSCI world NON coperto dal cambio e che questo comunque contiene già una fetta di UK, ho pensato fosse meglio sovrappesare con il fondo EMU l'area della nostra moneta, semplicemente per contenere il rischio cambio, ma anche in ragione dei p/e accettabili, in rapporto a quelli USA.

Intuisco dal tuo primo messaggio che tu avresti intenzione di sovrappesare USA dedicando uno specifico spazio a S&P500, in aggiunta a MSCI World, dove, come noto, gli USA pesano già quasi i due terzi. Francamente rifletterei con attenzione sull'opportunità di questa cosa, in un momento storico in cui la borsa americana è la più cara e si prevede nel lungo periodo (per quanto queste "previsioni" siano molto aleatorie) un rafforzamento dell'euro sul dollaro. Imho.
 

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[QUOTE... però appunto mi domandavo tra i 2 etf azionario europeo quello che poteva essere il migliore, quindi consiglieresti quello eurozona e non euro globale (per incertezza brexit e valuta non euro), ho capito bene?

Grazie per la tua risposta, sei stata molto esauriente. Quello di sovrappesare gli Usa è un'idea che scarterò, visto che sto porprio cercando di uscire da investimenti che mi propose la Banca un anno fa su fondi e obbligazioni dove gli usa o il dollaro pesano per una buona percentuale.

In ogni caso ho tirato giù una bozza di portafoglio Azionario, su ETF che si basano su questi indici, anche in base alle ultime considerazioni:

MSCI WORLD EX EMU 40%
MSCI EMU 35%
Msci Pac Ex-Japan 8%
MSCI Emerging Market 5%
MSCI FRONTIER MARKET INDEX 2%
FTSE EPRA Nareit Global TR USD (Real Estate globali) 10% (anche su questo gli USA pesano il 55%)
 
Ultima modifica:
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MSCI WORLD EX EMU 40%
MSCI EMU 35%
Msci Pac Ex-Japan 8%
MSCI Emerging Market 5%
MSCI FRONTIER MARKET INDEX 2%
FTSE EPRA Nareit Global TR USD (Real Estate globali) 10% (anche su questo gli USA pesano il 55%)[/QUOTE]

Non hai chiesto opinioni ma mi permetto lo stesso qualche umile osservazione... :D

Sicuro di... :

- inserire così poco di emerging markets? Li stai sottopesando persino rispetto all'attuale capitalizzazione;
- sovrappesare l'area del Pacifico... c'è una ragione specifica?
- di Giappone ce n'è già nel World, ma evidentemente "ci punti" ;
- inserire un Msci W. Ex EMU, quando puoi ottenere lo stesso risultato con il "classico" comprensivo dell'emu (più liquido e con ter più basso) e riducendo in proporzione il peso dell'etf EMU?
- inserire un asset (frontier) che sarebbe appena il 2% della sola parte azionaria? Perciò con impatto sul pf praticamente insignificante?

Prendili solo come spunti. Nessuno sa a priori quale allocazione farà meglio.
 
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MSCI WORLD EX EMU 40%
MSCI EMU 35%
Msci Pac Ex-Japan 8%
MSCI Emerging Market 5%
MSCI FRONTIER MARKET INDEX 2%
FTSE EPRA Nareit Global TR USD (Real Estate globali) 10% (anche su questo gli USA pesano il 55%)

Non hai chiesto opinioni ma mi permetto lo stesso qualche umile osservazione... :D

Sicuro di... :

- inserire così poco di emerging markets? Li stai sottopesando persino rispetto all'attuale capitalizzazione;
- sovrappesare l'area del Pacifico... c'è una ragione specifica?
- di Giappone ce n'è già nel World, ma evidentemente "ci punti" ;
- inserire un Msci W. Ex EMU, quando puoi ottenere lo stesso risultato con il "classico" comprensivo dell'emu (più liquido e con ter più basso) e riducendo in proporzione il peso dell'etf EMU?
- inserire un asset (frontier) che sarebbe appena il 2% della sola parte azionaria? Perciò con impatto sul pf praticamente insignificante?

Prendili solo come spunti. Nessuno sa a priori quale allocazione farà meglio.
La richiesta di opinioni era implicita:):confused: e grazie del tuo tempo, ma spero che queste osservazioni possano essere utili non solo a me.
Rispondo ai tuoi spunti:
- inserire così poco di emerging markets? Li stai sottopesando persino rispetto all'attuale capitalizzazione;
- inserire un asset (frontier) che sarebbe appena il 2% della sola parte azionaria? Perciò con impatto sul pf praticamente insignificante?
Ho rivisto la percentuale degli emerging dal 5 al 8% della parte azionaria, così poco perchè è un settore molto volatile. Il 2% sui frontier è una partenza cauta, sono ancora più volatili. I frontier e gli emerging sono molto collegati tra loro, nel senso che se hai i Frontier devi avere anche gli Emerging, perchè gli stati passano da uno all'altro. Quindi la parte più volatile è in totale del 10%.
- sovrappesare l'area del Pacifico... c'è una ragione specifica?
- di Giappone ce n'è già nel World, ma evidentemente "ci punti" ;

Ho modificato la parte pacifi dal 8 al 5%. Questo indice Msci Pac Ex-Japan è escluso Giappone, già presente nel Msci world ex EMU al 9%, e comprende Australia 56.82% Hong Kong 30.6% Singapore 10.54% New Zealand 2.04% (c'è solo una lieve sovrapposizione con MSCI world ex EMU, dove questi paesi sono rappresentati da una % minima, ma comunque è un'area interessante che ha performato bene negli ultimi anni, da quello che ho visto nei grafici al confronto con l'indice globale.

- inserire un Msci W. Ex EMU, quando puoi ottenere lo stesso risultato con il "classico" comprensivo dell'emu (più liquido e con ter più basso) e riducendo in proporzione il peso dell'etf EMU?

Per il discorso liquidità e ter devo ancora scegliere gli ETF.
Rispetto a un MSCI globale, dividendolo così tra EMU e ex EMU credo si meglio per poter avere un'esposizione maggiore sull'eurozona, e poter riequilibrare meglio la situazione. Facendo un pò di conti, nel 100% dell'azionario secondo il Pf che sto costruenzo, gli USA sono rappresentati circa al 35% (tra MSCI W.ex Emu e REit globale), Europa (Eurozona e europa al 37% con MSCI EMU e reit ) e il resto del Mondo 28% (tra Reit, emergenti - frontier, pacific, msci world ex emu), tanto per partire, poi ribilancio nel tempo.
Con questo portafoglio ETF azionario credo di coprire tutto il mondo con percentuali equilibrate, credo...
Ribadisco che si tratta di percentuali di partenza, da riequilibrare nel tempo.

MSCI WORLD EX EMU 40% (su questo gli USA pesano il 28%)
MSCI EMU 35%
Msci Pac Ex-Japan 5%
MSCI Emerging Market 8%
S&P Select Frontier (ho scoperto l'unico etf disponibile corrisponde a questo indice e non a MSCI FRONTIER MARKET INDEX, i 2 indici sono simili comunque) 2%
FTSE EPRA Nareit Global TR USD (Real Estate globali) 10% (anche su questo gli USA pesano il 55% - Europa 15% (eurozona 10% non euro Svizzera 1% UK 4%) -Pacific 15%)

Un 90% sviluppati e 8 emerging e 2 frontier,

Grazie e ogni altro spunto da chiunque è ben accetto.
 
Ultima modifica:
Sul Giappone avevo letto male, scusa.

Sui frontier, è vero quanto dici, ma considera che oggi il primo Paese in questo indice è il Kuwait... Negli emerging ci sono Cina, India, Brasile e Russia, tra gli altri. Siamo proprio su due piani diversi. Ma il mio discorso era dubbioso proprio sul fatto di inserire un etf per appena un 2%, tanto vale limitarsi alla sola classe volatile "principale". Ma sono quisquilie.

Alla fine la tua ripartizione geografica sarebbe molto simile alla mia, che è 35/36 USA, 34 Europa (prevalentemente euro) e 30 resto del mondo. La differenza è che in questo "resto" ho dato più spazio agli emergenti.
 
Sul Giappone avevo letto male, scusa.

Sui frontier, è vero quanto dici, ma considera che oggi il primo Paese in questo indice è il Kuwait... Negli emerging ci sono Cina, India, Brasile e Russia, tra gli altri. Siamo proprio su due piani diversi. Ma il mio discorso era dubbioso proprio sul fatto di inserire un etf per appena un 2%, tanto vale limitarsi alla sola classe volatile "principale". Ma sono quisquilie.

Alla fine la tua ripartizione geografica sarebbe molto simile alla mia, che è 35/36 USA, 34 Europa (prevalentemente euro) e 30 resto del mondo. La differenza è che in questo "resto" ho dato più spazio agli emergenti.
Sicuramente te sei più esperta e informata di me ed essere arrivati a più o meno la stessa suddivisione mi conforta
Comunque un'esposizione più globale di così la vedo difficile...:)

Ma in percentuale quanto hai dato agli emergenti?


Per i frontier, volevo fare una prova.
Ho scoperto però che, l'indice di riferimento è S&P Select Frontier (ho scoperto l'unico etf disponibile Xtrackers S&P Select Frontier Swap UCITS ETF 1C - LU0328476410 corrisponde a questo indice e non a MSCI FRONTIER MARKET INDEX, i 2 indici sono simili comunque)
L'etf copre queste nazioni (si discosta anche un pò dall'indice) 28,61% Kuwait 16,28% Vietnam 14,39% Stati Uniti d'America12,28% Argentina 4,85% Middle East & North Africa 4,52% Cambogia 4,44% Gran Bretagna
3,56% Romania 3,42%Marocco 3,24% Nigeria 1,24% Bahrain 3,16% Altro.
 
Sono un "lui" e non una "lei" ;)

Gli emergenti nel mio caso saranno il 10% del pf complessivo, in cui la quota azionaria sarà a regime il 45% circa. Quindi, peseranno il 22% abbondante della parte azionaria.

Adesso comunque sono in fase di ingresso trimestrale, che durerà quasi altri 4 anni. Quando avrò completato vedrò com'è andata in questa prima fase e magari aggiusto un po' (probabile che li riduca leggermente). E poi sono percentuali su cui secondo me non è fondamentale essere inflessibili nei ribilanciamenti; l'importante è mantenere il peso complessivo dell'azionario, non tanto (o almeno non "alla virgola") il peso specifico delle singole aree.

Per ora nelle quote delle aree sono stato abbastanza condizionato dai p/e. Quelli USA sono i più alti, quelli degli emergenti tendenzialmente i più bassi, l'Europa sta nel mezzo.
 
Sono un "lui" e non una "lei" ;)

Gli emergenti nel mio caso saranno il 10% del pf complessivo, in cui la quota azionaria sarà a regime il 45% circa. Quindi, peseranno il 22% abbondante della parte azionaria.

Adesso comunque sono in fase di ingresso trimestrale, che durerà quasi altri 4 anni. Quando avrò completato vedrò com'è andata in questa prima fase e magari aggiusto un po' (probabile che li riduca leggermente). E poi sono percentuali su cui secondo me non è fondamentale essere inflessibili nei ribilanciamenti; l'importante è mantenere il peso complessivo dell'azionario, non tanto (o almeno non "alla virgola") il peso specifico delle singole aree.

Per ora nelle quote delle aree sono stato abbastanza condizionato dai p/e. Quelli USA sono i più alti, quelli degli emergenti tendenzialmente i più bassi, l'Europa sta nel mezzo.

Ok sei un Lui scusa.:)
Comunque... sì il 22% è una bella quota. Io pensavo di inserire un 8-10% di Reit. A volte si comportano in modo diverso rispetto alle altre azioni, e non è solo teoria, perchè in un portafoglio simulato, quando le azioni vanno giù, il Reit mantiene un rendimento positivo.
 
Posso concordare sulla scelta dell'eurozona invece che europa geografica sviluppata, anche se io ho la seconda (sulle azioni non mi preoccupo molto del rischio di cambio, per le obbligazioni è diverso).
Emergenti nelle analisi di minima varianza c'è chi ha visto che 15% può diminuire la volatilità del pf, perchè anche se sono più volatili la loro moderata correlazione con gli sviluppati aiuta a stabilizzare il pf. Swensen suggerisce il 5% di emergenti, io sono per circa il 15%. In questo momento si potrebbero mettere anche oltre il 15% perchè le loro quotazioni sono relativamente attrattive rispetto a USA (altissime) e europa (altine).
USA al momento non sto comprando nulla, P/E molto alto. Parte del pf allocato alle azioni l'ho tenuto liquido perchè iniettare a botta unica adesso in usa mi pare rischioso. Purtroppo quando non si più entrare con un pac è tutto più difficile. Appena usa scendono mi ci butto a pesce, ovvio.
 
Posso concordare sulla scelta dell'eurozona invece che europa geografica sviluppata, anche se io ho la seconda (sulle azioni non mi preoccupo molto del rischio di cambio, per le obbligazioni è diverso).
Emergenti nelle analisi di minima varianza c'è chi ha visto che 15% può diminuire la volatilità del pf, perchè anche se sono più volatili la loro moderata correlazione con gli sviluppati aiuta a stabilizzare il pf. Swensen suggerisce il 5% di emergenti, io sono per circa il 15%. In questo momento si potrebbero mettere anche oltre il 15% perchè le loro quotazioni sono relativamente attrattive rispetto a USA (altissime) e europa (altine).
USA al momento non sto comprando nulla, P/E molto alto. Parte del pf allocato alle azioni l'ho tenuto liquido perchè iniettare a botta unica adesso in usa mi pare rischioso. Purtroppo quando non si più entrare con un pac è tutto più difficile. Appena usa scendono mi ci butto a pesce, ovvio.

Grazie per la risposta, anch'io sto in attesa. Ho letto che per gli emergenti e i frontier si potrebbe anche optare per fondi attivi, invece che etf, ti risulta? Inoltre, quando calerà di prezzo, vorrei acquistare oro con etf, c.a. un 5% del portafoglio globale
 
Grazie per la risposta, anch'io sto in attesa. Ho letto che per gli emergenti e i frontier si potrebbe anche optare per fondi attivi, invece che etf, ti risulta? Inoltre, quando calerà di prezzo, vorrei acquistare oro con etf, c.a. un 5% del portafoglio globale

Non tutti i mercati sono efficienti allo stesso modo, effettivamente in certi mercati la percentuale di fondi attivi che sovraperforma è più alta (gli USA sono forse il mercato più efficiente al mondo). Però come fai a sapere qual è un fondo attivo che sovraperformerà? un vero macello, e esaminare le prestazioni passate non aiuta moltissimo. Meglio andare sul sicuro con un fondo a indice per me, oltretutto hai anche molto meno stress decisionale.
 
Secondo me si può essere a posto con la coscienza, tranquilli e contenti se non addirittura felici investendo in un azionario globale...
 
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