Liquidare quote di strumenti finanziari

  • Ecco la 60° Edizione del settimanale "Le opportunità di Borsa" dedicato ai consulenti finanziari ed esperti di borsa.

    Questa settimana abbiamo assistito a nuovi record assoluti in Europa e a Wall Street. Il tutto, dopo una ottava che ha visto il susseguirsi di riunioni di banche centrali. Lunedì la Bank of Japan (BoJ) ha alzato i tassi per la prima volta dal 2007, mettendo fine all’era del costo del denaro negativo e al controllo della curva dei rendimenti. Mercoledì la Federal Reserve (Fed) ha confermato i tassi nel range 5,25%-5,50%, mentre i “dots”, le proiezioni dei funzionari sul costo del denaro, indicano sempre tre tagli nel corso del 2024. Il Fomc ha anche discusso in merito ad un possibile rallentamento del ritmo di riduzione del portafoglio titoli. Ieri la Bank of England (BoE) ha lasciato i tassi di interesse invariati al 5,25%. Per continuare a leggere visita il link

Franckk

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Buonasera,

volevo chiedere fare una domanda a chi lavora in banca:

qualora, in un dato ufficio bancario/postale in un dato periodo temporale, venissero liquidate dai clienti quote di strumenti finanziari, di più di quante ne vengono fatte sottoscrivere ai clienti, cosa implicherebbe a quell'istituto?

Vi faccio questa domanda, perchè ho voluto far chiudere uno strumento finanziario che era bello corposo di costi di commissione rispetto al suo rendimento negli anni, e il consulente mi ha detto di aspettare almeno settembre (sia perchè adesso è al ribasso, sia perchè "così ci stai ammazzando come ufficio, liquidando così "tante" quote").

Grazie
 
ma scherzi!? Già solo questo commento basterebbe per farmi chiudere tutto quello che avessi in quella filiale.
 
Probabilmente gli ammazza il risultato di raccolta e non prende il bonus.
 
ma scherzi!? Già solo questo commento basterebbe per farmi chiudere tutto quello che avessi in quella filiale.

Infatti, quando devono far sottoscrivere sono veloci, per toglierle sembra quasi che stiamo contrattando.

Probabilmente gli ammazza il risultato di raccolta e non prende il bonus.

Ok perfetto. Grazie. Non sapevo come funzionava e ho voluto chiedere.
 
Vi faccio questa domanda, perchè ho voluto far chiudere uno strumento finanziario che era bello corposo di costi di commissione rispetto al suo rendimento negli anni, e il consulente mi ha detto di aspettare almeno settembre (sia perchè adesso è al ribasso, sia perchè "così ci stai ammazzando come ufficio, liquidando così "tante" quote").

Grazie

I budget sono mensili, le pressioni commerciali per il raggiungimento dei medesimi indicibili.
Ci sono budget sia sulle sottoscrizioni semplici (devi far sottoscrivere ai tuoi clienti almeno 1 milione di polizze o fondi nel mese di agosto), sia su valori aggregati (i fondi e le polizze sottoscritti devono essere almeno pari a quelli dismessi).
Non succede assolutamente niente, ma ci sono quelli con il frustino che li cazziano ogni giorno (anche più volte al giorno, anche molte più volte al giorno...) per tenere il 'passo'.

Se gli togli 1 milione di fondi ad Agosto non recuperano più e verranno additati nella classifica etc... etc...

Ma sono tutti deliri commerciali, all'azienda ed all'ufficio ed al cliente non succede niente.

Buonasera,

volevo chiedere fare una domanda a chi lavora in banca:

qualora, in un dato ufficio bancario/postale in un dato periodo temporale, venissero liquidate dai clienti quote di strumenti finanziari, di più di quante ne vengono fatte sottoscrivere ai clienti, cosa implicherebbe a quell'istituto?

I soldi investiti in fondi e polizze (il risparmio gestito, anche detta 'raccolta indiretta') non sono neppure depositati presso quell'istituto di credito. Ogni società-prodotto ha una banca depositaria che non c'entra niente con il collocatore. I certificati di proprietà (virtuali) vengono 'censiti' presso l'istituto collocatore, e raccolti nel "deposito titoli" del cliente. Quando richiedi il rimborso ci vogliono alcuni giorni: dalla banca parte una lettera alla società prodotto, la società attende la pubblicazione del NAV (il prossimo valore dell'investimento) e con quello manda l'ordine di vendita di una quota del fondo all'istituto depositante, i titoli venduti finiscono nel conto corrente dell'istituto depositario che fa un bonifico e 'arriva' il rimborso.
Se la tua banca fallisce su fondi e polizze non ha alcun peso.
 
Grazie mille @bow per aver descritto in maniera precisa il tutto!!!

Se la tua banca fallisce su fondi e polizze non ha alcun peso.

Un'ulteriore domanda da scuola/teorica:
qualora comprassi delle quote di ETF (supponiamo i gestori più grandi quali BlackRock o Vanguard) presso un qualunque istituto di credito X e quest'ultimo dovesse fallire, quelle quote di ETF in cui ho investito, le posso recuperare aprendo un conto in un istituto Y?

Grazie mille di nuovo!!!

P.S. complimenti per il tuo blog sugli investimenti!
 
Buonasera,

volevo chiedere fare una domanda a chi lavora in banca:

qualora, in un dato ufficio bancario/postale in un dato periodo temporale, venissero liquidate dai clienti quote di strumenti finanziari, di più di quante ne vengono fatte sottoscrivere ai clienti, cosa implicherebbe a quell'istituto?

Vi faccio questa domanda, perchè ho voluto far chiudere uno strumento finanziario che era bello corposo di costi di commissione rispetto al suo rendimento negli anni, e il consulente mi ha detto di aspettare almeno settembre (sia perchè adesso è al ribasso, sia perchè "così ci stai ammazzando come ufficio, liquidando così "tante" quote").

Grazie
Li stai ammazzando nel senso che si possono scordare il loro budget almeno per il mese di agosto, magari con perdita di qualche bonus.

Naturalmente a loro non interessa che loro abbiano ammazzato te di commissioni fino ad oggi.

Sono in pieno conflitto di interessi.
Grazie mille @bow per aver descritto in maniera precisa il tutto!!!



Un'ulteriore domanda da scuola/teorica:
qualora comprassi delle quote di ETF (supponiamo i gestori più grandi quali BlackRock o Vanguard) presso un qualunque istituto di credito X e quest'ultimo dovesse fallire, quelle quote di ETF in cui ho investito, le posso recuperare aprendo un conto in un istituto Y?

Grazie mille di nuovo!!!

P.S. complimenti per il tuo blog sugli investimenti!

Sì, rimani possessore delle quote degli ETF anche se il tuo istituto di credito dovesse fallire.
 
Li stai ammazzando nel senso che si possono scordare il loro budget almeno per il mese di agosto, magari con perdita di qualche bonus.

Naturalmente a loro non interessa che loro abbiano ammazzato te di commissioni fino ad oggi.

Sono in pieno conflitto di interessi.


Sì, rimani possessore delle quote degli ETF anche se il tuo istituto di credito dovesse fallire.

Grazie mille @Dedalo Invest . Il bello è tempo fa mi dissero che non c'erano costi da sostenere. Mi arriva per posta il prospetto di andamento del prodotto. Mi informo anche sul relativo sito e i costi di gestione invece ci sono eccome. Glielo faccio vedere al consulente che dice: "questi sono i costi di gestione..." Più di 1.000 l'anno su 40k. Un altro prodotto che venne fatto sottoscrivere a mia nonna, nel 2014, che non ha mai visto segno + e con i costi è addirittura sotto del 3,5%. Per fortuna che l'ho fatto liquidare e spostato su 3 etf. Almeno i dividendi ce li intaschiamo...
 
"perchè ho voluto far chiudere uno strumento finanziario che era bello corposo di costi di commissione rispetto al suo rendimento negli anni, e il consulente mi ha detto di aspettare almeno settembre "
Non so come è finita, hai chiuso con lo strumento o c'è l'hai sempre?
Comunque perchè rivolgersi al consulente per chiudere lo strumento quando puoi farlo tu tranquillamente da Home banking in maniera autonoma e indipendente e senza subire "pressioni indebite" dal consulente?
 
Grazie mille @Dedalo Invest . Il bello è tempo fa mi dissero che non c'erano costi da sostenere. Mi arriva per posta il prospetto di andamento del prodotto. Mi informo anche sul relativo sito e i costi di gestione invece ci sono eccome. Glielo faccio vedere al consulente che dice: "questi sono i costi di gestione..." Più di 1.000 l'anno su 40k. Un altro prodotto che venne fatto sottoscrivere a mia nonna, nel 2014, che non ha mai visto segno + e con i costi è addirittura sotto del 3,5%. Per fortuna che l'ho fatto liquidare e spostato su 3 etf. Almeno i dividendi ce li intaschiamo...
Certo, giocano anche sulle differenze tra costi di sottoscrizione e costi di gestione, come se un cliente che chiede se ci siano dei costi (senza specificare quali) si stesse riferendo solo ad una parte di essi.

E' chiaro che i prodotti che ti hanno fatto sottoscrivere, compreso quello che avevano fatto sottoscrivere a tua nonna e che hai già liquidato, sono prodotti stracarichi di commissioni di gestione. Perfetti per fare il budget della filiale, deleteri per l'investitore (cioè te).
Non mi stupirei se fossero anche prodotti non adeguati al tuo profilo di rischio e al tuo orizzonte temporale d'investimento.

Purtroppo è così che lavorano (spero non tutte) le banche. Il conflitto di interessi è spesso ai massimi livelli ma qui, veramente, siamo ai limiti della legalità (un "consulente" che dice a un cliente di non liquidare un prodotto finanziario "...perche così ci stai ammazzando come ufficio, liquidando così "tante" quote"). Incredibile.
 
"perchè ho voluto far chiudere uno strumento finanziario che era bello corposo di costi di commissione rispetto al suo rendimento negli anni, e il consulente mi ha detto di aspettare almeno settembre "
Non so come è finita, hai chiuso con lo strumento o c'è l'hai sempre?
Comunque perchè rivolgersi al consulente per chiudere lo strumento quando puoi farlo tu tranquillamente da Home banking in maniera autonoma e indipendente e senza subire "pressioni indebite" dal consulente?

@Metallica79 Il prodotto è di poste italiane. Da home banking potevo fare poco, anche perchè non era aperto il deposito titoli (non ci era mai servito).

La storia in parole povere è così:
abbiamo sempre avuto buoni del tesoro. Alla scadenza, essendo ignoranti in materia, ci siamo sempre fidati del consulente di turno, si mettevano le firme dove era necessario e via. Dopo un'esperienza negativa in tema finanziario, ho incominciato a leggere, quasi per caso, dei libri che trattavano fondi indicizzati ed ETF. Ho incominciato a informarmi sempre di più, mi imbatto in siti come questo e mi sono convinto di voler investire una piccola quota in questi etf (per l'asset allocation, seguo quella che viene suggerita da vanguard). Inizio con la mia esperienza in prima linea. Mi metto a leggere ciò che avevamo sottoscritto, confronto i rendimenti con quello che avevo dall'altra parte in poste e la differenza è abissale (sia per rendimento, confrontato anche con dei backtest (anche se il passato non è garanzia del futuro), sia per i costi di gestione).
In famiglia è stata una lotta, per far capire che quei prodotti sono pieni di commissioni e il rendimento è stato anche negativo nel corso degli ultimi anni (cosa abbastanza strana visto che il mercato ha avuto il suo momento positivo).
Loro ancora hanno paura, dettata più dal non sapere cosa fare, e perchè il consulente c'è sempre stato e che in posta i risparmi sono "garantiti" (da cosa ancora non l'ho capisco) come più volte accennato dai consulenti di turno.

Comunque, le quote dei miei ancora sono in posta, in attesa di settembre (ci siamo lasciati, mi ci metto anche io, "convincere" da ciò che ci è stato detto).
Ecco il perchè della domanda iniziale.
Cadendo, si impara a camminare.
 
Certo, giocano anche sulle differenze tra costi di sottoscrizione e costi di gestione, come se un cliente che chiede se ci siano dei costi (senza specificare quali) si stesse riferendo solo ad una parte di essi.

E' chiaro che i prodotti che ti hanno fatto sottoscrivere, compreso quello che avevano fatto sottoscrivere a tua nonna e che hai già liquidato, sono prodotti stracarichi di commissioni di gestione. Perfetti per fare il budget della filiale, deleteri per l'investitore (cioè te).
Non mi stupirei se fossero anche prodotti non adeguati al tuo profilo di rischio e al tuo orizzonte temporale d'investimento.

Purtroppo è così che lavorano (spero non tutte) le banche. Il conflitto di interessi è spesso ai massimi livelli ma qui, veramente, siamo ai limiti della legalità (un "consulente" che dice a un cliente di non liquidare un prodotto finanziario "...perche così ci stai ammazzando come ufficio, liquidando così "tante" quote"). Incredibile.

Esatto! @Dedalo Invest Per ben due volte gli ho detto se quel prodott avesse dei costi annuali. Mi è stato risposto di no, che il costi ce l'aveva un'altro prodotto... Quando mi è arrivata il riepilogo informativo, i costi annuali c'erano eccome. Presentandoglielo mi è stato detto, questi sono i costi di gestione annuale, certo che ci sono... Con i consulenti è una lotta, quasi psicologia. Per aprire il deposito titoli per metterli in etf, mi è stato detto che devo sostenere i costi 15€ a semestre per poste, più le commissioni di sottoscrizione, imposta di bollo ecc... elencandomi tutte le spese che andavo a sostenere, per non accennare al fatto che con i suoi esempi (quelli del consulente) con gli etf ci stava sotto del 70% (forse è anche vero), tirando in ballo le leve, la diversificazione (per fortuna ci sono andato preparato). Per carità, mi ha informato a dovere, però quasi a voler sottolineare che il prodotto che avevo già in portafoglio fosse meglio da questo punto di vista dei costi (cosa che non è assolutamente così, ci fossero andati solo i miei, ne sarebbero usciti sicuramente convinti a lasciare tutto com'è). L'ignoranza in questo campo si paga.
 
Esatto! @Dedalo Invest Per ben due volte gli ho detto se quel prodott avesse dei costi annuali. Mi è stato risposto di no, che il costi ce l'aveva un'altro prodotto... Quando mi è arrivata il riepilogo informativo, i costi annuali c'erano eccome. Presentandoglielo mi è stato detto, questi sono i costi di gestione annuale, certo che ci sono... Con i consulenti è una lotta, quasi psicologia. Per aprire il deposito titoli per metterli in etf, mi è stato detto che devo sostenere i costi 15€ a semestre per poste, più le commissioni di sottoscrizione, imposta di bollo ecc... elencandomi tutte le spese che andavo a sostenere, per non accennare al fatto che con i suoi esempi (quelli del consulente) con gli etf ci stava sotto del 70% (forse è anche vero), tirando in ballo le leve, la diversificazione (per fortuna ci sono andato preparato). Per carità, mi ha informato a dovere, però quasi a voler sottolineare che il prodotto che avevo già in portafoglio fosse meglio da questo punto di vista dei costi (cosa che non è assolutamente così, ci fossero andati solo i miei, ne sarebbero usciti sicuramente convinti a lasciare tutto com'è). L'ignoranza in questo campo si paga.

....si paga anche la libertà, la conoscenza non è tutto, ma solo una parte della questione.
Per ora siamo ancora all'anno zero, quando si pensa che eliminare il magna magna significhi risolvere il problema investimenti, ma in realtà l'eliminazione dell'intermediazione richiede una responsabilizzazione ed autonomia che gran parte del popolo risparmiatore non ha voglia di assumersi.
Bisognerà che passi una generazione...
 
....si paga anche la libertà, la conoscenza non è tutto, ma solo una parte della questione.
Per ora siamo ancora all'anno zero, quando si pensa che eliminare il magna magna significhi risolvere il problema investimenti, ma in realtà l'eliminazione dell'intermediazione richiede una responsabilizzazione ed autonomia che gran parte del popolo risparmiatore non ha voglia di assumersi.
Bisognerà che passi una generazione...

Io non chiedo l'eliminazione dell'intermediazione, ma almeno un pò più di correttezza di fronte ai clienti. Io fino a Gennaio non sapevo nemmeno cosa fossero gli ETF o i fondi indicizzati. Se si incominciasse a vendere questi prodotti (accompagnati da altro se il cliente vuole, a seconda del suo periodo temporale, rischio, quanto riesce a risparmiare ecc...), piuttosto di vendere/rifilare quelli ad oggi esistenti per questioni commerciali, sarebbero più contenti tutti.
 
@Metallica79
il consulente c'è sempre stato e che in posta i risparmi sono "garantiti" (da cosa ancora non l'ho capisco) come più volte accennato dai consulenti di turno.
Comunque, le quote dei miei ancora sono in posta, in attesa di settembre (ci siamo lasciati, mi ci metto anche io, "convincere" da ciò che ci è stato detto).
.
Il discorso del garantito lo dovresti approfondire con loro, secondo me sono solo chiacchere al vento, perchè se fosse garantito non dovresti subire perdite per nessun motivo, invece. Personalmente non considero valido questi discorsi dei consulenti. Anche perchè fidarsi solo delle parole del consulente quando i fatti sono diversi da come li descrive.
La prossima volta che ti parla di risparmi garantiti, chiedigli di fartelo mettere per iscritto il fatto che i risparmi sono garantiti anzichè a parole, vuoi vedere come cambia discorso subito! ;)

Cosa più difficile è convincere i tuoi a fare capire che i risparmi non sono garantiti solo con le parole dei vari consulenti
 
Il discorso del garantito lo dovresti approfondire con loro, secondo me sono solo chiacchere al vento, perchè se fosse garantito non dovresti subire perdite per nessun motivo, invece. Personalmente non considero valido questi discorsi dei consulenti. Anche perchè fidarsi solo delle parole del consulente quando i fatti sono diversi da come li descrive.
La prossima volta che ti parla di risparmi garantiti, chiedigli di fartelo mettere per iscritto il fatto che i risparmi sono garantiti anzichè a parole, vuoi vedere come cambia discorso subito! ;)

Cosa più difficile è convincere i tuoi a fare capire che i risparmi non sono garantiti solo con le parole dei vari consulenti

Vedi caro metallica,non vale il principio secondo te o secondo un altro, chi sottoscrive risparmio gestito dovrebbe quantomeno avere un minimo di conoscenza di base sia dei prodotti offerti che del relativo glossario.

Leggere e capire il fascicolo informativo essenziali,c'è una bella differenza fra commissione di ingresso e commissione di gestione,cosi come c'è una bella differenza fra prodotti garantiti e non.

Faccio un esempio chi sottoscrive la polizza futuro certo,paga una commissione di 2,5% ed investe il 97,5 %,se la nonna disinveste prima che la gestione guadagni nel tempo il 3% la nonna è in perdita pur essendo il prodotto garantito.Chi sottoscrive un fondo normale paghi la commissione di gestione e si sobbarca la volatilità.

In posta trovi promotori finanziari,come da altre parti,molto ligi ai regolamenti che vendono prodotti mediamente meno costosi dei concorrenti
 
Io non chiedo l'eliminazione dell'intermediazione, ma almeno un pò più di correttezza di fronte ai clienti. Io fino a Gennaio non sapevo nemmeno cosa fossero gli ETF o i fondi indicizzati. Se si incominciasse a vendere questi prodotti (accompagnati da altro se il cliente vuole, a seconda del suo periodo temporale, rischio, quanto riesce a risparmiare ecc...), piuttosto di vendere/rifilare quelli ad oggi esistenti per questioni commerciali, sarebbero più contenti tutti.

Vedi... il problema sta tutto qua.
Banche/promotori/poste non possono venderti etf in quanto strumenti che non generano commissioni per il loro conto economico.
L’unica possibilità è che questi ti consiglino degli etf dietro la remunerazione di una parcella, in quanto nessuno lavora gratis.
La domanda è: tu o la tua famiglia sareste disposti a pagare cash una consulenza come quando vai dal medico o dall’avvocato?
 
Vedi... il problema sta tutto qua.
Banche/promotori/poste non possono venderti etf in quanto strumenti che non generano commissioni per il loro conto economico.
L’unica possibilità è che questi ti consiglino degli etf dietro la remunerazione di una parcella, in quanto nessuno lavora gratis.
La domanda è: tu o la tua famiglia sareste disposti a pagare cash una consulenza come quando vai dal medico o dall’avvocato?

La questione non è pagare la consulenza,non puoi fare consulenza a chi non ha competenza di base.L'italia è piena di soggetti che hanno risparmi ma non hanno la conoscenza necessaria per gestire il rischio finanziario .

Perchè un paese finanziariamente ricco ha una borsa che capitalizza 1/ 5 del suo PIL,e 1/ 10 della sua ricchezza mobiliare.Gli italiani non sanno investire perchè non sanno calcolare il rischio insito,e si rifugiano nei CD.Un terzo della liquidità non è nemmeno remunerata.

Da qui occorre partire

Con cosa diversifichi se il risparmiatore vuole solo guadagnare senza assumere rischi.Qual'è il titolo italiano di debito sovrano più conosciuto e meno temuto se non il BTP con rendimenti positivi e un PIL pari a 0.

C'era una volta l'illusione monetaria,tutti guadagnavano ma tutti perdevano,ora è diverso c'è il tasso di sconto a 0,l'inflazione rasoterra e le commissioni da pagare .

La consulenza finanziaria ha target definiti ed asset consistenti,non è e non sara' adatta a grandi platee.

Una adeguata cultura finanziaria,eleverebbe anche il tasso di partecipazione politica nelle scelte cruciali,compatterebbe interessi comuni verso categorie di eletti migliori di quelli avuti fin qui' .

Tutto tiene.
 
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In posta trovi promotori finanziari,come da altre parti,molto ligi ai regolamenti che vendono prodotti mediamente meno costosi dei concorrenti


Il promotore delle poste a cui fa riferimento l'autore del primo post di questo thread non so a quale regolamento è stato ligio quando gli ha detto che quel prodotto aveva 0 commissioni e che non poteva disinvestire quel prodotto ad agosto "sennò gli ammazzava l'ufficio".
 
Il promotore delle poste a cui fa riferimento l'autore del primo post di questo thread non so a quale regolamento è stato ligio quando gli ha detto che quel prodotto aveva 0 commissioni e che non poteva disinvestire quel prodotto ad agosto "sennò gli ammazzava l'ufficio".

Il promotore ha detto:

e il consulente mi ha detto di aspettare almeno settembre (sia perchè adesso è al ribasso, sia perchè "così ci stai ammazzando come ufficio, liquidando così "tante" quote").

Vedo solo un ci stai confidenziale e basta.

In generale Banco Posta distribuisce i fondi di Anima a costi più bassi di altri intermediari.Quanto poi al fatto di essere ligi ai regolamenti,lo riscontro da tantissime discussusioni in materia di Mifid.
 
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