Il mio portafogli ETF (rischio medio-alto)

  • Ecco la 66° Edizione del settimanale "Le opportunità di Borsa" dedicato ai consulenti finanziari ed esperti di borsa.

    I principali indici azionari hanno vissuto una settimana turbolenta, caratterizzata dalla riunione della Fed, dai dati macro importanti e dagli utili societari di alcune big tech Usa. Mercoledì scorso la Fed ha confermato i tassi di interesse e ha sostanzialmente escluso un aumento. Tuttavia, Powell e colleghi potrebbero lasciare il costo del denaro su livelli restrittivi in mancanza di progressi sul fronte dei prezzi. Inoltre, i dati di oggi sul mercato del lavoro Usa hanno mostrato dei segnali di raffreddamento. Per continuare a leggere visita il link

errezerotre

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Il mio portafogli ETF (rischio medio-alto) ▪︎world/real-estate/india/lusso

Ciao a tutti,
Sto provando a costruire il mio primo portafogli etf. Si tratta del mio primo investimento, ho aperto un conto con directa e stasera dovrebbero abilitarmi.

Chiedo umilmente consiglio perché sto facendo tutto da solo. Avrei intenzione di metterci 10/20k e l'orizzonte temporale è 5/10 anni. Non capendoci nulla avrei deciso di comprare solo etf (abbastanza "facili" rispetto ad altri prodotti).

In base alle mie previsioni avrei deciso di allocare il payrimonio 50% msci world, 20%india (fra i paesi emergenti secondo me è il più promettente), 20% real estate Europa e 20% mercato del lusso.

I prodotti scelti sarebbero:

-LYXOR CORE MSCI WORLD UCITS (isin lu1781541179

-LYXOR MSCI INDIA UCITS C-EUR (isin fr0010361684)

-AMUNDI FTSE EPRA EUROPE REAL ESTATE UCITS EUR-C (isin lu1681039480)

-AMUNDI S&P GLOBAL LUXURY UCITS ETF-SUR (C) (isin lu1681048630)

Qualsiasi parere rispetto all'allocazione e soprattutto al tipo di prodotti scelti è benvenuto. Sono consapevole del rischio medio-alto di un portafogli di questo tipo, ma cosa devo aspettarmi? Io mirerei ad oscillazioni del 10%/anno circa(possibilmente verso l'alto ;) ). Altra domanda: sono prodotti che si possono tenere per anni o è necessaria una gestione "più attiva" per guadagnare qualcosa? Quali sarebbero degli stop-gain e stop-loss ragionevoli?

Ringrazio in anticipo chiunque mi fornirà il suo parere ed eventuali nuove idee.
Mi ispira anche questo prodotto: iShares Ageing Population UCITS ETF
ISIN IE00BYZK4669, perchè penso che la popolazione "ricca" nel mondo sviluppato stia invecchiando. Però non capisco bene quali aziende siano incluse e sono molto indeciso se inserirlo, come aggiunta o al posto di lusso o real estate
 
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Ciao a tutti,
Sto provando a costruire il mio primo portafogli etf. Si tratta del mio primo investimento, ho aperto un conto con directa e stasera dovrebbero abilitarmi.

Chiedo umilmente consiglio perché sto facendo tutto da solo. Avrei intenzione di metterci 10/20k e l'orizzonte temporale è 5/10 anni. Non capendoci nulla avrei deciso di comprare solo etf (abbastanza "facili" rispetto ad altri prodotti).

In base alle mie previsioni avrei deciso di allocare il payrimonio 50% msci world, 20%india (fra i paesi emergenti secondo me è il più promettente), 20% real estate Europa e 20% mercato del lusso.

I prodotti scelti sarebbero:

-LYXOR CORE MSCI WORLD UCITS (isin lu1781541178

-LYXOR MSCI INDIA UCITS C-EUR (isin fr0010361684)

-AMUNDI FTSE EPRA EUROPE REAL ESTATE UCITS EUR-C (isin lu1681039480)

-AMUNDI S&P GLOBAL LUXURY UCITS ETF-SUR (C) (isin lu1681048630)

Qualsiasi parere rispetto all'allocazione e soprattutto al tipo di prodotti scelti è benvenuto. Sono consapevole del rischio medio-alto di un portafogli di questo tipo, ma cosa devo aspettarmi? Io mirerei ad oscillazioni del 10%/anno circa(possibilmente verso l'alto ;) ). Altra domanda: sono prodotti che si possono tenere per anni o è necessaria una gestione "più attiva" per guadagnare qualcosa? Quali sarebbero degli stop-gain e stop-loss ragionevoli?

Ringrazio in anticipo chiunque mi fornirà il suo parere ed eventuali nuove idee.
Mi ispira anche questo prodotto: iShares Ageing Population UCITS ETF
ISIN IE00BYZK4669, perchè penso che la popolazione "ricca" nel mondo sviluppato stia invecchiando. Però non capisco bene quali aziende siano incluse e sono molto indeciso se inserirlo, come aggiunta o al posto di lusso o real estate
La prima osservazione che mi sento di fare è che 5/10 anni è un orizzonte temporale troppo approssimativo. Se sono 5 anni è un conto, se sono 10 è un altro.

Dici anche che ti aspetti un 10% di volatilità all'anno (di media immagino). E se invece il tuo portafoglio andasse in rosso di un 20% come ti comporteresti? E se andasse a -30% o -50%? Questo tanto per capire qual è la tua propensione al rischio.

La gestione più attiva dipende da te; se però stai chiedendo in un forum finanziario dei consigli significa che non hai conoscenze avanzate e in questo caso ti consiglio di stare alla larga da stop-gain e stop-loss: rischieresti di fare più danni che altro. Investi nel lungo periodo e non trasformare l'investimento in trading. Bisogna vedere però se il tuo orizzonte temporale è lungo abbastanza per un portafoglio del genere.
 
Grazie per la risposta :)

Per quanto riguarda il tempo diciamo che sarei propenso al "buy and hold" per 5 anni, ma immagino che sia prudente immaginare degli "stop gain" o "stop loss" in caso di movimenti molto violenti e giustificati (ad es guerra in india)

Per quanto concerne il rischio sono disposto a correrlo. Ho 35 anni e sto investendo metà della mia liquidità, ma ho il "sedere parato" (lavoro a tempo indeterminato, figlio unico di genitori benestanti), quindi miro al 10 ma sono disposto a vedere anche il 20% in su/giù ogni anno... se fosse il 50% non sarei finito ma avrei sicuramente sbagliato a comporre il portafogli, anche per questo chiedo aiuto :)
 
Ciao a tutti,
Sto provando a costruire il mio primo portafogli etf. Si tratta del mio primo investimento, ho aperto un conto con directa e stasera dovrebbero abilitarmi.

Chiedo umilmente consiglio perché sto facendo tutto da solo. Avrei intenzione di metterci 10/20k e l'orizzonte temporale è 5/10 anni. Non capendoci nulla avrei deciso di comprare solo etf (abbastanza "facili" rispetto ad altri prodotti).

In base alle mie previsioni avrei deciso di allocare il payrimonio 50% msci world, 20%india (fra i paesi emergenti secondo me è il più promettente), 20% real estate Europa e 20% mercato del lusso.

I prodotti scelti sarebbero:

-LYXOR CORE MSCI WORLD UCITS (isin lu1781541178

-LYXOR MSCI INDIA UCITS C-EUR (isin fr0010361684)

-AMUNDI FTSE EPRA EUROPE REAL ESTATE UCITS EUR-C (isin lu1681039480)

-AMUNDI S&P GLOBAL LUXURY UCITS ETF-SUR (C) (isin lu1681048630)

Qualsiasi parere rispetto all'allocazione e soprattutto al tipo di prodotti scelti è benvenuto. Sono consapevole del rischio medio-alto di un portafogli di questo tipo, ma cosa devo aspettarmi? Io mirerei ad oscillazioni del 10%/anno circa(possibilmente verso l'alto ;) ). Altra domanda: sono prodotti che si possono tenere per anni o è necessaria una gestione "più attiva" per guadagnare qualcosa? Quali sarebbero degli stop-gain e stop-loss ragionevoli?

Ringrazio in anticipo chiunque mi fornirà il suo parere ed eventuali nuove idee.
Mi ispira anche questo prodotto: iShares Ageing Population UCITS ETF
ISIN IE00BYZK4669, perchè penso che la popolazione "ricca" nel mondo sviluppato stia invecchiando. Però non capisco bene quali aziende siano incluse e sono molto indeciso se inserirlo, come aggiunta o al posto di lusso o real estate

Trattandosi del primo investimento da auto-didatta se avessi fatto un'asset allocation perfetta saresti un fenomeno.

Allora, a livello di 'principi di asset allocation' hai degli evidenti sbilanciamenti.
MSCI World è un indice molto diversificato: le più grande aziende dei paesi non emergenti (e qui siamo al 60% negli stati uniti), e può andare (sul titolo va bene, personalmente quello iShares mi piace un pò di più).

Gli altri concentrano molto il rischio:
- Il lusso è un tematico puro
- L'India rappresenta la concentrazione del rischio in 1 solo paese emergente (anche se grande): se c'è una guerra, una crisi, una svalutazione della moneta tra 10 anni potresti trovarti ancora a -20%... più statisticamente improbabile con MSCI World.
- L'immobiliare è anch'esso un tematico, anche se più ampio di altri

Comunque in generale come portafoglio non è male per 20k va bene, per 200 era un pochino perfezionabile secondo me.
A parte l'India che è un discorso di gusto diciamo che gli altri li hai 50% sul più grande indice azionario mondiale e poi 2 tematici che possono avere proprietà anti-cicliche. Ok.

Vediamo.
Ovviamente è un portafoglio che diventa meno rischioso sui 10 anni che sui 5. Anche se, ti assicuro, mantenere costanza sulla strategia d'investimento 5 anni già non è facile, ma serve come esperienza.
 
Trattandosi del primo investimento da auto-didatta se avessi fatto un'asset allocation perfetta saresti un fenomeno.

Allora, a livello di 'principi di asset allocation' hai degli evidenti sbilanciamenti.
MSCI World è un indice molto diversificato: le più grande aziende dei paesi non emergenti (e qui siamo al 60% negli stati uniti), e può andare (sul titolo va bene, personalmente quello iShares mi piace un pò di più).

Gli altri concentrano molto il rischio:
- Il lusso è un tematico puro
- L'India rappresenta la concentrazione del rischio in 1 solo paese emergente (anche se grande): se c'è una guerra, una crisi, una svalutazione della moneta tra 10 anni potresti trovarti ancora a -20%... più statisticamente improbabile con MSCI World.
- L'immobiliare è anch'esso un tematico, anche se più ampio di altri

Comunque in generale come portafoglio non è male per 20k va bene, per 200 era un pochino perfezionabile secondo me.
A parte l'India che è un discorso di gusto diciamo che gli altri li hai 50% sul più grande indice azionario mondiale e poi 2 tematici che possono avere proprietà anti-cicliche. Ok.

Vediamo.
Ovviamente è un portafoglio che diventa meno rischioso sui 10 anni che sui 5. Anche se, ti assicuro, mantenere costanza sulla strategia d'investimento 5 anni già non è facile, ma serve come esperienza.


Grazie anche a te per i consigli :)

Inizialmente avevo pensato "compra solo msc world e sei a posto!", però in questo modo guadagnerei/perderei poco o nulla. Per cui la soluzione classica sarebbe piazzarci un indice dei paesi emergenti. Però quello comprende un sacco di paesi instabili, mentre l'india credo sia abbastanza stabile e in crescita reale (non pompata come la cina), per cui scommetterei su di lei. È così stupida come mossa? E l'ETF sull'invecchiamento come lo trovi?

Il lusso e le proprietà immobiliari UE ho pensato anch'io che potrebbero salire o rimanere stabili anche in caso di discesa dell'msci world, per quanto riguarda i servizi agli anziani la gente con i soldi sta invecchiando in tutto il primo mondo, ed anche questo potrebbe essere "anti-ciclico", i miei unici dubbi sono le aziende su cui investe l'etf.

Potrei dividere 10%invecchiamento e 10%india, sarebbe forse un filino più bilanciato?

Ma da un portafogli del genere possono davvero risultare oscillazioni complessive del 50%/anno o è solo una battuta?
Perchè io sono un pivello e non so cosa aspettarmi, io avrei detto più max 10/20% (che cmq composito anno dopo anno è un botto) ma la mia spannometria in materia è molto scarsa. Ogni dritta è bene accetta.

EDIT: altra curiosità, perché c'è molto meno rischio a 10 anni che a 5? Mi sembrano tutte economie abbastanza stabili nel breve periodo e più rischiose sul medio/lungo...
 
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Anche io devo costruire un portafoglio etf medio lungo periodo, diciamo 10 15 anni ed ho sempre operato su obbligazioni con ottime soddisfazioni ultimamente. Ora i rendimenti dei.bond sono ridicoli, la cifra su cui operare, diciamo che è diventata significativa, èd in ottica di diversificazione, stante l assenza di rendimento sui bond, è opportuno iniziare a imparare a conoscere altri strumenti. Senza rivoluzioni. Un 15 20 % del portafoglio da affacciare verso gli etf.
Ovviamente che non abbiano sottostante in obbligazioni...perché tanto vale continuare il fai da te sui bond.
Anche io ho visto msci world....i shared. Sembra buono come diversificazione geografica...ma, è non so se hai verificato il lixor msci...ha come valuta il dollaro. Il mio pedigree sui bond mi ha fatto scattare l allarme. Rischio cambio ( o opportunità...punti di vista)? Oppure negli etf la questione cambio è meno incidente rispetto ai.bond.
Questa questione cambio al momento mi fa propendere per un 50 % in msci world ed un 40% su un etf europa in euro per mediare incidenza del fattore cambio.
Poi ho un 10% su cui sono indecisa tra azionario paesi emergenti o un etf sulle materie prime. Non ho idea quale, ma in ottica di diversificazione potrebbe starci.
Il suggerimento che mi sento di darti, da profana, sia chiaro...hai dato un occhio alla valuta di riferimento? Qualora non fosse l euro, ti sei informato (umilmente ti dico che non so aiutarti in proposito, devo informarmi anche io) in merito alla sua incidenza?
 
Sono tutti in euro, anche se a dire il vero non capisco bene se sono lo stesso soggetto a variazioni del cambio o meno. Ad es se la rupia indiana si svaluta ed io ho comprato l'etf india in euro io non ne risento per nulla?
 
Sono tutti in euro, anche se a dire il vero non capisco bene se sono lo stesso soggetto a variazioni del cambio o meno. Ad es se la rupia indiana si svaluta ed io ho comprato l'etf india in euro io non ne risento per nulla?

wow! Allora il tuo lixor msci te lo copio, se ha un ter decente e non ha un sovrapprezzo per la copertura del cambio. A sto punto però devo rifarmi il portafoglio.
Senza escludere un 90 % in lixor msci world in euro. Perché no?
Grazie per il prezioso suggerimento.
Sul meccanismo ed incidenza delle valute non so aiutarti. Speriamo nella disponibilità di qualcuno più informato.
 
Sono tutti in euro, anche se a dire il vero non capisco bene se sono lo stesso soggetto a variazioni del cambio o meno. Ad es se la rupia indiana si svaluta ed io ho comprato l'etf india in euro io non ne risento per nulla?

Una cosa è la valuta di negoziazione (euro per gli etf su Etfplus), un'altra la valuta di riferimento. Un ETF potrebbe essere esposto al rischio di cambio qualora sia denominato in una valuta diversa da quella dell'Indice sottostante che sta replicando. L'indice di riferimento del Lyxor India è in dollari americani.
Quindi se il dollaro perde il 20% rispetto all'euro e l'azionario indiano invece fa +0, il tuo ETF verosimilmente fa -20 (è più complesso in realtà, ed anche la Rupia ha il suo peso... tieni conto comunque che non c'è copertura valutaria e ti becchi gli effetti di oscillazioni del dollaro e delle valute emergenti legate alle azioni dell'indice, inclusa Rupia).
 
Una cosa è la valuta di negoziazione (euro per gli etf su Etfplus), un'altra la valuta di riferimento. Un ETF potrebbe essere esposto al rischio di cambio qualora sia denominato in una valuta diversa da quella dell'Indice sottostante che sta replicando. L'indice di riferimento del Lyxor India è in dollari americani.
Quindi se il dollaro perde il 20% rispetto all'euro e l'azionario indiano invece fa +0, il tuo ETF verosimilmente fa -20 (è più complesso in realtà, ed anche la Rupia ha il suo peso... tieni conto comunque che non c'è copertura valutaria e ti becchi gli effetti di oscillazioni del dollaro e delle valute emergenti legate alle azioni dell'indice, inclusa Rupia).

Ci ho messo un po' a capire cosa intendessi :)

Praticamente anche se l'etf è in euro questo va a replicare l'indice "msci emerging markets india net tr (usd), e quindi sono esposto tanto uguale al rischio di cambio, giusto? Quindi questo vale anche ad es per l'etf sul lusso ed anche per l'msci world.

C'è un modo di proteggersi dal rischio cambio usando un solo etf, senza dovere fare hedging?

Altra osservazione: stante che nessuno può prevedere il futuro, con il ritorno del quantitative easing il dollaro dovrebbe apprezzarsi sull'euro, giusto?
 
1)La denominazione in valuta estera mediamente aumenta la volatilità "netta" del tuo portafoglio in euro in quanto la volatilità della valuta difficilmente é compensata dalla sua decorrelazione col sottostante. Cioè mescoli l'azionario con il valutario, per di più l'indice é espresso in USD, quindi investi in economia indiana+moneta indiana (che possono divergere perché le esportazioni di un paese sono più competitive con una moneta nazionale debole)+ moneta USA.
2) A mio modo di vedere il punto debole della tua posizione é il "fare previsioni". Credo di aver capito che vuoi maggior volatilità rispetto ad un World/ACWI; bene, allora amministra quella ripartizione in 4 ETF sulla base della sua volatilità, non del PIL o degli earnings attesi.
3) Quanto agli stop loss/profit o addirittura trailing stop e trailing profit, questi secondo me dovrebbero sottostare ad una discreta conoscenza di analisi grafica (a prescindere dal filone). Quindi mettili sotto la cartella "cose da studiare prima di farle, come giustamente ti é stato consigliato. Se poi vuoi fare trading di posizione per cecchinare i trends, nulla ti vieta di investire il 100% sull'india, dal momento che, a differenza del buy&hold, controlleresti attivamente il rischio.
4) l'etf non é l'alternativa, rivolta a chi "non ci capisce nulla", dei prodotti a gestione attiva. Fondamentalmente costano (molto) meno, ma a parità di categoria richiedono pari cognizione di causa.

PS se ti intriga la gestione attiva ma rigorosamente tecnica (zero ore dedicate all'analisi dei dati macro) di un portafoglio multitematico e multigeografico, puoi creare con excel un grafico sintetico i quei 4 mercati, sulle chiusure ad esempio settimanali, e ponderato per le esposizioni da te indicate; in tal modo ti sollevi dall'onere dei ribilanciamenti ed hai sempre e solo un focus globale.
Tutto sempre e solo secondo la mia umile opinione
 
C'è un modo di proteggersi dal rischio cambio usando un solo etf, senza dovere fare hedging?
Puoi usare un più costoso etf hedgiato, ma tendenzialmente ti copri solo per la quota USD. Non sono a conoscenza di un etf armonizzato eur che ti replichi il Nifty 50 in Rupie, ovvero che ti dà, per capirci, le stesse performance di un investitore indiano. Se poi intendi di non ricorrere ad un hedging già pronto e di volerlo fare da solo, credo dovresti shortare, ad es con i CDF, il cambio INR/USD e quello USD/EUR ovvero avere una posizione netta corta INR/EUR. Ma son solo esercizi e probabilmente fuorvianti.
errezerotre ha scritto:
Altra osservazione: stante che nessuno può prevedere il futuro, con il ritorno del quantitative easing il dollaro dovrebbe apprezzarsi sull'euro, giusto?
Sì ma se Trump continua ad abbassare i tassi ( il nome "Trump" é volutamente improprio) la risultante potrebbe essere diversa, molto sta negli effetti economici di queste scelte ed in una non remotissima (di certo non imminente) ripresa mal controllabile dell'inflazione sulle due sponde dell'Atlantico
 
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1)La denominazione in valuta estera mediamente aumenta la volatilità "netta" del tuo portafoglio in euro in quanto la volatilità della valuta difficilmente é compensata dalla sua decorrelazione col sottostante. Cioè mescoli l'azionario con il valutario, per di più l'indice é espresso in USD, quindi investi in economia indiana+moneta indiana (che possono divergere perché le esportazioni di un paese sono più competitive con una moneta nazionale debole)+ moneta USA.
2) A mio modo di vedere il punto debole della tua posizione é il "fare previsioni". Credo di aver capito che vuoi maggior volatilità rispetto ad un World/ACWI; bene, allora amministra quella ripartizione in 4 ETF sulla base della sua volatilità, non del PIL o degli earnings attesi.
3) Quanto agli stop loss/profit o addirittura trailing stop e trailing profit, questi secondo me dovrebbero sottostare ad una discreta conoscenza di analisi grafica (a prescindere dal filone). Quindi mettili sotto la cartella "cose da studiare prima di farle, come giustamente ti é stato consigliato. Se poi vuoi fare trading di posizione per cecchinare i trends, nulla ti vieta di investire il 100% sull'india, dal momento che, a differenza del buy&hold, controlleresti attivamente il rischio.
4) l'etf non é l'alternativa, rivolta a chi "non ci capisce nulla", dei prodotti a gestione attiva. Fondamentalmente costano (molto) meno, ma a parità di categoria richiedono pari cognizione di causa.

PS se ti intriga la gestione attiva ma rigorosamente tecnica (zero ore dedicate all'analisi dei dati macro) di un portafoglio multitematico e multigeografico, puoi creare con excel un grafico sintetico i quei 4 mercati, sulle chiusure ad esempio settimanali, e ponderato per le esposizioni da te indicate; in tal modo ti sollevi dall'onere dei ribilanciamenti ed hai sempre e solo un focus globale.
Tutto sempre e solo secondo la mia umile opinione

Ottima analisi :yes:
 
Io di base vorrei evitare il trading proprio per le mie scarse competenze, l'analisi tecnica per me è arabo, mentre i ragionamenti macro mi risultano più comprensibili.

Credo che a me non interessi la volatilità, anzi vista la mia ottica di "buy and hold" forse sarebbe meglio averla bassa, piuttosto rispetto all'MSCI world vorrei aumentare il rischio (quindi la possibilità di guadagni). Per fare questo, avevo pensato di aggiungere all'indice mondiale alcuni indici più specifici e quindi soggetti a più alto rischio (che ho chiamato impropriamente volatilità) sulla base di mie considerazioni personali ("scommesse"). Può essere una strategia corretta in linea di massima?
 
Può essere una strategia corretta in linea di massima?
Mischiare l'approccio buy & hold con la scommessa/previsione (chiamiamolo approccio opportunity ma non è così) è il grande male del fai da te, capita a tutti, è il motivo per cui per i grandi patrimoni ci vuole il consulente (a trovarlo buono) e l'approccio "scientifico". Finché perdere non ti danneggia lo stile di vita, ma guadagnare può migliorartelo sensibilmente non è devastante.
Personalmente su me stesso (sui clienti sempre molta diversificazione e attenzione... poi capita il 2018 in cui tutti i portafogli tranne chi ha conti deposito e gestioni separate vanno giù... ma non è colpa di errori del consulente, salvo la mancata veggenza) da una logica buy&hold precedente al 2008 mi feci prendere dall'opportunity sfrenato a inizio 2009, consapevole che ero in un momento eccezionale. La maggior parte delle scommesse le azzeccai (es. il 1' marzo 2009 quando mi terminò il contratto ad una banca approfittai di liquidazione e un po' di stipendi mettendoli sul leveraged Dax... praticamente ci ho comprato un pezzo di casa), ma su una mi sono fatto male sul serio (mi andarono bene le scommesse sul leveraged petrolio e pensai di replicare sul gas naturale, e mediai, e come altri mille polli azzerai quel capitale).
ETF india lo presi anche io prima di quei crolli, ricordo chiaramente che lo presi a 9, toccò 4 e lo rivendetti a 11 (in poco tempo salì molto di più). Queste esperienze (psicologicamente non è facile) furono didattiche e mi spinsero a sforzarmi di lavorare su me stesso con gli stessi principi dei clienti (abbandonando la roba a leva, salvo una puntatina a leva short che feci sui BTP dopo le ultime elezioni, ma mi son fatto prendere dalla tentazione), calcolo delle asset class e far spaziare la ricerca di opportunità lì dentro. Però non è facile su sé stessi... I clienti che hanno ottenuto maggiori risultati sono quelli che nella mia esperienza hanno fatto il buy&hold più lungo, e qualcuno che con le scommesse ha avuto veramente un .. fortuna sfacciata (c'è chi ha comprato più di 100k di fiat alle prime notizie di fusione con Chrysler).
A fronte però di un cimitero di vere vittime dei mercati (e dei consulenti) con storie anche personali e familiari bruttissime.
 
Ultima modifica:
Mischiare l'approccio buy & hold con la scommessa/previsione (chiamiamolo approccio opportunity ma non è così) è il grande male del fai da te, capita a tutti, è il motivo per cui per i grandi patrimoni ci vuole il consulente (a trovarlo buono) e l'approccio "scientifico". Finché perdere non ti danneggia lo stile di vita, ma guadagnare può migliorartelo sensibilmente non è devastante.
Personalmente su me stesso (sui clienti sempre molta diversificazione e attenzione... poi capita il 2018 in cui tutti i portafogli tranne chi ha conti deposito e gestioni separate vanno giù... ma non è colpa di errori del consulente, salvo la mancata veggenza) da una logica buy&hold precedente al 2008 mi feci prendere dall'opportunity sfrenato a inizio 2009, consapevole che ero in un momento eccezionale. La maggior parte delle scommesse le azzeccai (es. il 1' marzo 2009 quando mi terminò il contratto ad una banca approfittai di liquidazione e un po' di stipendi mettendoli sul leveraged Dax... praticamente ci ho comprato un pezzo di casa), ma su una mi sono fatto male sul serio (mi andarono bene le scommesse sul leveraged petrolio e pensai di replicare sul gas naturale, e mediai, e come altri mille polli azzerai quel capitale).
ETF india lo presi anche io prima di quei crolli, ricordo chiaramente che lo presi a 9, toccò 4 e lo rivendetti a 11 (in poco tempo salì molto di più). Queste esperienze (psicologicamente non è facile) furono didattiche e mi spinsero a sforzarmi di lavorare su me stesso con gli stessi principi dei clienti (abbandonando la roba a leva, salvo una puntatina a leva short che feci sui BTP dopo le ultime elezioni, ma mi son fatto prendere dalla tentazione), calcolo delle asset class e far spaziare la ricerca di opportunità lì dentro. Però non è facile su sé stessi... I clienti che hanno ottenuto maggiori risultati sono quelli che nella mia esperienza hanno fatto il buy&hold più lungo, e qualcuno che con le scommesse ha avuto veramente un .. fortuna sfacciata (c'è chi ha comprato più di 100k di fiat alle prime notizie di fusione con Chrysler).
A fronte però di un cimitero di vere vittime dei mercati (e dei consulenti) con storie anche personali e familiari bruttissime.

Capisco benissimo tutto il ragionamento. Però a questo punto converrebbe a tutti (anche ai più esperi) comprare e holdare msci world e stop. Statisticamente e razionalmente appare una buona scelta, però è noioso. Io non voglio conservare il patrimonio negli anni, ma fare scommesse ragionate con una piccola parte del mio patrimonio.

Tutti noi vogliamo essere più furbi della media e portarci a casa un guadagno maggiore, che sia difficile riuscirci poi è un altro discorso. Sempre parlando degli aspetti psicologici, se domani andasse male l'economia mondiale e l'msci world scendesse mi darei addosso perché lo posso prevedere (cina-usa, bolle in tutto il mondo, titoli tossici, soldi gratis etc), però scommetterei lo stesso a suo vantaggio per la statistica ed i pareri esperti e perché fa da "hedge" alle scommesse più personali (lusso, case eu, india, invecchiamento). Sono almeno 5 anni che non investo perché aspetto che l'economia globale crolli e mi sono stufato di aspettare e lasciare i soldi seduti (un conto deposito con pochi k è davvero poco appetibile). Inoltre se li lascio sul conto corrente prima o poi li spendo in robe ancora più inutili di 2k di etf sull'india.

Il problema è che non riesco a capire a fondo questi strumenti, e se ad es per alcune cose si tratta di difficoltà insormontabili (ad es dovrei conoscere tutte le aziende dell'etf sull'invecchiamento, dato che ognuna pesa circa l'1%) per altre si tratta solo della mia ignoranza (grazie mille per avermi spiegato come non posso esimermi dal rischio cambio senza hedge).

Però tanto per capire, come lo vedete a livello di oscillazioni un portafogli del genere? Perché se per 3 anni faccio -20% ogni anno in effetti non so se riesco a tenerlo... -10/ -5/ -7 magari sì... anche se ovviamente soffrirei, meglio un + da subito :)
 
Ciao a tutti,
Sto provando a costruire il mio primo portafogli etf. Si tratta del mio primo investimento, ho aperto un conto con directa e stasera dovrebbero abilitarmi.

Chiedo umilmente consiglio perché sto facendo tutto da solo. Avrei intenzione di metterci 10/20k e l'orizzonte temporale è 5/10 anni. Non capendoci nulla avrei deciso di comprare solo etf (abbastanza "facili" rispetto ad altri prodotti).

In base alle mie previsioni avrei deciso di allocare il payrimonio 50% msci world, 20%india (fra i paesi emergenti secondo me è il più promettente), 20% real estate Europa e 20% mercato del lusso.

I prodotti scelti sarebbero:

-LYXOR CORE MSCI WORLD UCITS (isin lu1781541179

-LYXOR MSCI INDIA UCITS C-EUR (isin fr0010361684)

-AMUNDI FTSE EPRA EUROPE REAL ESTATE UCITS EUR-C (isin lu1681039480)

-AMUNDI S&P GLOBAL LUXURY UCITS ETF-SUR (C) (isin lu1681048630)

Qualsiasi parere rispetto all'allocazione e soprattutto al tipo di prodotti scelti è benvenuto. Sono consapevole del rischio medio-alto di un portafogli di questo tipo, ma cosa devo aspettarmi? Io mirerei ad oscillazioni del 10%/anno circa(possibilmente verso l'alto ;) ). Altra domanda: sono prodotti che si possono tenere per anni o è necessaria una gestione "più attiva" per guadagnare qualcosa? Quali sarebbero degli stop-gain e stop-loss ragionevoli?

Ringrazio in anticipo chiunque mi fornirà il suo parere ed eventuali nuove idee.
Mi ispira anche questo prodotto: iShares Ageing Population UCITS ETF
ISIN IE00BYZK4669, perchè penso che la popolazione "ricca" nel mondo sviluppato stia invecchiando. Però non capisco bene quali aziende siano incluse e sono molto indeciso se inserirlo, come aggiunta o al posto di lusso o real estate

Il problema e'che prima di investire bisognerebbe guardare il contesto.Son piu di dieci anni che l'azionario (soprattutto americano) sale ininterrottamente questo vuol dire che secondo la statistica e'alto il rischio di un forte storno anche in accordo al rallentamento economico globale in atto.

Se proprio si vuole investire sull"azionario lo si faccia con cognizione di causa con una parte minoritaria del portafoglio e che sia bilanciato da asset difensivi.

In una situazione come questa bene si colloca il portafoglio perfetto 25%azioni 25%obbligazioni brevi 25%obbligazioni lunghe 25%oro c"e'una discussione apposita su cui documentarsi...

Il "portafoglio perfetto" di Harry Browne
 
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Però tanto per capire, come lo vedete a livello di oscillazioni un portafogli del genere? Perché se per 3 anni faccio -20% ogni anno in effetti non so se riesco a tenerlo... -10/ -5/ -7 magari sì... anche se ovviamente soffrirei, meglio un + da subito :)

Spesso non ci si rende conto della volatilità di alcuni fondi, soprattutto considerando che negli ultimi anni i mercati azionari hanno vissuto una fase toro molto lunga.

Tanto per darti un'idea della volatilità/pericolosità di uno degli ETF che hai citato al primo post, il Lyxor India (isin FR0010361684), ti dico che non soltanto questo ETF potrebbe fare -20% per 3 anni di fila, ma potrebbe fare molto peggio. Ad esempio un -68% in poco più di un anno. Poco meno di 14 mesi per la precisione.

Non è una previsione: è semplicemente quello che è successo tra metà gennaio 2008 e l'inizio di marzo del 2009. Lo so, è un periodo scelto ad hoc, essendo il periodo in cui è esplosa la tremenda crisi dei subprime:

grafico.jpg

Ma chi ci dice che non potrebbe succedere ancora? Se non addirittura peggio? (augurandoci ovviamente di no)

Pur essendo meno drastici, qui sotto puoi vedere dei backtest che mostrano i rendimenti di investimenti PIC rolling (a distanza di un mese l'uno dall'altro) sullo stesso ETF. Con PIC si intende un Piano di Investimento del Capitale, ovvero un investimento in un'unica soluzione:

PIC India.jpg

La prima riga indica le durate in mesi degli investimenti (24, 36, ..., 120 ovvero 10 anni).
La seconda riga il numero di PIC positivi sul totale di quelli backtestati, e la terza riga la relativa percentuale di successo.
Poi ci sono i rendimenti medi, sempre per durata, e i rendimenti medi annualizzati.

Poi, e qui vale la pena di fare attenzione, ci sono i rendimenti massimi e minimi: in 24 mesi il miglior investimento ha reso oltre il 135%; il peggiore, -47,99% (capitale praticamente dimezzato).

Con l'aumentare delle durate si verificano due tendenze: la prima è la diminuzione del gap tra il migliore e il peggior investimento; la seconda è che entrambi tendono a spostarsi verso l'alto (è una tendenza di massima, non una regola). In 10 anni si va da un +9,63% a un +191,28%; in 9 anni addirittura da un -6,28% a un +200%.

In conclusione quello che ti volevo far notare è che un fondo del genere può ottenere un rendimento eccezionale o uno terribile in breve tempo. Allungando i tempi, le cose migliorano (o quantomeno sono migliorate nelle analisi degli investimenti del passato).

Per sostenere lo stress generato da una simile volatilità serve una altissima propensione al rischio. Se detieni più di un fondo azionario (non ho backtestato gli altri per ragioni di tempo e per il fatto che almeno un paio di loro sono ETF nuovi, con storici se non sbaglio di poco superiori a un anno), può darsi che gli altri performino un po' meglio durante una crisi, ma non ci contare troppo: una crisi del mercato azionario porterà giù tutti gli ETF azionari, chi più chi meno.

Se non hai un'altissima propensione al rischio, unita ad un orizzonte temporale di lungo termine, potrebbe succedere che, nell'esempio del -68% precedente, preso dal panico potresti decidere di liquidare l'ETF proprio intorno ai minimi assoluti. La discesa che porta a un -68% sembrerà interminabile e, a un certo punto, potresti decidere che salvare un 40-50% del capitale investito in quell'ETF è un estremo rimedio a un male estremo: lo liquiderai incassando la perdita. Ecco, di lì a poco l'ETF sarebbe tornato a salire ed avresti perso tutto il recupero successivo (ho usato il condizionale ma le probabilità che una cosa del genere succeda sono molto alte). Lo so, è un esempio estremo, ma sono cose che nei periodi di crisi succedono di frequente.

Non ti voglio scoraggiare, solo invitarti a chiarire quale sia la tua propensione al rischio e a farti vedere la rischiosità di certi ETF. Magari un portafoglio meno esposto all'azionario e a certi mercati o certi settori potrebbe essere più adatto a te. Forse qualche altro fondo obbligazionario o bilanciato per diversificare ed equilibrare il tuo portafoglio potrebbe starci bene. Dipende anche da molti altri fattori.

Spero di averti messo in guardia dai rischi del portafoglio che hai proposto nel tuo primo post (e dall'ETF Lyxor MSCI India in particolare).
 
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