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PaoloBr

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Buongiorno a tutti ;)
Mi sono interessato da poco a questi argomenti, per cercare di capire come investire i miei risparmi.

Vengo da un periodo non positivo della mia vita, ma con tanto impegno e determinazione ho riappianato tutto e sono tornato a nuova vita in men che non si dica.

Ho al momento a disposizione circa 35k e vorrei investirli in qualcosa con un minimo di resa a basso rischio.
Ora ho una buona capacità di risparmio grazie ad un lavoro TI ed una seconda attività di famiglia, direi circa 2500€ al netto di quello che mi serve per vivere.

Nel 2017 avevo 15k, mi sono rivolto ad un agente Allianz e ho acquistato Allianz AZ Best In Class Cl. A

Mi piacerebbe creare un portafoglio di prodotti che risponda alle mie esigenze e che mi permetta di alimentarlo man mano.

Premesso questo, vorrei rivolgermi ora ad un professionista che mi guidi a trovare i prodotti più utili al mio fine e che mi segua.
In parallelo cercherò di farmi un piccola cultura sull'argomento per essere consapevole di quello che andrò ad acquistare.

Da dove posso iniziare? Cerco promotori finanziari nella mia zona? Mi rivolgo ad Allianz o Generali?

Qualsiasi suggerimento e consiglio è ben accetto.
Grazie
 
......se inizi cosi, già parti col piede sbagliato.....
 
Quanto tempo hai a disposizione a settimana da dedicare allo studio ?
 
Quanto tempo hai a disposizione a settimana da dedicare allo studio ?

Non è la mia priorità, ma sto leggendo molto. Il mio obbiettivo non è diventare un esperto, non è il mio mestiere, ma essere consapevole.


......se inizi cosi, già parti col piede sbagliato.....

Sono qui per chiedere consigli. Da dove partire per farmi seguire?
 
Non è la mia priorità, ma sto leggendo molto. Il mio obbiettivo non è diventare un esperto, non è il mio mestiere, ma essere consapevole.




Sono qui per chiedere consigli. Da dove partire per farmi seguire?

Diciamo che una prima attività potrebbe essere un'analisi di cosa hai già in portafoglio (compatibilmente con quello che sai):

-Allianz AZ Best Class è un fondo assicurativo flessibile (https://m.allianz.it/allianzwebit/schedaProdotto/allegati/Reg_Fondi_Allianz_Hybrid.pdf) che per circa il 90% investe in altri fondi, il che vuol dire che ti costa il 2,25% di gestione annua + la commissione di ogni singolo fondo, quindi ben che ti vada, ti costa il 3,5-4% all'anno (caricamento che erode il tuo guadagno)

e già potrebbe esserci una prima domanda: i risultati giustificano i costi?

le reti assicurative possono avere prodotti mediamente più cari di omologhi presenti sul mercato (occhio dunque a rivolgerti di nuovo ad Allianz e/o Generali)
 
-Allianz AZ Best Class è un fondo assicurativo flessibile (https://m.allianz.it/allianzwebit/schedaProdotto/allegati/Reg_Fondi_Allianz_Hybrid.pdf) che per circa il 90% investe in altri fondi, il che vuol dire che ti costa il 2,25% di gestione annua + la commissione di ogni singolo fondo, quindi ben che ti vada, ti costa il 3,5-4% all'anno (caricamento che erode il tuo guadagno)
e già potrebbe esserci una prima domanda: i risultati giustificano i costi?

Con la maggiore consapevolezza di oggi, poco sopra all'ignoranza pura, ho il dubbio infatti che non sia stato il massimo come investimento e mi abbia proposto qualcosa in cui ha maggiore margine lui.
Mi farò dare maggiori info.

le reti assicurative possono avere prodotti mediamente più cari di omologhi presenti sul mercato (occhio dunque a rivolgerti di nuovo ad Allianz e/o Generali)

Ecco, ho compreso.

A questo punto, come suggerimento, come faccio a rintracciare un consulente finanziario?
In un altro post, qualcuno si era rivolto a Fineco. E' un'alternativa che si può valutare?
 
Con la maggiore consapevolezza di oggi, poco sopra all'ignoranza pura, ho il dubbio infatti che non sia stato il massimo come investimento e mi abbia proposto qualcosa in cui ha maggiore margine lui.
Mi farò dare maggiori info.



Ecco, ho compreso.

A questo punto, come suggerimento, come faccio a rintracciare un consulente finanziario?
In un altro post, qualcuno si era rivolto a Fineco. E' un'alternativa che si può valutare?

mi sembra ci siano alcuni post su come e dove cercare un consulente [in ogni caso sarebbe comunque utile approfondire l'infarinatura che stai giustamente sviluppando, quanto meno per valutare con maggiore coscienza i consigli del consulente]
 
Buongiorno mi inserisco nella discussione perché mi piacerebbe iniziare a studiare l'argomento (ETF, fondi, investimenti) per investire un po' di risparmi (circa 30k)

Ad oggi sono completamente nudo di informazioni sapete consigliarmi come iniziare? (cosa laggere, dove studiare, etc)
Grazie ad entrambi 😃
 
Buongiorno a tutti ;)
Mi sono interessato da poco a questi argomenti, per cercare di capire come investire i miei risparmi.

Vengo da un periodo non positivo della mia vita, ma con tanto impegno e determinazione ho riappianato tutto e sono tornato a nuova vita in men che non si dica.

Ho al momento a disposizione circa 35k e vorrei investirli in qualcosa con un minimo di resa a basso rischio.
Ora ho una buona capacità di risparmio grazie ad un lavoro TI ed una seconda attività di famiglia, direi circa 2500€ al netto di quello che mi serve per vivere.

Nel 2017 avevo 15k, mi sono rivolto ad un agente Allianz e ho acquistato Allianz AZ Best In Class Cl. A

Mi piacerebbe creare un portafoglio di prodotti che risponda alle mie esigenze e che mi permetta di alimentarlo man mano.

Premesso questo, vorrei rivolgermi ora ad un professionista che mi guidi a trovare i prodotti più utili al mio fine e che mi segua.
In parallelo cercherò di farmi un piccola cultura sull'argomento per essere consapevole di quello che andrò ad acquistare.

Da dove posso iniziare? Cerco promotori finanziari nella mia zona? Mi rivolgo ad Allianz o Generali?

Qualsiasi suggerimento e consiglio è ben accetto.
Grazie

Utilizza un po' di tempo e fai 3/4 colloqui con dei consulenti di realtà diverse...uno in banca, uno di una rete classica(ok Allianz o Generali) uno con una rete online(Fineco o IWbank) e poi proverei pure qualcosa nei roboadvisor (MoneyFarm e Euclidea).
Alla fine fai un sunto di chi ti ha ispirato di piú e scegli quella soluzione. In alternativa studia da solo e soprattutto cerca di capire a fondo le cose che impattano di piú nella riuscita dei tuoi piani d'investimento.
 
Da dove posso iniziare? Cerco promotori finanziari nella mia zona? Mi rivolgo ad Allianz o Generali?

Qualsiasi suggerimento e consiglio è ben accetto.
Grazie

Senza il requisito del vincolo di parentela di 1° grado con il promotore (genitore/figlio) temo che al 99% su quelle cifre e con queste premesse ti proporrebbe un prodotto ricco di commissioni e basta (es. un paio di fondi/sicav della casa o nel caso Allianz/Generali più probabilmente una polizzetta unit linked o nel migliore dei casi multiramo).

Con 35k e questo intento ("non rischiare troppo") dovresti, secondo me, valutare qualcosa di semplice ed efficace, anche per fare pratica.
Es.

Esistono ancora dei conti deposito con rendimenti non orribili (qui nominano spesso i rendimax, che però spesso sono vincolati, ma se ti informi ci sono banche che per la nuova clientela oltre ad un conto che costa poco/niente hanno conti deposito che in 5 anni una media che si avvicina al 2% l'anno la danno ancora oggi, e senza vincolo... non farmi fare nomi, cerca).
Se vuoi il rischio 'basso' li potresti metterci i 30mila e rischiare i 5mila.
L'alternativa sono polizze gestione separata, di questo tempo il rendimento è si e no quello dei conti deposito, ma vale la pena se pensi di rimanerci dentro minimo minimo 5 anni, secondo me, altrimenti ricorrere al vincolo assicurativo è più spesa e fatica che guadagno...

Con il 5% anziché un fondo o una polizza-fondo costosissima puoi valutare un ETF. E' un fondo scambiato sul mercato, senza provvigioni a nessuno, che replica fedelmente un indice.
Faccio un esempio: LU0908500753 Lyxor Core Euro Stoxx 600, replica un indice che ha dentro 600 azioni europee, le 200 più grandi aziende europee, le 200 più rilevanti di media capitalizzazione e le 200 più piccole. E' un ottimo spaccato del mercato europeo. Non hai nessun rischio valuta (rispetto ad altri ETF) e l'azionario europeo adesso è anche in realtiva flessione. C'è rischio, ma almeno lo condividi con gran parte dell'economia europea (se scende del 30% prima o poi risalirà, invece gli altri 30k li hai messi in cassaforte).
Sui costi, per fare un esempio, paghi lo 0,07% l'anno.
Il fondo assicurativo Allianz AZ Best classe Cl (azionario, quindi rischio elevato come l'ETF indicato) non solo pagava il 2,25% l'anno, ma investe in altri fondi che pagano altre commissioni simili. Quindi probabilmente passando ad un ETF come quello indicato risparmi il 3-4% l'anno di rendimento che diventa guadagno tuo anziché del promotore e paghi il 98% in meno di commissioni.

Ovviamente il mio è solo un esempio, non una consulenza che non potrei mai darti senza conoscere il tuo profilo etc... però è un esempio per 'capire' come esistono soluzioni più semplici che il prodotto genera-provvigioni del promotore finanziario.
 
Chiedo scusa in anticipo per una domanda che vi sembrerà a voi più esperti nello strumento etf banale.
La mia esperienza limitata e soprattutto confinata ai bond a tasso fisso, mi crea dubbi e confusione.
Coi Bond a tasso fisso l incremento della quotazione provoca un calo del rendimento che si può per facilità paragonare ad un incasso anticipato delle cedole a tasso fisso. Quando la quotazione sale abbastanza va venduto il bond perché il rendimento " residuo" è stato eroso.
Con gli etf, non c entra nulla, ma mi chiedo...banalmente ripeto... Se per c...fortuna si becca un trend favorevole...diciamo un + 20 annuo... Che si fa? Si vende e si ricomincia ( ovviamente non reinvestendo la stessa cifra disinvestita compresa di gain, nello stesso fondo...lapalissiano)o si tiene rispettando l orizzonte temporale prestabilito?
E soprattutto gentilmente, se potete....Perché?
 
Ultima modifica:
Chiedo scusa in anticipo per una domanda che vi sembrerà a voi più esperti nello strumento etf banale.
La mia esperienza limitata e soprattutto confinata ai bond a tasso fisso, mi crea dubbi e confusione.
Coi Bond a tasso fisso l incremento della quotazione provoca un calo del rendimento che si può per facilità paragonare ad un incasso anticipato delle cedole a tasso fisso. Quando la quotazione sale abbastanza va venduto il bond perché il rendimento " residuo" è stato eroso.
Con gli etf, non c entra nulla, ma mi chiedo...banalmente ripeto... Se per c...fortuna si becca un trend favorevole...diciamo un + 20 annuo... Che si fa? Si vende e si ricomincia o si tiene rispettando l orizzonte temporale prestabilito?
E soprattutto gentilmente, se potete....Perché?

Gestire un portafoglio è più 'complesso' che investire in un'obbligazione.
L'obbligazione o titolo di stato è banale: metto i soldi, prendo gli interessi, alla scadenza mi torna sul conto il capitale.
L'enorme (ma improbabile) rischio è, come sanno i possessori di titoli di stato greci, di subordinate bancarie varie, di obbligazioni leman brothers, di bond argentini o venezuelani, che il capitale a scadenza non torni.
Questo è un rischio che salvo investire in ETF o etc molto di nicchia o tematici (es. Gas naturale, particolari strategie o valute) non corri con fondi/ETF.
Non corri tanti altri rischi a cui non si pensa: se hai un ETF sul mercato europeo l'eventuale ritorno alla lira dell'Italia (per dire) non ti fa molto danno etc...
Così come il possessore di azioni però ti chiedi: quando incasso? In che forma? Su che investo? A quale fine?
Dovrebbe essere il maestiere del consulente dare consiglio su questo.
Oppure si può andare a occhio, cosa che si faceva con le obbligazioni: a che tasso stanno? Al 3%? Buono, le prendo. E allo stesso modo, a quanto sta il ETF azionario Europa? +20%, buono, disinvesto.
Poi quando scadeva l'obbligazione al 3% ne cercavi un'altra e così via

Un consulente però dovrebbe aiutarti a fare meglio una strategia.
 
Chiedo scusa in anticipo per una domanda che vi sembrerà a voi più esperti nello strumento etf banale.
La mia esperienza limitata e soprattutto confinata ai bond a tasso fisso, mi crea dubbi e confusione.
Coi Bond a tasso fisso l incremento della quotazione provoca un calo del rendimento che si può per facilità paragonare ad un incasso anticipato delle cedole a tasso fisso. Quando la quotazione sale abbastanza va venduto il bond perché il rendimento " residuo" è stato eroso.
Con gli etf, non c entra nulla, ma mi chiedo...banalmente ripeto... Se per c...fortuna si becca un trend favorevole...diciamo un + 20 annuo... Che si fa? Si vende e si ricomincia ( ovviamente non reinvestendo la stessa cifra disinvestita compresa di gain, nello stesso fondo...lapalissiano)o si tiene rispettando l orizzonte temporale prestabilito?
E soprattutto gentilmente, se potete....Perché?
Dipende dalla strategia che stai seguendo.

Se ad esempio stai usando un portafoglio a pesi fissi sarà il ribilanciamento periodico a farti comprare "basso" e vendere "alto", nella mitologica speranza che tutto ciò che è sceso tanto (troppo?) prima o poi torni a più consoni valori e che ciò che è salito tanto (troppo?) prima o poi faccia lo stesso.

Se la tua strategia varia molto i pesi nel tempo, tuttavia, puoi trovarti comunque a tagliare le perdite e/o a incrementare sui rialzi.

La variabilità dei pesi nel tempo è un compromesso tra riduzione del rischio e facilità di gestione.
 
Vi ringrazio molto. Questo forum offre importanti spunti a chi come me, prima di effettuare un investimento, cerca di farlo in maniera consapevole conoscendo lo strumento il più possibile su cui investire.
Questo 3d intitolato "come iniziare" cade a fagiolo per me.
Leggendo altri 3d ho notato spesso una cosa che mi ha incuriosita.
Spesso vedo 4 5 etf azionari per portafoglio, ognuno dei quali con una collocazione geografica ben definita.
Ho notato che spesso tale composizione è molto simile alla diversificazione geografica presente nell'etf MSCI World (oppure all country se si vogliono includere i paesi emergenti), con al massimo una sovraesposizione in europa per ridurre su una parte del portafoglio l'incidenza del fattore cambio.
Mi sfugge l'utilità di 4-5 etf, quando, almeno apparentemente dal mio punto di vista inesperto, si può ottenere la stessa diversificazione con un unico etf "globale" + un eventuale secondo etf per l'area geografica che si vuole sovrappesare rispetto l'etf "globale".
Fa poco figo usare l'etf globale (msci o all country che sia)? Eppure lì in un unico ETF c'è il massimo della diversificazione possibile.
 
Vi ringrazio molto. Questo forum offre importanti spunti a chi come me, prima di effettuare un investimento, cerca di farlo in maniera consapevole conoscendo lo strumento il più possibile su cui investire.
Questo 3d intitolato "come iniziare" cade a fagiolo per me.
Leggendo altri 3d ho notato spesso una cosa che mi ha incuriosita.
Spesso vedo 4 5 etf azionari per portafoglio, ognuno dei quali con una collocazione geografica ben definita.
Ho notato che spesso tale composizione è molto simile alla diversificazione geografica presente nell'etf MSCI World (oppure all country se si vogliono includere i paesi emergenti), con al massimo una sovraesposizione in europa per ridurre su una parte del portafoglio l'incidenza del fattore cambio.
Mi sfugge l'utilità di 4-5 etf, quando, almeno apparentemente dal mio punto di vista inesperto, si può ottenere la stessa diversificazione con un unico etf "globale" + un eventuale secondo etf per l'area geografica che si vuole sovrappesare rispetto l'etf "globale".
Fa poco figo usare l'etf globale (msci o all country che sia)? Eppure lì in un unico ETF c'è il massimo della diversificazione possibile.

fa poco figo per la psicologia....ma è corretto ciò che dici.
 
fa poco figo per la psicologia....ma è corretto ciò che dici.

Potresti spiegarmi cosa intendi? Scusami è una curiosità.
Se giustamente la diversificazione è il principio base e fondamentale di un portafoglio, mi chiedo perché ci sia questo freno psicologico all'utilizzo dello strumento con la massima diversificazione possibile.
 
Gestire un portafoglio è più 'complesso' che investire in un'obbligazione.
L'obbligazione o titolo di stato è banale: metto i soldi, prendo gli interessi, alla scadenza mi torna sul conto il capitale.
L'enorme (ma improbabile) rischio è, come sanno i possessori di titoli di stato greci, di subordinate bancarie varie, di obbligazioni leman brothers, di bond argentini o venezuelani, che il capitale a scadenza non torni.
Questo è un rischio che salvo investire in ETF o etc molto di nicchia o tematici (es. Gas naturale, particolari strategie o valute) non corri con fondi/ETF.
Non corri tanti altri rischi a cui non si pensa: se hai un ETF sul mercato europeo l'eventuale ritorno alla lira dell'Italia (per dire) non ti fa molto danno etc...
Così come il possessore di azioni però ti chiedi: quando incasso? In che forma? Su che investo? A quale fine?
Dovrebbe essere il maestiere del consulente dare consiglio su questo.
Oppure si può andare a occhio, cosa che si faceva con le obbligazioni: a che tasso stanno? Al 3%? Buono, le prendo. E allo stesso modo, a quanto sta il ETF azionario Europa? +20%, buono, disinvesto.
Poi quando scadeva l'obbligazione al 3% ne cercavi un'altra e così via

Un consulente però dovrebbe aiutarti a fare meglio una strategia.

Puo anche destinare una parte del portafoglio a "zoccolo duro" e il resto a fare "trading" cioè vendere sui piu 20 ecc
 
Potresti spiegarmi cosa intendi? Scusami è una curiosità.
Se giustamente la diversificazione è il principio base e fondamentale di un portafoglio, mi chiedo perché ci sia questo freno psicologico all'utilizzo dello strumento con la massima diversificazione possibile.

Ti rispondo anche io, la finta diversificazione crea psicologicamente sicurezza, e per questo che alcuni la preferiscono ma ovviamente ed economicamente ne basta 1.
 
Potresti spiegarmi cosa intendi? Scusami è una curiosità.
Se giustamente la diversificazione è il principio base e fondamentale di un portafoglio, mi chiedo perché ci sia questo freno psicologico all'utilizzo dello strumento con la massima diversificazione possibile.

ti ha risposto felix.... ;)
 
Potresti spiegarmi cosa intendi? Scusami è una curiosità.
Se giustamente la diversificazione è il principio base e fondamentale di un portafoglio, mi chiedo perché ci sia questo freno psicologico all'utilizzo dello strumento con la massima diversificazione possibile.

C'è anche un altro importante fattore, sempre psicologico: la speranza di poter guadagnare di più con un portafoglio che include un ETF localizzato geograficamente o settoriale. La cosa che spesso viene sottovalutata è che questi ulteriori fondi, generalmente più rischiosi del classico ETF globale, non diminuiscono il rischio attraverso la diversificazione: certe volte l'aumentano solamente.

Il motivo è l'alta correlazione tra i vari ETF: due ETF azionari, uno globale ed uno più localizzato geograficamente possono essere fortemente correlati. Il secondo, aggiunto al primo, può creare un portafoglio più rischioso di quello composto dal singolo ETF globale.

Non sempre è così, si deve valutare ogni singolo caso. Un determinato ETF settoriale potrebbe magari essere meno correlato con un ETF globale e diminuire il rischio complessivo. Non esiste una regola generale. Non sono comunque valutazioni facilissime da fare.
 
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