Widiba vs Fineco vs Moneyfarm

Dr.Scrubs

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Ho bisogno di una vostro parere e di qualche consiglio. Gioco a carte scoperte sperando di potere aggiustare il tiro e rimediare ad eventuali scelte sbagliate.
Provo a leggere e a rubare qualche dritta ma faccio un altro mestiere, ho poco tempo e forse nemmeno i mezzi per “studiare” la materia. Fonte di ispirazione, fol e il blog Incassaforte.

Stipendio medio mensile 5600 da cud.
Capacità di risparmio di circa 3000 euro mensili, di questi, 5000/anno, accantonati per il fondo Pensione negoziale, Fondo Sanità.


Widiba:
Gestione Patrimoniale (50% azionario) di 100.000 euro da circa 2 anni. Attualmente 102.700 con costi di gestione che ritengo troppo alti.
Ps Non sono soddisfatto!


Fineco:
-Isin AT0000785381 Raiffeisen Bilanciato Sostenibile V StO Acc

-Isin LU1864481624 Candriam Equities L Oncology Impact CH EUR Cap

-Isin IE00BDRNS207 ROB BP GL P EQ FAM L

-Isin IE00BFXY6614 FID WORD FAM FUND L


Moneyfarm:
Domani consulenza telefonica e forte tentazione di affidarmi a loro.

Grazie anticipatamente.
 
Widiba:
Gestione Patrimoniale (50% azionario) di 100.000 euro da circa 2 anni. Attualmente 102.700 con costi di gestione che ritengo troppo alti.
Ps Non sono soddisfatto!

Per onestà bisogna riconoscere che il 2018 è stato un anno assolutamente negativo per gli investimenti, la seconda metà del 2017 invece ha avuto ampi guadagni. Queste gestioni patrimoniali, come ha notato, scontano il fatto di essere spesso costruite per accumulare costi e certo non risparmiarli all'investitore.
Fineco:
-Isin AT0000785381 Raiffeisen Bilanciato Sostenibile V StO Acc

-Isin LU1864481624 Candriam Equities L Oncology Impact CH EUR Cap

-Isin IE00BDRNS207 ROB BP GL P EQ FAM L

-Isin IE00BFXY6614 FID WORD FAM FUND L

Presentati in questo modo sembrano 4 fondi piazzati lì. Tranne il primo sono degli azionari puri (lei sopporta oscillazioni del 30-40% del capitale in caso di bear market 'tosto'?), il secondo oltretutto è un tematico piuttosto di nicchia.

Dovrebbe valutare una asset allocation (diversificazione per settori/mercati/tipi d'investimento) fatta in maniera equilibrata e sensata. Certamente con un occhio ai costi che altrimenti vanificano l'efficienza del portafoglio.

Moneyfarm:
Domani consulenza telefonica e forte tentazione di affidarmi a loro.

Grazie anticipatamente.

Moneyfarm da quanto so (non ho esperienze dirette) fa un lavoro molto semplice, una diversificazione quasi da robot-advisor (programmino automatico) abbastanza basilare utilizzando strumenti (spesso ETF) resi efficienti dalla replica fedele degli indici di mercato che consente di abbattere costi superflui. Però poi ci applica un canone di 'gestione' (parlare di 'gestione' secondo me è un pò un ossimoro visto che sono strumenti passivi) per sempre, che deve essere considerato nel rendimento.

Quello che può valutare, se lo trova, è rivolgersi ad un consulente indipendente, pagarlo una 'una tantum' per farsi fare un portafoglio efficiente (economico, basato sul suo profilo, con prodotti buoni) e poi mantenerlo per tutto il suo orizzonte temporale (il tempo in cui l'investimento sta in piedi... finché non disinveste i soldi per avere il risultato o utilizzarli/destinarli altrimenti).

Lavoro appena più laborioso (se parliamo di volumi come quelli indicati nell'esempio widiba, non grandi patrimoni) è seguire un pò di più il forum e i consigli che qui ci si scambia. Troverà interessanti alcuni strumenti (ho parlato già di ETF) economici, efficienti, 'puliti' e potrà farsi un'idea della sua asset allocation (come dividere per rischio/tipologia gli investimenti in base alle sue esigenze) per impostare un portafoglio.

Le premetto due punti:
1- Ci troviamo da giugno in una congiuntura con forti aspettative di ribasso sull'interesse che le banche centrali danno sul denaro: investimenti sicuri che non rendono niente (anzi perdono), investimenti rischiosi che si aggirano intorno ai massimi storici. Quindi quando si vola in alto si può scendere parecchio (ma non è detto).

2- Anche la migliore cura, somministrata per far guarire il malato, economica, non 'venduta' tanto per placebo o per farsi pagare, efficiente e studiata 'scientificamente' non è detto funzioni a dovere, o che salvi la vita, o che lasci soddisfatto chi la riceve (e poi magari ho preso il farmaco migliore del mondo per il diabete ma mi viene l'infarto). La cattiva cura (inutile, più costosa di quello che 'rende', scelta a casaccio) sicuramente se fa del bene è per caso, potrebbe invece fare molto male o peggiorare l'eventuale malattia. Sicuro con le buone cure l'incidenza di soddisfazione e miglioramento c'è, è frequente ed ha senso farne uso. ;)
 
Grazie Bow per gli spunti interessanti del tuo intervento (diamoci del “tu”, mi invecchia troppo il “lei” 😉)
 
ciao dr.scrubs, quello che farei io nella tua situazione sarebbe:

Appena la polizza Unit mi consente di uscire in guadagno e senza pagare penali, uscirei e valuteri una polizza ramo I quelle a capitale garantito.
rendimenti bassi, tipo 2,5/3% anno lordo ma consolidano e danno sicurezza.
Ce ne sono ancora di valide in giro, vendute da banche o direttamente da compagnie assicurative...
Anche qui c'è la possibilità di solito di sottoscrizioni aggiuntive o di fare un piccolo pac.

metterei il 50/60% degli asset disponibili.
Poi il resto farei una entrata, anche graduale volendo, su un solo etf azionario indice MSCI world da alimentare con pac. Hai un ottimo reddito e capacità di risparmio.
Hai già Fineco, basta fare un click da casa.

Quei fondacci, appena sei in positivo, liquiderei tutto (tanto è provato da numerosi studi/statistiche che molto difficilmente battono il benchmark..quindi bye bye).

Moneyfarm...ci sono thread lunghi che ne parlano..
Io l'ho provata, ma secondo me per quello che poi fanno costa troppo (però sempre meglio dei fondi).
Usano solo etf e ti creano un bel portafoglio con strumenti che decidono loro e sempre loro ribilanciano anche in base alle previsioni del mercato, quindi magari sbagliano come un qualsiasi fund manager.(io ero in regime di gestione patrimoniale e funzionava così - anno 2017)
Un bel mischione di etf, che ha sicuramente una spiegazione, ma ripeto, a me non è piaciuto.

Questo è quello che farei IO, puoi sempre fare 2 chiacchiere con qualche consulente finanziario indipendente (come feci anche io) ma naturalmente sono professionisti e hanno una parcella che spesso è una % dell'importo del portafoglio che vorranno gestire, quindi occhio ai costi.
Secondo me ha senso su patrimoni davvero importanti, oltre i 500K.
 
Grazie anche a te. Adesso sto studiando i Vanguard ;)
 
ciao dr.scrubs, quello che farei io nella tua situazione sarebbe:

Appena la polizza Unit mi consente di uscire in guadagno e senza pagare penali, uscirei e valuteri una polizza ramo I quelle a capitale garantito.
rendimenti bassi, tipo 2,5/3% anno lordo ma consolidano e danno sicurezza.
Ce ne sono ancora di valide in giro, vendute da banche o direttamente da compagnie assicurative...
Anche qui c'è la possibilità di solito di sottoscrizioni aggiuntive o di fare un piccolo pac.

metterei il 50/60% degli asset disponibili.
Poi il resto farei una entrata, anche graduale volendo, su un solo etf azionario indice MSCI world da alimentare con pac. Hai un ottimo reddito e capacità di risparmio.
Hai già Fineco, basta fare un click da casa.

Quei fondacci, appena sei in positivo, liquiderei tutto (tanto è provato da numerosi studi/statistiche che molto difficilmente battono il benchmark..quindi bye bye).

Moneyfarm...ci sono thread lunghi che ne parlano..
Io l'ho provata, ma secondo me per quello che poi fanno costa troppo (però sempre meglio dei fondi).
Usano solo etf e ti creano un bel portafoglio con strumenti che decidono loro e sempre loro ribilanciano anche in base alle previsioni del mercato, quindi magari sbagliano come un qualsiasi fund manager.(io ero in regime di gestione patrimoniale e funzionava così - anno 2017)
Un bel mischione di etf, che ha sicuramente una spiegazione, ma ripeto, a me non è piaciuto.

Questo è quello che farei IO, puoi sempre fare 2 chiacchiere con qualche consulente finanziario indipendente (come feci anche io) ma naturalmente sono professionisti e hanno una parcella che spesso è una % dell'importo del portafoglio che vorranno gestire, quindi occhio ai costi.
Secondo me ha senso su patrimoni davvero importanti, oltre i 500K.

Mi unisco a questo consiglio.
O ti affidi a Moneyfarm oppure avendo già Fineco ti fai un bel PAC automatico (puoi sceglierei gli ETF dal sito justetf), io ti consiglio questi 2 e hai una bella copertura su quasi tutto azionario e obbligazionario mondiale:
-SPDR Global Aggregate Bond
-Vanguard FTSE All World
Metti la quota di obbligazionario e azionario che vuoi e imposti PAC automatico.
 
ma con Widiba hai fatto PAC? perchè ci sono dei fondi che il consulente ti può far aprire con spese a rata di 1€
 
-SPDR Global Aggregate Bond
Mi piace molto l'idea di"investimento di questo ETF, che aggrega tutto il mercato obbligazionario...
Non capisco però come mai è così poco scambiato ed è tanto illiquido. Ha 90 milioni di capitale (consideriamo che molti bond internazionali hanno taglio minimo 100k o 250k), chiude 4-6 contratti al giorno... in alcuni giorni uno solo.
Per un obbligazionario simile mi sembra un elemento di criticità, purtroppo (è pure a distribuzione).
 
Mi piace molto l'idea di"investimento di questo ETF, che aggrega tutto il mercato obbligazionario...
Non capisco però come mai è così poco scambiato ed è tanto illiquido. Ha 90 milioni di capitale (consideriamo che molti bond internazionali hanno taglio minimo 100k o 250k), chiude 4-6 contratti al giorno... in alcuni giorni uno solo.
Per un obbligazionario simile mi sembra un elemento di criticità, purtroppo (è pure a distribuzione).

una possibile motivazione:

- un ETF Global Aggregate è veramente molto generico, si prende tutto il rischio duration senza possibilità di aumentare o ridurre in funzione dell'evoluzione dei tassi
- non permette di scegliere se stare di più sui corporate o sui tds
- non permette di distribuire la componente obbligazionaria in base al rating (più o meno high yield)
- non permette si scegliere tra emissioni di paesi sviluppati o emergenti
- non permette di decidere quanto e dove posizionare un hedging valutario
- non permette di sfruttare maggiormente segmenti particolari di obbligazionario che potrebbero aver senso in certi momenti (ad es. AT1 Cocobond)
- non permette di stare su determinati tds e non su altri: è prevalentemente tds USA e JAPAN, può essere logico in certi momenti meno in altri
 
Mi piace molto l'idea di"investimento di questo ETF, che aggrega tutto il mercato obbligazionario...
Non capisco però come mai è così poco scambiato ed è tanto illiquido. Ha 90 milioni di capitale (consideriamo che molti bond internazionali hanno taglio minimo 100k o 250k), chiude 4-6 contratti al giorno... in alcuni giorni uno solo.
Per un obbligazionario simile mi sembra un elemento di criticità, purtroppo (è pure a distribuzione).

Io vedo dimensione del fondo 302 mln€ e bisogna considerare che è nato nel 2018

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una possibile motivazione:

- un ETF Global Aggregate è veramente molto generico, si prende tutto il rischio duration senza possibilità di aumentare o ridurre in funzione dell'evoluzione dei tassi
- non permette di scegliere se stare di più sui corporate o sui tds
- non permette di distribuire la componente obbligazionaria in base al rating (più o meno high yield)
- non permette si scegliere tra emissioni di paesi sviluppati o emergenti
- non permette di decidere quanto e dove posizionare un hedging valutario
- non permette di sfruttare maggiormente segmenti particolari di obbligazionario che potrebbero aver senso in certi momenti (ad es. AT1 Cocobond)
- non permette di stare su determinati tds e non su altri: è prevalentemente tds USA e JAPAN, può essere logico in certi momenti meno in altri

Tutti i punti che elenchi possono essere valori aggiunti ma anche no, come per esempio aumentare la correlazione del ptf e aumentare i costi di gestione. Per me tutti i punti che elenchi sono inutili. Non è detto che con tanti strumenti che permettano di soddisfare tutti i punti che elenchi tu faccia meglio del SPDR Global Aggregate Bond. Poi ovviamente tu sei consulente indipendente e se tutti facessero un semplice PAC su questi 2 ETF come faresti?
 
una possibile motivazione:

- un ETF Global Aggregate è veramente molto generico, si prende tutto il rischio duration senza possibilità di aumentare o ridurre in funzione dell'evoluzione dei tassi
- non permette di scegliere se stare di più sui corporate o sui tds
- non permette di distribuire la componente obbligazionaria in base al rating (più o meno high yield)
- non permette si scegliere tra emissioni di paesi sviluppati o emergenti
- non permette di decidere quanto e dove posizionare un hedging valutario
- non permette di sfruttare maggiormente segmenti particolari di obbligazionario che potrebbero aver senso in certi momenti (ad es. AT1 Cocobond)
- non permette di stare su determinati tds e non su altri: è prevalentemente tds USA e JAPAN, può essere logico in certi momenti meno in altri

Sì, mi piace l'idea d'investimento dell'aggregate complessivo (TdS, corporate di sviluppati e Emerging Markets) perché riproduce quella di alcune sicav 'global bond' (che spesso mappano TDS+corporate+High yield+Emerging in quote diverse). Per i PAC appunto può essere carina come idea, la vecchia intervista che fecero a Markowitz: "ma lei, alla fine, i suoi soldi come li investe?" "Metà obbligazioni e metà azioni, per non sbagliare".
Ovvio che in un portafoglio fatto bene si fa l'asset allocation e/o la strategia, sparare l'aggregatore rischia di prendersi tutta l'inefficienza e guadagnare giusto nel lunghissimo periodo o in fasi come il 2019 in cui la ricerca di rendimento ha portato su tutto l'obbligazionario indistintamente.
Per semplificare è carino.
Ma proprio per questo uso non posso consigliarlo ad un piccolo risparmiatore con esigenze semplici o che si avvicini alla materia perché dal sito borsa italiana vedo pochissimi scambi su questo titolo.
 
Sì, mi piace l'idea d'investimento dell'aggregate complessivo (TdS, corporate di sviluppati e Emerging Markets) perché riproduce quella di alcune sicav 'global bond' (che spesso mappano TDS+corporate+High yield+Emerging in quote diverse). Per i PAC appunto può essere carina come idea, la vecchia intervista che fecero a Markowitz: "ma lei, alla fine, i suoi soldi come li investe?" "Metà obbligazioni e metà azioni, per non sbagliare".
Ovvio che in un portafoglio fatto bene si fa l'asset allocation e/o la strategia, sparare l'aggregatore rischia di prendersi tutta l'inefficienza e guadagnare giusto nel lunghissimo periodo o in fasi come il 2019 in cui la ricerca di rendimento ha portato su tutto l'obbligazionario indistintamente.
Per semplificare è carino.
Ma proprio per questo uso non posso consigliarlo ad un piccolo risparmiatore con esigenze semplici o che si avvicini alla materia perché dal sito borsa italiana vedo pochissimi scambi su questo titolo.

Più che gli scambi giornalieri che comunque ci sono sempre, devi considerare spread bid/ask che è bassissimo.
Oppure se vuoi vedere tanti scambi lo compri sulla borsa di Francoforte (xetra) e sei a posto.
 
ricordo che un ETF può anche scambiare zero per giorni interi sul secondario ed essere un ottimo ETF: se ci sono AUM sufficienti significa che lo hanno comprato istituzionali con acquisto diretto e quindi l'ETF sta in piedi anche senza i minicontratti

valutare un consiglio ad un cliente solo per questo motivo dei pochi scambi è certamente un pessimo consiglio in partenza

dati gli AUM di questo ETF che ammontano a 531 milioni di USD, a fronte dei pochi scambi sul secondario, è evidente che è un ETF utilizzato dagli istituzionali
 
Tutti i punti che elenchi possono essere valori aggiunti ma anche no, come per esempio aumentare la correlazione del ptf e aumentare i costi di gestione. Per me tutti i punti che elenchi sono inutili. Non è detto che con tanti strumenti che permettano di soddisfare tutti i punti che elenchi tu faccia meglio del SPDR Global Aggregate Bond. Poi ovviamente tu sei consulente indipendente e se tutti facessero un semplice PAC su questi 2 ETF come faresti?

cosa c'entra la correlazione del portafoglio? semmai riesco a ridurre la volatilità (utilizzando più leve) che è uno dei cardini della consulenza come impone la Mifid dato che mi baso sul range Var, magari aumentando il rendimento

io dico piuttosto che l'Etf in questione è fortemente esposto a USD e YEN fin che il cambio tira a favore contro EURO tutto bene, ma non è sempre detto che sarà così; si può fare la versione a cambio coperto ma copri tutto il portafoglio e anche qui è una scelta obbligata sul 100% della componente obbligazionaria

chi ha un determinato patrimonio non si mette a fare i PAC (anche se a volte farebbe meglio a farlo nel qual caso il mio lavoro è consigliarlo in tal senso) ed in ogni caso se vai a verificare dove stanno i soldi degli italiani (solo il 4% del totale raccolto presso le banche/reti è in ETF per non parlare della raccolta delle banche) è evidente che la probabilità di incontrare un investitore che fa solo due PAC su questi ETF è inferiore a quella di incontrare ET al bar che si beve uno spritz, quindi se occorre consiglio i due PAC come dici tu diversamente suggerisco altro e in ogni caso avrò lavoro per i prossimi 3 secoli
 
Ho bisogno di una vostro parere e di qualche consiglio. Gioco a carte scoperte sperando di potere aggiustare il tiro e rimediare ad eventuali scelte sbagliate.
Provo a leggere e a rubare qualche dritta ma faccio un altro mestiere, ho poco tempo e forse nemmeno i mezzi per “studiare” la materia. Fonte di ispirazione, fol e il blog Incassaforte.

Stipendio medio mensile 5600 da cud.
Capacità di risparmio di circa 3000 euro mensili, di questi, 5000/anno, accantonati per il fondo Pensione negoziale, Fondo Sanità.


Widiba:
Gestione Patrimoniale (50% azionario) di 100.000 euro da circa 2 anni. Attualmente 102.700 con costi di gestione che ritengo troppo alti.
Ps Non sono soddisfatto!


Fineco:
-Isin AT0000785381 Raiffeisen Bilanciato Sostenibile V StO Acc

-Isin LU1864481624 Candriam Equities L Oncology Impact CH EUR Cap

-Isin IE00BDRNS207 ROB BP GL P EQ FAM L

-Isin IE00BFXY6614 FID WORD FAM FUND L


Moneyfarm:
Domani consulenza telefonica e forte tentazione di affidarmi a loro.

Grazie anticipatamente.

Vendi tutto, fai il 70% di conto deposito meglio remunerato , il resto etf msci world acwi, ogni due anni ribilanci.
Tra 5 anni fai le pernacchie a tutti quelli che fanno gestioni e fondi mirabolanti, tra 10 li guardi proprio dall'alto della montagna e li vedi piccini là in fondo
 
ricordo che un ETF può anche scambiare zero per giorni interi sul secondario ed essere un ottimo ETF: se ci sono AUM sufficienti significa che lo hanno comprato istituzionali con acquisto diretto e quindi l'ETF sta in piedi anche senza i minicontratti

valutare un consiglio ad un cliente solo per questo motivo dei pochi scambi è certamente un pessimo consiglio in partenza

dati gli AUM di questo ETF che ammontano a 531 milioni di USD, a fronte dei pochi scambi sul secondario, è evidente che è un ETF utilizzato dagli istituzionali

Mettiti nei miei panni, io uso nei portafogli ETF per migliorare la qualità e l'efficienza (costi/benefici), ma se un cliente (che comunque avviso) incorre in un problema di liquidità su un titolo (mette l'ordine e non ha i soldi sul conto dopo qualche giorno) per me può essere una rogna, e c'è chi la prenderebbe come spunto per dire "visto? Che è sta roba che hai consigliato? Ecco, invece c'era il bel fondo di fondi a catalogo, roba della casa, garanzia di qualità". Quindi io devo essere ineccepibile giocando fuori casa.

Però interessante il discorso sull'AUM: dici che controllando questo valore (dove si trova l'asset underanagememt? da morning? da justetf? Nella documentazione contrattuale?) con un ordine a termine di 7-10 giorni ai prezzi medi di mercato l'eseguito lo ottengo sicuro? In passato su un ETF con 17 milioni di dimensione ho impiegato mesi per ottenere l'eseguito.
 
Ultima modifica:
Mettiti nei miei panni, io uso nei portafogli ETF per migliorare la qualità e l'efficienza (costi/benefici), ma se un cliente (che comunque avviso) incorre in un problema di liquidità su un titolo (mette l'ordine e non ha i soldi sul conto dopo qualche giorno) per me può essere una rogna, e c'è chi la prenderebbe come spunto per dire "visto? Che è sta roba che hai consigliato? Ecco, invece c'era il bel fondo di fondi a catalogo, roba della casa, garanzia di qualità". Quindi io devo essere ineccepibile giocando fuori casa.

Però interessante il discorso sull'AUM: dici che controllando questo valore (dove si trova l'asset underanagememt? da morning? da justetf? Nella documentazione contrattuale?) con un ordine a termine di 7-10 giorni ai prezzi medi di mercato l'eseguito lo ottengo sicuro? In passato su un ETF con 17 milioni di dimensione ho impiegato mesi per ottenere l'eseguito.

quando un emittente di ETF quota sul secondario (ETFPlus in Italia, Xetra in Germania, ecc.) lo fa con una struttura di diversi Market Makers

Specialist, LP e AdLP - Borsa Italiana

quindi la liquidabilità dell'ETF è garantita in ogni momento di mercato aperto in base agli accordi tra emittente e MM, a patto che siano negoziabili i titoli sottostanti (se la borsa del Cairo è chiusa per una sommossa, l'ETF specializzato sulla borsa egiziana non potrà essere scambiato)

certamente se metti un prezzo limite può accadere che l'ordine sia ineseguito per giorni, ma se si vuole vendere a tutti i costi si mette un ordine a mercato (o al meglio) e passerà comunque dato che i market maker sono comunque tenuti a fare prezzo; se ci fossero grossi scostamenti o prezzi non chiari puoi: telefonare al numero verde dell'emittente e segnalare l'anomalia oppure fai passare un ordine minimo (1 pezzo) al meglio e ripeti l'ordine fin che passa e vedi come si sistemano i prezzi, tenendo conto che con la best execution sei tranquillo che non ti fregano oltre un certo limite

la liquidabilità non c'entra nulla con gli AUM, semmai lo spread bid-ask più stretto dipende anche (ma non solo) dalla numerosità delle negoziazioni (ma riflettendo in gran parte in ogni caso lo spread dei sottostanti), dato che con la redemption-in-kind in ogni caso sono obbligati ad acquistare

gli AUM si trovano nei siti degli emittenti che sono la fonte ufficiale di info, il resto (fornitori di stelline e altri motori) sovente presentano errori e in ogni caso non sono dati ufficiali

il mondo ETF, apparentemente semplice, è in realtà molto complesso nei dettagli e molte cose le ho imparate in centinaia di corsi e convegni specifici, in cui, di solito, gli spettatori sono gestori di istituzionali, molto poche le presenze di consulenti finanziari abilitati all'offerta fuori sede (ad es. due convegni a cui ho partecipato molto vicini tra loro: Morgan Stanley riempie una sala con non meno di 500 presenze, da Ossiam con i tecnici dei loro ETF che arrivavano apposta da Parigi in centro Milano saremo stati al massimo trenta persone: dieci di Ossiam e venti il pubblico)
 
Ti ringrazio tanto per queste delucidazioni, mi spiace ma l'ultima volta ho votato te ed il sistema al momento non me lo fa rifare, prendilo come un voto. OK!
Come capisci non ho molte opportunità di andare a questi convegni, sono autodidatta sugli etf dal 2005-2006.
Il mio problema rispetto a promotori e consulenti ind. (chiamiamoli 'consulenti veri' vah...) è che al cliente cui gestisco il portafoglio faccio anche da esecutore degli ordini, con lui presente e quindi in diretta (e tempi ridotti). Devo quindi usare il prezzo limite oppure andare al meglio ma con ordini d'acquisto già nel book... mi rimane problematico dirgli 'stiamo vendendo 10000 di ETF' e poi perdermi 200 euro di bid-ask (più tasse ecc..).
 
Ti ringrazio tanto per queste delucidazioni, mi spiace ma l'ultima volta ho votato te ed il sistema al momento non me lo fa rifare, prendilo come un voto. OK!
Come capisci non ho molte opportunità di andare a questi convegni, sono autodidatta sugli etf dal 2005-2006.
Il mio problema rispetto a promotori e consulenti ind. (chiamiamoli 'consulenti veri' vah...) è che al cliente cui gestisco il portafoglio faccio anche da esecutore degli ordini, con lui presente e quindi in diretta (e tempi ridotti). Devo quindi usare il prezzo limite oppure andare al meglio ma con ordini d'acquisto già nel book... mi rimane problematico dirgli 'stiamo vendendo 10000 di ETF' e poi perdermi 200 euro di bid-ask (più tasse ecc..).

mi rendo conto ma alla base dovrebbe esserci una corretta educazione del cliente; un conto è chi fa trading stretto su ETF e allora ha senso calcolare il bid-ask in dettaglio e operare solo su alcuni ETF e non su altri, ma se fai investing e magari un ETF sta in portafoglio 5 anni prima di toccarlo il confronto andrebbe fatto con la liquidabilità dei fondi e sicav in cui non sai nemmeno se l'ordine impartito oggi viene eseguito al prezzo di domani sera: gli ETF non sono azioni ma sono fondi; oltretutto alcuni ETF smart che fanno strategia al loro interno e si adattano meglio in alcuni casi al cliente da investing, sono poco trattati dato che chi li ha se li tiene per anni; la possibilità di negoziare fondi in diretta ha dei costi, il mercato è vastissimo basta scegliere e poi mediamente un cliente da investing ha almeno venti diversi ETF in portafoglio contemporaneamente, ha poco senso considerare i dettagli e perdersi di vista i contenuti, ne ho avuti anch'io di clienti che pur di comprare al prezzo che volevano loro per non rimetterci i soldi di un caffè (o di una pizza) dopo due mesi si sono accorti di aver perso ben di più (e viceversa in caso di vendita) e non c'è stato verso di fargli intendere che è un loro bias negativo: preferiscono perdere 10.000 euro in un anno per scelte errate piuttosto che avere l'impressione di aver perso 20 euro nell'immediato, che poi comunque non sono in grado di calcolare correttamente dato che occorrerebbe quantificare lo spread bid-ask di tutti i titoli contenuti nell'ETF in quel momento ponderandoli (al di là del fatto che il servizio dell'ETF, essendo un servizio, lo paghi di più dei singoli titoli; una pizza al tavolo la paghi di più della somma del costo dei singoli ingredienti)

da questo punto di vista, molto peggio i certificati allora o le singole obbligazioni che sovente hanno spread più elevati di quelli che ha l'ETF che le contiene
 
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