Consulenti indipendenti

ginett0

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Nell'ottica di gestire oculatamente la liquidita' di una piccola azienda dove nessuno e' esperto di finanza, e' una buona idea pensare di rivolgersi a un consulente indipendente? E nel caso, qual e' lo strumento migliore per sceglierne uno?

O piu' in generale, qual e' generalmente il metodo (a basso rischio) adottato per la gestione di patrimoni aziendali?
 
La ricerca puoi farla qui. Si chiamano "autonomi" non indipendenti

NAFOP

Esistono comunque anche cfaos (ex promotori,termine non più usato) che possono operare fornendo servizi di consulenza su base fee-only non solo su collocamento.

Questo in maniera generica (da parte mia),sulle differenze,nel particolare,non posso mettere becco.

Sul FoL ve ne sono ,di entrambe le categorie ,ed eventualmente ci penseranno loro ad entrare nel particolare
 
Ultima modifica:
Grazie a entrambi! Provero' a usare questo NAFOP. Se ci sono consulenti sul forum che vogliono dare la loro opinione, ascolto volentieri. Le liquidita' sono nell'ordine di grandezza dato da bow.
@bow, mi sapresti dare qualche link riguardo a questa polizza? Non sono se ci sono thread su FOL che ne parlano, ho provato a cercare ma senza particolare successo.
 
Grazie a entrambi! Provero' a usare questo NAFOP. Se ci sono consulenti sul forum che vogliono dare la loro opinione, ascolto volentieri. Le liquidita' sono nell'ordine di grandezza dato da bow.

@bow, mi sapresti dare qualche link riguardo a questa polizza? Non sono se ci sono thread su FOL che ne parlano, ho provato a cercare ma senza particolare successo.

ciao, io sono uno di NAFOP, ma vengo ormai sovente accusato sul forum di farmi pubblicità quindi mi sta passando la voglia di scrivere su questo forum, ormai sono tutti espertoni, io purtroppo arrivo solo fino ad un certo punto
 
Qui ti metto un link di una polizza di capitalizzazione (Ramo V) concepito appositamente: Capitale Azienda Reale | Reale Mutua

NON E' PUBBLICITA', non ho alcun legame/interesse/relazione con la compagnia in oggetto (ho linkato apposta questa compagnia perché slegata da gruppi bancari, soprattutto dal mio) e la indico esclusivamente per fare un ESEMPIO del TIPO DI POLIZZA da andare a ricercare.

Poi credo che tutte le principali compagnie assicurative/gruppi di banca-assicurazione abbiano il loro prodotto di ramo 5, polizze a capitalizzazione, ad uso di aziende.

Questa polizza in particolare è designata per le necessità di gestione di liquidità aziendale, come i TFR da detenere in azienda, tuttavia ce ne sono molti tipi di investimenti assicurativi di capitalizzazione (a capitale garantito) di questo tipo/ramo assicurativo.

Ciao, scusa ma il prodotto che hai indicato, con caricamento iniziale di 1% e costo di riscatto ancora al 2% al terzo anno, oltre a costi di gestione annui, mi pare coincida poco con la gestione della liquidità aziendale...
 
Ciao, scusa ma il prodotto che hai indicato, con caricamento iniziale di 1% e costo di riscatto ancora al 2% al terzo anno, oltre a costi di gestione annui, mi pare coincida poco con la gestione della liquidità aziendale...

Ho fatto un esempio di polizza ramo V, equivalenti delle gestioni separate per le aziende.
So per certo che le aziende un po' le commissioni le negoziano.
Per il resto ogni assicurazione ha la sua.
Ovviamente qui parliamo di investimento a qualche anno di liquidità aziendale (che rimane invariata nel nominale), infatti si usa per i TFR e simili.
Per liquidità a brevissimo vanno bene i conti deposito a 3-6-12 mesi.
Se invece l'azienda vuole investire si esce d discorso liquidità e rimangono validi i soliti strumenti (ETF, fondi, azioni, obbligazioni quando avevano tassi sensati, certificati etc..). Le polizze di altri rami giusto per ditte individuali o aziende molto personali perché fissato un assicurato poi non può essere variato in polizza (per quello si usano le ramo V).
 
Prima di fare qualsiasi operazione ne dovresti parlare col tuo consulente fiscale: se sei una snc o sas i soldi non sono tuoi ma della societa' se sei una ditta individuale è cmq buona cosa non utilizzare i conti aziendali per altri scopi, se per ipotesi investi 100 in qualcosa che ti rende 100.000 questi 100.000 vengono considerati utili aziendali e tassati con l'aliquota marginale.
 
ciao, io sono uno di NAFOP, ma vengo ormai sovente accusato sul forum di farmi pubblicità quindi mi sta passando la voglia di scrivere su questo forum, ormai sono tutti espertoni, io purtroppo arrivo solo fino ad un certo punto

I consulenti indipendenti sono rari e preziosi secondo me, dato quello che c'è in giro.
E spero (da risparmiatore, da consulente, da cittadino e magari se tra svariati anni andrò in pensione potrei provare anche da consulente indipendente) che sia una realtà che si potenzi e affermi.
Certo consultarli per il PAC al ragazzo è come chiamare uno studio commercialistico-legale per calcolare l'IMU del box-auto o l'architetto per farsi consigliare la cameretta di IKEA.
Però ai clienti di segmento private (2 milioni di euro in su) consiglio vivamente almeno una chiaccherata con un indipendente oltre ai propri gestori private e legali vari. Un 1% di differenza già pesa su volumi simili.

Personalmente ho dovuto gestire (dopo il danno) clienti di questo volume cui era stato fatto pagare 80mila euro di commissioni di collocamento di un'unica polizza assolutamente inadatta, o gente a cui il promotore aveva fatto ipotecare immobili (inclusa prima casa) per investire e poi gli aveva perso mezzo patrimonio con prodotti atroci a cavallo del 2008 (unit azionarie ultra costose poi switchate su liquidità e lasciate lì dopo il botto). Questo senza considerare le autentiche frodi e malversazioni da cui è bene guardarsi con magari pochi euro per un parere/valutazione indipendente.

La grande virtù dell'indipendente è non avere accesso diretto al patrimonio ed alle provvigioni.

@ginetto se devi investire con un po' di orizzonte temporale (qualche anno) simili volumi, uno o due pareri a consulenti indipendenti chiedili, credo (ma chiedi al commercialista) che le parcelle le puoi mettere nei costi d'esercizio e probabilmente recuperarle un po' dalle tasse. Magari loro ti fanno una selezione anche di strumenti come quello che ti ho detto io, ma più ampia e professionale. Poi certo se ti chiedono uno sproposito solo per metterti seduto a fare una chiacchierata... 🙄
Tecnicamente non hanno interesse a 'venderti nulla' e come tutti i professionisti farsi cliente un'azienda con liquidità che poi torna al prossimo consiglio per loro è prezioso, quindi dovrebbero cercare di farti uscire soddisfatto.
(Però premetto che esperienze personali dirette con indipendenti purtroppo non ne ho avute, la mia è quindi un'opinione a buon senso e speranza di miglioramento del sistema)
 
Ultima modifica:
io faccio il consulente indipendente da 14 anni e sono iscritto all'Albo come autonomo (e anche a ACF ovviamente)

so che esistono altri consulenti autonomi e SCF che operano solo con clienti con grandi patrimoni, io opero anche con clienti con patrimoni normali: un errore è pensare che tutti gli autonomi operino solo con paperoni, magari è così per alcune scf ma non certo nel mio caso

un altro errore è pensare che il consulente debba stare vicino casa, si gestiscono benissimo anche rapporti a distanza
 
l'unico albo autorizzato è quello tenuto da Organismo OCF, (tra l'altro io odio albi e corporazioni varie).
 
OCF (che è un organismo con deleghe da parte di Consob anche di vigilanza) gestisce l'Albo unico dei consulenti finanziari suddiviso in tre sezioni:
- quella dei Consulenti Finanziari abilitati all'offerta fuori sede (che fino a 4 anni fa si chiamavano promotori finanziari)
- quella dei Consulenti Finanziari Autonomi (noti come indipendenti)
- quella delle Società di Consulenza Finanziaria, le SCF, che sono società di consulenti finanziari autonomi.

NAFOP è una delle associazioni di categoria che fanno parte del board di OCF, insieme ad ANASF, ABI, ASSORETI e ASCOFIND.

I consulenti che si trovano nel sito di NAFOP sono tutti autorizzati ed iscritti all'Albo tenuto da OCF.

I consulenti finanziari abilitati all'offerta fuori sede sono dipendenti o agenti monomandatari (vincolo di legge) di una banca o sim, e possono essere pagati solo dalla loro società. Il controllo sul loro operato viene effettuato prevalentemente dalla loro mandante.

I consulenti finanziari autonomi sono liberi professionisti e devono essere assolutamente indipendenti per legge e essere pagati solo dai loro clienti direttamente (sempre per vincolo di legge). La loro parcella è un costo che va fatturato e registrato in formato non modificabile e va rendicontato annualmente nel Rendiconto costi e oneri. Il controllo sul loro operato viene effettuato direttamente da OCF che riceve ogni tre mesi un riassunto della loro attività da ognuno di loro. Devono essere anche iscritti all'Arbitro per le controversie presso Consob - ACF - mentre non devono essere iscritti a ACF i consulenti fuori sede in quanto è già iscritta la loro mandante. Devono per legge avere una polizza di responsabilità professionale.

Le SCF hanno la stessa regolamentazione dei Consulenti Autonomi, complicata dal fatto che rispondono dell'operato dei consulenti autonomi che lavorano con loro. La SCF fattura al cliente ed è soggetta ai medesimi obblighi degli Autonomi. Ogni consulente di SCF deve anche essere iscritto singolarmente all'Albo nella sezione dei consulenti finanziari autonomi.
 
Forse il motivo della scarsa diffusione dei consulenti indipendenti è anche dovuto al fatto che sembra un'attività complessa (ed onerosa!) da avviare: immagino software, oneri legali (parcelle di professionisti per la contrattualistica e la rendicontazione), polizze, etc... invece gli ex-promotori hanno una banca/sim che immagino li assista per tutta la parte burocratica.

L'Albo a tre sezioni è stato avviato il 1 Dicembre 2018, dopo una attesa per la regolamentazione definitiva di soli 11 anni.

L'iter per l'approvazione di un Consulente Finanziario Autonomo o SCF dura alcuni mesi ed è abbastanza complesso, nonostante il lavoro eccezionale in tal senso da parte dei funzionari di OCF.

Per tutto il resto facciamo lavoro di squadra, mantenendo ciascuno la propria individualità; a livello personale, sono in contatto quotidianamente con almeno una trentina di colleghi che operano in tutta Italia.
 
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