Risk Parity/Rendita

Goldbat

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27/5/19
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Ciao a tutti,
Mi son trovato nella situazione di dover creare un Portfolio che combinasse sia i vantaggi di un Risk Parity (decorrelazione degli asset sottostanti) sia di ottenere un efficace rendita integrativa.
Volevo sapere se qualcuno sarebbe disposto a darmi un feedback sulla mia idea:

15% BTPI 2,55 st41 IT0004545890
(rendimento simile btp 10 anni, con il vantaggio di garantire cedole maggiori in caso di aumento di inflazione)
10% BTP 5 st40 IT0004532559
(Titolo emesso in periodo di alto spread sommato a tassi ufficiali BCE alti, condizioni difficilmente riverificabili nell'immediato futuro)
10% US10/U10H ETF su titoli di stato US 20+ anni
(decorrelazione massima vs mercato azionario)
7% EMBE/IEMB/VEMT
(titoli di stato EM in $, con o senza Hedge, nel caso di hedge opterei per VEMT visto il miglior rating del sottostante)
7% STHE/STHY
(High Yield short maturity in $, la bassa scadenza consente un tasso di rotazione più elevato, salvaguardando da eventuali rialzi dei tassi)
6% IHYG
(High yield in €, rendimenti non entusiasmanti visto il rating, ma tasso di default bassissimo)
5% ORO
(facilmente intuibile il perchè)
13% PADV
(esposizione bilanciata a tutta l'area del pacifico)
10,5% EUDV
(Dividend aristocrats area euro, rendimento da dividendo superiore al benchmark, volatilità inferiore)
10,5% USDV
(Dividend aristocrats US, stesse motivazioni EUDV)
3% IUSP
(immobiliare US)
3% IPRP
(immobiliare EU)

la selezione delle percentuali della componente azionaria è dovuta alla ricerca di avere un esposizione del 30% azionario, 10% immobiliare, di cui a loro volta divisi 1/3 per le principali aree economiche mondiali: USA EU PACIFICO

L'idea generale del portfolio era avere almeno il 25% degli asset che performasse efficacemente in ogni possibile scenario economico, e allo stesso tempo generare una rendita annuale netta di almeno il 3%.
In pratica: poterci vivere dormendo sogni tranquilli.:)
 
Ciao a tutti,
Mi son trovato nella situazione di dover creare un Portfolio che combinasse sia i vantaggi di un Risk Parity (decorrelazione degli asset sottostanti) sia di ottenere un efficace rendita integrativa.

Ciao,

E' un portafoglio bilanciato, 50% azionario e 50% obbligazionario diversificato. E' una buona impostazione, di questi tempi un portafoglio simile dovrebbe dare rendimenti medi (lordi) superiori al 5% ed inferiori al 7% (medi... ci saranno anni negativi o migliori ovviamente... io mi baso su cosa ho visto fare a portafogli simili).

Mi mette un pò paura la concentrazione del 25% nei BTP italiani over 30 anni. Diciamo che è la soglia in cui alcuni BTP (quelli comprati 28 anni fa appunto, durante i casini del debito pubblico in lire) hanno 'ripagato' l'investimento in termini di ripagare anche l'inflazione.
Oltre quella soglia, storicamente, i BTP sono stati fallimentari, storicamente.
Pensa al famoso 'prestito littorio' del 1926... al 5%, in un periodo di deflazione, venne salutato trionfalmente, chi lo ha incassato nel 1956 ha avuto poco più di carta straccia al posto del capitale.
Questo per capire che scegliere di concentrarsi sui titoli di stato a lungo termine non è una scelta da sottovalutare.
Non è detto che un portafoglio debba essere statico. Io a molti clienti sto consigliando, invece, titoli di stato a 3-4 anni. Rendimenti bassi. Ma la possibilità di rinnovarli a scadenza forse (probabilmente) con rendimenti più alti.

A proposito di redditività alta in valuta forte a lungo termine (con alto rischio)... io a settembre mi son comprato un pò di questo: US900123AT75 l'ho ficcato nel mio (piccolissimo, purtroppo) portafoglio e ce lo lascio. Si compra anche in porzioni molto piccole.

Sarebbe bello prendere obbligazioni sotto la pari. Perché? Perché metti conto che devi liquidare qualche ETF. Quelli che vendi sopra la pari pagano il 26%, quelli che vendi sotto NON compensano le minus. Perdi per strada molto rendimento (sulle cedole poi hai già pagato il 26%).
C'è un titolo Cassa Depositi e Prestiti a tasso misto che l'ultima settimana veleggiava a 97 e scade tra tre anni, oltretutto fiscalità agevolata al 12,5%.
Invece se hai un'obbligazione presa sotto la pari (non Zero Coupon che è un casino per la fiscalità), quando arriva a scadenza potresti compensare la sua Plus con una minus di qualche ETF che per qualche motivo vuoi liquidare (ci hai ripensato? ti serve liquidità? ne è uscito uno migliore?). Per esperienza sono state cose molto comode.

Ultima osservazione: molti modelli 'standard' per noi europei sovraespongono l'azionario europa a quello USA e Pacifico (cioè se devi fare 13/10.5/10.5 la maggior parte delle asset allocation nostrane assegnerebbero 13/15 all'europa e meno al pacifico). Perché? Perché noi europei sui mercati europei non abbiamo il rischio valuta, che giustifica una leggera sovraesposizione per rendere più efficiente il tutto (cioè se per dire tutti mediamente negli anni rendono il 7% annuo, tu rischi di avere meno del 7% per asimmetrie valutarie su USA e Yen, invece se hai sovraesposto l'europa bilanci un pò).

Però capisco anche la logica opportunity (abbiamo tanto debito euro --> svaluteranno, non che yen e usd scherzino). Capisco anche che molti guru dicono che il Nikkey è uno degli indici più sottovalutati del mondo, sulla base del lungo orizzonte temporale.

Poi la scelta dell'oro è sempre controversa. Assolutamente vincente per chi l'ha presa negli anni '90 e negli anni dal 2005 al 2008. Per il resto l'oro è storicamente molto alto (del resto il debito pubblico delle economie sviluppate è salito a dismisura negli ultimi 10 anni, è quello che spaventa). Potrebbe fare da bilancere alla fetta di titoli di debito pubblico (ETF US, BTP, bond emergenti). Quando c'è default l'oro ovviamente sale.
Altro vantaggio: per l'oro devi usare probabilmente degli ETC. Non sono redditi societari (diversi) come gli ETF, ma hanno fiscalità come azioni ed obbligazioni. Quindi puoi utilizzare l'ETC Oro al posto delle obbligazioni per quel discorso di compensazione delle minus (uscire in gain dall'oro senza pagare compensando con la liquidazione di qualche ETF in perdita per 'pareggiare').

In generale è un portafoglio migliore (più efficiente/più bilanciato costi-benefici) del 95% di quelli che trovi in banca (inclusi molti private e probabilmente tutti quelli di cfaofs). Diciamo che rischia persino di guadagnare... :D :D

Ovviamente poi molto dipende da quanto ci investi e da che esigenze hai, ma l'avrai studiato su quello, immagino.

Un saluto
 
Ultima modifica:
no btp/btpi
no oro
no asset inferiori al 10%
no tds usa
no hy
 
Ciao,

E' un portafoglio bilanciato, 50% azionario e 50% obbligazionario diversificato. E' una buona impostazione, di questi tempi un portafoglio simile dovrebbe dare rendimenti medi (lordi) superiori al 5% ed inferiori al 7% (medi... ci saranno anni negativi o migliori ovviamente... io mi baso su cosa ho visto fare a portafogli simili).

Mi mette un pò paura la concentrazione del 25% nei BTP italiani over 30 anni. Diciamo che è la soglia in cui alcuni BTP (quelli comprati 28 anni fa appunto, durante i casini del debito pubblico in lire) hanno 'ripagato' l'investimento in termini di ripagare anche l'inflazione.
Oltre quella soglia, storicamente, i BTP sono stati fallimentari, storicamente.
Pensa al famoso 'prestito littorio' del 1926... al 5%, in un periodo di deflazione, venne salutato trionfalmente, chi lo ha incassato nel 1956 ha avuto poco più di carta straccia al posto del capitale.
Questo per capire che scegliere di concentrarsi sui titoli di stato a lungo termine non è una scelta da sottovalutare.
Non è detto che un portafoglio debba essere statico. Io a molti clienti sto consigliando, invece, titoli di stato a 3-4 anni. Rendimenti bassi. Ma la possibilità di rinnovarli a scadenza forse (probabilmente) con rendimenti più alti.

A proposito di redditività alta in valuta forte a lungo termine (con alto rischio)... io a settembre mi son comprato un pò di questo: US900123AT75 l'ho ficcato nel mio (piccolissimo, purtroppo) portafoglio e ce lo lascio. Si compra anche in porzioni molto piccole.

Sarebbe bello prendere obbligazioni sotto la pari. Perché? Perché metti conto che devi liquidare qualche ETF. Quelli che vendi sopra la pari pagano il 26%, quelli che vendi sotto NON compensano le minus. Perdi per strada molto rendimento (sulle cedole poi hai già pagato il 26%).
C'è un titolo Cassa Depositi e Prestiti a tasso misto che l'ultima settimana veleggiava a 97 e scade tra tre anni, oltretutto fiscalità agevolata al 12,5%.
Invece se hai un'obbligazione presa sotto la pari (non Zero Coupon che è un casino per la fiscalità), quando arriva a scadenza potresti compensare la sua Plus con una minus di qualche ETF che per qualche motivo vuoi liquidare (ci hai ripensato? ti serve liquidità? ne è uscito uno migliore?). Per esperienza sono state cose molto comode.

Ultima osservazione: molti modelli 'standard' per noi europei sovraespongono l'azionario europa a quello USA e Pacifico (cioè se devi fare 13/10.5/10.5 la maggior parte delle asset allocation nostrane assegnerebbero 13/15 all'europa e meno al pacifico). Perché? Perché noi europei sui mercati europei non abbiamo il rischio valuta, che giustifica una leggera sovraesposizione per rendere più efficiente il tutto (cioè se per dire tutti mediamente negli anni rendono il 7% annuo, tu rischi di avere meno del 7% per asimmetrie valutarie su USA e Yen, invece se hai sovraesposto l'europa bilanci un pò).

Però capisco anche la logica opportunity (abbiamo tanto debito euro --> svaluteranno, non che yen e usd scherzino). Capisco anche che molti guru dicono che il Nikkey è uno degli indici più sottovalutati del mondo, sulla base del lungo orizzonte temporale.

Poi la scelta dell'oro è sempre controversa. Assolutamente vincente per chi l'ha presa negli anni '90 e negli anni dal 2005 al 2008. Per il resto l'oro è storicamente molto alto (del resto il debito pubblico delle economie sviluppate è salito a dismisura negli ultimi 10 anni, è quello che spaventa). Potrebbe fare da bilancere alla fetta di titoli di debito pubblico (ETF US, BTP, bond emergenti). Quando c'è default l'oro ovviamente sale.
Altro vantaggio: per l'oro devi usare probabilmente degli ETC. Non sono redditi societari (diversi) come gli ETF, ma hanno fiscalità come azioni ed obbligazioni. Quindi puoi utilizzare l'ETC Oro al posto delle obbligazioni per quel discorso di compensazione delle minus (uscire in gain dall'oro senza pagare compensando con la liquidazione di qualche ETF in perdita per 'pareggiare').

In generale è un portafoglio migliore (più efficiente/più bilanciato costi-benefici) del 95% di quelli che trovi in banca (inclusi molti private e probabilmente tutti quelli di cfaofs). Diciamo che rischia persino di guadagnare... :D :D

Ovviamente poi molto dipende da quanto ci investi e da che esigenze hai, ma l'avrai studiato su quello, immagino.

Un saluto

Ciao,
Il discorso debito over 30 mi ero ispirato alle ricerche sui risk parity, che davano decorrelazione massima le treasuries 20+anni americane rispetto l'sp500, avevo provato a fare uno studio simile sui btp ad equivalente durata, ed effettivamente qualche decorrelazione c'era, anche se già ho fatto una faticaccia a rimediare dati degli ultimi 10 anni, di quelli precedenti nessuna traccia.
Il BTPI mi piaceva per un eventuale protezione da possibili impennate di inflazione (che tutti danno per morta, come le azioni negli anni 70..) e per un eventuale protezione da un uscita dall'euro, forse un tantino paranoico come ragionamento ma aiuta a dormire bene.
Sul btp invece devo ammettere che sono anch'io un po scettico, forse sarebbe meglio aumentare l'etf sulle tds usa (con hedge) dal 10 al 15 e con il restante 5% bilanciare con obbligazioni breve termine sottopari e come quello turco di settembre (fra l'altro complimenti per il timing!).
Per quel che riguarda le asimmetrie valutarie speravo appunto di trovare commenti sensati e pieni di buonsenso come il tuo, la mia idea originale era di stare in hedge su tutti i fondi obbligazionari, e invece utilizzare la fetta azionario/immobiliare come diversificazione valutaria.
Il cambio è sempre ostico da affrontare, considerando anche che il dollaro attualmente ha molto più spazio di manovra, 250 bps e possibilità di tornare al QE (come lascia intendere ciuffo biondo ogni volta che parla della fed), rispetto all'euro, l'idea di espormi al rischio di cambio sulla parte "stabile" del portfolio un minimo mi spaventa.

Grazie mille per la risposta e le preziose informazioni su come migliorarlo fiscalmente :D

un saluto e a presto
 
Stavo ragionando su un portafoglio ipotetico simile, che avesse assets buone per tutte le stagioni ed il rischio grosso modo distribuito in "parity style".
Ho lavorato artigianalmente con dati presi da JustETF, Quantalys e Fineco, in modo da avvicinarmi ad un risk parity, ma senza pretese di scientificità.
Mi sono venute fuori due possibilità, una un po' ibrida con un nocciolo duro (30%) di fondo bilanciato attivo income, ed una senza questo ETF.

Ecco la mie due idee:
PTF1
ptf1.jpg
PTF2
ptf2.jpg

Entrambi i portafogli distribuiscono 3-3,5% e dovrebbero "garantire" il capitale nel peggiore dei casi restando investiti 10 anni.

Cosa ne pensate?
 
Ultima modifica:
no btp/btpi
no oro
no asset inferiori al 10%
no tds usa
no hy

Ciao Seboz,
Normalmente ti seguo nei ragionamenti, ma questa volta non ho capito....quindi?
Pochi (2?) etf: 30% az e 70% obbl?
Ciauz
 
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