Forte correzione in arrivo?

cicci82

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Visto l'andamento degli ultimi giorni dei maggiori indici mondiali credete in una forte correzione in arrivo? Oppure solo una piccola sbandata primaverile?
 
Premesso che lo sa solo il padreterno, a mó di scommessa propendo per la sbandata primaverile (che in realtà per gli emergenti è già un bel fuoripista).
 
Definisci meglio forte correzione...
-20% / 30% oppure - 50% / 60%

La prima puo essere...
La seconda non credo

In ogni caso occasioni di acquisto...
 
Visto l'andamento degli ultimi giorni dei maggiori indici mondiali credete in una forte correzione in arrivo? Oppure solo una piccola sbandata primaverile?

Finché le banche centrali continueranno a sostenere con massiccia liquidità il corso dei mercati la forte correzione è statisticamente improbabile, salvo 'cigno nero' (es. fallimento stato sovrano, panico delle borse), comunque un crollo devastante entro fine 2019 (stile 2011, 2008, 2001) secondo me non ha più di un 10% di probabilità di realizzarsi.
Una correzione è quasi sicura (la dò al 95%) entro la fine dell'anno ed è, francamente, assolutamente salutare.

Tendenzialmente il trend di euforia iniziato nel 2012 è nella sua fase 'matura' nei prossimi 5 anni secondo me i mercati saranno meno redditizi, le correzioni più frequenti (guarda il 2018 che è stato tutto una correzione... ecco abituiamoci a simili scenari) e alla fine il 'mercato orso' serio arriverà (a chiudere il ciclo economico).
Ovviamente posso sbagliarmi, è solo la valutazione del 'trend' attuale: se le banche centrali vorranno ricorrere all'inflazione stracciando per dire gli impegni costitutivi della BCE di impegnarsi a renderla stabile (e con beneficio per i paesi indebitati come il nostro) potremmo anche vedere una nuova epoca d'oro della liquidità e del corso delle equities come non se ne hanno da 25 anni.

Abituarsi a diversificare su asset difensivi (non prudenti che rendono zero o negativo, ma Difensivi) potrebbe essere un buon accorgimento.
Chi comunque investe con diversificazione e metodologia ed è pronto all'occorrenza ad osservare un orizzonte temporale pari o superiore ad un ciclo economico (5-8 anni direi, almeno) avrà fatto bene a trovarsi 'dentro' anziché fuori, probabilmente.
 
(...)
Abituarsi a diversificare su asset difensivi (non prudenti che rendono zero o negativo, ma Difensivi) potrebbe essere un buon accorgimento.
Chi comunque investe con diversificazione e metodologia ed è pronto all'occorrenza ad osservare un orizzonte temporale pari o superiore ad un ciclo economico (5-8 anni direi, almeno) avrà fatto bene a trovarsi 'dentro' anziché fuori, probabilmente.

Cosa intendi per asset difensivi?
Ad es. azioni value invece che growth?
Oro e metalli preziosi?
Altro?
 
Visto l'andamento degli ultimi giorni dei maggiori indici mondiali credete in una forte correzione in arrivo? Oppure solo una piccola sbandata primaverile?

Vediamo il grafico degli ultimi mesi e ci buttiamo sopra qualche linea per capirci:

2 medie mobili: una a 10 giorni e l'altra a 20 giorni. Nei punti di maggior interesse si incrociano in 1, 2 , 3.

Punto 1 Incrocio medie mobili e calo immediato dell' indice mibtel
Punto 2 Incrocio delle medie mobili ma DOPO il calo, cioe' il calo comincia PRIMA dell'incrocio
Punto 3 previsione -> incrocio e calo insieme => mi aspetto una calo a breve ma non drammatico come quello seguito da punto 2

Una cosa cosi':

Mi aspetto che si ripeta la sequenza 1<>2
Piu' in avanti non sono in grado di prevedere, anzi spero che ci indovino. Di solito si'.

(Analisi assolutamente personali)
 
Vediamo il grafico degli ultimi mesi e ci buttiamo sopra qualche linea per capirci:

2 medie mobili: una a 10 giorni e l'altra a 20 giorni. Nei punti di maggior interesse si incrociano in 1, 2 , 3.

Punto 1 Incrocio medie mobili e calo immediato dell' indice mibtel
Punto 2 Incrocio delle medie mobili ma DOPO il calo, cioe' il calo comincia PRIMA dell'incrocio
Punto 3 previsione -> incrocio e calo insieme => mi aspetto una calo a breve ma non drammatico come quello seguito da punto 2

Una cosa cosi':

Mi aspetto che si ripeta la sequenza 1<>2
Piu' in avanti non sono in grado di prevedere, anzi spero che ci indovino. Di solito si'.

(Analisi assolutamente personali)

Ciao,

dove si può studiare per capire come fare per costruire le medie e fare le analisi di mercato?

Grazie
 
Cosa intendi per asset difensivi?
Ad es. azioni value invece che growth?
Oro e metalli preziosi?
Altro?

Premetto che da quando le banche centrali hanno iniziato a drogare di liquidità i mercati la decorrelazione tra asset si è assottigliata: va su tutto (dai bond all'azionario) oppure va giù tutto.

Ipotizzando però che un vero 'mercato orso' rappresenterà, probabilmente, anche una 'normalizzazione' del mercato, si osserva che, storicamente non tutti gli asset reagiscono alle crisi in maniera simile.

"Azzeccare" il mercato è fantascienza, 'indovinare' il futuro grafico sulla base di calcoli statistici è per me qualcosa da stregoni... ci si può prendere, e ragionamenti sensati (es. il mercato non scende da x anni ed allora entro 12 mesi crollera etc...) possono rivelarsi veritieri, ma anche no, con pari possibilità di far accadere/non accadere una cosa (altrimenti i gestori del risparmio non investirebbero i soldi degli altri, se ci prendessero sempre o quasi, ma i propri, e sarebbero infinitamente ricchi).

Detto questo, alcuni asset sono, per loro natura, più sensati per investimenti nelle fasi 'mature' del ciclo economico (quando da molti anni, come ora, i mercati salgono e le politiche di liquidità delle banche centrali sono più in vista di una fine che all'inizio) ed altri sono più sensati nelle fasi 'iniziali' del ciclo.

I primi si chiamano 'Asset Difensivi'.

Per capirci: alcuni investimenti sono 'prudenti', ovvero abbassano la volatilità. Tipicamente i titoli di debito, prevedendo la restituzione del capitale alla scadenza, soprattutto se di emittenti ad elevata reputazione (non high yield, ovvero obbligazioni 'spazzatura' che si muovono più come le azioni), 'salvano' dai crolli dell'azionario (anzi, tipicamente dopo i crolli si abbassano i tassi ed i vecchi bond si apprezzano). La liquidità (ovvero stare fuori dal mercato) è anche un modo da salvarsi dai crolli del mercato, anche perché la liquidità perde per via dell'inflazione e la recessione è deflattiva.

Oggi però io sconsiglio (salvo chi per profilo non può fare altro) di fortificarsi nei 'prudenti' e basta. La liquidità rimane ancora tanta sul mercato (l'inflazione ha più probabilità di salire che di scendere) i tassi sono minimi ed in generale non rendono niente e scontano costi (rischio credito, inflazione, rialzo dei tassi, costi del gestore e del consulente e del collocatore) che li rendono pessimi investimenti, perdita molto più probabile del guadagno.

Allora si può andare su investimenti 'rischiosi', ma che tipicamente sono adatti per le fasi mature del mercato.

Sul mio blog ho provato, per esperimento, a simulare un portafoglio d'investimento Anti-Ciclico, basato su settori difensivi, iniziato a fine 2018 e con durata 42 mesi. Dovrebbe se non guadagnare, quantomeno 'difendersi' in caso di fine ciclo, ed essendo titoli ad alta volatilità includono comunque una redditività che viene capitalizzata nel corso normale di mercato.

L'ho suddiviso (oltre ad un 50% di bond, possibilmente redditizi, dato che era un portafoglio bilanciato) in:

- Oro e metalli preziosi (pochi perché sono già molto alti)
- Private Equity
- Real Estate (in alcune crisi, non quella del 2008, è stato 'settore rifugio' spesso decorrelato dal resto dell'azionario)
- Food&Beverage (aziende di questo settore sono meno correlate alla recessione economica)
- Infrastrutture Globali (le aziende di infrastrutture pianificano investimenti e fasi di contrazione ed espansione spesso sfasate rispetto al normale ciclo economico, come spiegherebbe Keynes)
- Healthcare (il settore farmaceutico/sanitario è anch'esso sfasato spesso rispetto ai cicli industriali)
- Commodities (materie prime e simili)
- Agricoltura (vale il discorso di Food&Beverage)
- Utilities (discorso delle infrastrutture)
- Leisure e Luxury
- Beni di Consumo (supermercati, logistica, etc...)

In realtà nel portafoglio che ho simulato gli ultimi 2 non hanno trovato spazio (ma avrebbero avuto senso) perché faccio simulazioni su base 'tonda' di 100mila euro quindi non ho spazio per diversificazione eccessiva.

Però se vuoi un esempio di che vuol dire 'stratega Difensiva' (no prudente) puoi darci un'occhiata (il link lo trovi dal mio nominativo).
 
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Ciao,

dove si può studiare per capire come fare per costruire le medie e fare le analisi di mercato?

Grazie

libri di cartomanzia,chiaroveggenza,astrologia,interpretazione dei sogni ecc. ed un libro di statistica per far diventare grafici delle scemenze.
 
per me, l'asset difensivo per eccellenza, è la liquidità.
Tenerla pronta per entrare ai primi importanti storni di mercato.
Se pensi che il mercato stornerà con una correzione importante, tieniti liquido.

Ma questa è solo una ipotesi buttata là, perché nessuno può dirti quando stornerà e se stornerà...prima o poi lo farà ma non sai quando, quindi ogni ipotesi o consiglio lascia il tempo che trova
 
per me, l'asset difensivo per eccellenza, è la liquidità.
Tenerla pronta per entrare ai primi importanti storni di mercato.
Se pensi che il mercato stornerà con una correzione importante, tieniti liquido.

Ma questa è solo una ipotesi buttata là, perché nessuno può dirti quando stornerà e se stornerà...prima o poi lo farà ma non sai quando, quindi ogni ipotesi o consiglio lascia il tempo che trova

È la strategia di tutti i fondi long short, vai liquido o corto quando pensi che scenda e lungo quando pensi che salva. Però non funziona, se non per botte di fortuna, perché non sai quando. Entri troppo presto e ti fai male, esci troppo presto e perdi tutto il gain. Quindi di investimenti si occupa chi investe, dando semmai al suo portafoglio strategie 'stabili' da perseguire.

Poi, sui miei pochi risparmi, anche io vado ad opportunity, ovvero emotività perché farsi auto-consulenza è difficilissimo. Alla fine quelli che guadagnano sono i miei portafogli o i miei clienti ed io vado a botte di 'caso'. Nel lungo periodo però ho fatto bene a risparmiare/investire anziché non farlo.
 
In questo settore, cari amici, è vero tutto e il contrario di tutto. Nell'incertezza conviene DIVERSIFICARE, una cosa vecchia ma che torna utile.
Per il quantum di azionario, potete tenere presente il vostro grado di tolleranza alle perdite e il momento. Simulate uno stress test, come si fa alle banche, di un ribasso stile 2002 o 2008 e vedete i risultati che avrebbero fatto i vostri investimenti e così vi rendete un pò conto. Saluti dal patron . P.s. spero di esservi stato di aiuto.
 
Premetto che da quando le banche centrali hanno iniziato a drogare di liquidità i mercati la decorrelazione tra asset si è assottigliata: va su tutto (dai bond all'azionario) oppure va giù tutto.

Ipotizzando però che un vero 'mercato orso' rappresenterà, probabilmente, anche una 'normalizzazione' del mercato, si osserva che, storicamente non tutti gli asset reagiscono alle crisi in maniera simile.

"Azzeccare" il mercato è fantascienza, 'indovinare' il futuro grafico sulla base di calcoli statistici è per me qualcosa da stregoni... ci si può prendere, e ragionamenti sensati (es. il mercato non scende da x anni ed allora entro 12 mesi crollera etc...) possono rivelarsi veritieri, ma anche no, con pari possibilità di far accadere/non accadere una cosa (altrimenti i gestori del risparmio non investirebbero i soldi degli altri, se ci prendessero sempre o quasi, ma i propri, e sarebbero infinitamente ricchi).

Detto questo, alcuni asset sono, per loro natura, più sensati per investimenti nelle fasi 'mature' del ciclo economico (quando da molti anni, come ora, i mercati salgono e le politiche di liquidità delle banche centrali sono più in vista di una fine che all'inizio) ed altri sono più sensati nelle fasi 'iniziali' del ciclo.

I primi si chiamano 'Asset Difensivi'.

Per capirci: alcuni investimenti sono 'prudenti', ovvero abbassano la volatilità. Tipicamente i titoli di debito, prevedendo la restituzione del capitale alla scadenza, soprattutto se di emittenti ad elevata reputazione (non high yield, ovvero obbligazioni 'spazzatura' che si muovono più come le azioni), 'salvano' dai crolli dell'azionario (anzi, tipicamente dopo i crolli si abbassano i tassi ed i vecchi bond si apprezzano). La liquidità (ovvero stare fuori dal mercato) è anche un modo da salvarsi dai crolli del mercato, anche perché la liquidità perde per via dell'inflazione e la recessione è deflattiva.

Oggi però io sconsiglio (salvo chi per profilo non può fare altro) di fortificarsi nei 'prudenti' e basta. La liquidità rimane ancora tanta sul mercato (l'inflazione ha più probabilità di salire che di scendere) i tassi sono minimi ed in generale non rendono niente e scontano costi (rischio credito, inflazione, rialzo dei tassi, costi del gestore e del consulente e del collocatore) che li rendono pessimi investimenti, perdita molto più probabile del guadagno.

Allora si può andare su investimenti 'rischiosi', ma che tipicamente sono adatti per le fasi mature del mercato.

Sul mio blog ho provato, per esperimento, a simulare un portafoglio d'investimento Anti-Ciclico, basato su settori difensivi, iniziato a fine 2018 e con durata 42 mesi. Dovrebbe se non guadagnare, quantomeno 'difendersi' in caso di fine ciclo, ed essendo titoli ad alta volatilità includono comunque una redditività che viene capitalizzata nel corso normale di mercato.

L'ho suddiviso (oltre ad un 50% di bond, possibilmente redditizi, dato che era un portafoglio bilanciato) in:

- Oro e metalli preziosi (pochi perché sono già molto alti)
- Private Equity
- Real Estate (in alcune crisi, non quella del 2008, è stato 'settore rifugio' spesso decorrelato dal resto dell'azionario)
- Food&Beverage (aziende di questo settore sono meno correlate alla recessione economica)
- Infrastrutture Globali (le aziende di infrastrutture pianificano investimenti e fasi di contrazione ed espansione spesso sfasate rispetto al normale ciclo economico, come spiegherebbe Keynes)
- Healthcare (il settore farmaceutico/sanitario è anch'esso sfasato spesso rispetto ai cicli industriali)
- Commodities (materie prime e simili)
- Agricoltura (vale il discorso di Food&Beverage)
- Utilities (discorso delle infrastrutture)
- Leisure e Luxury
- Beni di Consumo (supermercati, logistica, etc...)

In realtà nel portafoglio che ho simulato gli ultimi 2 non hanno trovato spazio (ma avrebbero avuto senso) perché faccio simulazioni su base 'tonda' di 100mila euro quindi non ho spazio per diversificazione eccessiva.

Però se vuoi un esempio di che vuol dire 'stratega Difensiva' (no prudente) puoi darci un'occhiata (il link lo trovi dal mio nominativo).

Mah... nn si potrebbe riassumere in 50 % obbligazioni corporate IG , 50 % msci world min volatility ?
Oppure per la parte azionaria 25 % msci world consumer staples e 25 % global dividend ?
Secondo me nn bisogna concentrarsi su quanto può perdere un portafoglio, ma valutare le garanzie di recuperare il capitale ..
Ad esempio , in un portafoglio difensivo andrei a ridurre L azionario , rimpiazzandolo con i tds EM ..
Nel momento in cui la volatilità è comunque alta , con le obbligazioni ( utilizzando strumenti altamente diversificati ovviamente ), si hanno delle “ certezze “ di un altro spessore rispetto all azionario .
 
Mah... nn si potrebbe riassumere in 50 % obbligazioni corporate IG , 50 % msci world min volatility ?

E' un'alternativa. Non è esattamente la stessa cosa, ma è qualcosa di molto più semplice.

Le obbligazioni corporate investment grade stanno al momento festeggiando una lunga estate di tassi pressoché zero o negativi (parlo di euro, le altre hanno rischio/opportunità legato alla valuta).

MSCI World Minimum Volatility è uno strumento che, indirettamente e meno 'scientificamente' fa la selezione che ho fatto io: selezione in automatico il basket di azioni nell'indice che hanno 'oscillato di meno'. In parte saranno strumenti difensivi/anticiclici (per quello hanno oscillato di meno), in parte invece hanno avuto poca volatilità proprio perché il corso è stabile finché il mercato 'regge'.
L'effetto finale rimane: 50% 'prudente' e 50% la parte meno 'pericolosa' dell'azionario (che però ha intrinsecamente redditività).

Secondo me però la fine della lunga estate dei tassi d'interesse non consentirà più alle corporate IG di finanziarsi con tanta facilità. Personalmente ho in portafoglio bond banca Intesa e sovranazionali BEI con plus a 2 cifre perché comprati nel periodo 2009-2011 quando anche emittenti così IG andarono giù a piombo.

Lo stesso il MSCI Minimum Volatilty: dovrebbe scendere 'meno', ma l'anticiclico potrebbe avere speranza di recuperare anche prima oppure alcuni titoli del portafoglio diventare 'rifugio' (così come furono immobili ed oro nel 2001, per chi c'era).

Personalmente, come consulente e gestore di portafoglio, non posso limitarmi a dare la soluzione di basso livello: 50% corporate IG e 50% MSCI World m.v. e passa la paura, è una soluzione da geometra, per capirci, quando ho magari clienti che vogliono architetto ed ingegnere. Ovvio che un ragazzo con 10mila euro va benissimo così, il dirigente con 2 milioni pretende un pò più di professionalità e se vuole andare 'anti-ciclico' si aspetta anche una risposta di una certa qualità.
 
In questo settore, cari amici, è vero tutto e il contrario di tutto. Nell'incertezza conviene DIVERSIFICARE, una cosa vecchia ma che torna utile.
Per il quantum di azionario, potete tenere presente il vostro grado di tolleranza alle perdite e il momento. Simulate uno stress test, come si fa alle banche, di un ribasso stile 2002 o 2008 e vedete i risultati che avrebbero fatto i vostri investimenti e così vi rendete un pò conto. Saluti dal patron . P.s. spero di esservi stato di aiuto.

confermo che è un'ottimo consiglio.
ho provato tempo fa a simulare un calo del 48% (valore della discesa del 2008 sull'unico etf di quelli in portafoglio che ha uno storico che arriva a tale data) rispetto ai prezzi del 31 dicembre 2018 (che già non è stato un anno facile). il risultato è stato emotivamente forte, anche se sicuramente parte dell'emozione non la si prova fino a quando il valore non passa da un foglio excel alla schermata del saldo del portafoglio.
 
Il problema principale e' Trump, quello si sveglia la mattina col piede sbagliato e si mette a twittare quazzate che fanno panicare i mercati, a cui non piace l'incertezza. Comunque l'MSCI world min vol e' una buona soluzione, io ne ho preso recentemente 15k. Ottimo poi per diversificare sono le azioni delle societa' immobiliari tedesche che affittano, io finora ho avuto ritorni spettacolari, in piu' tra 2 settimane mi arriva anche il dividendo, evvvvaaaiiii!
 
E' un'alternativa. Non è esattamente la stessa cosa, ma è qualcosa di molto più semplice.

Le obbligazioni corporate investment grade stanno al momento festeggiando una lunga estate di tassi pressoché zero o negativi (parlo di euro, le altre hanno rischio/opportunità legato alla valuta).

MSCI World Minimum Volatility è uno strumento che, indirettamente e meno 'scientificamente' fa la selezione che ho fatto io: selezione in automatico il basket di azioni nell'indice che hanno 'oscillato di meno'. In parte saranno strumenti difensivi/anticiclici (per quello hanno oscillato di meno), in parte invece hanno avuto poca volatilità proprio perché il corso è stabile finché il mercato 'regge'.
L'effetto finale rimane: 50% 'prudente' e 50% la parte meno 'pericolosa' dell'azionario (che però ha intrinsecamente redditività).

Secondo me però la fine della lunga estate dei tassi d'interesse non consentirà più alle corporate IG di finanziarsi con tanta facilità. Personalmente ho in portafoglio bond banca Intesa e sovranazionali BEI con plus a 2 cifre perché comprati nel periodo 2009-2011 quando anche emittenti così IG andarono giù a piombo.

Lo stesso il MSCI Minimum Volatilty: dovrebbe scendere 'meno', ma l'anticiclico potrebbe avere speranza di recuperare anche prima oppure alcuni titoli del portafoglio diventare 'rifugio' (così come furono immobili ed oro nel 2001, per chi c'era).

Personalmente, come consulente e gestore di portafoglio, non posso limitarmi a dare la soluzione di basso livello: 50% corporate IG e 50% MSCI World m.v. e passa la paura, è una soluzione da geometra, per capirci, quando ho magari clienti che vogliono architetto ed ingegnere. Ovvio che un ragazzo con 10mila euro va benissimo così, il dirigente con 2 milioni pretende un pò più di professionalità e se vuole andare 'anti-ciclico' si aspetta anche una risposta di una certa qualità.

Si sono d accordo , farei lo stesso :
cercare di complicare le cose per far credere al cliente di fare chissà che cosa è una prassi molto utilizzata con i clienti di quel tipo ..
Lo fanno i gestori ad ogni loro “seminario “ e nei loro report ...
Discorsi complessi , quasi incomprensibili..
Poi vai a vedere i loro fondi e non ne trovi uno che batte il benchmark..
Mi basta questo per evitare come la peste soluzioni ibride e complesse , specialmente se si parla di asset allocation ..
Ormai I più dovrebbero capire che le soluzioni ibride e complesse sono delle vere e proprie scommesse ..
I gestori ne sono la prova , perdono quasi sempre la loro scommessa !
E direi proprio che , visti gli importi gestiti , un gestore ha dei margini che gli permettono di avere i migliori strumenti di ricerca ed analisi , oltre che avere un team di persone di un certo livello ..
Come si puo pensare che un singolo professionista, possa fare di meglio ?
La fortuna è che i clienti questi ragionamenti nn li fanno ..
 
Il problema principale e' Trump, quello si sveglia la mattina col piede sbagliato e si mette a twittare quazzate che fanno panicare i mercati, a cui non piace l'incertezza. Comunque l'MSCI world min vol e' una buona soluzione, io ne ho preso recentemente 15k. Ottimo poi per diversificare sono le azioni delle societa' immobiliari tedesche che affittano, io finora ho avuto ritorni spettacolari, in piu' tra 2 settimane mi arriva anche il dividendo, evvvvaaaiiii!

Quali sono le società tedesche che affittano ?
Hai preso un etf ?
Quanto è il suo rendimento da dividendo?
 
Difficile stabilire cosa andrà meglio, nel passato l'obbligazionario investment grade era decorrelato con l'azionario e svolgeva bene la sua funzione anche perchè garantiva rendimenti interessanti, adesso questi asset sono a rendimenti bassissimi. Quindi pensare che il mercato si ripeta come nel passato è un azzardo. Oggi non ha alcun senso investire in Fondi obbligazionari investment grade sia governativi che corporate, questa parte di risparmi preferisco investirli in polizza a gestione separata che non danno rendimenti ma hai la stabilità del tuo capitale nominale. Così se scelgo di avere le polizze per la componente di stabilità che voglio dare ai miei risparmi devo necessariamente nella componente investimento a capitale variabile osare di più. Allora cerco asset più rischiosi ma nello stesso tempo difensivi, si può investire ad esempio in titoli obbligazionari GOVERNATIVI Paesi Emergenti, rigorosamente diversificati, che danno buoni rendimenti e solitamente a scadenza gli Stati rimborsano il capitale ai Fondi.... Quindi volatile ma ragionevolmente e relativamente difensivi.... e poi per la parte azionario ci sono i fondi equity income, il gestore investe in aziende di alta qualità che garantisconobuoni dividendi e che sono inevitabilmente titoli meno volatili o più difensivi.
 
Mi trovo in sintonia con @patron sull'essenzialita' di sottoporre, per quanto storico si possa avere, un portafoglio agli stress test già vissuti dal mercato. Poi ha anche ragione @piccolowarren a mettere in discussione la predittivitá di un tale atteggiamento complice la completa fluttuanza delle correlazioni.
Ma preferisco questo ad arroccarmi su (auto)convincimenti di asset allocation strategica.
Se vogliamo essere difensivi o flessibili va bene tutto tranne competere con l'S&P500, perché allora non cerchiamo il massimo rendimento, semmai il massimo Sharpe
 
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