Suggerimenti per un'operazione di switch

marnevi

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Sto facendo un PAC di 30 anni su un portafoglio composto da due ETF azionari (globale sviluppati e globale emergenti).
Nel frattempo vorrei prepararmi al momento in cui, a ridosso della scadenza, sarà opportuno ridurre il rischio derivante dall'attuale esposizione azionaria.
1. Secondo voi, quale sarebbe il momento ideale per effettuare un'operazione di switch con titoli meno volatili rispetto a quelli azionari? E perché?
2. In che modo consigliereste di effettuare l'operazione in oggetto? E come proseguirebbe il PAC fino a scadenza?
3. Avete dei riferimenti dai quali poter studiare qualcosa riguardante questa particolare operazione?
Grazie in anticipo per il vostro aiuto.
 
Grazie oceanic815 per le indicazioni. La mia riflessione partiva dalla considerazione secondo cui, dai backtest effettuati, il mio portafoglio 100% azionario sui mercati globali sia arrivato a metterci anche 7 anni per recuperare un ribasso. Questo significa che dovrei ripiegare in difesa non più tardi del 22esimo anno (cioè 7 anni prima della fine dell'investimento).
Se fino ad allora non fossi nelle condizioni di dover recuperare un recente ribasso già subito, allora il discorso mi sembra che filerebbe.
Ma se subissi un grave ribasso immediatamente prima di quel 22esimo anno, mi converrebbe comunque switchare oppure attendere il recupero?
 
Grazie oceanic815 per le indicazioni. La mia riflessione partiva dalla considerazione secondo cui, dai backtest effettuati, il mio portafoglio 100% azionario sui mercati globali sia arrivato a metterci anche 7 anni per recuperare un ribasso. Questo significa che dovrei ripiegare in difesa non più tardi del 22esimo anno (cioè 7 anni prima della fine dell'investimento).
Se fino ad allora non fossi nelle condizioni di dover recuperare un recente ribasso già subito, allora il discorso mi sembra che filerebbe.
Ma se subissi un grave ribasso immediatamente prima di quel 22esimo anno, mi converrebbe comunque switchare oppure attendere il recupero?

Dipende...si entra nel discorso delle rendite, cioè se sia meglio scaricare il rischio su una assicurazione che ti restituisca per tutta la vita una rendita, oppure se sia meglio effettuare un decumulo ragionato.
Nel secondo caso le tempistiche rimarrebbero lunghe e quindi, compatibilmente con le tue esigenze di allora, avrai tempo per riassorbire un recupero, diversamente sarà meglio essere cauti e decelerare con anticipo.
 
Dipende...si entra nel discorso delle rendite, cioè se sia meglio scaricare il rischio su una assicurazione che ti restituisca per tutta la vita una rendita, oppure se sia meglio effettuare un decumulo ragionato.
Nel secondo caso le tempistiche rimarrebbero lunghe e quindi, compatibilmente con le tue esigenze di allora, avrai tempo per riassorbire un recupero, diversamente sarà meglio essere cauti e decelerare con anticipo.

Come posso pianificare in modo efficacie una "decelerazione" in prossimità della fine del mio investimento?
 
Non sai quando scoppierà la prossima bolla che indietreggerà la tua equity di 7 o 5 o 10 anni. Pertanto
1) attua una ribilanciamento periodico, non una tantum genericamente verso la scadenza del PAC. Il prezzo per ammorbidire i drawdown sono un po' di commissioni in più e il probabile rammarico per la rinuncia a parte di ulteriori rialzi. Oppure
2) contestualizza con un indicatore a tua scelta le precendenti bolle e i precendenti bottom e limitati a vendere quando si ripresentano condizioni simili alle prime ed eventualmente a ricomprare a condizioni simili ai secondi. Rispetto al punto 1) risparmi un po' in commissioni e ti diverti di più. La noia é noto nemico della disciplina, la quale é la migliore amica della tua operatività.
 
Non sai quando scoppierà la prossima bolla che indietreggerà la tua equity di 7 o 5 o 10 anni. Pertanto
1) attua una ribilanciamento periodico, non una tantum genericamente verso la scadenza del PAC. Il prezzo per ammorbidire i drawdown sono un po' di commissioni in più e il probabile rammarico per la rinuncia a parte di ulteriori rialzi. Oppure
2) contestualizza con un indicatore a tua scelta le precendenti bolle e i precendenti bottom e limitati a vendere quando si ripresentano condizioni simili alle prime ed eventualmente a ricomprare a condizioni simili ai secondi. Rispetto al punto 1) risparmi un po' in commissioni e ti diverti di più. La noia é noto nemico della disciplina, la quale é la migliore amica della tua operatività.
Interessante masoking.
Circa il suggerimento n. 1: a circa 7 anni dalla scadenza trentennale può essere un buon termine per ribilanciare in difesa? E suggeriresti questa strategia anche se subissi una forte perdita poco prima dell'inzio di questo switch programmato?
 
Interessante masoking.
Circa il suggerimento n. 1: a circa 7 anni dalla scadenza trentennale può essere un buon termine per ribilanciare in difesa? E suggeriresti questa strategia anche se subissi una forte perdita poco prima dell'inzio di questo switch programmato?

No (lo dico con modestia). Un tempo di recupero (studiati la definizione di Ulcer index o altra misura di downside deviation) di 7 anni ti dà una ottima misura del rischio specifico, senza però alcun valore previsionale. Se tra 23 anni vedessi una situazione sul grafico mensile (in termini di "ipercomprato" e divergenze) pari a quella attuale allora ti direi che fai bene ad alleggerire (e di quanto è un'altra regola che devi stabilire in partenza). Ma ha poco senso preoccuparsene da adesso. L'alternativa, meno erudita (forse meno remunerativa, forse...) dell'analisi grafica è usare ribilanciamenti a intervalli fissi (vedi la politica del glidepath tipica dei target date funds).
 
No (lo dico con modestia). Un tempo di recupero (studiati la definizione di Ulcer index o altra misura di downside deviation) di 7 anni ti dà una ottima misura del rischio specifico, senza però alcun valore previsionale. Se tra 23 anni vedessi una situazione sul grafico mensile (in termini di "ipercomprato" e divergenze) pari a quella attuale allora ti direi che fai bene ad alleggerire (e di quanto è un'altra regola che devi stabilire in partenza). Ma ha poco senso preoccuparsene da adesso. L'alternativa, meno erudita (forse meno remunerativa, forse...) dell'analisi grafica è usare ribilanciamenti a intervalli fissi (vedi la politica del glidepath tipica dei target date funds).
Volendo optare per il ribilanciamento ad intervalli fissi, non riesco a capire che considerazioni devo fare per individuare un termine adeguato, a partire dal quale iniziare con l'alleggerimento graduale fino a scadenza dell'investimento
 
Se legittimamente vuoi prescindere da ragionamenti tecnici, sei giustificato ad agire in modo coerentemente arbitrario: a titolo esemplificativo volendo passare da un 100/0 ad un 20/80 in 30aa, ogni 2 aa dovresti "decelerare" (mi piace questa metafora) del 5% circa.
Finché non aumenti il livello di complessità, non dovresti durar fatica a crearti un foglio excel
 
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