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Vorrei aprire questo thread per discutere di un aspetto particolare del mondo dei fondi pensione: le rendite.
Nel thread principale sui fondi pensione, siamo abituati a confrontare i costi, i rendimenti, i diversi comparti di investimento, i vantaggi fiscali... perché questo è quello che ci permette di scegliere di aderire ad un fondo pensione piuttosto che ad un altro. Ed anche perché obiettivamente, parlare delle rendite quando il traguardo pensionistico dista alcuni decenni è poco più che un esercizio di stile: troppa acqua deve passare sotto i ponti, troppe leggi possono cambiare le carte in tavola, troppe variabili della nostra vita possono influenzare il nostro futuro anche pensionistico.
Tuttavia, dopo un certo numero di anni che si è all'interno di un fondo pensione - se tutto va come deve andare - si avvicina il momento di godersi questa pensione (anche integrativa) e qui sorge la domanda delle 100 pistole: il mio fondo pensione cosa mi darà come output finale? C'è di meglio in giro? Ha senso cambiare fondo pensione dopo 20-30-40 anni? Perché non so se tutti lo sanno, ma il legislatore ha lasciato aperta la possibilità di cambiare fondo pensione in qualunque momento (con certi requisiti, due anni minimo di adesione).
Il fatto è che, avvicinandosi al traguardo, l’obiettivo principale non è più stare nel fondo più grande, che ha meno costi nell’immediato, che offre probabilmente maggiori rendimenti, finanche che garantisce il contributo del datore di lavoro (per i dipendenti). No, negli ultimi anni prima della pensione, credo che occorra guardarsi intorno alla ricerca del fondo pensione che offre probabilmente le migliori condizioni di uscita.
Per esplorare questo aspetto e confrontare i fondi pensione anche da questo punto di vista, ci vengono in aiuto i famigerati documenti sulle rendite.
Io mi muovo su un terreno poco agevole, perché dell'ambito assicurativo so veramente poco quindi bisogna che gli esperti mi aiutino.
Comunque la mia idea per questo thread - che vorrei diventasse il thread principale sull'argomento - è quella di analizzare i documenti delle rendite che i fondi mettono a disposizione per chiarire quali sono le cose importanti da guardare, quali i costi, quali i coefficienti eccetera.
Poi, le condizioni cambiano nel tempo perché i fondi stipulano delle convenzioni con le compagnie assicurative che durano alcuni anni ma poi scadono e vanno nuovamente in gara. Insomma da sviscerare c'è tanto e non mi pare che si sia mai affrontata in maniera organica questa tematica. Ormai lo sapete, mi piace andare a fondo in questo mondo e quindi pian pianino sono sicuro che col vostro aiuto riusciremo a capirne di più.
P.S: vi prego di usare questo thread soltanto per discutere di questo aspetto e di non postare in merito agli altri aspetti per i quali c'è il thread generale Fondi pensione vol. 9.
Nel thread principale sui fondi pensione, siamo abituati a confrontare i costi, i rendimenti, i diversi comparti di investimento, i vantaggi fiscali... perché questo è quello che ci permette di scegliere di aderire ad un fondo pensione piuttosto che ad un altro. Ed anche perché obiettivamente, parlare delle rendite quando il traguardo pensionistico dista alcuni decenni è poco più che un esercizio di stile: troppa acqua deve passare sotto i ponti, troppe leggi possono cambiare le carte in tavola, troppe variabili della nostra vita possono influenzare il nostro futuro anche pensionistico.
Tuttavia, dopo un certo numero di anni che si è all'interno di un fondo pensione - se tutto va come deve andare - si avvicina il momento di godersi questa pensione (anche integrativa) e qui sorge la domanda delle 100 pistole: il mio fondo pensione cosa mi darà come output finale? C'è di meglio in giro? Ha senso cambiare fondo pensione dopo 20-30-40 anni? Perché non so se tutti lo sanno, ma il legislatore ha lasciato aperta la possibilità di cambiare fondo pensione in qualunque momento (con certi requisiti, due anni minimo di adesione).
Il fatto è che, avvicinandosi al traguardo, l’obiettivo principale non è più stare nel fondo più grande, che ha meno costi nell’immediato, che offre probabilmente maggiori rendimenti, finanche che garantisce il contributo del datore di lavoro (per i dipendenti). No, negli ultimi anni prima della pensione, credo che occorra guardarsi intorno alla ricerca del fondo pensione che offre probabilmente le migliori condizioni di uscita.
Per esplorare questo aspetto e confrontare i fondi pensione anche da questo punto di vista, ci vengono in aiuto i famigerati documenti sulle rendite.
Io mi muovo su un terreno poco agevole, perché dell'ambito assicurativo so veramente poco quindi bisogna che gli esperti mi aiutino.
Comunque la mia idea per questo thread - che vorrei diventasse il thread principale sull'argomento - è quella di analizzare i documenti delle rendite che i fondi mettono a disposizione per chiarire quali sono le cose importanti da guardare, quali i costi, quali i coefficienti eccetera.
Poi, le condizioni cambiano nel tempo perché i fondi stipulano delle convenzioni con le compagnie assicurative che durano alcuni anni ma poi scadono e vanno nuovamente in gara. Insomma da sviscerare c'è tanto e non mi pare che si sia mai affrontata in maniera organica questa tematica. Ormai lo sapete, mi piace andare a fondo in questo mondo e quindi pian pianino sono sicuro che col vostro aiuto riusciremo a capirne di più.
P.S: vi prego di usare questo thread soltanto per discutere di questo aspetto e di non postare in merito agli altri aspetti per i quali c'è il thread generale Fondi pensione vol. 9.
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