Sì è vero i costi di gestione, quindi le spese correnti sono alte ma non vuol dire perché ne conosco alcuni che hanno performato bene. Io ne ho due, il primo è un bilanciato prudente, globale in eur. E' un fondo conservativo che distribuisce una cedola che ho deciso però di reinvestire in modo automatico, in pratica ogni semestre acquisto nuove quote senza spese. L'ho preso nel 2015 e non ha fatto grandi performance ma è tranquillo non posso dirmi entusiasta ma neppure deluso.
Il secondo è un bilanciato moderato globale in eur, investe almeno il 50% in azioni e potrebbe arrivare anche fino al 100% di azionario, è un flessibile, multiasset. Di solito il suo paniere contiene circa il 56-60% circa di azionario, il 25-32% di obbligazionario e poi un 7-8% di alternativi come certificati indicizzati ai prezzi delle materie prime e immobiliare. Investe in tutto il mondo, compresi paesi emergenti. Il lancio è avvenuto nel 2013, quindi una breve storia, io l'ho preso nel settembre 2016, cioè un anno fa mediante piano di accumulo di 8 anni, un anno subito e poi rate per sette anni. Anche su questo non me la sento di esprimere un giudizio, l'ho preso un anno fa è presto. Cero posso dire che lo credevo più volatile, infatti la categoria rischio/rendimento registrata nel Kiid è 6, io non vedo dopo un anno questa volatilità, non c'è stata, tuttavia si tratta di un fondo tematico che cerca nei suoi obiettivi di cogliere le opportunità connesse ai TREND demografici, sociali ed economici. Sì ha il vantaggio della diversificazione geografica, settoriale, di asset class, di stili di gestione perché investe in fondi che hanno gestori diversi e anche società di gestione differente, almeno in parte. Investe molto in fondi istituzionali. Ma la diversificazione in sé può bastare, è un valore? Comunque non me la sento di esprimere ancora un giudizio né positivo, né negativo.