E' il mercato, bellezza!

  • Ecco la 60° Edizione del settimanale "Le opportunità di Borsa" dedicato ai consulenti finanziari ed esperti di borsa.

    Questa settimana abbiamo assistito a nuovi record assoluti in Europa e a Wall Street. Il tutto, dopo una ottava che ha visto il susseguirsi di riunioni di banche centrali. Lunedì la Bank of Japan (BoJ) ha alzato i tassi per la prima volta dal 2007, mettendo fine all’era del costo del denaro negativo e al controllo della curva dei rendimenti. Mercoledì la Federal Reserve (Fed) ha confermato i tassi nel range 5,25%-5,50%, mentre i “dots”, le proiezioni dei funzionari sul costo del denaro, indicano sempre tre tagli nel corso del 2024. Il Fomc ha anche discusso in merito ad un possibile rallentamento del ritmo di riduzione del portafoglio titoli. Ieri la Bank of England (BoE) ha lasciato i tassi di interesse invariati al 5,25%. Per continuare a leggere visita il link

Blacksmith.

AoK Heaven
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Cari amici di Finanzaonline,
le previsioni sull'andamento dei mercati sono notoriamente difficili, ma i prodi pronti a cimentarsi nell'arduo compito non smetteranno mai di presentarsi alla ribalta.

In questo thread saranno prese in esame le previsioni più coraggiose e l'andamento reale dei mercati sarà raffrontato alle varie "profezie", con un riassunto in prima pagina di quelle salienti.

Siete invitati a riproporre le previsioni che più vi hanno colpito, vecchie e nuove, con la data della previsione ed un link che ne ricordi i contenuti. Le previsioni saranno poi confrontate con il successivo andamento dei mercati.



Ad esempio:

Aprile 2015 Bill Gross: German bunds are 'the short of a lifetime'
Nella primavera 2015 venne previsto che il bund fosse naturalmente destinato a deprezzarsi. Ma nell'anno successivo il bund future è invece salito di 10 punti e ad oggi è ancora su valori superiori a quelli della primavera 2015.

Gennaio 2017 Dollar to hit parity with euro during 2017, says Goldman Sachs’ chief economist
Ai primi di gennaio 2017 viene previsto che l'apprezzamento del dollaro continuerà, esattamente sui massimi... :D Da quel momento il dollaro si è invece progressivamente allontanato dalla parità con l'euro.
 
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Non so se si possa definire una profezia, e nemmeno mi va di chiamarlo Guru

Ma solo per lo scalpore che suscitò, e conseguenti reazioni, ormai più di un decennio fa mi è rimasto particolarmente impresso . E ci prese...


E nel 2014 lanciò un nuovo allarme


Raghuram_Rajan, ex capoeconomista del Fmi, è governatore della Banca centrale indiana dal settembre 2013: "Qualcuno non si sta accorgendo che è in atto un complessivo rafforzamento dei rischi. C'è una forte possibilità che si apra una nuova crisi mentre il mondo è meno capace di far fronte ai suoi costi"


Una nuova crisi finanziaria a causa dell'eccessivo aumento del prezzo degli asset potrebbe portare il mondo a un crash come quello del 2008. E questa volta sarebbe molto peggio, perché il sistema finanziario mondiale è ancora troppo debole, non sarebbe in grado di reggerne i costi come con difficoltà ha fatto fino ad oggi.


Nel 2005


La credibilità di Rajan è tutta legata al modo e alla forza con cui fece la sua precedente previsione: nel 2005, a una celebrazione per Alan Greenspan che lasciava la Federal Reserve, Rajan presentò un paper molto critico dello stato del settore finanziario. Il titolo era "Lo sviluppo del settore finanziario ha reso il mondo più a rischio?". L'economista parlava al famoso convegno di Jackson Hole dei banchieri centrali mondiali, e avvertiva che l'esplosione dei nuovi prodotti finanziari avrebbe reso il mondo più fragile.

I banchieri erano incoraggiati ad assumere rischi che generavano rischi ancora peggiori in cambio di ritorni che avevano bassa possibilità di remunerazione ma ottimi bonus.

Le reazioni a quella presa di posizione furono anche sprezzanti. Per esempio Larry Summers, che allora era il Segretario al Tesoro Usa disse semplicemente che Rajan era un "luddista fuorviante". Naturalmente dopo quello che è successo nel 2008 la considerazione per l'allora capo economista del Fmi cambiò totalmente. Nel gennaio del 2009 il Wall Street Journal scrisse semplicemente che Rajan era stato un profeta; da allora fu intervistato dai migliori giornali e chiamato a intervenire in tutti i forum economici più importanti.


news/india_crisi_rajan


Vi lascio il paper
 

Allegati

  • Rajan2005.pdf
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Non so se si possa definire una profezia

I discorsi dei banchieri centrali illustrano scenari possibili, più o meno probabili. Scenari che si trasformeranno in realtà solo se la congiuntura economica seguirà un certo corso. Ma quei discorsi lasciano sempre spazio, correttamente, agli imprevisti dietro l'angolo. Restano sempre, inevitabilmente, previsioni sibilline... di incerta interpretazione e quantificazione.

Nei due anni successivi all'agosto 2005 il Nasdaq guadagnò il 40%.

E nel 2014 lanciò un nuovo allarme

Dopo tre anni da agosto 2014 il Nasdaq guadagna il 50%.


Quando si fanno previsioni indeterminate, prima o poi si può sempre dire di aver indovinato...
 
Ultima modifica:
I "guru" sono quelli che fanno profezie precise ed inequivocabili. Con date di scadenza certe.
Che possono essere facilmente confrontate con l'andamento dei mercati.
I paraguru che fanno previsioni sibilline non sono degni di interesse.


Le previsioni non devono per forza essere riconducibili a guru mondiali. Ogni giorno si leggono previsioni di analisti che possono incuriosire; e si può pensare di monitorarne progressivamente l'andamento.
 
Io avevo riportato citazioni originali CNBC, ma le citazioni possono essere anche indirette e magari in italiano, tanto ce ne sono a bizzeffe su quotidiani e riviste online. Basta che riportino le previsioni fatte da qualche analista su un qualsiasi sottostante (ETF o ETC o ETN) presente sul mercato ETF Plus.

Ad esempio oggi c'era questa fra le notizie del forum: Per gli analisti il dollaro tornerà a salire nel secondo semestre.
Per Jasslyn Yeo, global market strategist di JPMorgan Asset Management, quella attuale rappresenta un debolezza passeggera, destinata diventare un ricordo nella seconda metà dell’anno quando il mercato “ri-prezzerà l’incremento dei tassi”. “Siamo dell’opinione che l’inflazione statunitense sia destinata a risalire e al momento i mercati stanno prezzando un solo incremento dei tassi da qui a fine 2018”, ha detto Yeo nel corso di un’intervista concessa alla CNBC.
 
in un momento di crescita a dire continuamente che il crollo è imminente ... prima o poi ci si indovina :D


sarebbe da modificare il titolo del thread con

"it's the economy STUPID!"


frase detta dal presidente di Enron ad un azionista al telefono che gli esponeva i suoi dubbi di come calcolassero i profitti ...
 
Riportando le successive previsioni degli analisti sulle asset class più in voga (come emergenti e high yield) e controllando progressivamente se ci prendono o meno, il thread potrà facilmente diventare una discussione omnibus sull'andamento dei mercati.
 
05/07/2017 I prezzi del petrolio potrebbero salire di oltre il 20%

Il petrolio entro fine anno potrebbe salire di oltre il 20%. Parola di Giovanni Staunovo, analista per le materie prime di UBS. “Ovviamente, al momento, si tratta di un obiettivo lontano. Ma, per me, il mercato è troppo pessimista”, ha detto l’esperto.
 
10/07/2017 Yen destinato ad indebolirsi

“Per il momento i fondamentali giapponesi rimangono deboli”, rimarca Yann Quelenn, analista di Swissquote Europe. In tale contesto l’USD/JPY sta monitorando il massimo da un anno “e crediamo che, in assenza di incertezze geopolitiche, lo JPY possa scendere ancora. Si preannuncia un’estate tranquilla per la BoJ”, conclude Yann Quelenn.
 

Ottima previsione dagli analisti di RBS! Hanno solo sbagliato un segno. :D
Invece di perdere il 20%, l'azionario ad oggi lo guadagna il 20%.


Le materie prime sono rimaste per lo più invariate. Solo il rame ha avuto una performance straordinaria nell'autunno 2016. Ma non venne citato esplicitamente.
 
Dollaro, T-Bond e petrolio. È andato tutto storto.

A inizio anno il coro degli analisti ipotizzava il verificarsi di tre eventi finanziari per il 2017: dollaro in rialzo, tassi dei titoli di Stato Usa su e prezzo del petrolio pure. Come è andata? Beh, il primo semestre e passa di contrattazioni ha decretato un verdetto opposto. Il dollaro ha perso il 7% sulle principali valute mondiali, i T-Bond sono scesi al 2,3% e sono sotto rispetto al punto di partenza di gennaio 2,45%, il Brent ha iniziato l’anno a 56 e ora viaggia a 48, il 14% in meno.
 
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