Private banker vs SIM, cosa scelgo?

  • Ecco la 60° Edizione del settimanale "Le opportunità di Borsa" dedicato ai consulenti finanziari ed esperti di borsa.

    Questa settimana abbiamo assistito a nuovi record assoluti in Europa e a Wall Street. Il tutto, dopo una ottava che ha visto il susseguirsi di riunioni di banche centrali. Lunedì la Bank of Japan (BoJ) ha alzato i tassi per la prima volta dal 2007, mettendo fine all’era del costo del denaro negativo e al controllo della curva dei rendimenti. Mercoledì la Federal Reserve (Fed) ha confermato i tassi nel range 5,25%-5,50%, mentre i “dots”, le proiezioni dei funzionari sul costo del denaro, indicano sempre tre tagli nel corso del 2024. Il Fomc ha anche discusso in merito ad un possibile rallentamento del ritmo di riduzione del portafoglio titoli. Ieri la Bank of England (BoE) ha lasciato i tassi di interesse invariati al 5,25%. Per continuare a leggere visita il link

smw85

Addicted to markets
Registrato
3/7/07
Messaggi
3.250
Punti reazioni
241
Buongiorno a tutti, la mia situazione è questa. Ho un pac sottoforma di Unit Linked con un Fideuram (scopo pensionistico e di gestione della liquidità, private banker competente). Con altra banca ho obbligazioni, titoli e liquidità (gestione terribilmente passiva, io non seguo e il private banker è un ritard***). Su conto estero nel Paese dove lavoro ho della liquidità non gestita e che aumenta mensilmente con lo stipendio. Ho tutto frazionato su 3 conti che non riesco a seguire e vorrei far confluire tutto presso una sola banca o sim. La scelta è se affidarla in toto al private banker Fideuram oppure ad una SIM (ho 2-3 opzioni tra cui Copern*** e Ers**, consigliatemi da amico gestore di fondi).

La mia intenzione è pianificare una linea di gestione con obiettivi di rendimento e in termini di Var lasciando la gestione attiva alla SIM perchè conosco le competenze che ci vogliono (sono laureato in finanza) ma lavorando in altro settore non ho tempo di seguire per cui preferisco delegare la gestione. L'altro obiettivo è l'ottimizzazione in termini di costi e la semplificazione gestendo tutto tramite una sola persona.

Consigli? Grazie mille.
 
Buongiorno a tutti, la mia situazione è questa. Ho un pac sottoforma di Unit Linked con un Fideuram (scopo pensionistico e di gestione della liquidità, private banker competente). Con altra banca ho obbligazioni, titoli e liquidità (gestione terribilmente passiva, io non seguo e il private banker è un ritard***). Su conto estero nel Paese dove lavoro ho della liquidità non gestita e che aumenta mensilmente con lo stipendio. Ho tutto frazionato su 3 conti che non riesco a seguire e vorrei far confluire tutto presso una sola banca o sim. La scelta è se affidarla in toto al private banker Fideuram oppure ad una SIM (ho 2-3 opzioni tra cui Copern*** e Ers**, consigliatemi da amico gestore di fondi).

La mia intenzione è pianificare una linea di gestione con obiettivi di rendimento e in termini di Var lasciando la gestione attiva alla SIM perchè conosco le competenze che ci vogliono (sono laureato in finanza) ma lavorando in altro settore non ho tempo di seguire per cui preferisco delegare la gestione. L'altro obiettivo è l'ottimizzazione in termini di costi e la semplificazione gestendo tutto tramite una sola persona.

Consigli? Grazie mille.

Che vuol dire in termini di Var?
 
qualcuno dei tanti consulenti sa a cosa si riferisce l'amico smw?
 
Perdonami l'espressione generica e contestualmente non corretta, mi riferivo più generalmente al rischio del ptf.
 
Suggerimenti?
 
Ciao, nessun competente ti avrebbe suggerito un pac unit-linked per scopo pensionistico (vista la giovane età che desume credo dal nick) dati gli elevati costi che su sviluppo pluriennale non permettono la capitalizzazione che si otterrebbe invece con un fondo pensione aperto a bassi caricamenti o un fondo pensione di categoria (però va considerata la situazione lavorativa estera). Scopo pensionistico e gestione della liquidità sono due obiettivi che non vanno di solito molto d'accordo su un solo strumento, quindi motivo in più per con siderare poco competente il banker (visto dall'esterno ovviamente).

Le figure professionali attualmente previste dalla normativa (in corso di definizione) in Italia sono tre:

- consulente finanziario abilitato all'offerta fuori sede
- consulente finanziario autonomo
- società di consulenza finanziaria

Un private banker di solito fa parte della prima tipologia e se ti rivolgi ad una SIM come quelle indicate avrai come referente sempre un operatore della prima categoria.
 
Ti ringrazio per la risposta, quello che volevo capire è se è meglio affidarsi alla gestione di una SIM o a quella di Fideuram (et similia). Lo chiedo perchè ho notato una professionalità, strumenti e un'attenzione completamente diversa nel consulente della SIM.
 
Premetto che sono in netto conflitto d'interessi perché faccio parte della prima categoria, tuttavia ti dico che la differenza non la fa l'intermediario (ormai quasi tutti collocano le varie sgr/sicav/consulenza evoluta) bensì la persona con cui ti rapporti... Se è un asino rimane tale che sia una sim o una banca e viceversa... Capisco anche che il problema ora si sposta sul come valutare l'interlocutore...
 
Premetto che sono in netto conflitto d'interessi perché faccio parte della prima categoria, tuttavia ti dico che la differenza non la fa l'intermediario (ormai quasi tutti collocano le varie sgr/sicav/consulenza evoluta) bensì la persona con cui ti rapporti... Se è un asino rimane tale che sia una sim o una banca e viceversa... Capisco anche che il problema ora si sposta sul come valutare l'interlocutore...

Sicuro e se invece è mulo pure peggio.Detto questo il problema resta, e non saranno i feeonly,a risolverlo.Non basta la targa ed un ufficio di prestigio,nessun master ti sarà di aiuto se non hai capacità conoscenza ed esperienza maturata sul campo.
 
Ti ringrazio per la risposta, quello che volevo capire è se è meglio affidarsi alla gestione di una SIM o a quella di Fideuram (et similia). Lo chiedo perchè ho notato una professionalità, strumenti e un'attenzione completamente diversa nel consulente della SIM.

Provo ad indovinare....
Il promotore Fideuram ha vantato l'appartenenza al primo gruppo bancario del paese, alla realtà più solida ed al marchio che ha iniziato la vendita di fondi comuni in Italia negli anni 70.
Ti ha detto inoltre di diffidare di piccole sim senza storia e con modesto pedigree alle spalle.
Poi hai incontrato un promotore di una piccola sim che ti è parso più preparato del primo....
Se questa è la tua paura considera che utilizzando prodotti di risparmio gestito tutti gli intermediari sono uguali, nel senso che il rendimento e la sicurezza dipendono dalle scelte della sgr utilizzata non dall'intermediario.
Esempio se scelgo anima, non conto da chi lo compro, sempre della stessa sgr si tratta. Stesso discorso se il promotore consiglia obbligazioni, lo farà raramente, ma anche in questo caso conto l'emittente non l'intermediario.
Ultima cosa, quali condizioni applicano? Contano più queste che non il nome dell'intermediario.
 
Mi sovviene un parallelismo con i populisti di grillo,sono tutti onesti, tutti puliti dentro,ma non mostrano una leadership capace di condurre il paese fuori dai guai,ed anziche fare programmi,cercano scandali e scandaletti, in cio' mostrando i loro limiti.

Nulla di personale,ovviamente,se il nostro amico ha avuto la percezione che il consulente della sim sia più empatico del tizio di fideuram,questa va assecondata ma siamo ancora alla percezione.

Voglio dire che un conto sono le buone intenzioni altra cosa tradurre queste buone intenzioni in opportunità.

In una fase di mercato come questa sono i rischi esposti e le spese a fare la differenza,il feeonly in partenza rappresenta un costo,e non è pacifico che un mercato cosi volatile permetta di ripagarlo.
 
Mi sovviene un parallelismo con i populisti di grillo,sono tutti onesti, tutti puliti dentro,ma non mostrano una leadership capace di condurre il paese fuori dai guai,ed anziche fare programmi,cercano scandali e scandaletti, in cio' mostrando i loro limiti.

Nulla di personale,ovviamente,se il nostro amico ha avuto la percezione che il consulente della sim sia più empatico del tizio di fideuram,questa va assecondata ma siamo ancora alla percezione.

Voglio dire che un conto sono le buone intenzioni altra cosa tradurre queste buone intenzioni in opportunità.

In una fase di mercato come questa sono i rischi esposti e le spese a fare la differenza,il feeonly in partenza rappresenta un costo,e non è pacifico che un mercato cosi volatile permetta di ripagarlo.

non mi pare che il tema della discussione fosse sui fee-only

chi è capace e ha il tempo di seguire i suoi investimenti, e spesso di scrivere qui sul forum, troverà utile il fai-da-te e misurerà il valore del fee-only sul costo; non è il cliente che il consulente fee-only vorrebbe avere e viceversa, la conclusione è che difficilmente le loro strade si incroceranno

chi non è capace e non ha tempo o voglia, e di solito non scrive sul forum con frequenza, diciamo quindi il 99,99999999% degli investitori italiani, valuta oltre che i costi, la qualità del servizio, che non si traduce in due parole ma ha molte sfaccettature possibili, quindi potrà trovare utile il servizio di un fee-only, e il problema si sposta sul fatto che sono pochissimi di quel 99 e rotti a sapere che esistono, direi che il 99,99999% degli investitori non è al corrente di questa possibilità; in sintesi: non si traduce tutto e solo in costruzione di portafogli a fronte di soldi liquidi sul conto corrente
 
Grazie per le risposte innanzitutto. Cerco di spiegarmi meglio, ho una gestione frammentata su più istituti, un fondo con fideuram, della liquidità e titoli su una banca A e della liquidità su un'altra banca B. Vorrei accentrare tutto o su fideuram o su una nuova sim tra 2-3 che mi sono state proposte. Voglio capire se affidarsi a fideuram o ad una sim è lo stesso, se volete i nomi delle sim ve li faccio ma non l'ho fatto perchè non è mio interesse far pubblicità (e credo sia superfluo). Non è che il consulente della sim mia stia più simpatico di quello fideuram ma da quanto ho visto la sim ha un ufficio di analisti, due ex manager di sgr etc etc quindi intravedo un pò più di professionalità. Il tema dei costi non l'ho ancora analizzato ma chiaramente lo farò. Io intendo: per ventaglio di offerta, per cura del cliente, per professionalità, per strumenti di analisi e per costi quale dei due intermediari è preferibile?

Detto questo mi sento di far parte della piccola percentuale di investitori che, facendo un lavoro completamente diverso e non avendo tempo di seguire attivamente i mercati, si affida ad un professionista. Mi preme solo capire a quale professionista, tra i due tipi di intermediari indicati, conviene affidarsi.
 
I private banker hanno uno stipendio con componente fissa e componente variabile

e caccia aperta ai gestori top stipendio doppio con il bonus - Repubblica.it

Secondo me si continua ad equivocare,si vuole far passare il principio manicheo che i buoni stiano da una parte ed i cattivi dall'altra.

Al di la del bene e del male un promotore ha una storia personale,un legame con la soc mandante che garantisce per lui,se non ha nerbo a 40 anni e bello e cotto.

L'autonomo ha uno spazio ristretto, molto più ristretto e costi certi da affrontare,difatti chi si è finora cimentato lo ha fatto nell'ambito di studi associati o di società di consulenza.

Non necessariamente le due figure confliggono,e l'albo unico al di la di forzature,ne è la dimostrazione.
 
Secondo me si continua ad equivocare,si vuole far passare il principio manicheo che i buoni stiano da una parte ed i cattivi dall'altra.

Al di la del bene e del male un promotore ha una storia personale,un legame con la soc mandante che garantisce per lui,se non ha nerbo a 40 anni e bello e cotto.

L'autonomo ha uno spazio ristretto, molto più ristretto e costi certi da affrontare,difatti chi si è finora cimentato lo ha fatto nell'ambito di studi associati o di società di consulenza.

Non necessariamente le due figure confliggono,e l'albo unico al di la di forzature,ne è la dimostrazione.
L' albo unico dimostra altro

http://www.aduc.it/editoriale/consulenti+finanziari+ha+vinto+momento+lobby_23752.php
 

Sul contenuto del tuo link avevo avvertito per tempo,i nostri bravi consulenti,di tener conto dei rapporti di forza, ma questo non sposta il problema lo rafforza.

Il promotore esiste ed una figura che rappresenta l'intermediazione finanziaria ,i consulenti autonomi ex indipendenti non sono mai esistiti,se non attraverso le sim di consulenza e non so che futuro possano avere,come figure singole, quali target pensano di raggiungere con quali costi e con quali supporti.
 
Grazie per le risposte innanzitutto. Cerco di spiegarmi meglio, ho una gestione frammentata su più istituti, un fondo con fideuram, della liquidità e titoli su una banca A e della liquidità su un'altra banca B. Vorrei accentrare tutto o su fideuram o su una nuova sim tra 2-3 che mi sono state proposte. Voglio capire se affidarsi a fideuram o ad una sim è lo stesso, se volete i nomi delle sim ve li faccio ma non l'ho fatto perchè non è mio interesse far pubblicità (e credo sia superfluo). Non è che il consulente della sim mia stia più simpatico di quello fideuram ma da quanto ho visto la sim ha un ufficio di analisti, due ex manager di sgr etc etc quindi intravedo un pò più di professionalità. Il tema dei costi non l'ho ancora analizzato ma chiaramente lo farò. Io intendo: per ventaglio di offerta, per cura del cliente, per professionalità, per strumenti di analisi e per costi quale dei due intermediari è preferibile?

Detto questo mi sento di far parte della piccola percentuale di investitori che, facendo un lavoro completamente diverso e non avendo tempo di seguire attivamente i mercati, si affida ad un professionista. Mi preme solo capire a quale professionista, tra i due tipi di intermediari indicati, conviene affidarsi.

Se sei davvero interessato a massimizzare i ritorni del tuo capitale per gradi di rischio basta semplicemente che prendi la soluzione meno cara, a prescindere dalla fuffa di cui ti circondano.
Se vuoi avere il "servizio" migliore, quindi: comodità per raggiungere il luogo degli incontri, bellezza della sede e comodità della poltrona, ti offrono i pasticcini e il biglietto per il teatro/concerto, sono tutti simpatici, assertivi e disponibili, ti producono report su carta patinata, conditi con app, software in ogni dove, sai gia dove andare.
Se tu che devi dare delle priorità, ma stai sicuro che a livello di investimenti la tua fortuna sarebbe incontrare un bancario studioso occhialuto incapace di vendere che stanno per spostare negli uffici interni.
 
Mi sembra di aver chiesto solo se è preferibile A a B, tutto qui.
 
Una risposta te l'ho data, ma se pretendi una risposta secca senza nemmeno aver nominato chi è il concorrente di Fideuram, ti aspetti di incontrare il mago Telma.
 
Indietro