Il "portafoglio perfetto" di Harry Browne

  • Ecco la 60° Edizione del settimanale "Le opportunità di Borsa" dedicato ai consulenti finanziari ed esperti di borsa.

    Questa settimana abbiamo assistito a nuovi record assoluti in Europa e a Wall Street. Il tutto, dopo una ottava che ha visto il susseguirsi di riunioni di banche centrali. Lunedì la Bank of Japan (BoJ) ha alzato i tassi per la prima volta dal 2007, mettendo fine all’era del costo del denaro negativo e al controllo della curva dei rendimenti. Mercoledì la Federal Reserve (Fed) ha confermato i tassi nel range 5,25%-5,50%, mentre i “dots”, le proiezioni dei funzionari sul costo del denaro, indicano sempre tre tagli nel corso del 2024. Il Fomc ha anche discusso in merito ad un possibile rallentamento del ritmo di riduzione del portafoglio titoli. Ieri la Bank of England (BoE) ha lasciato i tassi di interesse invariati al 5,25%. Per continuare a leggere visita il link

E' un minimum variance fatto stile tarallucci e vino: Una boiata.
 
Due considerazioni.


La prima, appurata l'attendibilita', 8,2% di media in 12 anni se non si tiene conto del reinvestimento degli utili conseguiti, sono da buttar via?


La seconda, rispondendo alla prima questione lo sarebbero se sono stati ottenuti con una singola botta di c.:censored:. Per assurdo un +200% all'inizio seguiti da costanti e ripetuti rendimenti negativi. Il signor. Rossi entra nel 2004 e...

Se, scongiurando scenari estremi riusciamo a disegnare un'equity regolare, senza strappi e grandi scivoloni, cosa che a logica pare possibile visti gli strumenti in gioco, dobbiamo ammettere che non e' malvagio. Semmai si potrebbe discutere su un'alternativa, quale?

Una sarebbe un buon conto deposito che appiattirebbe del tutto i rischi, ma stiamo parlando di portafogli, asset allocation ecc.. per quelli c'e' la sezione apposita.
 
Guai a chi tocca Caruso:mad:

poi i numeri dicono che ha ragione
Qua se ne dicono di tutti i colori su premi Nobel per l'economia e Caruso lo dovremmo lasciar stare ?

Quel portafoglio e' l'equivalente del vecchio rimedio della nonna (arancie+tisana+brodo di pollo) contro l'influenza. Pure a lei "i numeri danno ragione".
Pero oggi sappiamo che l'influenza dipende da un virus e che la dieta c'entra poco o niente.

Se vuoi fare un minimum variance ti servono derivati per l'hedging e starci appresso H24. Un quarto d'oro, un quarto di DAX...e un pizzico d'amore non vanno molto lontano.
 
Guai a chi tocca Caruso:mad:

poi i numeri dicono che ha ragione

Qua se ne dicono di tutti i colori su premi Nobel per l'economia e Caruso lo dovremmo lasciar stare ?

Quel portafoglio e' l'equivalente del vecchio rimedio della nonna (arancie+tisana+brodo di pollo) contro l'influenza. Pure a lei "i numeri danno ragione".
Pero oggi sappiamo che l'influenza dipende da un virus e che la dieta c'entra poco o niente.

Se vuoi fare un minimum variance ti servono derivati per l'hedging e starci appresso H24. Un quarto d'oro, un quarto di DAX...e un pizzico d'amore non vanno molto lontano.

Numeri e modalita' di una minimum variance ben fatta?:cool:

Altrimenti il menu' rimane quello dell'osteria romana e siam tutti contenti, a patto che i tarallucci siano al dente e l'oste non serva vino annacquato:D
 
Numeri e modalita' di una minimum variance ben fatta?:cool:
E' quello che fanno alcuni hedge funds ed e' un lavoro a tempo pieno.
Diciamo che per portafogli personali di anche vari milioni di dollari non si fa perche costa piu di quello che guadagni.
Un caso limite e' per le successioni che vanno in arbitrato, allora tendi a "hedgiare" piu che puoi. Il tuo obiettivo sarebbe zero variance, non solo minimum. Pero si tratta di una posizione temporanea, in genere <1 anno.

Secondo me, il cristiano in vita non si dovrebbe occupare di queste cose a meno che non abbia il ritratto in Forbes 400, o giu di li...
 
Buongiorno a tutti.

Leggo sul sito del Sole24Ore questo articolo: Ecco come si costruisce in portafoglio "perfetto" - Il Sole 24 ORE

Che cosa ne pensate?
Devo dire che ho fatto fatica a leggere l'articolo ... quando leggo "perfetto" in relazione agli investimenti mi viene l'orticaria ... :D

Si potrebbe obiettare qualcosina sulla scelta di alcune componenti (perchè il Dax e non l'Msci World o S&P500, perchè il bund e non il btp o l'obbligazionario governativo europeo o mondiale ... ecc.) ma nel complesso lo reputo una "perla di saggezza" nella sua semplicità quasi banale ... OK!

Ritengo che si possa partire da quei concetti (e non per forza da quel portafoglio ... :cool:) per impostare un portafoglio... e poi modificarne qualche componente e/o utilizzare qualche strategia ... se non si ha bisogno di rendimento annui del 20/30% qualcosa di buono si riesce anche a fare ... ;)

Se si vuole essere pignoli ... leggendo l'articolo parola per parola si potrebbero fare moltissimi obiezioni ... ma prendendolo come un "orientamento all'ingrosso" allora è OK!.

Ciao :)
 
Qua se ne dicono di tutti i colori su premi Nobel per l'economia e Caruso lo dovremmo lasciar stare ?

Quel portafoglio e' l'equivalente del vecchio rimedio della nonna (arancie+tisana+brodo di pollo) contro l'influenza. Pure a lei "i numeri danno ragione".
Pero oggi sappiamo che l'influenza dipende da un virus e che la dieta c'entra poco o niente.

Se vuoi fare un minimum variance ti servono derivati per l'hedging e starci appresso H24. Un quarto d'oro, un quarto di DAX...e un pizzico d'amore non vanno molto lontano.

ragazzo, non rosicare...è una spanna sopra Caruso. Iscriviti al serivizio a pagamento annuale...così magari trovi qualche idea migliore dei conti deposito delle dead bank walking nostrare e di comprare tutto il mercato...e usuali banalità giornaliere.
Rimangono sempre i giardinetti

Francesco Caruso - Master in Financial Technical Analysis & SIAT Award 2011
 
Devo dire che ho fatto fatica a leggere l'articolo ... quando leggo "perfetto" in relazione agli investimenti mi viene l'orticaria ... :D

Si potrebbe obiettare qualcosina sulla scelta di alcune componenti (perchè il Dax e non l'Msci World o S&P500, perchè il bund e non il btp o l'obbligazionario governativo europeo o mondiale ... ecc.) ma nel complesso lo reputo una "perla di saggezza" nella sua semplicità quasi banale ... OK!

Ritengo che si possa partire da quei concetti (e non per forza da quel portafoglio ... :cool:) per impostare un portafoglio... e poi modificarne qualche componente e/o utilizzare qualche strategia ... se non si ha bisogno di rendimento annui del 20/30% qualcosa di buono si riesce anche a fare ... ;)

Se si vuole essere pignoli ... leggendo l'articolo parola per parola si potrebbero fare moltissimi obiezioni ... ma prendendolo come un "orientamento all'ingrosso" allora è OK!.

Ciao :)

Concordo appieno!:)

La scelta delle componenti se di lazy si tratta va impostata a priori, purtroppo non si puo' avere la botte piena e la moglie ubriaca:rolleyes:
Il Dax sul fronte euro ha premiato, il fattore valutario meglio deciderlo a priori perche' puo' generare non poca confusione.


Detto questo adeguare periodicamente le componenti in gioco basandosi ad esempio sull'interpretazione della forza relativa tra assets similari puo' essere una strada, come lo possono essere valutazioni di tipo tecnico che si appoggiano alla liquidita' su cui parcheggiare le fasi 'flat'.

Tu vedresti meglio il primo o la secondo, approccio? O, se vogliamo complicarci la vita e uscire dal simple model, entrambi?
 
Concordo appieno!:)

La scelta delle componenti se di lazy si tratta va impostata a priori, purtroppo non si puo' avere la botte piena e la moglie ubriaca:rolleyes:
Il Dax sul fronte euro ha premiato, il fattore valutario meglio deciderlo a priori perche' puo' generare non poca confusione.


Detto questo adeguare periodicamente le componenti in gioco basandosi ad esempio sull'interpretazione della forza relativa tra assets similari puo' essere una strada, come lo possono essere valutazioni di tipo tecnico che si appoggiano alla liquidita' su cui parcheggiare le fasi 'flat'.

Tu vedresti meglio il primo o la secondo, approccio? O, se vogliamo complicarci la vita e uscire dal simple model, entrambi?
Personalmente sono per l'approccio "attivo" ...

Sarebbe curioso approfondire "entrambi" ... cioè si potrebbe pensare di dividere il portafoglio in due parti ...
1) il vero lazy che più lazy non si può ... compro i "componenti" e li lascio lì;
2) un portafoglio "dinamico" (forza relativa, medie mobili o altro) dove cercare di migliorare il portafoglio al punto 1) ma con le stesse identiche componenti

Poi secondo l'approccio i due portafoglio potrebbero essere impostati secondo pesi diversi ... dal classico 50%-50% agli estremi ... e volendo complicarsi la vita si può anche pensare di bilanciare i pesi dei due sub-portafogli portandoli ai pesi originari.

In estrema sintesi io ritengo che qualora ...
- si abbia chiaro che tipo di rischio mi sto assumendo;
- prevedo una strategia che sia il piùpossibile vicino al mio modo di operare (inteso come tempo, filosofia, propensione al rischio, pianificazione ecc...)
... non si può che essere soddisfatti dei risultati ... ed i risultati dubito che possano essere deludenti.

Ciao :)
 
Siete destinati a non guadagnare nulla con queste idee... che pacconata pazzesca!
 
ma secondo me è un po troppo semplicistico fare un portafoglio nel 2013 e per comporlo scegliere "a caso" l'indice azionario che in europa ha performato meglio dal 2001 ... se al posto del DAX si fosse usato l'indice EUROSTOXX la performance della componente azionaria sarebbe stata del - 36% (esclusi i dividendi) ed avrebbe modificato sostanzialmente la performance complessiva del portafoglio.

Ma anche se prendiamo un vero portafoglio Lazy, tipo quello dell'Università di Yale è vero che ha avuto una performance dell'8% medio in 10 anni ... ma è una performance in dollari se un investitore italiano avesse utilizzato quella asset allocation si troverebbe oggi un rendimento del 5% circa nella sua valuta di riferimento ... cosa che avrebbe potuto ottenere molto semplicemente investendo in Buoni Fruttiferi Postali indicizzati all'inflazione come la classica casalinga di Voghera

per questo anche se lo considero una buona base di partenza per diminuire la varianza del portafoglio sono scettico sull'utilizzo di questo approccio per ottenere performance sensibilmente superiori al livello di inflazione
 
DoctorT ha scritto:
......per questo anche se lo considero una buona base di partenza per diminuire la varianza del portafoglio sono scettico sull'utilizzo di questo approccio per ottenere performance sensibilmente superiori al livello di inflazione

Dal 2000 (dall'introduzione cioè dell'Euro) l'inflazione calcolata dall'Istat viaggia ad un ritmo del 2,2% annuo. Anche solo un rendimento di un ipotetico ptf del 5% darebbe un rendimento reale vicino al 3%, una percentuale a cui personalmente ci metterei la firma se l'ottica è quella di lungo periodo.
Sarei curioso di conoscere il tuo tipo di approccio per "ottenere performance sensibilmente superiori". Ciao
 
Dal 2000 (dall'introduzione cioè dell'Euro) l'inflazione calcolata dall'Istat viaggia ad un ritmo del 2,2% annuo. Anche solo un rendimento di un ipotetico ptf del 5% darebbe un rendimento reale vicino al 3%, una percentuale a cui personalmente ci metterei la firma se l'ottica è quella di lungo periodo.
Sarei curioso di conoscere il tuo tipo di approccio per "ottenere performance sensibilmente superiori". Ciao

è vero ho approssimato un po' però ci andiamo abbastanza vicini se diciamo che il rendimento netto reale è stato del 2% (considerando una tassazione media del 15 % sul rendimento nominale) .... quello dei BFPI a 10 anni è attualmente il 2,5 reale lordo quindi solo qualche decimale in meno ma sicuramente con rendimenti molto meno volatili

In questo momento la mia ottica personale non è esattamente quella di lungo periodo però mi ispiro molto all'approccio esposto negli articoli di Mebane Faber
 
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