tfr e pip, tiriamo le somme?

ico84

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Ciao a tutti, ho letto i vari post sul tfr (la maggior parte) e alla fine è meglio lasciare in azienda lo stesso in quanto i vari fondi non rendono quanto il tfr (tenendo conto anche della agevolazione fiscale).

E' giusto?

Invece a proposito dei PIP le indicazioni sono diverse, e alcuni consigliano di aprirne uno (ma che agevolazioni fiscali hai???).
Altrimenti l'altra ipotesi è un Pac ma senza agevolazione alcuna.

Quindi conviene o no aprirsi un pip? se si con chi?

Grazie :ave:
 
Cerca la discussione su fondi pensione vol. 2 (e anche la prima) si parla ampliamente dei P.I.P.
 
Ciao a tutti, ho letto i vari post sul tfr (la maggior parte) e alla fine è meglio lasciare in azienda lo stesso in quanto i vari fondi non rendono quanto il tfr (tenendo conto anche della agevolazione fiscale).

E' giusto?

Invece a proposito dei PIP le indicazioni sono diverse, e alcuni consigliano di aprirne uno (ma che agevolazioni fiscali hai???).
Altrimenti l'altra ipotesi è un Pac ma senza agevolazione alcuna.

Quindi conviene o no aprirsi un pip? se si con chi?

Grazie :ave:

La scelta non è facile devi considerare tanti elementi età reddito situazione previdenziale contributo datoriale leggerei questa:
http://www.dm.unito.it/personalpages/scienza/documenti/Tesi-Livio-Nervo_Destinazione-TFR.doc

ciao;)
 
Grazie. Qui si parla di tfr e fondi pensione.

Mentre aderire ad un fondo pensione e in più lasciare il tfr in azienda, che agevolazionmi dà?

Grazie ancora

conferie il tfr comporta
a) minore tassazione
b) maggiori rendimenti (se la borsa sale) :mmmm:

ma in caso di schok infalttivi non esistono fp a rendimeto reale inoltre i fp non sono gratis paghi un comm di gesitone prelevata sulla quota di tfr metre per i pip paghi un caricamento.
 
conferie il tfr comporta
a) minore tassazione
b) maggiori rendimenti (se la borsa sale) :mmmm:

ma in caso di schok infalttivi non esistono fp a rendimeto reale inoltre i fp non sono gratis paghi un comm di gesitone prelevata sulla quota di tfr metre per i pip paghi un caricamento.

Grazie ancora, ma io intendevo uno scenario diverso.
TFR in azienda e in più accedere ad un fondo pensione. Avrei delle agevolazioni fiscali in questo caso?

grazie nuovamente :ave:
 
Mentre aderire ad un fondo pensione e in più lasciare il tfr in azienda, che agevolazionmi dà?

Grazie ancora

Non puoi.
Se aderisci ad un fp (qualsiasi) dovrai forzatamente versarci anche il TFR.
 
Non puoi.
Se aderisci ad un fp (qualsiasi) dovrai forzatamente versarci anche il TFR.

:no::no:

Puoi tranquillamente lasciare il tuo TFR in azienda ed aderire ad un fondo pensione.

Solitamente i Fondi Pensione di Categoria o CHIUSI non permettono l'adesione senza il conferimento del TFR

Viceversa i FONDI PENSIONE APERTI o i PIP permettono l'adesione senza i conferimento del TFR.

Il maggior vantaggio fiscale è la deducibilità dei versamenti volontari al Fondo Pensione nel limite di 5.164€ annui (plafon deducibilità).

LA deduciilità è tanto vantaggiosa quanto maggiore è il tuo reddito. (ossia non è uguale x tutti)

Inzia ad essere interessante per redditi superiori a 15.000€ lordi
diventa molto interessante per redditi superiori ai 28.000 € lordi.

Ci sarebbero altri vantaggi fiscali ppiù complessi da capire e pertanto mi astengo da spiegarteli.
Chiarsiciti prima il concetto di deducibilità e riparametralo sul tuo reddito.
 
defaber ha scritto:
Puoi tranquillamente lasciare il tuo TFR in azienda ed aderire ad un fondo pensione.

Solitamente i Fondi Pensione di Categoria o CHIUSI non permettono l'adesione senza il conferimento del TFR

Viceversa i FONDI PENSIONE APERTI o i PIP permettono l'adesione senza i conferimento del TFR.

Non mi risulta.
Il decreto del 2007 (il ministro era Maroni) obbligava (e obbliga tutti i neo assunti) i lavoratori a esplicitare dove conferire il TFR: se ad una qualche forma di previdenza integrativa o se tenerlo in azienda. Mi sembra perciò strano quanto affermi..
Please indica i riferimenti normativi...
grazie
 
Non mi risulta.
Il decreto del 2007 (il ministro era Maroni) obbligava (e obbliga tutti i neo assunti) i lavoratori a esplicitare dove conferire il TFR: se ad una qualche forma di previdenza integrativa o se tenerlo in azienda. Mi sembra perciò strano quanto affermi..
Please indica i riferimenti normativi...
grazie

Ciao Mingus,

riferimenti legislativi a parte, basta rileggere bene il tuo post per comprendere che quanto dico è corretto.

Nel momento in cui vieni assunto il datore ha l'obbligo di chiederti come comportarsi con il tuo TFR :
- trasferire in un FP (in quale FP? )
- tenere il TFR in azienda (come da te scritto).

Il decreto non obbliga quindi a trasferire il tuo TFR in un FP e parimenti non vieta di aderire ad un FP senza avervi conferito il TFR.

Esistono inifatti Fondi Pensione (cosiddetti preesistenti) che si sono costituiti ben prima del decreto del 2007 a cui si aderiva senza il TFR ma con contributi volontari.

Con il decreto il legislatore ha solo voluto incentivare l'adesione dei lavoratori ai Fondi pensione attraverso incentivi di defiscalizzazione.

Ovviamente bisogna doverosamente precisare che tale possibilità per i neoassunti (TFR in azienda o in un FP) viene meno laddove il datore impieghi più di 50 dipendenti. In quel caso il TFR finisce nel Fondo di Tesoreria dell'INPS se il dipedente non aderisce ad un Fondo Pensione.

Spero di essere stato esaustivo. In ogni caso trovi tanti riferimenti sul THREAT dedicato FONDO PESNIONE VOL.2
 
defaber ha scritto:
Il decreto non obbliga quindi a trasferire il tuo TFR in un FP e parimenti non vieta di aderire ad un FP senza avervi conferito il TFR.

A parte il fatto che, dal punto di vista pratico, se un lavoratore dipendente decide di non versare il TFR non vedo da dove possa trovare le risorse per contribuire al FP (a meno che non abbia vinto la lotteria), ti allego il regolamento di un PIP a caso (si tratta di Feelgood di Italiana Assicurazioni) che all'art. 8 commi 2 e 3 recita:

2. I lavoratori dipendenti possono contribuire al PIP conferendo, anche esclusivamente, i flussi di TFR in maturazione. Qualora il lavoratore intenda contribuire al PIP e abbia diritto, in base ad accordi collettivi, anche aziendali, a un contributo del datore di lavoro, detto contributo affluirà al PIP, nei limiti e alle condizioni stabilite nei predetti accordi. Il datore di lavoro può decidere, pur in assenza di accordi collettivi, anche aziendali, di contribuire al PIP.
3 L’aderente ha la facoltà di sospendere la contribuzione, fermo restando, per i lavoratori
dipendenti, l’obbligo di versamento del TFR maturando eventualmente conferito. La
sospensione non comporta lo scioglimento del contratto.


Secondo te il "possono" dell'art. 2 si legge "debbono" o vuol dire che è facoltativo?
 
A parte il fatto che, dal punto di vista pratico, se un lavoratore dipendente decide di non versare il TFR non vedo da dove possa trovare le risorse per contribuire al FP (a meno che non abbia vinto la lotteria), ti allego il regolamento di un PIP a caso (si tratta di Feelgood di Italiana Assicurazioni) che all'art. 8 commi 2 e 3 recita:

2. I lavoratori dipendenti possono contribuire al PIP conferendo, anche esclusivamente, i flussi di TFR in maturazione. Qualora il lavoratore intenda contribuire al PIP e abbia diritto, in base ad accordi collettivi, anche aziendali, a un contributo del datore di lavoro, detto contributo affluirà al PIP, nei limiti e alle condizioni stabilite nei predetti accordi. Il datore di lavoro può decidere, pur in assenza di accordi collettivi, anche aziendali, di contribuire al PIP.
3 L’aderente ha la facoltà di sospendere la contribuzione, fermo restando, per i lavoratori
dipendenti, l’obbligo di versamento del TFR maturando eventualmente conferito. La
sospensione non comporta lo scioglimento del contratto.


Secondo te il "possono" dell'art. 2 si legge "debbono" o vuol dire che è facoltativo?

- ti garantisco che esistono tantissimi lavoratori dipendenti che hanno PIP o FP e non vi versano il TFR (che resta in azienda) :)

ART 2 il Possono è facoltavivo , potere non è dovere :D

l'Art 3 si riferisce al fatto che la scelta su dove mettere il TFR è irreversibile ossia una volta uscito dall'azienda non puoi più interrompere i flusso verso il FP da te scelto liberamente. Puoi solo, decorsi 2 anni dall'adesione, decidere di versare in un altro FP. :cool:
 
defaber ha scritto:
- ti garantisco che esistono tantissimi lavoratori dipendenti che hanno PIP o FP e non vi versano il TFR (che resta in azienda) :)

Cosi', per curiosità: sei un promotore finanziario e/o consulente assicurativo?
saluti
 
Non puoi.
Se aderisci ad un fp (qualsiasi) dovrai forzatamente versarci anche il TFR.

Il mio tfr è in azienda...non ho aderito a cometa...ho un fpa con isp,che non mi ha obbligato a versare alcunchè....quindi....


PS sulla bontà del fondo ne parliamo a parte :D
 
- ti garantisco che esistono tantissimi lavoratori dipendenti che hanno PIP o FP e non vi versano il TFR (che resta in azienda) :)

ART 2 il Possono è facoltavivo , potere non è dovere :D

l'Art 3 si riferisce al fatto che la scelta su dove mettere il TFR è irreversibile ossia una volta uscito dall'azienda non puoi più interrompere i flusso verso il FP da te scelto liberamente. Puoi solo, decorsi 2 anni dall'adesione, decidere di versare in un altro FP. :cool:



OK!
 
padman ha scritto:
Il mio tfr è in azienda...non ho aderito a cometa...ho un fpa con isp,che non mi ha obbligato a versare alcunchè....quindi....


PS sulla bontà del fondo ne parliamo a parte

OK, abbiamo appurato (anche se a me qualche dubbio resta) che ci si può tenere il TFR e contemporaneamente versare liberamente su un fondo pensione.
Detto pure che ognuno i propri risparmi li investe come meglio crede, resta la domanda di fondo: che senso ha?
ciao
 
OK, abbiamo appurato (anche se a me qualche dubbio resta) che ci si può tenere il TFR e contemporaneamente versare liberamente su un fondo pensione.
Detto pure che ognuno i propri risparmi li investe come meglio crede, resta la domanda di fondo: che senso ha?ciao

Azzardo una risposta il senso è dare l’ennesimo aiuto all’industria del finanza per vendere un prodotto finanziario finanziandone la convenienza economica con la fiscalità generale e .... capolavoro della previdenza complementare rendere la stessa più conveniente per chi ne ha meno bisogno.

che aggiungere BRAVI! :mad:
 
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