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Questa settimana abbiamo assistito a nuovi record assoluti in Europa e a Wall Street. Il tutto, dopo una ottava che ha visto il susseguirsi di riunioni di banche centrali. Lunedì la Bank of Japan (BoJ) ha alzato i tassi per la prima volta dal 2007, mettendo fine all’era del costo del denaro negativo e al controllo della curva dei rendimenti. Mercoledì la Federal Reserve (Fed) ha confermato i tassi nel range 5,25%-5,50%, mentre i “dots”, le proiezioni dei funzionari sul costo del denaro, indicano sempre tre tagli nel corso del 2024. Il Fomc ha anche discusso in merito ad un possibile rallentamento del ritmo di riduzione del portafoglio titoli. Ieri la Bank of England (BoE) ha lasciato i tassi di interesse invariati al 5,25%. Per continuare a leggere visita il link
Te la cavi con l'Inglese?
Qua è spiegato molto bene, aggiornato a Maggio 2012..
http://corporate.morningstar.com/us/documents/MethodologyDocuments/MethodologyPapers/SyntheticETFsUnderMicroscope.pdf
In generale, con ETF a replica fisica in caso di fallimento hai sempre i titoli dell'indice in mano (e se ha fatto prestito titoli il collaterale), con quelli a replica sintetica se dovesse fallire la controparte dello swap ti rimane il paniere sostitutivo, che spesso non ci azzecca niente con il sottostante. Se l'ETF è ancora in piedi poi lo vende e con la liquidità risultante acquista un nuovo swap.
Se invece dovesse fallire il gestore dell'ETF non importa, l'ETF è giuridicamente separato.
Ma come fa il paniere sostitutivo a seguire il valore del sottostante?
Cioè, se Amundi per il MSCI Emerging Markets fa uno swap con Credit Agricole e nel paniere sostitutivo tiene azioni europee, come riesce a mantenere lo stesso valore del MSCI Emerging? Il sottostante potrebbe fare +20% ed il paniere sostitutivo -10%. Sbaglio?
Non sbagli. Però siccome tutti fondi sono soggetti alla normativa UCITS la massima esposizione consentita è il 10%. Nel tuo esempio quindi lo swap si deve resettare e deve essere stipulato un nuovo swap a parità.
Poi ci sono degli emittenti che resettano lo swap giornalmente o quando si discosta per percentuali minori del 10%. E' tutto spiegato molto bene nel documento linkato.
Chiaramente se lo swap è a favore del fondo (e solitamente questo è rappresentato da un valore negativo dello swap, come nel tuo esempio), possono anche non resettare, perchè vuol dire che il collaterale vale più del sottostante.
Non è proprio così.
Il fondo riceve 100 in cash dagli investitori.
Il fondo fa uno swap con Cr.Agr. per avere le performance di ENI. In cambio dà alla banca i 100 in cash.
La banca, a garanzia, deposita un collaterale di 100 in titoli asiatici.
Se ENI sta a 100 e il collaterale vale 108, il fondo non ha alcun rischio.. Sa che otterrà 100 dalla banca o si terrà titoli per 108 in caso la stessa non sia in grado di pagarlo..
Il suo NAV è 100 (e non 108). Avrà infatti 108 di titoli in portafoglio, ma registrerà un -8 come fair value dello swap.
Se fosse il contrario (supponiamo che ENI valga 108 e il sottostante 100), il discorso cambia.
Il NAV è 108, formato per 100 dal valore dei titoli in portafoglio (il collaterale) e per 8 dal valore positivo dello swap (io ti ridò il collaterale, che vale 100 e tu mi ridai la performance del sottostante, cioè Eni, che vale 108).
Se il fondo per sua policy interna vuole resettare, supponiamo perchè vuole limitare il rischio di controparte al 3% darà alla banca i titoli nel collaterale e si farà pagare immediatamente la performance per 108.
Con i nuovi 108 si farà un nuovo swap, nel quale l'ETF fornirà i suoi 108 di liquidità in cambio di 108 di nuovo collaterale.
Tranne quando fra un rinnovo e l'altro la controparte defaulta ed i titoli in garanzia scendono velocemente.Detta così un ETF a replica sintetica sembra privo di rischi, basta rinnovare spesso lo swap con la controparte.
Tranne quando fra un rinnovo e l'altro la controparte defaulta ed i titoli in garanzia scendono velocemente.
E quello il motivo per cui il margin trading ha dei margini consistenti, anche se in principio potrebbe essere consentito anche con solo qualche percento. Il broker vuole avere la sicurezza che fra margin call ed il momento in cui ti liquida tu abbia abbastanza soldi in cassa, anche in caso di discesa precipitosa dei titoli.
Dipende dal default quanto perdi.Ma nella peggiore delle ipotesi, in caso di default della banca, di che percentuale di perdita stiamo parlando (per l'azionista dell'ETF)?
Domanda più personale: preferireste pagare un ter di 0,45% in replica sintetica con Credit Agricole o un ter di 0,75 a replica fissa?
Dipende dal default quanto perdi.
E per replica sintetica/fisica dipende dal sottostante.
Ma nella peggiore delle ipotesi, in caso di default della banca, di che percentuale di perdita stiamo parlando (per l'azionista dell'ETF)?
Domanda più personale: preferireste pagare un ter di 0,45% in replica sintetica con Credit Agricole o un ter di 0,75 a replica fissa?
Ti ringrazio gorion per la pazienza e per l'esempio molto chiaro che mi hai fatto.
Quindi in definitiva, sempre prendendo i dati dell'esempio, le azioni ENI non sono fisicamente possedute nè dall'ETF nè dalla Banca (che con quei 100 ci compra le azioni asiatiche).
Quindi in caso di default della Banca, l'ETF si rifà sui titoli asiatici del collaterale. Detta così un ETF a replica sintetica sembra privo di rischi, basta rinnovare spesso lo swap con la controparte.
Tranne quando fra un rinnovo e l'altro la controparte defaulta ed i titoli in garanzia scendono velocemente.
Ma nella peggiore delle ipotesi, in caso di default della banca, di che percentuale di perdita stiamo parlando (per l'azionista dell'ETF)?
Il TER è solo uno dei fattori.Domanda più personale: preferireste pagare un ter di 0,45% in replica sintetica con Credit Agricole o un ter di 0,75 a replica fissa?
Sono andato a vedere le performance dell'indice MSCI Emerging Markets sul sito MSCI. Poi stesso dato sul sito del relativo ETF della Amundi. Poi su quello della IShares.
3 siti, 3 valori diversi di performace, sia a 3 mesi, che a 6 mesi, che a 1 anno. Ho ricontrollato in entrambe le valute. Niente.
Sono demoralizzato, più cerco informazioni e meno ci capisco.
Forse per uno come me è meglio cambiare tipologia di investimento. Eppure dovevano essere trasparenti gli ETF...
Ishares,se vai in rendimenti e metti dal 30/12/10 al 30/12/11 ti dà -18,42% per l'indice, valore che ritrovi se fai la ricerca su msci per l'indice EM al 30/12/11 con "Index level" Net, valuta USD.. Amundi ti fa vedere che passa da 100 a 83,93. Cioè un -16% circa. Sul sito MSCI se fai la stessa cosa di prima ma con valuta EUR ti viene un -15,70%.. la differenza mi sembra poca cosa..
Molti ETF replicano un indice senza acquistare le azioni, le obbligazioni o le commodities componenti quell'indice.
Vengono, pertanto, denominati "a replica sintetica". Sul sito di Borsa Italiana vi è una chiara spiegazione di cosa sia la replica sintetica "funded swap based" e "unfunded swap based".
Domando: in caso di eventi di grave crisi del sistema finanziario mondiale (fallimento di banche sistemiche, svalutazione significativa di una valuta quale USD o EUR o CNY, default di un Paese dell'area euro, ecc), quali potrebbero essere le ripercussioni sulla tenuta dei contratti con le controparti su cui sono basati gli ETF a replica sintetica?