Parere per Asset Allocation portafoglio tranquillo

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gorion83

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Ciao, stavo preparando un portafoglio tranquillo per un parente.
Il soggetto non ha bisogno di utilizzare queste somme e non vuole impazzire comprando e vendendo obbligazioni o fondi ogni 2x3.

L’idea è quindi quella di un fargli un portafoglio Buy&Hold con ribilanciamenti annuali in modo che non debba preoccuparsi di acquisti/vendite.
La percentuale di azionario è stata decisa pari al 25%, dal momento che oltre non vuole andare.

La mia idea sarebbe di pesare poi su Europa/estero sulla base del PIL come criterio (o di equipesare) per scollegare il bilanciamento dalle capitalizzazioni di mercato (perché se no si rischia di dover incrementare a portafoglio qualcosa che è in piena bolla, se ci si basa sulla capitalizzazione).
Seguendo questo concetto verrebbe qualcosa del genere.
  • Titoli di stato 20% (di cui 40% europei, 40% USA, 20 % BRIC/Emergenti)
  • Bond Corporate Investment grade 20% (stesse proporzioni)
  • Bond collegati all’inflazione 15% (solo euro)
  • Bond High Yield 10% (differenziati tra europa e mondo come sopra)
  • Commodities 10%
  • Azionari 25% (idealmente suddivisi sempre secondo il 40-40-20).
Il ribilanciamento annuale avverrebbe tra categorie e anche tra macro-aree.
La versione equipesata invece sarebbe uguale solo con 33% per ogni- macroarea.

Che ne dite?
 
Ultima modifica:
Tranquillo?
Tra bond lunghi e high yield quel portafoglio ballerà parecchio.

Obbligazionario: variabile euribor + spread (oppure una cosa simile a IWSpecial, tasso bce + spread), quello che ritieni più sicuro.
Azionario: 30% 1/3 USA cambio coperto, 2/3 asia escluso Giappone.

Ribilancia solo in presenza di scostamenti sostanziosi.
 
In realtà pensavo di utilizzare dei fondi con duration ridotta in questa fase, proprio per evitare il "balletto" che dicevi te.

Sull'High-Yield e le commodities effettivamente ci sarà movimento.. però l'High Yield lo volevo mettere (magari anche solo un fondo globale high-yield) per l'extra rendimento, le commodities per ridurre la correlazione.

Potrei anche lasciar perdere l'high yield e alzare le quote di TdS e investment grade corporate.
 
In realtà pensavo di utilizzare dei fondi con duration ridotta in questa fase, proprio per evitare il "balletto" che dicevi te.

Sull'High-Yield e le commodities effettivamente ci sarà movimento.. però l'High Yield lo volevo mettere (magari anche solo un fondo globale high-yield) per l'extra rendimento, le commodities per ridurre la correlazione.

Potrei anche lasciar perdere l'high yield e alzare le quote di TdS e investment grade corporate.

Perchè non inserire un Amundi volatility?
 
Non lo conosco.. ora lo controllo. Per il momento mi stavo solo concentrando sulle macrocategorie, i fondi li sceglievo in un secondo momento.
 
Sempre per via della decorrelazione, immagino :confused:

Credo di sì.. ho letto ed è un fondo che mira a un rendimento del 7% annuo attraverso la gestione della volatilità.
Se ho capito bene cerca di prendere posizione sulla volatilità con dei derivati e delle opzioni.
Ma a quel punto mi sorgono 2 domande:
1) Al posto di che cosa potrei metterlo? un 5% di High Yield? Un 2,5% di quelle e delle commodities?
2) Non sarà troppo complesso?
 
Credo di sì.. ho letto ed è un fondo che mira a un rendimento del 7% annuo attraverso la gestione della volatilità.
Se ho capito bene cerca di prendere posizione sulla volatilità con dei derivati e delle opzioni.
Ma a quel punto mi sorgono 2 domande:
1) Al posto di che cosa potrei metterlo? un 5% di High Yield? Un 2,5% di quelle e delle commodities?
2) Non sarà troppo complesso?

No lo strumento non è troppo complesso secondo me...e data la voltatilità di questo periodo mi pare un buono strumento.
 
Ciao, stavo preparando un portafoglio tranquillo per un parente.
Il soggetto non ha bisogno di utilizzare queste somme e non vuole impazzire comprando e vendendo obbligazioni o fondi ogni 2x3.

L’idea è quindi quella di un fargli un portafoglio Buy&Hold con ribilanciamenti annuali in modo che non debba preoccuparsi di acquisti/vendite.
La percentuale di azionario è stata decisa pari al 25%, dal momento che oltre non vuole andare.

La mia idea sarebbe di pesare poi su Europa/estero sulla base del PIL come criterio (o di equipesare) per scollegare il bilanciamento dalle capitalizzazioni di mercato (perché se no si rischia di dover incrementare a portafoglio qualcosa che è in piena bolla, se ci si basa sulla capitalizzazione).
Seguendo questo concetto verrebbe qualcosa del genere.
  • Titoli di stato 20% (di cui 40% europei, 40% USA, 20 % BRIC/Emergenti)
  • Bond Corporate Investment grade 20% (stesse proporzioni)
  • Bond collegati all’inflazione 15% (solo euro)
  • Bond High Yield 10% (differenziati tra europa e mondo come sopra)
  • Commodities 10%
  • Azionari 25% (idealmente suddivisi sempre secondo il 40-40-20).
Il ribilanciamento annuale avverrebbe tra categorie e anche tra macro-aree.
La versione equipesata invece sarebbe uguale solo con 33% per ogni- macroarea.

Che ne dite?

Dovrebbe essere abbastanza semplice, così ad occhio direi che basta prendere un fondo bilanciato prudente.......ahahah:D:D:p

vabbè...a parte le provocazioni, mi spieghi sta cosa del PIL perchè non ho capito il criterio?
 
Accetto la provocazione :P

Storicamente è difficile che bilanciati prudenti possano avere performance soddisfacenti.. inoltre le commissioni di gestione sono solitamente alte.
La mia idea è invece quella di identificare fondi che sono sotto alla media in termini di TER e con una discreta storia di rendimenti vicini all'indice.

Addirittura per l'azionario pensavo ai fondi indice Pictet.

Il criterio del PIL è presto spiegato: volevo un criterio che pesasse il portafoglio evitando la capitalizzazione di mercato, che può provocare distorsioni in fase di bolla. (es: non peso US e Europa partendo dal dato delle rispettive capitalizzazioni di borsa).

Il criterio più immediato a quel punto è il PIL, che se vuoi dà il "peso" di un'economia.

Semplicemente prendendo i pil nominali di USA, Europa e BRIC, e dividendo per la somma dei loro PIL sono venuti fuori i pesi precisi (41%, 37% e 22%). Per comodità di calcolo arrotondo a 40-40-20

L'alternativa sarebbe equipesare
 
Accetto la provocazione :P

Storicamente è difficile che bilanciati prudenti possano avere performance soddisfacenti.. inoltre le commissioni di gestione sono solitamente alte.
La mia idea è invece quella di identificare fondi che sono sotto alla media in termini di TER e con una discreta storia di rendimenti vicini all'indice.

Addirittura per l'azionario pensavo ai fondi indice Pictet.

Il criterio del PIL è presto spiegato: volevo un criterio che pesasse il portafoglio evitando la capitalizzazione di mercato, che può provocare distorsioni in fase di bolla. (es: non peso US e Europa partendo dal dato delle rispettive capitalizzazioni di borsa).

Il criterio più immediato a quel punto è il PIL, che se vuoi dà il "peso" di un'economia.

Semplicemente prendendo i pil nominali di USA, Europa e BRIC, e dividendo per la somma dei loro PIL sono venuti fuori i pesi precisi (41%, 37% e 22%). Per comodità di calcolo arrotondo a 40-40-20

L'alternativa sarebbe equipesare
“There is no correlation whatsoever between GDP growth and equity-market return,” said London-based Marson, whose company oversees $151 billion

European Companies Cut Debt Most Since '03 as Earnings Jump 46% - Bloomberg

E per l' investimento azionario contano le società quotate, non il PIL di uno stato. Inoltre un' azienda fondata e quoptata negli USA o in Europa può avere stabilimenti anche o soprattutto (Philips Electronics ad esempio) in altri continenti e può contribuire al PIL di altri stati
 
Dovrebbe essere abbastanza semplice, così ad occhio direi che basta prendere un fondo bilanciato prudente.......ahahah:D:D:p

...

c' è qualche bilanciato "prudente", prevalentemente obbligazionario, che ha realizzato performance elevate , ma di solito nel portafoglio hanno obbligazioni e azioni e non commodities
 
“There is no correlation whatsoever between GDP growth and equity-market return,” said London-based Marson, whose company oversees $151 billion
Meglio :)

L'idea non è quella di seguire il mercato con l'allocazione, ma quella di fare un'allocazione il più possibile indipendente da fattori contingenti e che quindi resti valida nel lungo.

PIL e mercati finanziari, teoricamente, dovrebbero allinearsi solo nel lungo termine.
Se un'economia non ha prospettive di crescita ci si deve attendere che, nel lungo periodo, le sue aziende diminuiranno i propri ricavi o, viceversa, ricaveranno molti dei loro profitti al di fuori di quell'economia.

L'altro criterio che mi sarebbe piaciuto utilizzare sarebbe stato quello degli utili societari, ma è molto più difficile da trovare rispetto al PIL.
 
No lo strumento non è troppo complesso secondo me...e data la voltatilità di questo periodo mi pare un buono strumento.

Complesso nel senso che sono derivati e opzioni su un'indice che misura una cosa astratta...
Boh!
 
fammi capire stai chiedendo pareri sulla tranquillita' di un portafoglio da fare a un parente? :eek:
e cerchi consensi sulla tranquillita' di un portafoglio di una persona di cui non dici nulla?
 
Non c'è molto da dire.
Sono soldi che non gli servono nell'immediato, vuole sostanzialmente un rendimento un po' più alto rischiando qualcosa in più ma senza intaccare il capitale.. insomma, non vorrebbe vedere segni meno molto elevati nel portafoglio sul suo complesso.

Se servirà qualcosa in futuro poi si dovrà ridurre di conseguenza, ma si tratta di una persona che ha un'ottica di investimento di almeno una decina d'anni, salvo imprevisti.

Inoltre odia dover comprare e vendere fondi, quindi meno deve fare operazioni meglio è.

Nota: chiaramente poi vedrà con il suo promotore se e cosa cambiare..
 
Non c'è molto da dire.
Sono soldi che non gli servono nell'immediato, vuole sostanzialmente un rendimento un po' più alto rischiando qualcosa in più ma senza intaccare il capitale.. insomma, non vorrebbe vedere segni meno molto elevati nel portafoglio sul suo complesso.

Se servirà qualcosa in futuro poi si dovrà ridurre di conseguenza, ma si tratta di una persona che ha un'ottica di investimento di almeno una decina d'anni, salvo imprevisti.

Inoltre odia dover comprare e vendere fondi, quindi meno deve fare operazioni meglio è.

Nota: chiaramente poi vedrà con il suo promotore se e cosa cambiare..

ci son strumenti a capitale garantito protetto per ridurre le operazioni la soluzione c'è ma comunque ha il suo promotore come mai chiede a te e te chiedi pareri?sembra strano.comunque se ha un orizzonte cosi lungo e queste esigenze puo ' avere dei buoni ritorni di certo non e' tranquillo con quel portafoglio li.sai di questi tempi
 
ma comunque ha il suo promotore come mai chiede a te e te chiedi pareri?

Mah, sa che sono appassionato e quindi mi ha chiesto che cosa farei.. e visto che se faccio una cosa mi piace farla per bene uso un forum, che è uno strumento di discussione, per avere qualche parere in più, anche perchè io tendo a sbilanciarmi abbastanza dal lato del rischio (sul mio personale sono a 25-75 obb-azioni)

Lui si confronterà e deciderà come meglio crede poi.

Sulle gestioni patrimoniali è abbastanza negativo, visto che anni fa guadagnò un 2% annuo contro rendimenti medi del 4-5% annui.
 
Accetto la provocazione :P

Storicamente è difficile che bilanciati prudenti possano avere performance soddisfacenti.. inoltre le commissioni di gestione sono solitamente alte.
La mia idea è invece quella di identificare fondi che sono sotto alla media in termini di TER e con una discreta storia di rendimenti vicini all'indice.

Addirittura per l'azionario pensavo ai fondi indice Pictet.

Il criterio del PIL è presto spiegato: volevo un criterio che pesasse il portafoglio evitando la capitalizzazione di mercato, che può provocare distorsioni in fase di bolla. (es: non peso US e Europa partendo dal dato delle rispettive capitalizzazioni di borsa).

Il criterio più immediato a quel punto è il PIL, che se vuoi dà il "peso" di un'economia.

Semplicemente prendendo i pil nominali di USA, Europa e BRIC, e dividendo per la somma dei loro PIL sono venuti fuori i pesi precisi (41%, 37% e 22%). Per comodità di calcolo arrotondo a 40-40-20

L'alternativa sarebbe equipesare

ah...ho capito cosa dicevi!

boh? prova così, tanto guarda.....a livello mondo i paesi, l'azionario/obbligazionario/monetario le commodities e le valute si autobilanciano ....
e poi sono convinto che non esista un metodo sbagliato per definizione, sennò basterebbe fare il contrario e si avrebbe il santo graal!
quindi...provaare per credere...OK!OK! isole comprese!
 
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